lunedì 31 maggio 2021

Surge: il trailer del thriller psicologico in cui Joker incontra Un giorno di ordinaria follia

Un giorno di ordinaria follia incontra Joker. Così, volendo, si potrebbe sintetizzare il concept di Surge, thriller psicologico interpretato da Ben Whishaw che sta per fare il suo debutto nelle sale (per ora solo quelle britanniche) dopo mesi di stand by per via del Covid.
Opera prima di Aneil Karia, Surge è stato presentato in prima mondiale al Sundance del 2020, dove Whishaw ha vinto il premio come miglior attore, per poi essere nel programma della Berlinale dello stesso anno, sezione Panorama.
Nel film Whishaw interpreta Joseph, un giovane uomo che lavora nella sicurezza di un aeroporto londinese. La sua vita procede con regolarità ma, a dispetto dei tanti incontri che ha per via del suo lavoro, sembra costantemente isolato dal resto delle persone e del mondo. L'ansia provata da alcuni dei passeggeri quando vengono controllati da lui prima del check-in e l'impersonalità dei rapporti che ha coi colleghi hanno un forte impatto su di lui. Dopo una visita ai suoi geniotri, qualcosa scatta in questo individuo solitario, e in lui emerge un nuovo Joseph: un Joseph che prende quello che vuole, che non ha paura d'invadere lo spazio personale degli altri e che non ha paura di compiere azioni criminali. Tra esplosioni, escalation e distrizione, Joseph affronterà un processo di scoperta personale, scaturito da qualcosa che è assai più vicino alla vita personale e lavorativa di molti di noi.
Questo è il trailer originale di Surge:



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I 10 film più visti su Netflix: Army of the Dead, i numeri del suo debutto

Come spesso succede all'esordio di un film originale streaming, si cerca di quantificarne il successo con i numeri delle visualizzazioni: succede anche per il recente Army of the Dead di Zack Snyder, da poco disponibile su Netflix e che dovrebbe totalizzare 72 milioni di utenze connesse nelle sue prime quattro settimane di permanenza sul servizio. Netflix come da abitudine ha comunicato le sue proiezioni in base ai risultati della prima settimana: naturalmente queste cifre sono abbastanza criptiche di per loro, servono soltanto a creare una minima classifica tra analoghi debutti. Tuttora pare che con "visualizzazione" s'intenda la visione del film anche solo per 5 minuti, quindi non si parla di criteri paragonabili ai buoni (e non tanto vecchi) incassi cinematografici. Leggi anche Chef Tony contro gli zombie: coltelli e non solo in una linea di prodotti pensati per Army of the Dead

I 10 film più visti su Netflix: i risultati di Army of the Dead paragonati ad altri esordi Netflix

Attualmente la palma di film più visto in streaming su Netflix la detiene ancora l'action Tyler Rake, diretto da Sam Hargrave e interpretato da Chris Hemsworth, forte delle sue possenti 99 milioni di visualizzazioni, che non saranno battute facilmente. Prima di Army of the Dead ci sono anche lo sci-fi Bird Box con Sandra Bullock (celebre per aver lanciato l'infame "bird box challenge") con 89 milioni e il buddy movie Spenser Confidential con Mark Wahlberg (visto da 85 milioni di persone). Lo scatenato 6 Underground di Michael Bay con Ryan Reynolds si è "accontentato" di 83 milioni di utenti.
Seguono poi Murder Mystery con Adam Sandler e Jennifer Aniston (83 milioni), The Old Guard con Charlize Theron e Luca Marinelli (78), Enola Holmes con Millie Bobby Brown (76), Project Power con Jamie Foxx (75) e The Midnight Sky di e con George Clooney, ex aequo con Army of the Dead.



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È morto il regista Peter Del Monte

Dopo una lunga malattia, è morto a Roma all'età di 77 anni il regista Peter Del Monte, secondo quanto hanno annunciato la compagna Marina e la figlia Emilia e riportato dall'agenzia ANSA. Da anni residente a Santa Marinella, nel litorale vicino a Roma, lo sceneggiatore e regista era nato a San Francisco nel 1943 e da tempo era naturalizzato italiano. Giovedì 3 giugno l'ultimo saluto nella clinica Antea, dove era in cura e dove è morto.

Laureato in Lettere a Roma, all'Università La Sapienza, con una tesi sull'estetica cinematografica, era stato negli anni '70 fra i frequentatori del Centro Sperimentale di Cinematografia diretto da Roberto Rossellini. Il primo film, Irene, Irene, è datato 1975. Ottenne un Premio speciale della giuria a Venezia cinque anni dopo per L'altra donna, mentre nel 1982 Invito al viaggio gli valse un Premio per il miglior contributo artistico a Cannes. Nel 1996 il bel film Compagna di viaggio, storia dell'incontro fra un anziano professore smemorato e una ragazza problematica, con Michel Piccoli e Asia Argento. Tra gli ultimi lavori, oltre a La ballata del lavavetri, anche Controvento, girato nel 2000, Nelle tue mani (2007) e Nessuno mi pettina bene come il vento (2014).



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Per una statua gigante di Marilyn Monroe a Palm Springs si grida al sessismo: si vedono le mutande!

In quel di Palm Springs si discute molto di Marilyn Monroe in questi giorni. Una statua di 8 metri che riproduce la diva in Quando la moglie è in vacanza, precisamente nella scena in cui l'aria calda proveniente da un grata del marciapiede sopra la metropolitana le alza il vestito bianco, sta scandalizzando la gran parte della popolazione. Il monumento, per così dire, dovrebbe essere posizionato davanti al Palm Springs Art Museum in estate, ma un'azione legale intrapresa da numerosi abitanti della città rischia di lasciarlo dov'è. La statua infatti esiste già, ma prima era posizionata all'incrocio fra due strade, una delle quali attraversa il deserto, e veniva sempre immortalata dai turisti di passaggio. Nel tempo ha cambiato sede altre volte, ma adesso un gruppo di cui fanno parte diversi proprietari di hotel l'ha acquistata per 1 milione di dollari e ha deciso di metterla di fronte al museo per almeno 3 anni.

La conseguenza di una simile decisione è il rischio di ostruire la vista di chi vuole godersi la bella architettura dell'edificio, come sostiene la disegnatrice di moda Tina Turk, che ha fondato il Committee to Relocate Marilyn (letteralmente il Comitato per riposizionare Marilyn) e ha raccolto soldi per la causa legale.

Ma c’è di più, anzi molto di più, e c'entrano il #MeToo, i sostenitori del politicamente corretto e quanti lottano contro la tendenza a considerare le donne soltanto oggetti sessuali. Una certa Liz Armstrong, che prima dirigeva il museo, ha detto che la statua non rappresenta la città e che è scandaloso uscire dal museo e trovarsi di fronte, ad altezza occhi, il sedere di Marilyn coperto solo da un paio di mutandine. "E’ davvero uno schiaffo" - ha dichiarato. "Abbiamo avuto un grande cambiamento culturale e questo è solo un vecchio stereotipo, non è giusto nei confronti di Marilyn. Non abbiamo imparato niente. Quando vuoi erigere una statua alta 9 metri, devi fare attenzione a ciò che rappresenta. Questa ci ricorda un sessismo molto radicato".

Infine, esiste anche una petizione chiamata #MeTooMarilyn che è stata firmata da quasi 50.000 persone. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, ma è molto probabile che la signorina Marilyn Monroe, che il 1 giugno avrebbe compiuto 95 anni, debba tornarsene, insieme alle sue gambe stellari e al suo abito mozzafiato, lontano dal centro di Palm Springs. Ecco la mitica scena che ha ispirato la statua:



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Dopo Spider-Man No Way Home i piani per lo Spiderverse saranno rivelati, promette la Sony

È assai difficile convincere la Sony Pictures a fornire informazioni sul futuro di Spider-Man: come Tom Holland commentò, Spider-Man No Way Home a Natale è il suo ultimo film nel contratto, ma sperava che i Marvel Studios e la Sony avessero definitivamente appianato le loro divergenze, continuando a collaborare, con o senza di lui. Sappiamo che No Way Home porterà lo Spiderverse nel cinema dal vero, coinvolgendo di sicuro il Doc Ock di Alfred Molina e l'Electro di Jamie Foxx, con Andrew Garfield in forse, ma da lì dove si andrà? Peter Parker sarà ancora nei film Marvel targati Sony o entrerà in tutto e per tutto nel Marvel Cinematic Universe? La Sony rimarrà confinata ai suoi personaggi "secondari", in Venom: La furia di Carnage (in arrivo in autunno), Morbius con Jared Leto (gennaio 2022) e Kraven the Hunter (gennaio 2023)? Spider-Man per la Sony sarà solo quello animato di Un nuovo universo e sequel (non che la cosa ci dispiacerebbe)? Intervistato da Variety, il presidente della Sony Pictures Sanford Panitch si è espresso così in merito:

Non pensiamo ai nostri 900 personaggi come a uno "Spidey-Verse", abbiamo proprio un nostro Marvel Universe. La quantità di personaggi che abbiamo... davvero, aspettate di vedere il prossimo Venom, Spider-Man non vi mancherà... ma sarebbe eccitante se s'incontrassero, vero? [...]
Abbiamo in realtà un piano, forse sta diventando un po' più chiaro per la gente dove stiamo andando, secondo me quando uscirà Spider-Man: No Way Home ci saranno altre rivelazioni. [...]
La cosa bella è che abbiamo un rapporto eccellente con Kevin [Feige, il boss dei Marvel Studios, ndr]. Abbiamo tanto spazio per giocare. Vogliamo che i loro film del Marvel Cinematic Universe abbiano un sacco di successo, perché fa bene anche a noi e ai nostri personaggi Marvel, penso che per loro valga lo stesso discorso.

In definitiva, la Sony Pictures non mollerà in tempi brevi i diritti cinematografici su quei personaggi Marvel, perciò ai Marvel Studios non rimarrà che tentare di coordinarsi al meglio con l'altra major, in questo strano rapporto di dipendenza-concorrenza che richiede grandi equilibrismi (creativi, ma anche contrattuali e commerciali!). Leggi anche Spider-Man si divide tra Sony e Marvel in due universi paralleli?



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Futura: il trailer del film sospeso tra jazz e techno con Matilde Gioli e Niels Schneider

Debutterà nei cinema italiani il 17 giugno 2021, distribuito da Adler Entertainment e prodotto da Indiana Production, MeMo Films, Lalavì Film con Rai Cinema e Rosebud Entertainment Pictures, Futura, secondo lungometraggio diretto da Lamberto Sanfelice di cui vi mostriamo di seguito trailer e poster ufficiali.
Dopo Cloro, il suo film d'esordio che gli è valso candidature ai David di Donatello e ai Globi d’oro 2015, Sanfelice è tornato dietro la macchina da presa per raccontare la storia di un musicista jazz alla ricerca di una seconda possibilità nella vita.
Ha dichiarato il regista:

"L’idea del film nasce da un incontro. Un giorno, camminando per strada, ho sentito una tromba che suonava jazz, per scoprire che il suono dello strumento proveniva da un tassista seduto al posto di guida nel suo veicolo fermo alla fermata dei taxi. Da quest’immagine sono partite delle domande: perché quest’uomo aveva smesso con la musica? Cosa sarebbe successo se il tassista volesse tornare a inseguire la sua passione per il jazz?"

Così nell'immaginazione di Sanfelice è stato il personaggio di Louis, un jazzista di talento che ha ormai dimenticato i suoi sogni e vive a distanza le relazioni umane, con alle spalle un rapporto irrisolto con il padre e ora alle prese con una vita notturna ritmata dallo spaccio di droghe e dalla musica techno, in un perenne senso di frustrazione per un'esistenza che sente non appartenergli. A interpretare Louis c'è Niels Schneider, attore che ha lavorato con Xavier Dolan in J'ai tué ma mère e Les amours imaginaires; Matilde Gioli è invece sua moglie Valentina, mentre Aurora Onofri è la figlia Anita, una bambina alla ricerca di un contatto affettivo con un padre sfuggente. Nel cast c'è anche Daniela Vega, acclamata protagonista di Una donna fantastica di Sebastián Lelio, nel ruolo di Lucya, una trans cilena con cui il musicista spaccia la notte, dotata di grande potenza canora che esibisce cantando la Madama Butterfly di Puccini nei locali notturni, e ci sono due esponenti di spicco del jazz italiano e internazionale come Stefano Di Battista ed Enrico Rava, autori anche delle musiche originali del film insieme a Lorenzo Cosi e Giovanni Damiani.

Futura: il trailer e il poster del film



La trama ufficiale di Futura

Louis è un jazzista di talento, che ha rinunciato alla musica dopo essersi scontrato con le prime difficoltà della vita da trombettista. Sbarca il lunario lavorando come tassista notturno e spacciando cocaina con Lucya, una transessuale cilena, che sembra essere la sua unica amica. Il senso di frustrazione per un'esistenza che sente non appartenergli e una relazione irrisolta con la figura paterna, il mitico sassofonista Max Perri (ispirato alla figura di Massimo Urbani), allontanano ulteriormente Louis da sua moglie e sua figlia. L'opportunità di redenzione arriva quando Niko, un vecchio amico del padre, gli propone di unirsi alla sua band per un importante concerto, che potrebbe segnare una svolta nella carriera dell’uomo. Louis è determinato a non perdere l'occasione di riprendersi la sua vita, ma uscire dal crimine e dal giro dello spaccio non è facile e l'uomo cade di nuovo in un vortice che lo porta a mettere in pericolo sua figlia.



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Rocky IV, Sylvester Stallone condivide il poster della riedizione con i fan

I fan sono molto curiosi di assaggiare la Director's Cut di Rocky IV, sulla quale Sylvester Stallone sta lavorando da mesi e che potrebbe essere resa disponibile presto (non ne conosciamo però tempi e modalità precise): nel frattempo, il leggendario roccioso Sly ha postato su Instagram il nuovo manifesto provvisorio del lungometraggio, aggiungendo che la premiere della riedizione si terrà coerentemente a Philadelphia. Nell'immagine Rocky Balboa è sovrastato anche visivamente dalla sfida di Ivan Drago alias Dolph Lundgren: non sappiamo se i lavori in corso sul nuovo poster lo modificheranno sostanzialmente, ma se Stallone lo ha condiviso con i fan, peraltro già entusiasti, dovremmo essere vicini a una versione definitiva.
Naturalmente questo è solo un assaggio, perché i cambiamenti al culto degli anni Ottanta Rocky IV saranno sicuramente il perno della discussione, quando Sly si deciderà a condividere i suoi ritocchi: già in molti lamentano l'annunciata eliminazione dal film del robottino Sico, ma Rocky vs. Drago - The Ultimate Director’s Cut (questo il titolo ufficiale per ora) dovrebbe compensare il trauma con l'aggiunta di sequenze di combattimento tra Rocky e Ivan, tagliate nell'edizione originale risalente ormai a 36 anni fa. Leggi anche Rocky IV, il robot potrebbe rimanere fuori dalla Director's Cut, ma perché era nel film?



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A Quiet Place 2, partenza trionfale al boxoffice americano: perché si distingue

A Quiet Place 2 sarà nelle nostre sale il 24 giugno, ma negli States è uscito proprio nel passato weekend del memorial day, stabilendo il record d'incassi alla partenza nell'era della pandemia: parliamo di 58.500.000 di dollari al boxoffice USA. C'è una particolarità però assai incoraggiante in questo record, sempre relativo, considerando che il mercato è ancora in fase di riapertura: le previsioni degli analisti davano il debutto americano di A Quiet Place 2 sulle stesse cifre... ma la previsione era stata stilata prima dello scoppio della pandemia a inizio 2020! Questo significa che, nonostante la Paramount abbia annunciato che il film sarà in America sul servizio di streaming Paramount+ dopo appena 45 giorni dal suo debutto cinematografico, finora la fruizione in sala del lungometraggio non ne ha risentito per niente.
Una felicissima notizia, che potrebbe solo essere incrinata da un'ovvia considerazione: se il mercato americano fosse uguale a quello del periodo pre-pandemico, A Quiet Place 2 sarebbe andato allora meglio del previsto? Probabile ma non certo, perché avrebbe avuto più concorrenza, la stessa concorrenza probabilmente alla base di quelle vecchie previsioni. Di certo c'è che il sequel della saga sci-fi/horror, ancora firmato da John Krasinski e interpretato da sua moglie Emily Blunt, ha già registrato in totale nel mondo quasi 80 milioni di dollari, calcolando anche gli incassi in Australia, Ucraina, Nuova Zelanda, Indonesia e Cina.
A Quiet Place 2 ha inoltre stracciato ai nastri di partenza la concorrenza Disney di Crudelia, che negli USA si è dovuto accontentare di 26.500.000 dollari. Leggi anche A Quiet Place 3 possibile? La risposta di Emily Blunt



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The Conjuring - Per ordine del diavolo: in esclusiva il video Chasing Evil

L'attesa è finalmente finita, e con la riapertura delle sale cinematografiche c'è un appuntamento imperdibile per gli appassionati dell'horror: quello col terzo film della saga di The Conjuring, che ha dato poi vita agli spinoff di Annabelle e The Nun. The Conjuring: Per ordine del diavolo arriva al cinema il 2 giugno ed è il primo non diretto da James Wan, che ha creato la saga e che ha affidato questo capitolo a Michael Chaves, regista de La Llorona - Le Lacrime del male. Wan resta però sempre in veste di produttore e nel video che vi presentiamo in anteprima esclusiva ci parla assieme a lui delle differenze di questa storia rispetto alle altre due che aveva raccontato in precedenza.

Leggi anche The Conjuring: Per ordine del Diavolo, la storia vera della saga aspettando il terzo capitolo

Anche stavolta gli affiatatissimi coniugi Ed e Lorraine Warren, i celebri demonologi che hanno assistito la polizia in tanti celebri casi, interpretati con la rodata alchimia da Patrick Wilson e Vera Farmiga - affiancati da un ottimo cast in cui spicca John Noble - affrontano il Male, ma per farlo sono costretti a ricostruire la storia di una possessione demoniaca che prende di mira più persone e dunque a spostarsi da uno Stato all'altro, in una vera e propria detection. E anche stavolta alla base c'è una storia vera. Buona visione.



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Crudelia record post-riapertura al boxoffice italiano del weekend

Crudelia, origin story di Crudelia De Mon interpretata da Emma Stone, alla sua uscita si colloca al primo posto del boxoffice italiano del weekend, segnando un nuovo record dalla riapertura delle sale un mese fa: il film di Craig Gillespie ha infatti incassato 450.000 euro nel weekend e 512.000 in totale, se si arriva a contare l'esito completo nei primi cinque giorni. Nomadland, detentore del precedente record (targato Disney / Fox), era partito con 430.000 in quattro giorni. Considerando che Crudelia è anche disponibile in streaming su Disney+ (ma in Accesso VIP), il risultato è incoraggiante, anche se lo scarto non è ingente. Il numero totale degli spettatori cinematografici nel fine settimana è salito ancora, con 184.030 presenze contro le 144.623 della settimana scorsa. Negli Usa Crudelia è partito con 26.500.000 dollari, doppiato però da A Quiet Place 2.

In seconda posizione siamo molto felici di vedere The Father - Nulla è come sembra con uno straordinario Anthony Hopkins: se nel weekend scorso la sua performance vincitrice dell'Oscar era stata distribuita solo in lingua originale, ora il film di Florian Sauer è disponibile anche doppiato, e a questo giro ha registrato 226.000 euro, che confluiscono nel totale italiano di 285.000.
Slitta dal primo al terzo posto l'interessante Il cattivo poeta, con Sergio Castellitto che interpreta Gabriele D'Annunzio negli ultimi due anni della sua esistenza: la ricostruzione storica di Gianluca Jodice porta a casa altri 121.000 euro, per un risultato complessivo fino a questo momento di 400.000.
Scende dalla seconda alla quarta posizione l'Oscar per il miglior film straniero Un altro giro di Thomas Vinterberg, con Mads Mikkelsen che con alcuni amici scopre le proprietà dell'alcol nell'aprire la mente, ma ne perde il controllo... Il film porta a casa altri 93.500 euro, l'esito complessivo italiano è sui 310.000.
Stabile al quinto posto invece il cartoon 100% Lupo, dove il rampollo di una stirpe di licantropi scopre con vergogna di potersi trasformare solo in un cane: nel fine settimana incassa 70.000 euro, per un totale finora di 180.000.

Il box office completo del weekend



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domenica 30 maggio 2021

Buon compleanno Clint! I migliori film in streaming diretti dal grande Eastwood

Compie oggi 91 anni la leggenda vivente Clint Eastwood, un artista che fin dagli anni ‘60 ha attraversato e scritto la storia del cinema contemporaneo in maniera personale ed estremamente specifica. Attivo come regista fin dal 1971 - l’esordio di Brivido nella notte - Eastwood ha elaborato film dopo film una visione e uno stile che sarebbe corretto e allo stesso tempo limitativo definire “classici”. Il suo modo di fare e intendere cinema ha infatti in qualche modo superato tale nozione per farsi depositario di valori anche distanti, se non addirittura antitetici, rispetto molti degli autori della Hollywood classica. Come regista in particolar modo Eastwood è diventato infatti cantore disilluso del singolo individuo che non può più contare sul sistema - sociale, politico, economico che esso sia - e si trova costretto a battersi solitario per i propri diritti. Un filo conduttore ideale venato di malinconia, soffuso ma presente nelle sue opere migliori. Dei grandi western di Clint Eastwood abbiamo già scritto, vogliamo quindi oggi rendergli omaggio con altri cinque film in streaming che mostrano in maniera ugualmente personale e precisa un autore come nessun altro. Buona lettura. 

Cinque capolavori in streaming diretti dalla leggenda Clint Eastwood

  • Bird 
  • Un mondo perfetto
  • Mystic River 
  • Million Dollar Baby
  • Changeling

Bird (1988)

Il film che impone definitivamente Eastwood come autore non solo di western è il biopic prezioso e commovente del grande Charlie “Bird” Parker, interpretato con adesione psicologica e grande presenza scenica fa Forest Whitaker. Bird è un film suadente, soffuso e insieme corposo. Palma d’Oro a Cannes al protagonista, Golden Globe per la miglior regia e Oscar per il montaggio sonoro. Il percorso di Eastwood come autore di personaggi in chiaroscuro si è definitivamente delineato...Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Un mondo perfetto (1993)

Il primo progetto dopo l’Oscar per Gli spietati è un viaggio doloroso dentro il cuore dell’America dei primi anni ‘60, quella che sta per perdere la propria innocenza con l’assassinio del Presidente Kennedy. Al centro della vicenda l’evaso Kevin Costner e il bambino che ha rapito nel suo tentativo di fuga. A dargli la caccia lo stesso Eastwood, depositario di valori che sembrano non appartenere più al mondo moderno. Un mondo perfetto è una parabola dolorosa e insanguinata che ha un antieroe vero come protagonista. Uno dei migliori e più profondi film dell’autore, da riscoprire assolutamente. Disponibile su Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Mystic River (2003)

Insieme a Gli spietati il capolavoro assoluto di Clint Eastwood. Adattando il romanzo di Dennis Lehane Brian Hegeland offre all’autore una sceneggiatura portentosa, che viene sfruttata per allestire una messa in scena spettacolare nella sua fluidità e linearità. Sean Penn e Tim Robbins arrivano all’Oscar eppure dei tre protagonisti quello che continuiamo a preferire è Kevin Bacon, asciutto e malinconico nel ruolo di un poliziotto che deve scoprire la verità e insieme affrontare i propri demoni personali. Mystic River diventa scena dopo scena un ballata sul passato che torna a perseguitare il presente. Dramma di rara potenza espressiva ed emotiva. Avrebbe meritato anche l’Oscar per il miglior film, regia e sceneggiatura. Ma tant’è...Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Infinity +, Apple Itunes TIMVision, Amazon Prime Video. 

Million Dollar Baby (2004)

Il melodramma autunnale sulla pugile Hilary Swank e il suo allenatore Clint Eastwood diventa una riflessione sulla libertà di scelta e la forza di volontà che può condurre ad eccellere, ma non può competere contro il destino. “Difenditi, sempre” è il motto del film e di un Clint Eastwood ispiratissimo. Morgan Freeman a supporto rende ancor prezioso Million Dollar Baby, uno dei film sportivi più preziosi e toccanti del cinema contemporaneo americano. Arriva il secondo Oscar per la regia insieme a quello per il film, l’attrice protagonista e l’attore non protagonista. Un trionfo a sorpresa ma decisamente meritato. Disponibile su Apple Itunes, Netflix.

Changeling (2008)

Chiudiamo con uno dei film meno pubblicizzati ma a nostro avviso migliori del cineasta, una storia tragica ambientata in un’America che deve rimettersi in piedi dopo la Grande Depressione. Una Angelina Jolie mai così efficace è protagonista assoluta di un dramma in cui Eastwood tenta di rendere ancor più stilizzato il suo occhio d’autore, aiutato dalla magnifica fotografia di Tom Stern. Changeling racconta di perdita e speranza, e della redenzione che può arrivare soltanto dall’accettazione. Messa in scena preziosa per una storia straziante. Gran cinema. Disponibile su Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.



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E’ morto Gavin MacLeod, il Capitano Stubing di Love Boat

Chi non è giovanissimo ricorderà senz'altro il Capitano Stubing di Love Boat, telefilm statunitense andato in onda dal 1977 al 1987 e ambientato sulla nave da crociera Pacific Princess. Il nome dell'attore che lo interpretava è Gavin MacLeod, che purtroppo ci ha lasciati all'età di 90 anni.

MacLeod è venuto a mancare la mattina del 29 maggio e la notizia è stata diffusa dal nipote, che non ha indicato la causa della morte.

Gavin MacLeod, al secolo Allan George See, era nato nello stato di New York e si era poi trasferito nella Grande Mela a metà degli anni '50. Prima di diventare attore, aveva lavorato come maschera presso il Radio City Music Hall. Era stato allora che aveva cambiato il suo nome (Gavin era un personaggio televisivo, mentre MacLeod era il cognome della sua insegnante di recitazione). Gavin aveva debuttato a Broadway in Un cappello pieno di pioggia, dopodiché si era spostato a Los Angeles, dove Blake Edwards lo aveva accolto nel cast di Operazione Sottoveste. Il regista lo aveva diretto in altri due film: In due è un'altra cosa e Hollywood Party.

L'esordio cinematografico di Gavin MacLeod era avvenuto nel film drammatico di Robert Wise Non voglio Morire. Il debutto in tv, invece, risale all'inizio degli anni ’60, quando l'attore aveva recitato in Un equipaggio tutto matto. Il successo era arrivato negli anni '70 con la serie Mary Tyler Moore, nella quale interpretava il giornalista Murray Slaughter.

Tornando al nostro amato Love Boat, di cui non dimenticheremo mai il tema iniziale cantato da Little Tony "Profumo di mare", Gavin MacLeod aveva preso parte a tutti e 249 episodi. Grazie al gentile e sorridente Capitano Stubing, che era la delizia di tutti i passeggeri, aveva ottenuto tre candidature ai Golden Globe. Nel 1997 MacLeod aveva partecipato a una reunion del cast del telefilm nel talk Oprah, per ritrovare nuovamente gli attori di Love Boat nel 2013 nella trasmissione The Talk.

Il mondo dello spettacolo piange la scomparsa di McLeod. Ed Asner, che è stato suo compagno di lavoro in Mary Tyler Moore, ha voluto ricordarlo su Twitter, postando una vecchia foto dal set e scrivendo: "Ho il cuore spezzato. Gavin era come un fratello, il mio complice (anche nel cibo) e la mia spalla comica. Ci vediamo fra un po’ Gavin. Dì alla banda che ci vedremo presto. Betty (White)! Adesso restiamo solo io e te".



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Crudelia, il regista: "È una versione inedita del personaggio"

Da qualche giorno Crudelia con Emma Stone, origin story di Crudelia De Vil della Carica dei 101, è arrivato nelle nostre sale ed è anche disponibile in streaming su Disney+ in Accesso VIP: se non avete ancora visto il film, potreste porvi domande su quanto sia fedele alla precedente incarnazione "fisica" del personaggio, cioè alla Glenn Close vista nei remake dal vero Carica dei 101 (1996) e Carica dei 102 (2000). Praticamente per nulla, stando a quello che ha dichiarato a Cinemablend il regista di Crudelia, Craig Gillespie.

Adoro Glenn Close come attrice e sono sicuro che quel film è fantastico, volevamo solo puntare su una versione originale di questo mondo e non volevo che nulla contaminasse la mia visione. [...] Questa origin story si ambienta nella Londra dei '70, non ci sarebbe molto a cui paragonarla, ci siamo concentrati sul capire come dovesse essere la Crudelia di Emma Stone.[...]
Quello che davvero volevo fare era portare uno humor cupo, utilizzandolo per respingere il dolore. Stavo lavorando con Tony McNamara in quel momento, Emma aveva appena fatto con lui La favorita, così Tony ha fatto una stesura. A quel punto siamo riusciti a far decollare il copione verso questo scontro tra le due Emma [Stone e Thompson, ndr], con quei botta e risposta, con quell'uso dell'umorismo... quella crudeltà era deliziosa.

Le parole di Craig confermano quanto è evidente guardando Crudelia, un lungometraggio che, a differenza di tante riproposte dal vero di classici Disney, si sforza di avere una sua identità indipendente dal prototipo e da ogni altra rivisitazione. Una scommessa. Leggi anche La nostra recensione di Crudelia con Emma Stone



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Mortal Kombat: su NOW il nuovo film tratto dal leggendario videogame con le fatality

dal 30 maggio è disponibile in prima assoluta streaming su NOW. Guarda Mortal Kombat su NOW

Mortal Kombat: sempre sospeso tra cinema e videogame

Flawless Victory. Fatality.
Sono alcune delle parole chiave di Mortal Kombat, tratti identitari di un gioco popolarissimo proprio grazie al livello di violenza esplicità possibile ed esercitabile dai giocatori tramite le fatality, parole che riecheggiano anche in questo film diretto da McQuoid che è stato capace di ottenere grandi risultati ai botteghini americani all'alba delle riaperture dei cinema dopo le serrate dovute alla pandemia.
Il legame con il cinema, in Mortal Kombat, è addirittura pre-natale:  l'idea originaria di Ed Boon e John Tobias, i creatori del gioco, era infatti quella di sviluppare un picchiaduro che vedesse protagonista la star del cinema d'azione Jean Claude Van Damme. Solo quando tramontò la possibilità di concretizzare questo progetto, Boon e Tobias optarono per la chiave fantasy e per la violenza esplicita. E se il sogno di portare Van Damme dentro il gioco non si realizzò, uno dei personaggi protagonisti del gioco, Johnny Cage, venne chiaramente modellato sulle fattezze e sullo stile di combattimento del marzialista belga: in particolare, del Van Damme di Senza esclusione di colpi, il film del 1988 che era stato uno dei suoi più grandi successi. Mortal Kombat 11 Ultimate, premiata e più recente edizione del videogame, non ha ancora Van Damme tra i suoi personaggi, ma ha permesso l'ingresso nella saga videoludica di altre due grandissime e amatissime star del cinema action: Sly Stallone e Arnold Schwarzenegger, che appaiono in Mortal Kombat rispettivamente nei personaggi di Rambo e di Terminator.
Prima di Simon McQuoid era stato Paul W.S. Anderson (quello della saga di Resident Evil) a portare per la prima volta Mortal Kombat e i suoi protagonisti al cinema, con un film omonimo diretto nel 1995 che ha avuto, nel 1997, anche un sequel intitolato Mortal Kombat - Distruzione totale firmato da John R. Leonetti, quello che poi dirigerà il primo Annabelle, film prodotto da James Wan esattamente come questo Mortal Kombat del 2021. Leggi anche Mortal Kombat: guarda i primi 7 minuti del nuovo film basato sul leggendario videogame

Il cast e i personaggi di Mortal Kombat

In Mortal Kombat ci sono Lewis Tan (Deadpool 2, Wu Assassins) nel ruolo di Cole Young, personaggio che non deriva dalla saga videoludica ma che qui ha un ruolo centrale; Jessica McNamee (The Meg) nel ruolo di Sonya Blade; Josh Lawson (Bombshell) nel ruolo di Kano; Tadanobu Asano (Midway) è Lord Raiden; Mehcad Brooks (Supergirl per la TV) è Jax; Ludi Lin (Aquaman) è Liu Kang; Chin Han (Skyscraper) è nei panni di Shang Tsung; Joe Taslim (Star Trek Beyond) in quelli di Bi-Han / Sub-Zero; e Hiroyuki Sanada (Skyscraper) nei panni di Hanzo Hasashi/Scorpion. Inoltre sono presenti Max Huang come Kung Lao, Sisi Stringer come Mileena, Mel Jarnson come Nitara, Nathan Jones come Reiko, Daniel Nelson come Kabal, mentre Goro è un personaggio realizzato in CGI, così come Reptile.
Tra questi attori - oltre alla leggenda del cinema giapponese Tadanobu Asano, che restituisce una corretta identià etnica al personaggio di Raiden dopo "l'incidente" rappresentato da Christopher Lambert nel film di Anderson - quello probabilmente più noto al pubblico degli appassionati di cinema action è Joe Taslim, marzialista e attore indonesiano che, dopo essere stato nazionale di judo dal 1997 al 2008, si è dato al cinema, diventando la star di film d'arti marziali come The Raid e The Night Comes for Us (ma è apparso anche in Fast & Furious 6 e Star Trek Beyond e nella serie tv Warrior).

E Johnny Cage, che fine ha fatto?

I fan di Mortal Kombat si staranno chiedendo come mai in questo film sia assente il grande protagonista del gioco, quel Johnny Cage che abbiamo raccontato essere stato modellato su Jean-Claude Van Damme. Il regista Simon McQuaid ha dichiarato che la presenza di un personaggio come Cage avrebbe sbilanciato troppo l'equilibrio narrativo del film a causa della sua "enorme personalità", mentre il produttore Todd Garner ha rivelato che esiste la possibilità di un film tutto incentrato sulle avventure di quel personaggio. Il wrestler The Miz, grande fan di Mortal Kombat, ha espresso pubblicamente il suo interesse nel ruolo di Cage, ricevendo un supporto quasi immediato da parte di Ed Boon, co-creatore del gioco. Guarda Mortal Kombat su NOW

Mortal Kombat: il trailer italiano del film

Mortal Kombat: la trama ufficiale del film

In MORTAL KOMBAT, il campione di MMA Cole Young, abituato a scontrarsi con chiunque per soldi, è ignaro della sua eredità, e del motivo per cui l’arcistregone dell’Outworld, Shang Tsung, abbia inviato il suo miglior guerriero Sub-Zero, un Criomante ultraterreno, a dargli la caccia. Temendo per la sicurezza della sua famiglia, Cole va alla ricerca di Sonya Blade, che è sotto la direzione di Jax, Maggiore delle Forze Speciali che porta anche lui sulla pelle lo stesso marchio del drago con cui Cole è nato. Presto si ritrova nel tempio di Lord Raiden, Antico Dio e Protettore di Earthrealm, che garantisce rifugio a coloro che portano il marchio come il suo. Qui, Cole si allena con i guerrieri esperti Liu Kang, Kung Lao e l’implacabile mercenario Kano, per prepararsi a combattere con i più grandi campioni della Terra, contro i nemici dell’Outworld, in una battaglia in cui è in gioco il destino dell’universo. Riuscirà Cole ad essere abbastanza motivato da scatenare il suo arcana - l'immenso potere custodito nella sua anima - in tempo, non solo per salvare la sua famiglia, ma anche per fermare l’Outworld una volta per tutte? Guarda Mortal Kombat su NOW

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sabato 29 maggio 2021

Inizio riprese per Gianni Schicchi, film opera con Giancarlo Giannini diretto da Damiano Michieletto

Partite le riprese in Toscana per il film opera Gianni Schicchi, diretto da Damiano Michieletto e con protagonista Giancarlo Giannini. Prodotto da Genoma Films di Paolo Rossi Pisu, da Albedo Production di Cinzia Salvioli e con DO Consulting & Production, il film rappresenta l’esordio cinematografico del regista teatrale Damiano Michieletto, ed è tratto dall’omonima opera lirica di Giacomo Puccini su libretto di Giovacchino Forzano, ispirata al Canto XXX dell'Inferno di Dante.

Un cast di d’eccellenza, arricchito della grande presenza di Giancarlo Giannini nel ruolo di Buoso Donati, e della collaborazione con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretta dal Maestro Stefano Montanari, che registrerà le musiche di Puccini, e su cui gli artisti sul set reciteranno cantando in presa diretta. La storia è quella di Gianni Schicchi, un furbo faccendiere toscano, riesce con un abile stratagemma ad intascare la cospicua eredità dell’anziano collezionista d’arte Buoso Donati, appena deceduto. Il folto stuolo di parenti avidi, accorsi per ottenere la loro parte, verrà cacciato di casa a bocca asciutta.

Il Produttore creativo è Elisabetta Bruscolini, e la scenografia sarà firmata da Paolo Fantin, con i costumi di Nicoletta Ercole in collaborazione con Alessandra Carta. Le riprese sono previste per quattro settimane nella splendida cornice toscana, in provincia di Siena tra i comuni di Trequanda e Pienza.

Un profilo di Damiano Michieletto

Nel giro di poco tempo, Damiano Michieletto è emerso sulla scena internazionale come uno dei rappresentanti più interessanti della giovane generazione di registi italiani. Ha studiato opera e produzione teatrale presso la Scuola d'Arte Drammatica di Milano Paolo Grassi e si è laureato in lettere moderne presso l'Università di Venezia, sua città natale.

I suoi spettacoli sono stati rappresentati in importanti teatri, festival e istituzioni quali il Festival di Salisburgo, il Teatro alla Scala, l'Opéra di Parigi, la Royal Opera House di Londra, il Festival di Glyndebourne, il Bolshoi di Mosca, il Nuovo Teatro Nazionale di Tokyo, la Sydney Opera in Australia, la Komische Oper e la Staatsoper di Berlino, il Theater an der Wien di Vienna, la Nederlandse Opera di Amsterdam, il Teatro Real di Madrid, La Fenice di Venezia, il Teatro dell'Opera di Roma e il Rossini Opera Festival di Pesaro.

Le sue produzioni hanno ricevuto molti premi come il Laurence Olivier Award, l'Irish Time Award, il premio russo Casta Diva, il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana, l'Österreichischer Musiktheaterpreis, il Reumert Prize, il Melbourne Green Room Award. Oltre all’intensa attività nel teatro lirico, Michieletto è attivo anche nel teatro di prosa, collaborando in particolare con il Teatro Stabile del Veneto e il Piccolo Teatro di Milano.



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Shiva Baby: trailer e poster del film in arrivo su MUBI

Debutterà l'11 giugno su MUBI, piattaforma streaming globale (ma anche casa di produzione e di distribuzione di film) dedicata al cinema d'autore e di ricerca, Shiva Baby, una caustica commedia degli equivoci che ha rappresentato il debutto registico di Emma Seligman (che lo ha sviluppato a partire da un corto omonimo) ed è stata considerata uno dei titoli più sorprendenti del Toronto International Film Festival e del South by Southwest del 2020.
Ambientato durante una giornata di shiva, la riunione ebraica di amici e familiari in un periodo di lutto, Shiva Baby vede protagonista una ragazza bisessuale alle prese con la tradizione ebraica e con il suo bisogno di indipendenza.
Nel ruolo della protagonista c'è l'emergente Rachel Sennott, attualmente co-protagonista, insieme a Kyra Sedgwick, nella serie ABC Call your Mother.
Nel cast ci sono anche Molly Gordon (Booksmart), Polly Draper (Billions, The Good Wife), Fred Melamed (Wandavision, The Morning Show, A Serious Man) e Dianna Agron (Berlin, I Love You, Glee).
Le musiche sono composte dall’eclettica polistrumentista Ariel Marx (Ted Bundy: Falling For a Killer).
Secondo il comunicato stampa ufficiale di MUBI, Shiva Baby:

è un film audace e moderno, il cinema nella sua forma più sfacciata, esilarante e indimenticabile.

Ecco trailer e poster ufficiali di Shiva Baby:





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Per niente al mondo: al via le riprese del secondo film di Ciro D'Emilio con Guido Caprino

Sono partite da poco a Roma le riprese di Per niente al mondo, opera seconda di Ciro D’Emilio con protagonista Guido Caprino (Fai Bei sogni, Noi Credevamo, il Miracolo, 1992,1993,1994). Nel cast accanto a Guido Caprino anche Boris Isakovic, Irene Casagrande, Antonio Zavatteri, Diego Ribon, Antonella Attili e Valentina Carnelutti.

Ciro D’Emilio ha esordito nel 2018 con Un giorno all’improvviso, selezionato in concorso a Venezia 75 Orizzonti, partecipando a oltre 70 Festival italiani e internazionali, vincendo più di 30 riconoscimenti, tra cui il Nastro D’Argento per la Migliore Interpretazione Femminile ad Anna Foglietta. Lungta Film di Andrea Calbucci e Maurizio Piazza (che di recente ha prodotto Padrenostro di Claudio Noce),ha rinnovato il rapporto di collaborazione con l’autore, producendo la sua opera seconda insieme a Vision Distribution, che lo distribuirà in sala in Italia e nel mondo.

La trama di Per niente al mondo

Bernardo (Guido Caprino) è un uomo affascinante, di successo, pieno di amici, sempre alla frenetica ricerca della sua libertà. Per un brutto scherzo del destino un giorno tutto cambia, mettendolo di fronte a una scelta: accettare quello che è successo o diventare un altro, per riprendersi quello che la vita gli ha tolto. Una decisione dalla quale non potrà tornare indietro, per niente al mondo.

Per questo suo secondo lungometraggio Ciro D’Emilio torna a lavorare con Cosimo Calamini con cui firma soggetto e sceneggiatura, con Salvatore Landi, direttore della fotografia, Antonella Di Martino, scenografa, Gianluca Scarpa al montaggio, Bruno Falanga alle musiche e inizia la collaborazione con Veronica Fragola ai costumi.

Le riprese si svolgeranno a Roma e in Friuli Venezia Giulia.



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venerdì 28 maggio 2021

Run Hide Fight - Sotto Assedio, da Venezia agli schermi di casa: il trailer del film di Kyle Rankin

News Cinema

Run Hide Fight - Sotto Assedio, da Venezia agli schermi di casa: il trailer del film di Kyle Rankin

Presentato Fuori concorso al Festival di Venezia 2020, il film scritto e diretto da Kyle Rankin, sarà disponibile on demand dal 1° giugno 2021 su Sky, Mediaset Infinity, Tim Vision, Rakuten TV, Chili, Itunes, Google Play e YouTube.

Run Hide Fight - Sotto Assedio, da Venezia agli schermi di casa: il trailer del film di Kyle Rankin

Da Elephant in avanti, sono stati molti negli ultimi anni i film americani (e non) che hanno raccontato al cinema il tragico fenomeno delle sparatorie scolastiche. Al Festival di Venezia 2020, fuori concorso, era stato presentato Run Hide Fight, un film si andava a inserire in quel filone ma rivendicando una differenza fondamentale: quella di mostrare la reazione di una giovane studentessa alla violenza degli assalitori, trasformando il dramma in una sorta di revenge movie d'azione.
Ora Run Hide Fight – Sotto Assedio, firmato dallo sceneggiatore e regista Kyle Rankin e interpretato da Isabel May e Thomas Jane, sarà disponibile in streaming on demand dal 1° giugno 2021 su Sky, Mediaset Infinity, Tim Vision, Rakuten TV, Chili, Itunes, Google Play e YouTube, con Koch Media Italia.
Qui di seguito il trailer italiano e la sinossi ufficiale di Run Hide Fight - Sotto Assedio:



Zoe sta per diplomarsi in un momento molto difficile della sua vita a seguito della morte della madre. Per distrarsi esce a caccia col padre Todd, ex membro delle forze speciali. Un giorno, mentre Zoe è a scuola, quattro studenti armati fanno irruzione nell'istituto con un furgone, sparando a chiunque capiti loro sotto tiro. Utilizzando le tecniche apprese dal padre, Zoe riesce a sfuggire agli attentatori.

Leggi anche Regista e interprete presentano Run Hide Fight


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Al via le riprese di Bones & All, primo film di Luca Guadagnino girato in America

Inizia a farsi più chiara l'agenda di Luca Guadagnino, da cui si aspettano molti progetti nell'immediato futuro. Il primo è Bones & All (titolo provvisorio), di cui vi abbiamo annunciato già la presenza nel cast, accanto a Timothée Chalamet, di Mark Rylance. Adesso giungono informazioni ufficiali su tutti gli interpreti e la trama del film, tratto dal romanzo omonimo di Camille DeAngelis, inedito in Italia.

Scritto da David Kajganich (Suspiria, A Bigger Splash), è il primo film girato in America da Luca Guadagnino, e viene definito "un teen d'autore" cannibale e nel cast ci sono, oltre a Mark RylanceTimothée Chalamet, lanciato dal regista in Chiamami col tuo nome, Taylor Russell, Mark Rylance, André Holland, Jessica Harper, Michael Stuhlbarg, David Gordon-Green, Francesca Scorsese e Chloë Sevigny.

Il film è interamente finanziato da società italiane: The Apartment (società del gruppo Fremantle), 3 Marys, Memo, Tender Stories, Adler, Elafood, Elafilm, Manila, Serfis e Wise. Una produzione Frenesy Film Company e Per Capita Productions. Prodotto, tra gli altri, da Luca Guadagnino Marco Morabito per Frenesy Film Company, Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, del gruppo FremantleFrancesco Melzi d'Eril e Gabriele Moratti per Memo. I produttori esecutivi sono Giovanni Corrado e Raffaella Viscardi.

La trama di Bones & All

Il film racconta la storia di un primo amore, quello che porta Maren, una giovane donna che impara a sopravvivere ai margini della società, e Lee, un reietto vagabondo dall’animo combattivo, a unirsi e intraprendere un’odissea di centinaia di chilometri nell'America di Ronald Reagan, tra botole, passaggi segreti e stradine di provincia. Tuttavia, per quanto si sforzino, qualunque strada sembra riportarli al loro tremendo passato, fino al momento finale che deciderà se il loro amore sia realmente in grado di sopravvivere al loro essere altro rispetto al mondo che li circonda.



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Spider-Man 3, ci sarà anche Emma Stone alias Gwen Stacy?

Con Andrew Garfield che ammette e nega la sua partecipazione a Spider-Man: No Way Home, con Jamie Foxx alias Electro già nel cast, per non parlare del Doc Ock di Alfred Molina dagli Spider-Man di Sam Raimi, non stupisce che qualcuno ipotizzi anche un'apparizione di Emma Stone alias Gwen Stacy, in questo terzo Spider-Man con Tom Holland. Sappiamo cosa state pensando: ma Gwen non era morta alla fine di Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro? Certo, ma tutto sarebbe possibile in teoria nello Spiderverse che a quanto pare travolgerà il film in uscita a Natale, quindi perché no? Se state già storcendo il naso, potete raddrizzarlo. Rispondendo alla domanda in un'intervista con MTV News, impegnata a promuovere Crudelia del quale è protagonista (già nelle sale italiane), Emma ha detto:

Ho sentito quelle voci, non so se dovrei parlare, ma no. Non sono coinvolta. Non so davvero come devi rispondere se in passato hai fatto parte del club! [ride]

Forse Emma dovrebbe rispondere col "mai dire mai" che Andrew Garfield ha sparato a bruciapelo, poco dopo aver negato la sua partecipazione a Spider-Man: No Way Home. In effetti va ammesso che, a livello psicologico e indipendentemente da quanto si riesca a giustificare sul piano fantastico, la riproposta di un personaggio morto in un climax drammatico non sarebbe proprio una mossa grandiosa. A quanto sembra, almeno per Gwen Stacy, non corriamo il rischio di dover prendere posizione sulla cosa.  Leggi anche La recensione del film di animazione Zanna Bianca



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Dune, al Festival di Venezia l'anteprima mondiale?

Stando a una voce molto plausibile captata da Deadline, l'atteso Dune di Denis Villeneuve, secondo adattamento cinematografico dell'epica sci-fi di Frank Herbert, vedrebbe la sua anteprima mondiale al prossimo Festival di Venezia: non essendo una notizia ufficiale, manca una data precisa, perché non è detto che Dune sia il film d'apertura, ma i fan curiosi di saggiare le prime reazioni potranno attenderle tra il 1° e l'11 settembre, le date della manifestazione. Non è la prima volta che un film di Villeneuve è presentato a Venezia, accadde anche ad Arrival nel 2016 e portò fortuna, perché il film, al Lido vincitore dell'Arca CinemaGiovani Award e del Future Film Festival Digital Award, vinse poi un Oscar per il montaggio del suono e ottenne sette nomination, tra cui quelle per il miglior film e la migliore regia. Di buon auspicio?
Dune rimane anche il teatro di un braccio di ferro dietro le quinte tra la Warner Bros e l'azienda corresponsabile dell'operazione, la Legendary Pictures: tuttora non si è capito se negli Usa il film seguirà la strategia dell'uscita contemporanea in sala e streaming su HBO Max, oppure se la Legendary, molto contraria, abbia ottenuto un'esclusiva cinematografica prima del passaggio in digitale. Non abbiamo ancora una data definitiva in Italia per Dune, ma l'anteprima a Venezia, se confermata, ci fa guardare alla distribuzione classica con ottimismo. Leggi anche Dune: del secondo film esiste un trattamento! Parola di Eric Roth



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giovedì 27 maggio 2021

La grande Annette Bening e I suoi migliori film in streaming

Vogliamo oggi celebrare l’arte e la carriera di Annette Bening, senza dubbio una delle più grandi attrici contemporanee. Attiva fin dagli anni ‘80, ha dimostrato fin dall’inizio la sua enorme versatilità imponendosi nelle produzioni più disparate. Giusto per far capire quanto la Bening abbia saputo distinguersi in ogni genere, i cinque film in streaming che abbiamo selezionato per celebrare i 63 anni che compie domani sono un thriller, una commedia romantica, un western e due drammi familiari. E molti altri ne avremmo potuti selezionare. Due titoli ci è dispiaciuto lasciare fuori: il primo è il thriller tesissimo Attacco al potere, dove la Bening recita don Denzel Washington e Bruce Willis. L’altro rappresenta forse la miglior interpretazione della sua carriera, ovvero La diva Julia, per cui ha ottenuto la candidatura all’Academy Award e molto probabilmente meritava di vincerlo. Purtroppo questo titolo non è disponibile in streaming in Italia. Ma bando alle ciance e lasciamo che scopriate quali sono a nostro avviso i migliori lungometraggi girati da Annette Bening lungo la sua grandiosa carriera. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati dalla grande Annette Bening

  • Rischiose abitudini
  • Il presidente - Una storia d’amore
  • American Beauty
  • Terra di confine - Open Range
  • 20 Century Women

Rischiose abitudini (1990)

Il magnifico noir tratto dal romanzo di Jim Thompson e sceneggiato da Donald Westlake consente a Stephen Frears di dirigere un trio d’attori in stato di grazia. John Cusack come piccolo truffatore da strapazzo è portentoso, così come sua madre Anjelica Huston. Ma a svettare nel ruolo della fidanzata altrettanto inquietante è una Annette Bening incandescente e letale, che seduce e terrorizza con una prova d’attrice epocale. Se Rischiose abitudini diventa il film di culto di inizio anni ’90 lo si deve soprattutto a lei. Nomination all’Oscar come attrice non protagonista, accompagnata da quella per la regia, l’adattamento e alla Huston come protagonista. Film avvelenato e soffocante, uno dei migliori del grande Frears. Disponibile su Amazon Prime Video.

Il presidente - Una storia d’amore (1995)

La commedia più elegante, sofisticata, meglio scritta e interpreta degli anni ’90. Merito primario va alla sceneggiatura di Aaron Sorkin, che dipinge la figura del presidente Andrew Sheperd e del suo staff con pennellate di grande spirito liberal, iniziando a costruire le fondamenta di quel capolavoro di TV che sarebbe poi diventato The West Wing quattro anni dopo. Il presidente - Una storia d’amore è capitanato da un Michael Douglas semplicemente perfetto, a cui la Bening si appoggia con maestria ed enorme senso comico. A completare un cast inimitabile Martin Sheen, Michael J. Fox, Richard Dreyfuss, Samantha Mathis. Alla regia il grande Rob Reiner, che con Sorkin aveva già realizzato Codice d’onore. Insomma, su può chiedere di più? Capolavoro di sofisticata ironia. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes.

American Beauty (1999)

L’esordio alla regia di Sam Mendes si rivela un dramma emozionante che scardina le fondamenta dell’istituzione familiare americana. La Bening interpreta una moglie e madre sull’orlo di una crisi di nervi, una prova infuocata e istrionica che le garantisce la nomination all’Oscar come miglior attrice protagonista. American Beauty si poggia sullo script disperato e corrosivo di Alan Ball, il quale a sua volta sorregge una regia raffinata e capace di tocchi di gran cinema. Non merita forse i cinque Oscar vinti, nel 1999 di film magnifici ne abbiamo visti, ma rimane un’operazione di finezza psicologica cristallina. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Infinity +, Netflix, Amazon Prime Video. 

Terra di confine - Open Range (2003)

Uno dei migliori western del nuovo millennio, se non addirittura il migliore. Kevin Costner dirige e recita, coprotagonista insieme a Robert Duvall, una storia dal respiro classico e dall’anima dolorosa del western revisionista. La Bening si ritaglia un ruolo di contorno di donna forte, realista, indipendente. Terra di confine rinfresca il genere come pochi altri titoli hanno saputo fare in questi anni, conferendogli uno spessore drammatico inusitato. E la sequenza dello scontro finale diventa una mezz’ora di cinema da antologia. Il pistolero di Costner è un personaggio degno del William Munny di Clint Eastwood. Disponibile su CHILI, Infinity +, Amazon Prime Video. 

20 Century Women (2016)

Un cineasta sensibile e intelligente come Mike Mills mette al servizio della Bening un ruolo di madre complesso, sfaccettato e umanissimo, che l’attrice riempie con tutta la sua bravura. Un’interpretazione pressoché perfetta, una delle migliori della carriera dell’attrice. 20th Century Women diventa così uno spaccato familiare commovente e caldissimo, in cui anche Elle Fanning e Greta Gerwig contribuiscono in maniera sostanziale. Bel film di introspezione e presa di coscienza, un coming-of-age movie di enorme impatto emotivo. Disponibile su CHILI, TIMVision.



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Jungle Cruise: un nuovo trailer italiano del film Disney con Dwayne Johnson e Emily Blunt

La carriera politica è lì che lo attende, come tutti ben sappiamo. Ma, in attesa di diventare Presidente degli Stati Uniti, Dwayne Johnson continua a inanellare film, danari e popolarità (che poi magari gli serviranno in campagna elettorale, chi lo sa).
Il suo nuovo film si chiama Jungle Cruise, ed è un film sospeso tra avvenura e commedia targato Disney, ispirato a una omonima, celebre attrazione dei parchi di divertimento della casa di Topolino e anche ai vecchi film d'avvenura per famiglie in live action prodotti dallo Studio negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta.
Nel film l'ex The Rock è affiancato da Emily Blunt, e a dirigerli c'è il francese Jaume Collet-Serra, con a disposizione un cast comprende anche Jake Whitehall, Jesse Plemons, Paul Giamatti ed Edgar Ramirez.
A lungo rimandato per via della pandemia, Jungle Cruise si prepara a fare finalmente il suo debutto nei cinema italiani il prossimo 28 luglio, ma anche su Disney+ due giorni dopo, dal 30, in versione Accesso VIP (ossia con un sovrapprezzo rispetto a quello del normale abbonamento).

Jungle Cruise: il nuovo trailer italiano



In Jungle Cruise Frank (Johnson), il capitano di una barchetta, deve accompagnare Lily (Emily Blunt) e suo fratello McGregor (Jack Whitehall) alla ricerca di un albero miracoloso, che fa gola a una spedizione rivale tedesca...



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The Conjuring: Per ordine del Diavolo, la storia vera della saga aspettando il terzo capitolo

Con l'imminente arrivo al cinema, il 2 giugno, di The Conjuring: Per ordine del Diavolo, terzo capitolo della saga, ricapitoliamo la storia vera dei coniugi Warren, dei due precedenti film e dei loro spin-off come Annabelle.

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The Fabelmans: Gabriel LaBelle sarà Spielberg adolescente nel film sulla giovinezza del regista

Steven Spielberg ha trovato il giovane protagonista del suo nuovo film The Fabelmans, che poi è un film semi autobiografico incentrato sulla sua infanzia e soprattutto adolescenza a Phoenix, in Arizona. Si tratta di Gabriel LaBelle, che sarà la versione teen-ager del regista, mentre per il ruolo di Steven bambino ancora non è stato trovato un interprete. Il personaggio, comunque, si chiamerà Sammy. A guardare la foto del nostro articolo, che abbiamo rubato da Collider, il modello e la copia non si somigliano molto, ma siccome non ci troviamo di fronte a un classico biopic, poco importa.

Gabriel LaBelle non è un esordiente. Nel 2018 ha recitato in Predator di Shane Black e, nel 2017, in Max 2: Un eroe alla Casa Bianca. Al momento è impegnato nella serie tv di Showtime American Gigolo (dov'è il personaggio di Jon Bernthal da giovane) e nella serie Netflix Brand New Cherry Flavor.

Il racconto di formazione di Steven Spielberg, che potrebbe cambiare titolo visto che The Fabelmans non è ufficiale, ha già il suo cast adulto. Paul Dano sarà il papà del regista, Michelle Williams la mamma e Seth Rogen lo zio. Anche se nulla è stato dichiarato a proposito della trama, è probabile che si parli del regista intento a girare filmini amatoriali nel giardino di casa, del divorzio dei genitori e delle continue assenze del padre, con il quale S.S. era andato a vivere.

Steven Spielberg è anche autore della sceneggiatura del film, cosa che non gli capitava dai tempi di A.I. - Intelligenza artificiale. A scrivere il copione con lui è Tony Kushner.



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La terra dei figli: prime immagini ufficiali del film tratto dall'omonimo fumetto di Gipi

Pubblicato in Italia nel 2016 da Coconino Press, "La terra dei figli" è un noto fumetto di Gipi, edito anche in Francia, dove ha vinto numerosi premi come quello al al miglior fumetto di fantascienza al festival fantascientifico Utopiales e il Grand prix de la critique al festival internazionale di Angoulêmeè.
Il 1° luglio debutterà nei cinema italiani con 01 Distribution l'adattamento cinematografico del libro, che è stato diretto da Claudio Cupellini (anche sceneggiatore assieme a Filippo Gravino e Guido Iuculano), il regista di Alaska e Una vita tranquilla e della serie tv Gomorra.
Di seguito vi presentiamo le prime immagini ufficiali di La terra dei figli, che vede nel cast Leon de La Vallée (anche noto come il rapper Leon Faun), Paolo Pierobon, Maria Roveran, Fabrizio Ferracane, Maurizio Donadoni, Franco Ravera, Valerio Mastandrea e Valeria Golino.

La terra dei fili: le prime foto ufficiali









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KJ Apa cadetto in crisi di un’accademia militare nel drammatico West Pointer

KJ Apa, alias il celeberrimo e adorato Archie Andrews della serie teen Riverdale, torna al cinema come protagonista del drammatico West Pointer, che sarà diretto da Rod Lurie, regista del recente The Outpost con Scott Eastwood. Il film è ambientato nell'accademia militare di West Point e racconta la storia di un cadetto che si è diplomato con il massimo dei voti e che deve imparare a trovare un posto in un mondo di primi della classe.

A ispirare a Rod Lurie, anche autore della sceneggiatura, è stato il suo vissuto. Il regista si è laureato a West Point nel 1984 e ha servito l'esercito americano per quattro anni. Forse è anche per questa ragione che ha avuto il permesso di girare nella prestigiosa accademia. Lurie è infine produttore del film, mentre Apa è produttore esecutivo.

KJ Apa ha fatto impazzire pochi giorni fa gli appassionati di cronaca rosa informando i suoi fan, tramite Instagram, della sua imminente paternità. L'attore è legato sentimentalmente alla modella francese Clara Berry. Attualmente KJ è impegnato con la quinta stagione di Riverdale ed è stato di recente protagonista di Songbird, il film di Michael Bay ambientato in un'America al 4° anno di lockdown a causa della pandemia. Lo ricordiamo anche nella struggente storia vera Cosa mi lasci di te, nella commedia romantica The Last Summer e nel family movie Qua la zampa!



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Il Locarno Film Festival omaggia Dante Spinotti con un Pardo alla carriera

Il direttore della fotografia italiano, Dante Spinotti, riceverà il Pardo alla carriera dal Locarno Fim Festival 2021. Sarà un riconoscimento al suo percorso artistico consegnato nel corso della serata di giovedì 12 agosto, in Piazza Grande. Nel corso della 74esima edizione del Locarno Film Festival verrà presentata una selezione di opere rappresentative della sua instancabile ricerca sulla luce nel cinema e del suo sodalizio con Michael MannThe Insider (1999) e Heat (1995). A completare l’omaggio, Spinotti sarà protagonista di una conversazione con il pubblico, il 13 agosto.

Lungo la sua carriera, Dante Spinotti ha illuminato stagioni e generi molto diversi del cinema mondiale: dall’esordio su grande schermo, dopo le prime esperienze di operatore televisivo, con Il minestrone (Sergio Citti, 1981), sino alla grande chiamata del cinema americano, grazie al produttore Dino De Laurentiis, che lo ha portato a stringere un importante sodalizio con il regista Michael Mann coronato da premi prestigiosi e da una candidatura agli Oscar, per The Insider. Thriller metropolitani (L.A. Confidential, Curtis Hanson, 1997, anche nominato per un Oscar), western (Pronti a morire, Sam Raimi, 1995), commedie romantiche (Paura d'amare, Garry Marshall, 1991), film di supereroi (X-Men: conflitto finale, Brett Ratner, 2006, Ant-Man and the Wasp, Peyton Reed, 2018): non c’è genere a cui questo maestro non abbia prestato il proprio imprescindibile contributo, così come sono innumerevoli le autrici e gli autori che lo hanno voluto sul set, da Ermanno Olmi a Lina Wertmüller, fino a Peter Bogdanovich.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “Dante Spinotti è un maestro della luce e un’eccellenza italiana. Un vero e proprio autore della fotografia cinematografica. Da Sergio Citti ad Aldo Lado, passando per Salvatore Samperi e Liliana Cavani, Spinotti è approdato a Hollywood dove lavorando con Michael Mann ha ridefinito l’estetica del noir contemporaneo e non solo, realizzando alcuni dei film statunitensi più ammirati degli ultimi decenni. Artigiano e artista, non ha mai smesso di sperimentare lavorando a cavallo fra gli Stati Uniti e l’Italia con registe e registi diversissimi come Sam Raimi ed Ermanno Olmi, Giuseppe Tornatore e Barbra Streisand. A suo agio con l’intimismo psicologico così come con il fantasy, ha impresso il suo segno inconfondibile anche ai film di supereroi. Celebrare Dante Spinotti significa rendere omaggio a un talento immenso della fotografia cinematografica, a un artista che ha cambiato il modo di percepire le immagini sul grande schermo. Senza l’immenso contributo di Dante Spinotti il cinema sarebbe più povero, meno bello. Celebrare Dante Spinotti è una gioia e un privilegio.”

In suo onore verranno proiettate due opere della sua straordinaria filmografia: Heat di Michael Mann (1995) The Insider di Michael Mann (1999). Spinotti riceverà il Pardo alla carriera il 12 agosto in Piazza Grande, mentre il 13 agosto sarà protagonista di una conversazione con il pubblico.



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Comedians: il trailer ufficiale del nuovo film di Gabriele Salvatores

La data fissata per il debutto nei cinema italiani del nuovo film di Gabriele Salvatores - che si intitola Comedians e di cui vi mostriamo di seguito il primo trailer ufficiale - è fissata da 01 Distribution per il 10 giugno.
Per Salvatores Comedians è un vero e proprio ritorno alle origini, visto che si tratta di un fedelissimo adattamento cinematografico della celebre pièce teatrale di Trevor Griffiths, premiatissima alla fine degli anni Settanta, che il regista portò in scena al Teatro dell'Elfo a Milano nella stagione 1985-1986, con un gruppo di attori che comprendeva Paolo Rossi, Claudio Bisio, Antonio Catania, Silvio Orlando, Renato Sarti, Bebo Storti, Gigio Alberti, Gianni Palladino, Luca Toracca, Roberto Vezzosi.
Nel film al posto di quegli interpreti troviamo Ale & Franz, Natalino Balasso, Demetra Bellina, Marco Bonadei, Elena Callegari, Aram Kian, Walter Leonardi, Giulio Pranno, Vincezo Zampa e Christian De Sica.
Questa è la trama ufficiale del film:

Sei aspiranti comici stanchi della mediocrità delle loro vite, al termine di un corso serale di stand-up si preparano ad affrontare la prima esibizione in un club. Tra il pubblico c'è anche un esaminatore, che sceglierà uno di loro per un programma televisivo. Per tutti è la grande occasione per cambiare vita, per alcuni forse è l'ultima. Le esibizioni iniziano e ogni comico sale sul palco con un grande dilemma: rispettare gli insegnamenti del proprio maestro, devoto a una comicità intelligente e senza compromessi o stravolgere il proprio numero per assecondare il gusto molto meno raffinato dell’esaminatore? O forse cercare una terza strada, di assoluta originalità? Attraverso le storie di sei comici, Comedians è una riflessione sul senso stesso della comicità nel nostro tempo, affrontando temi di assoluta attualità.

Comedians: il trailer ufficiale del film di Gabriele Salvatores

Comedians è una produzione Indiana Production con Rai Cinema, in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission, con il sostegno di Direzione Generale Cinema e Audiovisivi Mic.
Ha detto Gabriele Salvatores, intervenuto con un videomessaggio alle Giornate Professionali di Cinema “Reload”:

Stavo preparando le valigie perché dovevo partire... quando ho ricevuto una bellissima proposta da Paolo del Brocco, Luigi Lonigro e Indiana Production, una di quelle proposte che come si dice in un film famoso: ‘non si possono assolutamente rifiutare’. Come tutti voi ho la voglia e la speranza di ritornare il prima possibile in sala a vedere i film sul grande schermo. Per me le sale sono l’anima del cinema ed ecco perché sono molto felice di mettere a disposizione delle sale, del pubblico e del progetto di ripartenza, giustamente tanto sostenuto dal Ministro Franceschini, il mio ultimo film, girato in piena pandemia. Il film si chiama Comedians, comici. Ci recitano Christian De Sica, Ale e Franz, Natalino Balasso e altri attori bravissimi che presto diventeranno famosi, anche se ora non li conoscete. Vi comunico con gioia quindi, che il mio film sarà in sala da giovedì 10 giugno e spero vi terrà compagnia per tutta l’estate. Sono molto, molto felice. Buon cinema a tutti, e buona visione.


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