mercoledì 31 maggio 2023

Buon compleanno Tom Holland: ecco i migliori film in streaming del giovane Spider-Man

Compie oggi 27 anni il londinese Tom Holland, senza dubbio uno degli attori più amati dal giovane pubblico di tutto il mondo. Diventato una star grazie al ruolo di Spider-Man interpretato in svariati film della Marvel, Holland ha collezionato in questi ultimi anni enormi successi di pubblico e collaborazioni eccellenti con registi di valore. Qui sotto trovate i cinque film in streaming con cui abbiamo voluto rendergli omaggio. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Tom Holland

  • The Impossible 
  • Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick 
  • Captain America: Civil War 
  • Spider-Man: Homecoming
  • Uncharted

The Impossible (2012)

La storia vera della famiglia che riuscì a scampare allo tsunami del 2004 viene messa in scena da Juan Antonio Bayonacon potenza espressiva e occhio preciso al dramma. Dopo una prima sequenza terrificante, la lotta per la sopravvivenza viene intrapresa da Ewan McGregor, una Naomi Watts da nomination all’Oscar e un giovanissimo Tom Holland che si fa immediatamente notare alla prima interpretazione che conta. The Impossible è un film di spessore. Disponibile su Google Play, Amazon Prime Video, NOW.

Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick (2015)

Nel cast stellare che Ron Howard mette in piedi per raccontare la storia vera di come Herman Melville venne ispirato a scrivere il suo capolavoro letterario, Tom Holland di certo non sfigura. La scena la ruba Ben Whishaw nelle poche scene in cui recita, impreziosendo il già notevole Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick: dietro lo spettacolo prorompente c’è il racconto del sistema economico americano, spietato e sfruttatore. Film notevole. Disponibile su Google Play, Netflix, Amazon Prime Video, NOW.

Captain America: Civil War (2016)

L’esordio nel ruolo di Peter Parker ovvero Spider-Man avviene nel film più “politico” dell’universo della Marvel. I fratelli Russo si rifanno ai grandi thriller degli anni ‘70 per costruire una storia funzionale, precisa e con momenti altamente drammatici. Chris Evans contro Robert Downey Jr., Scarlett Johansson e  tutti gli altri supereroi si confrontano in un cinecomic teso e spettacolare, forse uno dei migliori della serie. Questo è Captain America: Civil War. Disponibile su Disney +.

Spider-Man: Homecoming (2017)

Il primo standalone dedicato la nuovo Uomo Ragno è realizzato con freschezza e cura. Il “villain” Michael Keaton come Avvoltoio ha una backstory convincente, il che rende Spider-Man: Homecoming robusto a livello emotivo oltre che ovviamente spettacolare. E poi Zendaya dimostra immediatamente la sua enorme presenza scenica. Il migliore della trilogia fino a oggi realizzata sul giovane supereroe. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, Netflix, NOW.

Uncharted (2022)

Il tanto rimandato e finalmente realizzato adattamento del videogioco celeberrimo si dimostra una origin-story ben confezionata da Ruben Fleischer, e infatti il pubblico gradisce. Accanto a Holland un robusto Mark Wahlberg e l’antagonista Antonio Banderas. Uncharted intrattiene, possiede momenti di spettacolo frizzante, si dimostra confezionato con le dovute carte in regola. Nulla più, ma non si può scrivere che non funzioni…Disponibile su CHILI, Google Play, Netflix, Amazon Prime Video, NOW.



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A Cinecittà World l'anteprima del film animato Blu e Flippy - Amici per le pinne

L’appuntamento è per domenica 4 giugno a Cinecittà World: il Teatro 4 del Parco divertimenti del Cinema e della TV di Roma ospiterà l’anteprima di Blu e Flippy - Amici per le pinne, il film d’animazione in 3D scritto e diretto da Mohammad Kheirandish in uscita sul grande schermo l’8 Giugno distribuito da Adler Entertainment.

I visitatori di Cinecittà World, alle ore 17, potranno assistere gratuitamente (fino a esaurimento posti) all’attesa proiezione, una storia fantastica ed emozionante di una grande amicizia, nella quale tutti i bambini potranno identificarsi riconoscendo le loro vite quotidiane nelle avventure dei protagonisti.

Grazie ad Adler Entertainment, la casa di produzione iraniana Sky Frame Studio, già molto nota in Germania e conosciuta all’estero grazie alle sue serie tv animate, arriva anche in Italia, con l’emozionante storia del bambino Blu e del delfino Flippy. Un racconto animato di formazione e amicizia, che omaggia, con originalità e con la curata animazione in 3D di Kheirandish, l’indimenticabile storia del bambino Mowgli.

Blu e Flippy - Amici per le pinne: trama e trailer del film d'animazione

Quando un aereo precipita in mare, i delfini salvano un bambino e lo crescono come una famiglia. Il ragazzo vive una vita spensierata sotto le onde, fino a quando un mostro malvagio prende il potere sul mondo sottomarino. Il ragazzo viene esiliato sulla terraferma, dove un capitano dal cuore gentile lo accoglie. Con l'aiuto del capitano, il ragazzo intraprende un viaggio per risolvere il mistero della sua vera identità.
Qui sotto il trailer di Blu e Flippy - Amici per le pinne.



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The Adults: il trailer del nuovo film indie USA con Michael Cera

Il 34enne attore, che è stato uno dei volti simbolo del cinema indipendente americano dei primi anni Duemila, è il protagonista di questo film presentato alla Berlinale e al Tribeca. Ecco il trailer ufficiale originale di The Adults.

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Dragon Trainer - Trovati i due protagonisti del remake live action

Il remake live action di Dragon Trainer - annunciato nei mesi scorsi - ha trovato i suoi due giovani protagonisti. A prestare corpo e voce ad Hiccup ed Astrid saranno infatti Mason Thames e Nico Parker. Le riprese del progetto dovrebbero infatti partire nel corso dell'estate.

Dragon Trainer - I primi dettagli del remake in live action 

Al contrario di alcuni protagonisti di remake di recente produzione semi-esordienti al momento del proprio ingaggio - La Sirenetta, Peter Pan & Wendy, Lilo & Stitch -, Mason Thames e Nico Parker hanno già qualche importante ruolo alle proprie spalle. Thames ha infatti recitato in Black Phone - horror di Scott Derrickson tratto da un racconto di Joe Hill, figlio di Stephen King -, mentre Parker è già apparsa in un altro "adattamento dal vero", Dumbo di Tim Burton, e nelle serie HBO The Last of Us. Al momento non sono stati rivelati i nomi degli altri membri del cast.

Il lungometraggio - previsto a cinema per il 14 marzo 2025 - sarà scritto, diretto e co-prodotto da Dean DeBlois - già dietro la macchina da presa di Lilo & Stitch e dei tre film d'animazione di Dragon Trainer -, al suo debutto alla regia di un film live action. Nel team di produzione figurano poi Universal e DreamWorks Animation. Ispirato ai romanzi di Cressida Cowell, il progetto ripercorrerà la storia già raccontata nella pellicola del 2010. Al centro della trama troviamo quindi Hiccup, il figlio quindicenne del capo vichingo Stoick l'immenso, e della sua straordinaria amicizia con Sdentato, uno dei draghi che aveva attaccato il suo villaggio. Con un punteggio del 99% su Rotten Toamatoes, il film ha dato vita ad un sequel - Dragon Trainer 2 - a sua volta seguito da un terzo capitolo, Dragon Trainer -Il mondo nascosto. Nella versione animata, a doppiare i due protagonisti sono Jay Baruchel ed America Ferrera, mentre il resto del cast vocale è composto da Gerard Butler (Stoick l'immenso), Craig Ferguson (Skaracchio Ruttans), Christopher Mintz-Plasse (Gambedipesce Ingerman) e Jonah Hill (Moccicoso Jorgenson). Dragon Trainer ha poi ottenuto ben 4 nomination all'Oscar e un incasso complessivo di 1,6 miliardi di dollari. Non stupisce quindi, che in un'epoca dominata da versioni live action e da prodotti che hanno riacceso l'interesse per creature mostruose e draghi - primi fra tutti Il Trono di Spade e il suo spin-off, House of the Dragon - Universal abbia deciso di puntare sul remake del progetto di Dean DeBlois. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti



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martedì 30 maggio 2023

Buon compleanno all'unico, inimitabile Clint Eastwood. Ecco i suoi film instreaming da non mancare

Compie oggi 93 anni l’ultimo grande cineasta di una Hollywood ormai scomparsa. Ripercorrendo una carriera iniziata addirittura negli anni ‘50, quello che rende Clint Eastwood diverso da ogni altra icona contemporanea è la tenacia e la saggezza con cui ha “imparato” a essere prima attore e successivamente regista di livello. Artista totalmente consapevole dei suoi punti di forza così come dei suoi limiti, Eastwood ha sviluppato film dopo film una visione personale ed estremamente precisa, che lo ha portato col tempo ad elevare al massimo livello le proprie capacità. Il risultato non sono stati soltanto film che hanno incontrato il favore del grande pubblico, ma anche molto spesso quello della critica. Vincitore di due Oscar come miglior regista - e un altro a nostro avviso lo avrebbe strameritato, ne parleremo in uno dei soliti cinque film in streaming - Clint Eastwood può essere a buon diritto essere considerato l’ultimo grande “tycoon” di Hollywood. In attesa di vedere il suo nuovo e ultimo film, non possiamo che augurargli il nostro commosso e ammirato buon compleanno.

Cinque capolavori in streaming diretti da Clint Eastwood

  • Il texano dagli occhi di ghiaccio
  • Il cavaliere Pallido 
  • Bird
  • Gli spietati 
  • Mystic River 

Il texano dagli occhi di ghiaccio (1976)

Fin troppo sottovalutato al tempo, Il texano dagli occhi di ghiaccio è il primo film che inizia a far intravedere un approccio personale e stratificato al western, una visione dell’essere umano che contiene quel pessimismo malinconico capace di rendere grandi i suoi film futuri. Con molti momenti girati alla perfezione e un finale da incorniciare, questo rappresenta veramente il primo capolavoro da regista di Eastwood. Con una bravissima Sondra Locke, John Vernon, Sam Bottoms e Chief Dan George. Un classico degli anni ‘70. Musiche da nomination all’Oscar di Jerry Fielding, lo stesso de Il mucchio selvaggio. Tanto per intenderci…Disponibile su CHILI, Amazon Prime Video, NOW.

Il cavaliere Pallido (1985)

Eastwood spinge ancor più avanti il suo discorso sul western e sul mito falso della frontiera con un film bellissimo, preciso e appassionante. Il suo Predicatore che porta giustizia attraverso la vendetta è un personaggio mitico, un archetipo che sbuca dal passato per reclamare il proprio tributo di sangue e pallottole. Con un inizio folgorante e una sequenza finale da antologia. Presentato in apertura a  Cannes, Il cavaliere pallido è cinema di rara bellezza e potenza. Disponibile su CHILI, Google Play,  Amazon Prime Video, NOW.

Bird (1988)

Il torrenziale biopic dedicato al grande jazzista Charlie Parker cambia l’opinione di tutti riguardo Clint Eastwood e il suo cinema. Bird si rivela infatti un film personalissimo, quasi rarefatto, senza dubbio sentito da parte di un autore adesso a tutto tondo, grande conoscitore e amante di musica. Ancora una volta consacrazione Cannes, dove vince il premio per il miglior attore, un Forest Whitaker portentoso e dolente. Il film conquista anche l’Oscar per il sonoro e il Golden Globe per la miglior regia. Momento spartiacque nella carriera di Clint. Disponibile su CHILI, Google Play,  Amazon Prime Video, NOW.

Gli spietati (1992)

Il film che consegna definitivamente Eastwood alla storia del cinema, non soltanto quello western. Crepuscolare, doloroso e autunnale, Gli spietati riflette sul tempo che passa e sulla portata del mito. Personaggi a tutto tondo, relazioni personali stratificate e una sequenza finale da leggenda. La sceneggiatura di David Webb Peoples incornicia un personaggio fantastico, perfetto per esaltare le doti d’attore di Clint. Oscar per il film, la regia, a un Gene Hackman imponente come non protagonista e al montaggio. Nel cast anche Morgan Freeman, Richard Harris e Saul Rubinek. Capolavoro assoluto. Disponibile su CHILI, Google Play,  Amazon Prime Video, NOW.

Mystic River (2003)

Altro film straordinario, insieme a Gli spietati il migliore di Eastwood, certamente migliore di quel pur notevole Million Dollar Baby che l’anno successivo gli avrebbe consegnato il secondo Oscar per la regia. Ballata di amicizia, orrori del passato che ritornano, impossibilità di scappare al proprio destino e alla propria natura. Tratto da Dennis LEhane, magnificamente sceneggiato da Brian Helgeland, Mystic River esalta le capacità di attori di Sean Penn e  Tim Robbins (entrambi premiati con l’Oscar) ma soprattutto di un Kevin Bacon contenuto e tagliente, alla miglior prova della sua carriera. Film che soffoca, appassiona e non concede nulla se non grande, grandissimo cinema. Disponibile su CHILI, Google Play,  Netflix, Amazon Prime Video.



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Le amiche della sposa, Rose Byrne tornerebbe "assolutamente" per il sequel

Le amiche della sposa potrebbe avere un sequel? È questa la domanda che ultimamente è stata rivolta ai membri del cast. La comedy, uscita nel 2011 con la regia di Paul Feig, ha portato sul grande schermo un gruppo di amiche, tutte donne estremamente diverse tra loro eppure stranamente affiatate. Negli anni la possibilità di un sequel è sfumata rapidamente, eppure attrici come Rose Byrne ancora credono che possa accadere, o quantomeno tornare a recitare al fianco delle sue colleghe.

Le amiche della sposa, il sequel potrebbe accadere? La speranza di Rose Byrne

Le amiche della sposa ha introdotto la storia di Annie, una donna single vicina ai 40 anni con una pasticceria fallita, senza risparmi sul conto e costretta a lavorare come addetta alle vendite sottopagata. Il fidanzato l’ha mollata e vive con due fratelli britannici in un piccolo appartamento. Sua madre, non contenta, le chiede insistentemente di tornare a casa. L’unica costante è la sua amica Lillian, che all’improvviso annuncia le sue nozze con un ricco banchiere e chiede alla sua storica amica di organizzarle le nozze. Ed è alla festa di fidanzamento che incontra le altre damigelle. Le amiche della sposa è stato apprezzato da pubblico e critica, allora perché non realizzare un sequel? Rose Byrne ha affrontato l’argomento ai microfoni di People, spiegando di essere favorevole ad un ritorno.

Se ci fossero tutte le ragazze, lo farei assolutamente. È difficile, perché il primo film è stato fantastico. Era così magico e amato. Forse potremmo fare un film diverso insieme. Una rivisitazione di qualcosa. Mi mancano tutti così tanto. Ho visto Kristen Wiig di recente. È stato così bello incontrarla, non la vedevo da così tanto tempo e hanno tutti un posto speciale nel mio cuore.

Rose Byrne non solo ha dichiarato di essere aperta all’idea di un sequel di Le amiche della sposa, ma di non escludere neppure un nuovo film con il cast composto da Melissa McCarthy, Wendi McLendon-Covey, Ellie Kemper, Maya Rudolph e Chris O'Dowd. Non molto tempo fa, anche Melissa McCarthy ha affrontato l’argomento e, come Rose Byrne, ha raccontato di essere molto legata al cast di Le amiche della sposa. Ma un sequel è realmente possibile? L’attrice, per chiarezza, ha precisato che attualmente non ci sono progetti in cantiere.



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Leonardo DiCaprio era interessato ad Hocus Pocus

Leonardo DiCaprio ha sperimentato svariati ruoli sul grande schermo. Il suo nome è stato associato spesso a grandi registi come Clint Eastwood, Sam Raimi, Woody Allen, Alejandro González Iñárritu, Quentin Tarantino e Martin Scorsese. E pare che l’attore premio Oscar, tanti anni fa, abbia ceduto alla tentazione, presentandosi all’audizione per Hocus Pocus. Film fantasy tra i più amati degli Anni ’90 e tornato di recente con un sequel in streaming su Disney+, Hocus Pocus è diventato un cult e avrebbe intrigato persino Leonardo DiCaprio tempo addietro. Ma chi avrebbe interpretato?

Leonardo DiCaprio interessato ad Hocus Pocus

Quando Hocus Pocus è approdato in sala nel 1993, non ha riscosso immediato successo. Con il tempo, è diventato un cult e ha ottenuto un sequel a distanza di trent’anni, diretto da Anne Fletcher e con le immancabili e perfide sorelle Sanderson di ritorno dall’aldilà. Anche Leonardo DiCaprio, all’epoca, ha manifestato interesse nei confronti della storia fantasy ambientata a Salem. L’ha raccontato diversi anni fa ai microfoni di Variety, spiegando di aver incontrato una sola volta il regista Kenny Ortega per interpretare Max Dennison. Tuttavia Leonardo DiCaprio in quel momento stava valutando anche altre opportunità lavorative, impegnato anche con i casting di Voglia di ricominciare e Buon compleanno Mr. Grape. Ed è soprattutto per interesse nei confronti di quest’ultimo film che ha rinunciato ad Hocus Pocus. Secondo quanto raccontato a Variety, la produzione ha offerto “più denaro di quanto avessi mai sognato” a Leonardo DiCaprio affinché accettasse di recitare in Hocus Pocus. Purtroppo l’attore ha deciso in seguito di rifiutare e di concentrarsi soprattutto su Buon compleanno Mr. Grape.

Non so dove ho preso il coraggio. Vivi in un ambiente in cui sei influenzato da persone che ti dicono di fare un sacco di soldi e di battere il ferro finché è caldo. Ma sono orgoglioso di come ho gestito la mia carriera, con le mie convinzioni.

Seguendo il suo istinto, Leonardo DiCaprio ha ottenuto una nomination agli Oscar per il ruolo di Arnie Grape, entrando nella rosa dei più giovani attori ad ottenere una candidatura come migliore attore non protagonista agli Academy Awards. Per quanto riguarda Hocus Pocus, a detta di Kenny Ortega l’incontro con Leonardo DiCaprio non è stato inutile. Ai microfoni di Entertainment Weekly, ha raccontato che il casting di DiCaprio per Max è stato utile, perché ha capito di volere un giovane attore sincero e divertente esattamente come lui. E poco dopo Max – il ruolo da protagonista – è stato assegnato a Omri Katz.



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Tartarughe Ninja: Caos Mutante - Trent Reznor ed Atticus Ross al lavoro sulla colonna sonora

Il duo di compositori premio Oscar Trent Reznor ed Atticus Ross è tornato al lavoro per realizzare la colonna sonora di Taratughe Ninja: Caos Mutante, film d'animazione sul celebre franchise in arrivo nelle sale italiane il 30 agosto - circa un mese dopo rispetto alla data prevista per gli Stati Uniti, ovvero il 2 agosto.

Tartarughe Ninja: Caos Mutante - I primi dettagli del film d'animazione scritto da Seth Rogen ed Even Goldberg 

Diretto da Jeff Rowe - già regista dell'acclamato I Mitchell contro le macchine - Tartatughe Ninjia: Caos Mutante è stato scritto e co-prodotto da Seth Rogen ed Even Goldeberg. Rogen, reduce dalla sua esperienza di doppiaggio in Super Mario Bros. - Il Film, presterà la voce a Bebop nel progetto da lui ideato. Accanto a lui, troviamo poi un cast di doppiatori all star: Micah Abbey (Donatello), Shamon Brown Jr. (Michelangelo), Nicolas Cantu (Leonardo), Brady Noon (Raffaello), John Cena (Rocksteady), Jackie Chan (Maestro Splinter) Paul Rudd (Mondo Gecko), Giancarlo Esposito (Baxter Stockman), Maya Rudolph (Cynthia Utrom) Rose Byrne (Leatherhead), Ice Cube (Superfly), Hannibal Buress (Genghis Frog), Natasia Demetriou (Wingnut), Ayo Edebiri (April O'Neil) e il cantante Post Malone (Ray Fillett). 

Trent Reznor ed Atticus Ross tornano invece a comporre la colonna sonora di un film d'animazione dopo lo straordinario successo di Soul - per il quale si sono aggiudicati il loro secondo premio Oscar e il secondo Grammy. La prima vittoria - sia agli Oscar che ai Grammy - risale invece al 2010, anno in cui hanno dato inizio alla loro prolifica collaborazione con David Fincher, partecipando alla realizzazione di The Social Network. Per il regista, Reznor e Ross comporranno poi altre tre soundtrack - Millenium - Uomini che odiano le donne, Gone Girl - L'amore bugiardo e Mank, per il quale ricevono la candidatura all'Oscar lo stesso anno di Soul - mentre sono attualmente al lavoro sul prossimo lungometraggio di Fincher, The Killer, atteso su Netflix a novembre. Di recente hanno invece composto le musiche per Bones and All di Luca Guadagnino ed Empire of Light di Sam Mendes. Tartarughe Ninja: Caos Mutante racconterà una storia originale - mai mostrata in nessun prodotto del longevo franchise -, in cui i protagonisti cercheranno di proteggere le strade di New York. Prodotto da Nickelodeon Animation Studios, Point Grey Pictures, Image Comics e Paramount Pictures, il lungometraggio sarà al cinema - come accennato - dal 30 agosto



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Pablo Larraín: il Museo Nazionale del Cinema di Torino rende omaggio al regista cileno il 5 giugno

Martedì 6 giugno è una data importante per la città di Torino e per chi ha amato film come Tony Manero, Jackie e Spencer. Arriverà infatti in città Pablo Larraín, che proprio grazie a Tony Manero ha vinto il Torino Film Festival nel 2008, aggiudicandosi sia il premio per il miglior film che quello per il miglior attore, andato ad Alfredo Castro. Per il regista cileno la giornata sarà ricca di impegni e, immaginiamo, anche di soddisfazioni.

Gli appuntamenti a Torino con Pablo Larraín

La giornata torinese di Pablo Larraín, a cui il Museo Nazionale del Cinema ha deciso di rendere omaggio, prevede una serie di appuntamenti:

  • Alle 18:30, nell'Aula del Tempio della Mole Antonelliana, Larraín sarà protagonista di una Masterclass
  • Alle 20:30, al Cinema Massimo (Sala Due), il regista introdurrà la visione di Tony Manero
  • Prima dell'evento - a cura di Marco Fallanca - Pablo Larraín riceverà la Stella della Mole, come riconoscimento "per essere riuscito, con registri ed estetiche differenti, a sollecitare la riflessione storica rifuggendo da ogni tentativo di ricostruzione testuale dal vero e senza mai aderire al prevedibile unico punto di vista".

Durante la Masterclass, Pablo Larraín parlerà con il direttore del Museo della sua carriera, quindi sia dei film di impegno politico che delle biografie di grandi figure femminili del ventesimo secolo: Jackie Kennedy e Diana Spencer alias Lady D. Naturalmente il regista è felice di questa trasferta italiana, e infatti ha dichiarato:

È per me un grande onore tornare nuovamente a Torino per ricevere questo prestigioso riconoscimento, e ritrovare le persone e l'istituzione che hanno avuto un ruolo importante in diversi momenti fondamentali della mia carriera.

Della filmografia di Pablo Larraín fanno parte anche Fuga, Post Mortem, No - I giorni dell’arcobaleno, Il club, Neruda ed Ema.



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Come Psyco di Alfred Hitchcok ha cambiato per sempre le sale cinematografiche

Forse non tutti sanno che una volta non c'erano gli spettacoli nelle sale cinematografiche. Il proprietario di un cinema sceglieva un film e lo proiettava da una certa ora del giorno fino a sera in loop, cosicché lo spettatore ritardatario poteva restare in sala e recuperare ciò che aveva perso. Sembra strano, ma diverse persone entravano a film iniziato o addirittura arrivato a metà. Poi c'erano gli appassionati della settima arte, che magari restavano accoccolati nelle poltrone, facevano i vaghi quando le luci si accendevano e, nel momento in cui il film ricominciava, lo rivedevano per intero

Negli anni Settanta e Ottanta in Italia c'erano gli orari degli spettacoli, ma a fine film nessuno invitava gli spettatori a lasciare la sala attraverso uscite secondarie, e quindi, a seconda dell’orario, chi voleva poteva rimanere. Senza spiegare come funzionano oggi le sale, vogliamo condividere con voi un'interessante notizia riportata dal sito collider, che informa che, se esiste una programmazione nei cinema il merito è di un grandissimo film: Psyco di Alfred Hitchcock.

Alfred Hitchcock maestro del brivido e primo nemico dello spoiler

Che lo spaventoso e inquietante film diretto dal 1960 dal maestro del brivido abbia avuto una grande importanza lo sapevamo già. La scena della doccia con Janeth Leigh pugnalata a morte è entrata nel mito e del film esiste un remake di Gus Van Sant identico all'originale in ogni singola scena, il tutto a colori. Psycho ha inoltre ispirato una bellissima serie tv con Freddy Highmore dal titolo Bates Motel. Ma non usciamo dal seminato e torniamo agli orari degli spettacoli.

Ebbene, per Alfred Hitchcock Psyco era un film importantissimo. Il regista non voleva assolutamente che la sua creatura venisse rovinata con spoiler di vario genere e perfino dal trailer non si intuiva ciò che avrebbe fatto Norman Bates. Per questo era importante che gli spettatori vedessero il film dall'inizio, nel caso specifico anche per godere della vista di Janet Leigh, che, a sorpresa, pur essendo indicata come protagonista femminile del film, spariva presto. Quindi, non soltanto vennero stabiliti diversi orari di inizio del film, ma, almeno negli Stati Uniti, ai ritardatari fu impedito di entrare in sala. Siccome si trattava di una novità, nei cinema furono appesi poster in cui si spiegava la nuova regola. E in questi poster (e qui arriva il buon Alfred) c'era proprio Hitchcock, che indicava il suo orologio con aria minacciosa. Una scritta invitava a vedere Psyco dal principio alla fine e comunicava allo spettatore che il proprietario del cinema aveva ricevuto minacce di morte: se avesse fatto entrare qualcuno a metà spettacolo, sarebbe stato ucciso. Anche chi tentava di entrare furtivamente avrebbe trovato un destino infausto ad attenderlo.

Il nuovo regolamento giovò all’industria e per la gente andare al cinema diventò un evento, legato a un luogo e a un orario precisi. Inoltre, la presenza di un breve intervallo tra uno spettacolo e l'altro, permise al personale del cinema di pulire agevolmente e meglio la sala. Lo stesso Alfred Hitchcock sperimentò i vantaggi del cambiamento, perché il pubblico riuscì a comprendere pienamente il plot dei suoi film, a temere per il destino dei suoi personaggi e a tremare per la paura. Ecco il famoso poster intimidatorio:



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Martin Scorsese incontra il Papa e rivela: "Farò un film su Gesù"

Martin Scorsese - reduce dalla calorosa accoglienza a Cannes di Killers of the Flower Moon - ha rivelato al mondo il suo prossimo progetto cinematografico, ovvero un lungometraggio incentrato sulla vita di Gesù. Il regista ha infatti deciso di rispondere all'appello di Papa Francesco, il quale ha chiesto agli artisti di realizzare più contenuti basati sul concetto di "fede".

Martin Scorsese - La sua risposta all'appello di Papa Francesco 

Dopo aver sconvolto l'opinione pubblica e il mondo del cinema con L'ultima tentazione di Cristo - bandito, all'epoca, dalla Chiesa Cattolica - Scorsese pare quindi aver deciso di realizzare un film maggiormente in linea con quanto richiesto dal Papa. L'annuncio è stato dato in occasione della conferenza The Global Aesthetics of the Catholic Imagination, organizzata dalla testata gesuita La civiltà cattolica, in collaborazione con la Georgetown University. All'incontro ha partecipato anche Papa Francesco, che ha colto l'occasione per lanciare il suo appello. Stando alle parole di Antonio Spadaro - direttore della rivista - Scorsese si sarebbe commosso di fronte alla richiesta del Pontefice, decidendo di rispondere - come dichiarato dallo stesso regista - nell'unico modo per lui possibile:

Ho risposto all'appello del Papa agli artisti nell'unico modo che conosco: immaginando e scrivendo una sceneggiatura per un film su Gesù. E sto per iniziare a realizzarlo.

Martin Scorsese, insieme a sua moglie, Helen Morris, ha poi partecipato ad un'udienza privata con il Papa lo scorso sabato - come riportato da Variety. Il regista - che aveva studiato per diventare prete prima di scegliere la carriera cinematografica - ha rivelato che fra le principali fonti d'ispirazione per il suo prossimo progetto ci sarà Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Dopo un breve incontro con il pubblico italiano - due gli appuntamenti, oggi - 30 maggio - a Roma e il 2 giugno a Bologna - il regista potrà quindi dedicarsi alla realizzazione della sua opera. Oltre al film del 1988 con Willem Dafoe come protagonista, Scorsese ha realizzato, in tempi più recenti, un altro lungometraggio incentrato sul tema della fede, Silence - che raccontava di un gruppo di gesuiti missionari ad inizio '600. Dopo una pausa di circa quattro anni - la sua ultima fatica, The Irishman, risale al 2019 - il regista è dunque tornato più in forma che mai. In attesa di ulteriori aggiornamenti, l'appuntamento è quindi al cinema, con Killers of the Flower Moon - in sala dal 19 ottobre



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lunedì 29 maggio 2023

Buon compleanno Uomo Pipistrello! I migliori film in streaming dedicati a Batman

Il 30 maggio 1939, sul ventisettesimo numero della rivista Detective Comics, comparve per la prima volta il personaggio di Batman creato da Bob Kane e Bill Finger. Al cinema l'eroe-ego incappucciato di Bruce Wayne è stato protagonista di molti cinecomic. Quali sono i nostri preferiti? La risposta la trovate nei cinque film in streaming qui sotto. Buona lettura.

I cinque migliori film in streaming che vedono protagonista Batman

  1. Batman Begins
  2. Batman
  3. The Batman
  4. Batman - Il ritorno 
  5. Il Cavaliere Oscuro

5 - Il Cavaliere Oscuro (2008)

Il maggior successo della Warner/DC è legato al duello tra il Batman di Christian Bale e il Joker magnificamente interpretato da Heath Ledger (Oscar postumo come miglior non protagonista). Forse anche troppo. Il Cavaliere Oscuro infatti dipende anche troppo dalle mosse del suo antagonista, diventa quasi un riflesso senza troppa parte attiva. A parte questo, un film portentoso nella messa in scena. Cinecomic di tutto rispetto. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, Netflix, Amazon Prime Video, NOW.

4 - Batman - Il ritorno (1992)

Il secondo film diretto da Tim Burton possiede un lavoro sulle ambientazioni e sulla fotografia straordinario, che lo rende un incubo metropolitano oscuro e affascinante. E poi Michelle Pfeiffer è di gran lunga la miglior Catwoman per carisma e sinuosità. Batman - Il ritorno diverte ma sa anche inquietare, non possiede quello spirito liberatorio del primo episodio. Visivamente coerente e poderoso. E Michael Keaton si trova molto più a suo agio nel ruolo dell’Uomo Pipistrello. Notevole. Disponibile su CHILI, Google Play, Amazon Prime Video, NOW.

3 - The Batman (2022)

Matt Reeves riporta l’eroe notturno alla sua dimensione di detective, costruendo un vero e proprio noir da incubo che sfrutta una storia ottimamente orchestrata. The Batman si avvale della bellissima fotografia di Craig Fraser e sfrutta al meglio attori come Robert Pattinson, John Turturro, Paul Dano, Zoe Kravitz bravissima e tutti gli altri. Le quasi tre ore della durata quasi non si sentono, il film visivamente è davvero notevole. Manca quel pizzico di autorialità di altri episodi, ma il prodotto è di qualità indiscutibile. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, NOW.

2 - Batman (1989)

Il film che a conti fatti ha cominciato la grande stagione del cinecomic contemporaneo è uno spettacolo di primissima qualità, visivamente molto ben orchestrato da Tim Burton e con un Jack Nicholson inarrestabile nel ruolo del Joker. Batman soffre magari di avere troppe anime, ma di certo non lesina quanto a intrattenimento. Con un finale rocambolesco e momenti di cinema impareggiabili. Michael Keaton e Kim Basinger non sono all’altezza del grande Jack, ma combattono degnamente. Noi continuiamo ad amarlo. Disponibile su CHILI, Google Play, Amazon Prime Video, NOW.

1 - Batman Begins (2005)

La origin-story sviluppata da Christopher Nolan è un film che si fonda su un realismo di fondo su cui si poggia una messa in scena elegante e potente. Batman Begins ci regala un Batman ottimamente interpretato da Christian Bale, con una serie di villain perfetti che vedono Tom Wilkinson, Cillian Murphy e Liam Neeson accompagnare la nascita del mitico protagonista. Un finale magnifico per un film che in troppi hanno sottovalutato, (ri)fonda la leggenda di Batman al massimo delle sue potenzialità. Bellissimo, forse il miglior cinecomic di sempre. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, NOW.



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The Deb - Rebel Wilson debutta alla regia con l'adattamento del musical australiano

Rebel Wilson è pronta ad unirsi alla folta schiera di attori che hanno deciso di passare dall'altra parte della macchina da presa. La star debutterà infatti alla regia con The Deb - adattamento dell'omonimo musical australiano, diventato un piccolo cult. Protagoniste del progetto, Natalie AbbottCharlotte MacInnes.

The Deb - I primi dettagli del debutto alla regia di Rebel Wilson 

Rebel Wilson ha quindi deciso di raccontare una storia "tipicamente australiana" per il suo debutto alla regia, con lo scopo di rendere universale e di farla conoscere al pubblico di tutto il mondo. Protagonista del lungometraggio è Taylah Simpkins, adorabile ragazza di campagna ma emarginata al liceo, la quale è convinta che l'imminente ballo delle debuttanti -  il "The Deb" del titolo - sia la sua unica possibilità per riorganizzare la sua vita ed ottenere il giusto riconoscimento. Quando però Maeave - cugina di Taylah, "esiliata" nel paesino di Dunburn - decide di sabotare il ballo, considerandolo fin troppo "eteronormativo", la giovane protagonista dovrà comunque trovare il modo di parteciparvi, scavando dentro sé stessa e trovando un punto di incontro con Maeve - oltre, ovviamente, ad un appuntamento.  A dar vita a questo racconto sull'accettazione di sé e delle proprie unicità - divenuto un vero e proprio cult in Australia - sarà un cast composto da giovani star emergenti australiane. Oltre a Natalie Abbott (Taylah) e Charlotte MacInnes (Maeve) figurano infatti Stevie Jean, Tara Morice, Jay Laga’aia e Shane Jacobson. Descritto come "lettera d'amore verso sè stessi, dai ritmi gioiosi e pop", The Deb si costituirà come un musical anche sul grande schermo e si ispirerà a numerosi cult del passato. A spiegare la genesi dello spettacolo e le principali fonti d'ispirazione dell'adattamento è stata la stessa Rebel Wilson - coinvolta nel progetto anche come attrice e produttrice, con la sua Camp Sugar Productions:

The Deb è il mio tipo di film preferito: pieno di umorismo e di cuore, unicamente australiano ma con temi universali. È nato dal mio programma di borse di studio presso l’associazione no-profit Australian Theatre for Young People, un programma di cui sono molto orgogliosa e che ha avuto un successo incredibile (...) Sono cresciuta guardando classici australiani come Le nozze di Muriel, Priscilla - La regina del deserto e i primi film di Baz Luhrmann. Il mio obiettivo è quello di creare un'opera australiana che possa competere con questi capolavori e viaggiare a livello internazionale. So di essere in grado di far divertire e spero di riuscire anche a commuovere. 

La produzione di The Deb dovrebbe cominciare a settembre, in Australia, per poi debuttare in sala nel corso del 2024



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La guerra dei nonni: Vincenzo Salemme e Max Tortora sul set del film di Gianluca Ansanelli

Sono iniziate le riprese di La guerra dei nonni, commedia di Gianluca Ansanelli, che ha nel cast Vincenzo Salemme, Max Tortora, Bianca Guaccero e Herbert Ballerina.

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Tom Cruise e il guadagno da capogiro per Top Gun: Maverick

Com'è naturale, Tom Cruise ha avuto un compenso da capogiro per Top Gun: Maverick. A darne notizia è Screen Rant, che ci ricorda anche tutti i record battuti dal film che ha risollevato le sorti del boxoffice, spingendo il grande Steven Spielberg a complimentarsi con lo stesso Cruise, da lui diretto in Minority Report e ne La guerra dei mondi.

La paga astronomica di Tom Cruise per Top Gun: Maverick

Top Gun: Maverick, uscito a 36 anni di distanza da Top Gun, ha registrato un guadagno mondiale pari a 1 miliardo e mezzo di dollari, classificandosi come il secondo incasso più alto del 2022 dopo Avatar: La Via dell'Acqua di James Cameron. Se messa in relazione con questi risultati, la paga astronomica di Tom Cruise appare meno esagerata. L'attore si è messo in tasca, per un singolo film - lo ripetiamo - oltre 100 milioni di dollari.

All'inizio Cruise aveva accettato un salario di 12.5 milioni di dollari. Stando a Forbes, Tom si sarebbe poi assicurato di avere il 10% del primo incasso, ovvero il denaro guadagnato dallo studio, che equivale al 40-50% di quel che entra nelle casse del cinema dove il film è stato proiettato. Sommando dunque il famoso 10% alla paga di cui sopra, Tom Cruise ha raggiunto il un baleno i 100 milioni di dollari.

Top Gun: Maverick non è il primo film per cui Tom Cruise sigla un simile accordo economico con la distribuzione, mettendosi in tasca tanti bei dollaroni. E pensare che per Top Gun gli avevano dato "solo" 2 milioni di dollari, che oggi, vista l'inflazione, equivarrebbero a circa 5 milioni e mezzo. Sempre Forbes ci comunica che il compenso di Cruise per Top Gun: Maverick ammonta al 5% dell'incasso globale dei due Top Gun. Se l'attore dovesse fare un terzo film della saga, potrebbe tranquillamente raggiungere i 100 milioni, o magari sorpassarli, imponendosi come la star più retribuita di Hollywood per un singolo film. Non sappiamo se Tom abbia fatto o meno questi calcoli, ma le premesse per proseguire la saga ci sono tutte…



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Perfect Days: il trailer ufficiale del film di Wim Wenders premiato al Festival di Cannes 2023

Il film del regista tedesco, una delle sue migliori opere di finzione da diversi anni a questa parte, si è aggiudicato il premio per la miglior interpretazione maschile, meritatamente andato all'attore giapponese Koji Yakusho. Ecco il primo trailer ufficiale di Perfect Days, prossimamente al cinema con Lucky Red.

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Elemental divide la critica - Le prime reazioni promuovono il film Pixar " a metà"

Elemental riporta in sala la Pixar dopo il disastroso risultato di Lightyear - La vera storia di Buzz. Una storia originale e profonda che, a giudicare dai primi pareri, non è riuscita però a mettere d'accordo la critica. Presentato in anteprima mondiale - come film di chiusura - al Festival di Cannes 2023, il lungometraggio pare infatti aver conquistato tutti per l'incredibile uso dell'animazione ma, allo stesso tempo, pare perdersi nella costruzione di una storia inutilmente complessa

Elemental - I primi pareri sul nuovo lungometraggio Pixar 

La pellicola racconta dell'amicizia fra Wade ed Ember - rispettivamente appartenenti agli elementi "acqua" e "fuoco". Nonostante le regole della città in cui vivono, Element City, proibiscano agli abitanti appartenenti a diversi elementi di incontrarsi, i due ragazzi continueranno a frequentarsi, provando a cambiare il mondo in cui sono cresciuti. Secondo la critica, però, il lungometraggio rimane "schiacciato" dall'eccessiva importanza dei temi trattati - la diversità e l'integrazione - finendo con l'assomigliare ad un altro progetto Disney fra i più apprezzati degli ultimi decenni, Zootropolis - come messo in evidenza da Therese Lacson di Collider

Altri critici hanno poi sottolineato che Elemental è rivolto ad un pubblico appena più grande rispetto agli standard Pixar, dal momento che si perde nella costruzione di regole rigide e di un mondo troppo complesso ed articolato, che avrebbe potuto invece essere raccontato con maggior leggerezza e naturalezza. Uno dei punti di forza del lungometraggio rimane dunque l'animazione, definita "colorata" e "vibrante". Ma la tecnica, a quanto pare, non basta a salvare un progetto che - stando ai primi pareri - segna un passo indietro rispetto ad alcuni cult Pixar, come Inside Out e Soul. Altri elementi promossi a pieni voti sono poi la colonna sonora ed il doppiaggio - verrebbe quindi da chiedersi se Elemental non vada quindi visto in lingua originale. A doppiare Wade ed Ember, nella versione italiana, sono il conduttore ed ex concorrente di Amici Stefano de Martino e Valentina Romani - giovane star della serie Mare Fuori, attualmente nelle sale ne Il Sol dell'Avvenire di Nanni Moretti. Diretto da Peter Sohn - che ha inserito nella sceneggiatura molti elementi autobiografici - il nuovo film Pixar dovrà dunque lottare per ritagliarsi un posto di spicco al botteghino, cercando di conquistare un pubblico restio a concedere seconde possibilità e sfidando alcuni dei blockbuster più attesi della stagione - Elemental, negli Stati Uniti, debutterà in sala dal 16 giugno, ovvero lo stesso giorno di The Flash, e a una decina di giorni di distanza da Spider-Man: Across the Spider-Verse, al cinema dal 2 giugno. Non resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti



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domenica 28 maggio 2023

Tomb Rider, Alicia Vikander ricorda la cancellazione del sequel: "Mi ha devastato"

Alicia Vikander è tornata di recente al centro dell'attenzione del mondo dello spettacolo con la sua interpretazione di Catherine Parr - ultima moglie di Enrico VIII - In Firebrand di Karim Aïnouz, presentato in concorso al Festival di Cannes 2023. Ed è proprio dalla croisette francese che l'attrice ha commentato alcuni suoi progetti, fra cui il sequel mai realizzato di Tomb Raider

Tomb Raider 2 - Alicia Vikander ricorda la cancellazione del sequel 

Alicia Vikander ha quindi espresso il suo rammarico per la mancata realizzazione del sequel di Tomb Raider durante un'intervista per Variety

Pensavo fossimo già pronti per girare, avevamo un regista ed uno sceneggiatore. Ero molto legata a quel ruolo perché sognavo di interpretare Lara Croft sin da bambina. La cancellazione del sequel mi ha devastato, ma se dovesse presentarsi una nuova opportunità, sarei fortemente interessata. Interpretare quel tipo di eroina action mi ha sempre affascinato. 

Come accennato dalla stessa Vikander, il sequel è stato accantonato quando il progetto era già in pre-produzione. A compromettere la realizzazione del progetto è stata infatti l'acquisizione dei diritti di sfruttamento del franchise da parte di Amazon Studios - che ha inglobato l'intera società di produzione MGM, proprietaria dei diritti. Il colosso dello streaming ha infatti sborsato la cifra record di 250 milioni di dollari con l'intenzione di trasformare la saga videoludica in un vero e proprio universo condiviso, che prenderà le mosse dalla già annunciata serie tv scritta da Phoebe Waller-Bridge - che non è al momento chiaro se narrerà le avventure di Tomb Raider o di un altro personaggio, costituendosi, di fatto, come uno spin-off. Nei piani di Amazon c'è poi la produzione di un lungometraggio e di un nuovo videogioco, che potrebbe però essere solamente il primo capitolo di una saga. Dopo Angelina Jolie ed Alicia Vikander, a vestire i panni di Tomb Raider dovrebbe essere una sola attrice, che presterà corpo e voce al personaggio in tutti i progetti in cantiere - dalla serie tv ai videogiochi. Alicia Vikander - apparsa di recente nella serie Irma Vep - La vita imita l'arte - è poi attesa in Hope, thriller del regista coreano Na Hong-jin, in cui reciterà al fianco del marito, Michael Fassbender, e di Taylor Russell, Cameron Britton e Jung Ho-yeon - star della serie Netflix Squid Game. Nonostante la battuta d'arresto subita dopo la cancellazione del sequel di Tomb Rider, la carriera di Alica Vikander ha continuato ad andare avanti. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti sui prossimi progetti targati Amazon Studios. 



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Tyler Rake 2, Chris Hemsworth e le difficoltà delle scene d'azione: "La cosa più difficile che abbia mai fatto"

Chris Hemsworth ha raccontato alcuni retroscena sul set di Tyler Rake 2, sequel di Extraction, e ha ammesso le difficoltà relative alle scene d'azione.

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5 film da guardare se ti è piaciuto The Mother su Netflix

The Mother vi ha convinto? Abbiamo altri 5 titoli da suggerirvi che potrebbero saziare la vostra sete di thriller d’azione. Jennifer Lopez è di ritorno sulla scena come protagonista di un’avventura adrenalinica in qualità di madre. Il suo personaggio in The Mother farebbe di tutto pur di proteggere sua figlia, persino abbandonarla per regalarle una vita lontana da scossoni. Ma quando il passato torna a bussare alla sua porta, capisce che l’unico modo per proteggerla è tenerla con sé. Se il thriller disponibile su Netflix vi è piaciuto, a seguire vi consiglieremo altri cinque film sul genere da recuperare in casa Netflix.

5 film da recuperare su Netflix se ti è piaciuto The Mother con Jennifer Lopez

Sweet Girl

Con protagonista Jason Momoa, Sweet Girl è un film del 2021 disponibile in streaming su Netflix che racconta la storia di Ray Cooper, un uomo devastato dalla perdita della moglie e a seguito della quale giura di farsi giustizia da solo. Vuole vendicarsi di chi gli ha strappato sua moglie, ma al tempo stesso deve proteggere sua figlia Rachel. Così come in The Mother, quindi, il protagonista ha il compito di proteggere la sua bambina ma al tempo stesso abbattere un nemico comune.

Outside the Wire

Anthony Mackie oggi è noto soprattutto per la sua performance nell’universo Marvel (prima come Falcon, oggi come Captain America), ma nel 2021 ha recitato anche in Outside the Wire. Il film d’azione, diretto da Mikael Hafstrom, è ambientato nel 2036 e propone uno scenario di guerra segnato dall’ascesa dell’intelligenza artificiale. Il protagonista è un pilota di droni il cui compito è entrare in una zona militare mortale per una missione top secret, accompagnato da un ufficiale androide, Leo. In comune con The Mother vi è sicuramente il tema degli scenari di guerra.

Lou

Lou è un thriller uscito nel 2022 con protagonista Allison Janney. La trama ruota attorno a due donne vicine di casa, Lou e Hannah, che si fanno forza a vicenda per ritrovare la figlia scomparsa di Hannah. Le due donne partono alla ricerca della ragazzina, rapita durante una tempesta, un viaggio impegnativo e che porterà a galla diversi segreti del passato di Lou.

Tyler Rake

Intitolato in lingua originale Extraction, Tyler Rake a breve tornerà anche con un secondo film disponibile in streaming su Netflix. Protagonista di queste avventure d’azione è Tyler Rake, un mercenario abile che lavora spesso con il mercato nero ed è interpretato da Chris Hemsworth. Così come il personaggio di Jennifer Lopez, anche quello di Hemsworth è abituato a lavorare da solo, presentandosi come un uomo freddo e indurito dall’esperienza.

The Old Guard

Uscito nel 2020, The Old Guard invece propone Charlize Theron come protagonista. Diretto da Gina Prince-Bythewood e basato sull’omonimo fumetto, racconta la storia di un gruppo di mercenari immortali da secoli la cui capacità è quella di guarire da qualsiasi ferita. Quando poi scoprono che c’è un altro immortale in circolazione, si rendono conto che qualcuno è sulle tracce del loro segreto e dovranno proteggerlo a tutti i costi.



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La Sirenetta, le location italiane scelte dal film Disney

La Sirenetta ha scelto come zona di riprese anche una Made in Italy. Il nuovo film live action targato Disney con protagonista Halle Bailey e Melissa McCarthy ha riportato la magia di Ariel sul grande schermo, ma alcune delle scene in riva al mare presenti nel film hanno richiesto uno scenario marino suggestivo realmente esistente. Curiosi di scoprire quali location italiane hanno conquistato la produzione de La Sirenetta?

La Sirenetta, le location italiane che hanno stregato Disney

Remake live action del classico d’animazione del 1989, La Sirenetta ha riportato Ariel al cinema, questa volta in carne ed ossa ed interpretata da Halle Bailey. La produzione ha impiegato diversi anni a completare le riprese del film a causa del Covid-19 e del lockdown che ha fortemente penalizzato l’industria cinematografica. Sin dall’inizio, La Sirenetta ha dovuto fronteggiare alcune aspre critiche a partire dalla scelta dell’attrice protagonista. Ma l’arrivo in sala ha guadagnato perlopiù pareri positivi da parte della critica e la voce di Halle Bailey ha incantato anche i più scettici, un talento che ha conquistato sin dal primo istante anche il regista Rob Marshall. E se è vero che la maggior parte del film ha potuto fare affidamento su una ricca CGI, soprattutto per quanto riguarda le scene sott’acqua, le riprese in carne ed ossa hanno richiesto una location di mare trovata proprio in Italia. Ma dove? La maggior parte delle riprese Disney si sono svolte proprio in Sardegna, complici le acque cristalline, la privacy per la numerosa troupe e le spiagge bianche da sogno.

Nello specifico hanno scelto Castelsardo, ambientazione utilizzata soprattutto per ricreare il castello di Eric, così come la spiaggia di Rena Majore di Aglientu indicata come la spiaggia di Ariel. Qui è stata girata una delle scene più iconiche de La Sirenetta, quando Ariel salva Eric dall’ira del mare. Lo scoglio, dove poi Ariel si arrampica mentre canta, è stato costruito appositamente per il film e trasportato in Sardegna, per poi essere posizionato in acqua prima dell’arrivo del cast. Un’altra scena girata in Italia? La corsa in carrozza di Ariel ed Eric, girata sulla costa di Rena di Matteu di Aglientu. Cala Moresca, invece, con il molo di pescatori e la baia ha accolto le scene ambientate nel villaggio dei pescatori e del molo attorno al castello.



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American Pie, cosa farebbe Stifler oggi? L'idea di Seann William Scott

Dove sarebbe oggi Stifler, uno dei personaggi più iconici e ricordati di American Pie? A rappresentare un quadro piuttosto realistico del personaggio in questione è proprio l’attore che ha avuto il piacere di interpretarlo per diversi anni sul grande schermo: Seann William Scott non ha molti dubbi sul destino di Stifler.

American Pie, cosa farebbe Stifler oggi secondo Seann William Scott

Iniziata verso la fine degli Anni ’90, American Pie è stata una saga cinematografica molto popolare, che raccontava le disavventure di un gruppo di adolescenti alle prese con primi amori e scoperte. Seann William Scott ha avuto la possibilità di interpretare all’epoca uno dei personaggi meno brillanti, Steve Stifler, particolarmente incline ad organizzare feste da urlo e con una mamma che piaceva ad alcuni suoi compagni di liceo (interpretata da Jennifer Coolidge). Non molto tempo fa, l’attore ha confessato di avere anche una buona idea per un nuovo film di American Pie, franchise cinematografico di successo che ha segnato la sua carriera. L’ultimo risale al 2012 (American Pie: Ancora Insieme). Intervistato da ComicBook, l’attore all’idea di un nuovo sequel ha risposto con onestà:

Non lo so, è che amo così tanto quel personaggio. Dobbiamo avere una grande idea e, di questi tempi soprattutto, deve essere un’idea fantastica. Le commedie sono difficili, lo sono sempre state, ma sono cambiate. Ma credo che, onestamente, abbiamo discusso di un’idea. Ne avevo una, ne ho ancora una di cui abbiamo iniziato a parlare soltanto da poco.

In un’intervista al Daily Blast Live, Seann William Scott ha ricordato il successo del franchise di American Pie e ha persino regalato una visione concreta di dove sarebbe oggi Steve Stifler.

Penso che Stifler sarebbe uno spogliarellista. Lavorerebbe in uno strip club piuttosto schifoso. Il suo nome d’arte sarebbe qualcosa tipo Inferno, vestito da pompiere. Il problema è che il suo corpo è un po’ molliccio. Si è lasciato un po’ andare, ma ci sta ancora provando con le sue mosse sexy.

Intanto il franchise ha annunciato un reboot proponendo un grande ritorno al cinema di American Pie, una news che risale al 2022. Il reboot, secondo The Hollywood Reporter, si presenta come una nuova versione del franchise, ma non sappiamo quali personaggi integrerà.



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Crazy & Rich - Michelle Yeoh aggiorna sullo stato del sequel

Michelle Yeoh sta ufficialmente vivendo periodo d'oro. Dopo l'Oscar come miglior attrice protagonista per Everything Everywhere All at Once, l'attrice è infatti approdata su Disney+ con la serie Alla ricerca di me (American Born Chinese) ed è attualmente impegnata sul set di Wicked, musical in due parti tratto dall'omonimo spettacolo di Broadway, diretto da Jon M. Chu. Nei giorni scorsi, Yeoh è però tornata a parlare della sua prima collaborazione con il regista, avvenuta in Crazy & Rich (Crazy Rich Asians) e dello stato dei lavori del - probabile - sequel

Crazy & Rich - Michelle Yeoh conferma che il sequel è ancora in produzione 

Crazy & Rich ha conquistato pubblico e critica sin dal suo debutto nelle sale, nel 2018, incassando circa 238 milioni di dollari a fronte di un budget di appena 30. Commedia corale con protagonisti Constance Wu e l'allora semi-esordiente Henry Golding, racconta dell'improbabile fidanzamento fra Rachel e Nick - erede di un importante, e ricca, famiglia di imprenditori edili. L'incredibile successo del lungometraggio ha quindi portato la produzione a parlare di un ipotetico sequel, di cui però non sono stati rivelati ulteriori aggiornamenti di recente. A far luce sullo stato dei lavori, è stata quindi Michelle Yeoh che - ai microfoni di Variety - ha rivelato che il progetto è ancora in fase di sviluppo

Ne hanno discusso. Penso che a volte sia difficile realizzare il sequel di un progetto di così enorme successo. Il pensiero fisso è infatti: "Come posso migliorarlo? Cosa posso fare di più grande e migliore?" Penso che siano ancora alla ricerca della storia giusta. Kevin Kwan ha creato un potenziale infinito di storie.

Stando alle parole di Michelle Yeoh, il sequel di Crazy & Rich ha quindi trovato degli ostacoli sul proprio percorso, legati soprattutto alla sceneggiatura. Il secondo capitolo, però, come suggerito dalla stessa attrice, potrebbe prendere le mosse da un altro romanzo di Kewin Kwan - autore dell'opera alla base di Crazy & Rich, ovvero Asiatici ricchi da pazzi - il quale ha già scritto due sequel del suo primo successo - Asiatici ricchi da pazzi - La fidanzata cinese e Rich People Problems. Nel 2019, la sceneggiatrice Adele Lim ha però abbandonato il progetto - a causa di alcuni problemi legati al suo cachet -, venendo però sostituita prontamente da Amy Wang. Il cast e la troupe si sono poi detti da sempre disponibili a tornare in un ipotetico sequel, mentre Warner Bros. ha avviato i lavori su uno spin-off di Crazy & Rich - incentrato sulla storia d'amore fra Astrid Young-Teo e Charlie Wu -, manifestando quindi ancora un interesse per l'intero franchise. Lo scorso giugno, Jon M. Chu ha persino incontrato la produzione, per discutere della realizzazione del secondo capitolo. Tutto pare quindi pronto per l'arrivo di Crazy & Rich 2. Non resta che attendere ulteriori aggiornamenti. 



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sabato 27 maggio 2023

Star Wars - Mark Hamill è favorevole ad un re-casting di Luke Skywalker

Mark Hamill - indimenticato Luke Skywalker della saga Star Wars - è tornato a parlare della sua esperienza nel franchise in una storia a lui dedicata dal magazine Empire, provando a rispondere ad alcune delle questioni più dibattute sui social, fra cui un suo potenziale ritorno nei panni di Luke. 

Star Wars - Mark Hamill tornerà nella saga? 

Il franchise Star Wars è attualmente in fase d'espansione, sia in ambito televisivo - dove serie del calibro di The Mandalorian ed Obi-Wan Kenobi hanno conquistato i fan della saga - sia in quello cinematografico. A circa quattro anni dall'ultimo episodio - Star Wars: L'ascesa di Skywalker - la presidente di Lucasfilm Kathleen Kennedy ha infatti annunciato l'arrivo di tre nuovi lungometraggi, che esploreranno il passato, il presente ed il futuro della saga e saranno diretti rispettivamente da James Mangold, Dave Filoni e Sharmeen Obaid-Chinoy. Il progetto di Obaid-Chinoy esplorerà, in particolare, le conseguenze di quanto accaduto ne L'ascesa di Skywalker e racconterà del tentativo di Rey di fondare un nuovo ordine Jedi. Lecito, quindi, domandarsi se Luke Skywalker tornerà come Fantasma di Forza per guidare la giovane protagonista. Mark Hamill, durante l'intervista per Empire, non ha però lasciato intendere nulla sul suo possibile ritorno

Una cosa che impari lavorando per Lucasfilm è che tutto rimane riservato. Quindi, se fossi coinvolto, non potrei dirtelo. E se non fossi coinvolto, non potrei comunque rivelarlo. Quindi suppongo che lo scopriremo insieme. 

Un altro possibile progetto su Luke Skywalker potrebbe poi essere una serie tv ambientata dopo la "trilogia originale", in particolare dopo Il ritorno dello Jedi. Moltissimi personaggi della saga principale sono infatti tornati in spin-off stand-alone e i fan sarebbero quindi curiosi di scoprire cosa sia accaduto a Luke. Mark Hamill, dal canto suo, ritiene non sia necessario un prodotto del genere ma - nel caso dovesse essere realizzato - sarebbe aperto ad un re-casting del personaggio:

Le persone mi dicono spesso: "Quindi adesso potrai realizzare un'intera serie su Luke ambientata dopo Il ritorno dello Jedi", ma io non ci penso. Per prima cosa non credo abbiano bisogno di raccontare questa storia ma, se dovessero decidere di farlo, dovrebbero prendere un attore della giusta età. 

Hamill, al momento, non sembra dunque interessato a tornare nei panni di Luke ed auspica un re-casting per la sua "versione giovane". L'attore è infatti attualmente impegnato nell'adattamento cinematografico di un racconto di Stephen King, The Life of Chuck, in cui reciterà al fianco di Tom Hiddleston. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti sui suoi prossimi progetti e su futuro di Star Wars



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I segreti di Wind River: cos'è il mexican standoff, scena chiave del film di Taylor Sheridan

Uno dei più brillanti thriller degli ultimi anni è la seconda regia dell'acclamato sceneggiatore Taylor Sheridan. È del creatore della serie Yellowstone che stiamo parlando, e dei suoi spin-off 1883 e 1923, oltre che della prima serie alla quale abbia partecipato Sylvester Stallone, Tulsa King. Ma Sheridan è anche l'autore degli script dei film Hell or High Water (che gli è valso una nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura) e dei due Sicario.

A questo punto dovrebbe esservi chiaro che l'ambiente naturale per lui sia il western, il genere che usa per raccontare la frontiera americana, attuale o del tempo passato. E, seppur I segreti di Wind River sia ambientato al giorno d'oggi tra le nevi del Wyoming, si tratta di un western a tutti gli effetti che vuole raccontare il fallimento delle riserve dei nativi americani.

Protagonista del film è cacciatore solitario Cory Lambert, probabilmente la migliore interprezione di Jeremy Renner. Durante un'escursione nelle foreste innevate, s'imbatte nel cadavere della figlia di un suo caro amico. Mentre dal suo passato personale riaffiorano tragici ricordi, decide di unirsi alla giovane agente dell'FBI Jane Banner, che ha il volto di Elizabeth Olsen, per trovare i responsabili dell'omicidio. Il freddo glaciale sembra che voglia conservare silenzi e segreti, ma i due non demordono e continuano ad inseguire la verità.

I segreti di Wind River: la scena più spettacolare del film

Per poter proseguire la lettura è importante aver visto il film. La scena di cui stiamo per parlare rappresenta un momento cruciale nella narrazione della storia, oltra alla spettacolarità visiva offerta dalla regia.
Le indagini conducono Banner e Lambert proprio in quel luogo dove noi spettatori sappiamo già cosa è successo, grazie a un flashback visto in precedenza. Così facendo, Sheridan ci mette in una posizione privilegiata rispetto ai protagonisti della storia, uno stratagemma che serve per aumentare la tensione, come insegnava il buon Alfred Hitchcock.

Al parcheggio dei camper degli operai, lo sceriffo, i suoi uomini e l'agente Banner stanno chiudendo il cerchio intorno al principale sospettato dell'omicidio. La situazione è più complicata di quello che loro credono e precipita in quello che è un istantaneo Mexican Standoff, detto anche stallo alla messicana, che coinvolge un totale di ben 11 persone. La scena funziona a meraviglia grazie alla regia di Sheridan e al modo in cui ha costruito la suspense fino a quel momento.

La locuzione viene fatta risalire a un racconto di un certo F. Harvey Smith scritto nel 1876, probabilmente originato dalle rapine dei banditi messicani. Con Mexican Standoff, oggi si intende un confronto tra due o più persone (ma c'è un dibattito sempre aperto sul fatto che debbano essere almeno tre) in cui nessuna delle parti abbia un chiaro vantaggio sull'altra e che gli unici possibili esiti sono opposti: ognuno indietreggia e se ne va oppure gravi ferite, se non la morte, sono garantite. La maggior parte degli stalli alla messicana che abbiamo visto al cinema includono armi da fuoco, ma vale anche con armi bianchi o, quando efficacemente costruito, con le parole.

Spesso sentirete dire che due persone una di fronte all'altra, nella più classica immagine del duello western, rappresentino semplicemente uno standoff, in cui il vantaggio di uno sia abilità e velocità con cui maneggia la pistola. Affinché si qualifichi come "messicano", è necessaria almeno un'altra persona che possa destabilizzare l'equilibrio della situazione aumentando l'incertezza dell'esito. In sostanza, lo stallo si crea perché il pericolo è talmente alto che nessuno ha il coraggio di prendere l'iniziativa.
È nei film di Quentin Tarantino e John Woo che vediamo spesso stalli con armi da fuoco.



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Il miglior cane e i premi meno ortodossi del Festival di Cannes 2023

Le categorie premiate ufficialmente nel corso della cerimonia di chiusura del Festival di Cannes sono sempre le stesse, belle tradizionali e da decenni. Accadrà ovviamente anche stasera, e vi racconteremo chi si porterà a casa palme e riconoscimenti istituzionali. Ma con gli anni si sono radicati vecchi o nuovi trofei poco ortodossi, alcuni decisamente buffi, e ci sembra il caso di raccontarvene alcuni. Ormai quasi istituzionale, dalla popolarità crescente in linea con l'indispensabile compagnia di un animale domestico nella vita quotidiana di una fetta crescente di popolazione occidentale, ecco la Palme dog

Gioco di parole geniale o usurato che sia, lo si assegna al miglior cane, anche animato ma non attore umano, della manifestazione. C'è chi sospetta che vengano ormai inseriti appositamente ruoli importanti per i teneroni a quattro zampe per potersi conquistare la vetrina di questo premio che esiste dal 2001 e viene votato da una giuria di critici internazionali. Il trofeo consiste in un collare in pelle con scritto PALM DOG. Ovviamente un gioco di parole a partire dalla Palme d'Or, la Palma d'oro.

Il riconoscimento ha avuto una crescita immediata, sull'onda di simpatia generalizzata. Putroppo nessun canino italiano ha mai potuto indossare il prestigioso collare, neanche nel corso di questa 76esima edizione, in cui ha trionfato Messi nel ruolo di Scoop, con un ruolo cruciale nello sviluppo della trama di Anatomie d'une chute. Non sappiamo se utilizzi un metodo di immedesimazione totale, un Metodo Stanislavskij canino, ma Messi se l'è cavata alla grande, con tanto di monologo in cui ingurgita del vomito, non si sa se suo o del protagonista morto su cui si indaga nel film.

Bravo, se non Bau Bau.

Altro premio collaterale di tradizione, sicuramente più serio e importante, è la Queer Palme, fondata nel 2010 da un giornalista e dedicato al film che tratta al meglio le tematiche LGBTQ+. Quest'anno l'ha vinta Hirokazu Kore-eda con Monster.



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La Sirenetta, il live action avrà un film sequel? Cosa sappiamo finora

L’attesa è finita. La Sirenetta è finalmente al cinema, ma Halle Bailey potrebbe tornare per un sequel live action? Da anni, Disney ha deciso di dare una seconda occasione ai suoi grandi classici, trasformando i suoi personaggi cartoon in carne ed ossa. Alcuni live action hanno funzionato più di altri, anche lato botteghino, e nell’attesa di scoprire come se la caverà La Sirenetta diretta da Rob Marshall, ci chiediamo: cosa ne sarà di questo live action? Avrà un sequel?

La Sirenetta potrebbe avere un sequel live action?

Una domanda più che legittima, se si considera che il film d’animazione ha ottenuto un sequel intitolato La Sirenetta II – Ritorno agli abissi uscito nel 2000 con la regia di Jim Kammerud e Brian Smith e la trama incentrata sulla figlia di Ariel ed Eric, Melody. Realizzato dopo più di dieci anni dal primo film, uscito nel 1989, il sequel de La Sirenetta ha ampliato ancor di più il mondo “in fondo al mar” di Ariel, ma potrebbe avere la stessa chance anche in live action? Nel primo film, la Ariel interpretata da Halle Bailey stringe un patto con Ursula, la strega del mare nonché sua zia, per diventare un essere umano. La Sirena cede volentieri la sua voce e la sua coda per ottenere in cambio un paio di gambe con cui mimetizzarsi in superficie, tra gli esseri umani. Ma la versione live action incrementa anche altri dettagli rispetto al classico d’animazione, come ad esempio il background del principe Eric e si prende del tempo per la storia d’amore con Ariel. Considerando la reazione del pubblico e la risposta della critica perlopiù positiva, La Sirenetta avrebbe grandi possibilità di tornare sul grande schermo con un sequel, come riportato da Screen Rant.

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Pur trattandosi di pure ipotesi al momento, il live action con protagonista Halle Bailey potrebbe seguire una nuova direzione ed espandersi rispetto al materiale originale oppure seguire la scia del sequel del film d’animazione. Ad oggi, infatti, Disney non ha confermato un possibile sequel del film, considerando che il primo è arrivato da poco al cinema e deve ancora fare i conti con la risposta del pubblico al botteghino. Anche Rob Marshall, ad esempio, ha affrontato l’argomento non molto tempo fa. “È una storia classica che ha molti personaggi e molte storie interessanti. Penso che ci sia sempre l’opportunità di trovare storie all’interno di altre storie”. Una risposta alquanto enigmatica eppure ricca di speranza, come riportata da Screen Rant.



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John Wick 5 - Lionsgate annuncia che il sequel è in fase di sviluppo

Dopo lo straordinario successo al botteghino di John Wick 4 si è tornato a parlare della possibilità di veder realizzato un quinto capitolo della saga con Keanu Reeves. La star sembrava infatti intenzionata a non riprendere più il ruolo, mentre il regista - Chad Stahelski - aveva annunciato di aver bisogno di una pausa. In queste ore, però, Joe Drake - presidente del Motion Picture Group di Lionsgate - ha rivelato che John Wick 5 è ufficialmente in lavorazione

John Wick 5 - Quando entrerà in produzione il nuovo capitolo del franchise? 

Lionsgate - storica casa di produzione del franchise - ha quindi annunciato pubblicamente l'arrivo di John Wick 5. Stando alle parole di Joe Drake, bisognerà però aspettare a lungo prima di vedere il lungometraggio, dal momento che l'uscita è prevista in seguito al rilascio degli spin-off attualmente in sviluppo

Questo franchise ha attualmente la nostra massima attenzione ed è in cima alla lista delle nostre priorità. Ci saranno spin-off con cadenza regolare e la televisione ci darà la possibilità di fare crescere questo universo narrativo (...) Ciò che è ufficiale è che Ballerina sarà il primo spin-off, in uscita già il prossimo anno. Ma stiamo sviluppando altri tre progetti, fra cui John Wick 5 e la serie televisiva The Continental, che andrà in onda quest'anno. Stiamo costruendo il mondo intorno a John Wick in modo tale che quando arriverà il quinto episodio, sarà tutto molto organico. 

Come accennato da Drake, gli spin-off di prossima uscita sono, al momento due, il lungometraggio Ballerina e la serie tv The Continental. La pellicola, con protagonista Ana De Armas, sarà al cinema dal 7 giugno 2024 e sarà collocato fra gli eventi di John Wick 3 - Parabellum e John Wick 4. Stando alle prime anticipazioni, il progetto getterà luce sul passato di John Wick, dal momento che la protagonista Rooney - una spietata assassina in cerca di vendetta per la morte dei suoi genitori - è stata addestrata nella stessa Accademia dell'ex sicario. The Continental si configura invece come un prequel e racconterà dell'ascesa al potere dei giovani Winston e Charon - interpretati nel franchise principale da Ian McShane e Lance Reddick. Secondo quanto dichiarato dalla produttrice del franchise, Erica Lee, un nuovo progetto collaterale sarà poi annunciato nei prossimi mesi. Keanu Reeves comparirà con un piccolo cameo in Ballerina, mentre non è al momento chiaro quando la star sarà pronta a riprendere il suo ruolo in John Wick 5. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti



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