venerdì 30 settembre 2016

Did You See This?

201609145_31_large In anticipation of the fifty-fourth annual New York Film Festival, opening tonight, Indiewire has surveyed the must-see films playing in the revivals section, including Gillo Pontecorvo’s The Battle of Algiers, Tomás Gutiérrez Alea’s Memories . . .

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Programmazione al cinema Trevi. Ottobre 2016

Questo mese Visioni femminili, Luchino Visconti, Cinema e psicoanalisi, retrospettiva Valerio Zurlini per la Festa del Cinema di Roma e molto altro ancora.

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Il Don Quixote di Terry Gilliam ancora rimandato, si spera per poco

Il film "maledetto" del regista subisce un altro ritardo per mancanza di fondi. Le riprese dovevano iniziare il prossimo lunedì.

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Kristen Stewart è una Personal Shopper in un nuovo trailer del film di Olivier Assayas

Presentato allo scorso Festival di Cannes e vincitore del premio per la migliore sceneggiatura.

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In libreria 'Il principe che spostava le colline', biografia di Antonello Ruffo di Calabria scritta da Giusy Colmo

Vi segnaliamo distribuito da ieri, 29 settembre, IL PRINCIPE CHE SPOSTAVA LE COLLINE - Antonello Ruffo di Calabria, di Giusy Colmo, edito da Castelvecchi Editore – collana Storie.

Visionario, “capace di modificare paesaggi” di essere “un creatore di atmosfere”, eccentrico, provocatore, fascinoso. Antonello Ruffo di Calabria (1930) è un aristocratico fuori dai canoni e dagli schemi, figlio ribelle di uno dei più antichi casati italiani, fratello maggiore di Paola di Liegi, regina dei Belgi. Negli anni Settanta, in piena espansione industriale, fa nascere il primo parco ornitologico italiano.

La curiosità che gli brucia dentro lo spinge a incontrare personaggi come Fellini, Sciascia, Flaiano, Calvino ma anche il boss mafioso Michele Greco.

E' uno dei primi italiani a recarsi a Cuba subito dopo la rivoluzione di Fidel Castro. I politici non gli sono simpatici, soprattutto non gli piace Andreotti per il quale prova “scintille di fastidio” .

La vasta tenuta di famiglia, la Selva di Paliano, 470 ettari nel sud del Lazio in provincia di Frosinone, nelle sue mani si popola di artisti, scrittori, pittori che la frequentano per anni come Sandro Penna e Achille Campanile. Nel 1974 la svolta: Antonello mobilita un esercito di ruspe, sposta colline, scava dieci laghi, pianta 3 milioni di alberi. Nasce dal nulla il Parco Uccelli popolato da oltre 200 specie di volatili esotici. I primi ad arrivare sono un gruppo di fenicotteri rosa inviati come regalo da Fidel Castro. La Selva diventa un parco popolare frequentato da milioni di visitatori, dove è vietato consumare la Coca Cola perché “simbolo del consumismo”. Antonello si fa costruire una ferrovia privata di circa sei chilometri per far correre i suoi treni a vapore per i quali ha una vera passione. E' alla Selva di Paliano che si girano alcune delle scene che hanno reso celebre nel 1984 il film “non ci resta che piangere” con Benigni e Troisi.

La biografia è la ricostruzione dell' esistenza avventurosa di questo principe scomodo e ribelle, che ha vissuto sempre sul filo del rasoio, mettendo insieme la trama dei suoi ricordi, le testimonianze dei familiari, i racconti di chi lo ha conosciuto. E ancora documenti e lettere, tutto materiale inedito. Un racconto che fa luce su uno dei protagonisti più bizzarri e controversi dell'aristocrazia italiana, un viaggio originale nell'Italia degli ultimi settant'anni ricco di curiosità e aneddoti.

E' nato tutto da un incontro casuale il giorno di Pasqua di quattro anni faracconta la Colmo- quando il mio cammino si incrociava con quello di questo anziano aristocratico già ottantenne, fratello della regina del Belgio. Quel giorno del 2012 questo anziano signore dalla salute malconcia decideva di consegnare ad una perfetta sconosciuta la sua incredibile ed avvincente storia di vita. Ne è scaturito questo libro frutto di un lavoro lungo e paziente di ascolto e ricostruzione dei suoi racconti e ricordi.

Accanto a lui ho compiuto un viaggio straordinario, a passo lento, ma bellissimo nel suo vissuto. Una vita piena di slanci visionari. Un libro importante anche da un punto di vista umano perché oggi la malattia di demenza ha cancellato ad Antonello i ricordi e gli ha rubato le parole, ma non la capacità di provare emozioni. Ciò che è riuscito a raccontarmi è raccolto nelle pagine di questo libro e non andrà perduto”.

L'autrice, Giusy Colmo
Torinese di nascita, romana d'adozione, laureata in lettere, giornalista. Dopo alcuni anni di insegnamento, nel 1993 si trasferisce a Roma dove vive e lavora come responsabile della comunicazione presso l'Auser, associazione per l'invecchiamento attivo. E' autrice di numerosi articoli su temi sociali, sulla condizione degli anziani, le loro storie, i loro diritti.
Questa biografia è il suo primo libro.

Per maggiori info:
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30 settembre - al Palladium l'anteprima della nuova stagione con FEDRA ‘NCORA, 2016 di Sylvano Bussotti

Teatro Palladium – Università Roma Tre
FEDRA ‘NCORA, 2016 di Sylvano Bussotti e Sandra Fuciarelli
con Grazia Galante (Fedra)
e Hideiko Hinohara (pianoforte)
e con gli allievi dell'Accademia Nazionale di Danza: Francesco Cipriani e Francesco Consalvo, Arianna Guido Rizzo e Margherita Costantini, Giacomo Galfo, Silvia Legato e Annarita Fadda, rispettivamente primo e secondo cast nei ruoli di Ippolito, Pasifae/Nutrice, Teseo, Arianna.

Letture di Sylvano Bussotti di testi tratti dalla sua traduzione da Phèdre di Jean Racine (registrazione del 1994)
Musica di Sylvano Bussotti
Coreografia di Sandra Fuciarelli
_ Assistenti alla coreografia: Silvia Autorino, Sonia Daniele
Luci: Stefano Pirandello
Consulenza artistica: Rocco Quaglia

Venerdì 30 settembre 2016 - ore 21,00
Teatro Palladium – Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma

Oltre la voragine, se salto, un sole che colpisce di luce accecante la città immaginaria che c'è. Tra un paio di pagine Fedra rimane sola.(…). Nessuna pietà di scrittura per l'eccesso del ruolo che richiede, insaziato, ogni eccesso, e che ogni eccesso consumerà. Sylvano Bussotti, I miei Teatri.

Nell'ambito della nuova stagione del Teatro Palladium – Università Roma Tre, verrà presentato venerdì 30 settembre alle ore 21,00 FEDRA ‘NCORA, 2016 una rivisitazione originale del mito di Fedra attraverso la musica, il gesto danzato, la parola. L'impianto registico, basato sulla musica del Maestro Sylvano Bussotti e su parti della sua traduzione italiana da Phèdre di Jean Racine, si sviluppa attorno alla coreografia di Sandra Fuciarelli, anche protagonista dal 1992 al 1994. A più di venti anni dall'ultima esecuzione, l'attuale versione si modella attorno alle caratteristiche interpretative della nuova Fedra, la danzatrice ospite Grazia Galante, già étoile della Compagnia di Maurice Béjart, e degli allievi dei corsi superiori dell'Accademia Nazionale di Danza. L'esecuzione musicale è affidata a Hidehiko Hinohara, pianista e compositore, tra i maggiori conoscitori e interpreti dell'opera bussottiana. In molte sezioni si è mantenuta la voce registrata del Maestro Sylvano Bussotti, che nello spettacolo ricopriva il ruolo di lettore, così da conservare l'unitaria musicalità dello spettacolo.

FEDRA ‘NCORA, 2016 fa parte del Convegno “I Teatri di Sylvano Bussotti: BussottiOperaBallet (29 settembre – 1° ottobre 2016)” a cura di Daniela Tortora

Si ringrazia la prof.ssa Lilli Cascio dell'Accademia Nazionale di Danza per la collaborazione ai costumi e Enrica Dorna per il contributo alla realizzazione dello spettacolo.

SYLVANO BUSSOTTI
Sylvano Bussotti (Firenze, 1 ottobre 1931) è uno dei più grandi compositori del XX e XXI secolo. Artista completo, è anche Interprete, Pittore, Letterato, Scenografo, Regista, Costumista, Attore. Dopo gli studi a Firenze con Margherita Castellani, Roberto Lupi e Luigi Dallapiccola, si trasferisce a Parigi e poi in Germania, segue i corsi di Max Deutcsh e incontra Pierre Boulez, Heinz-Klaus Metzger, John Cage. Inizia in Germania, nel 1958, l'attività pubblica, con l'esecuzione delle sue musiche da parte del pianista David Tudor, seguita dalla presentazione a Parigi di brani eseguiti da Cathy Berberian sotto la direzione di Pierre Boulez. Segue una lunga e importante carriera internazionale sia come compositore che come artista visivo, regista,letterato. L'insieme della sua opera ha segnato la storia delle arti contemporanee. Ha pubblicato con L'Universal Edition, Moeck, Bruzzichelli e, dal 1956 con Casa Ricordi. Ha ricevuto Premi dalla SIMC, Biennale di Venezia, Premio “Toscani d'Oggi”, Premio Positano. È stato docente di storia del teatro musicale all'Accademia di Belle Arti a L'Aquila, di composizione e analisi alla Scuola di Musica di Fiesole e direttore della sezione Musica alla Biennale di Venezia dal 1987 al 1991. Nel 1984 fonda a Genazzano, con la collaborazione del danzatore e coreografo Rocco Quaglia, il BUSSOTTIOPERABALLET, B.O.B., che allestisce concerti, spettacoli, mostre d'arte e manifestazioni di ampio respiro internazionale. Sylvano Bussotti è Accademico dell'Accademia Filarmonica Romana, Accademico di S. Cecilia, Cavaliere dell'ordine di Mark Twain, Cavaliere di Micky Mouse, Cittadino Onorario della Città di Palermo, Commandeur de l'Ordre des Art et des Lettres dello Stato Francese, Premio Presidente della Repubblica Italiana 2014.

SANDRA FUCIARELLI
Performer, coreografa, ha svolto i suoi studi e un'intensa attività professionale in Italia, Francia e a New York. Dal 1991 il suo incontro con il Maestro Sylvano Bussotti ha dato origine a lavori come Fedra ‘ncora, Studia Sempre, Rara (dolce), Aussi Satie, In Memoriam, Autotono, Bartók-Busoni, Solo el misterio, La curva dell'amore, I Ventiquattro e alle serate “BussottiOperaBallet in Accademia” e “Bussotti Ottanta”. È docente di ruolo di Composizione della Danza nell'Accademia Nazionale di Danza dal 1989.

GRAZIA GALANTE
Maurice Béjart dice di lei: “Per me ogni persona è unica, ma Grazia Galante è ancora più unica degli altri. L'ho scoperta all'Accademia di Danza di Roma e l'ho portata con me alla mia scuola Mudra di Bruxelles. Qui Grazia ha fatto talmente tanti progressi ed è maturata così tanto da farmi quasi paura: vedo in lei tutto il candore e la passione della giovinezza e nello stesso tempo una conoscenza del teatro che va al di la della coreografia, una scienza della scena, dello sguardo, del movimento, un'interiorità drammatica che sono veramente affascinanti. Non parlo molto con lei, non le spiego molte cose ma in uno sguardo e in uno sfiorarsi delle mani c'è un contenuto molto profondo. Grazia ha la forza e l'innocenza di un'eroina italiana.”

HIDEHIKO HINOHARA
Compositore-pianista giapponese, per ventiquattro anni vive studia e lavora in Italia. Pianoforte principale alle prime rappresentazioni di «Tieste» e di «Silvano Sylvano» di Sylvano Bussotti. La sua «Mizu no Wo (Water Memories)», scritta per l'attrice noh Ryoko Aoki, viene messa in scena a Strasburgo e a Tokyo. Nell'ambito del festeggiamento dei 150 anni delle relazione Italia-Giappone, presenterà in ottobre uno spettacolo «Favola di verdure» presso il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.

TEATRO PALLADIUM
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
30 settembre 2016 - ore 21,00
Biglietti 10€ int. / 5€ rid.
Contatti:
+39 327 2463456
biglietteria.palladium@uniroma3.it
Orario biglietteria 10:00-14:00 / 17:00 - 21:30

Organizzazione e promozione:
Music Theatre International
+39 338 1515381 - info@mthi.it



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Festa del Cinema di Roma 2016: il programma ufficiale della XI edizione

Ecco i film in programma durante l'evento che si svolgerà dal 13 al 23 ottobre prossimi.

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Festa del Cinema di Roma anno XI: presentata l'edizione 2016 della manifestazione

Antonio Monda e Piera Detassis hanno presentato all'Auditorium il programma della Festa 2016.

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DOPO 8 SECOLI LA CITTÀ DI GUBBIO CHIEDE UFFICIALMENTE ‘SCUSA' A DANTE

La cerimonia si svolgerà il 4 ottobre in occasione dell'apertura del ‘Festival del Medioevo alla presenza del discendente di Alighieri, il conte Sperello di Serego'. Il 5 ottobre si terrà uno spettacolo teatrale che narrerà il dietro le quinte di questo ingiusto esilio.

Il ‘Festival del Medioevo', che si terrà a Gubbio dal 4 al 9 ottobre prossimi, si aprirà con un Consiglio Comunale straordinario la mattina del 4 ottobre per chiedere ufficialmente ‘scusa' a Dante Alighieri alla presenza del conte Sperello di Serego, discendente della famiglia Alighieri. Fu infatti un nobile eugubino, Cante Gabrielli in veste di Podestà di Firenze, a condannare nel 1302 all'esilio il poeta di tutti i tempi, cambiando il suo destino e la storia della letteratura mondiale. La Commedia che Boccaccio definì ‘Divina', fu scritta durante i 19 anni d'esilio, e chissà se l'avrebbe mai concepita restando a Firenze, immerso nelle lotte municipali e nelle dispute filosofiche. La domanda se la sono posta gli studenti di Gubbio che hanno scritto al sindaco della città Filippo Mario Stirati, invitandolo comunque a porgere ‘scuse' virtuali al Sommo Poeta.

Mercoledì 5 ottobre alle ore 21,30 si terrà presso la Biblioteca Sperelliana, uno spettacolo teatrale su un testo appositamente scritto da Anna Buoninsegni che narrerà il ‘dietro le quinte' delle condanne, pronunciate senza regolare processo ma solo per ‘pubbliche dicerie'. L'accusa principale è ‘baratteria', per aver favorito gli amici di parte guelfa bianca a scapito dei neri, sostenuti da Papa Bonifacio VIII, nemico giurato di Dante. Oggi, degli omonimi reati di corruzione e concussione sono piene le aule dei tribunali e i capitoli della nostra deplorevole cronaca politica. Gubbio, rivendicando i legami con la storia di Dante, si candida alle solenni celebrazioni nel 2021 in occasione dei 700 anni dalla morte, che vedono in primo piano le città di Firenze, Ravenna e Verona.



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"MAGNUM. I PRIMI CINQUANT'ANNI DELLA LEGGENDARIA AGENZIA FOTOGRAFICA": PRESTO IN LIBRERIA‏

Russell Miller
MAGNUM
I primi cinquant'anni della leggendaria agenzia fotografica

“[…] Magnum rappresenta il fotogiornalismo al suo apice: senza paura, impegnato, intensamente coinvolto, appassionato, che esprime un intento morale.” Russell Miller

Oh sì, noi siamo una famiglia. Io odio le famiglie.” Ferdinando Scianna

Magnum Photos è un'agenzia, un archivio, una rissosa famiglia di fotografi, una tradizione, un gruppo di eroi, di personaggi leggendari. Alle soglie del settantesimo anno dalla fondazione, Contrasto pubblica MAGNUM. I primi cinquant'anni della leggendaria agenzia fotografica, il libro di Russell Miller che ne racconta la storia dagli inizi. Pubblicato per la prima volta in Italia, attraverso il racconto di Miller il volume ci conduce in un viaggio alla scoperta dei protagonisti dell'agenzia e a seguirne i propositi e i progetti. Anche oggi è ancora forte la voglia e il bisogno di rintracciare una storia, riannodare i fili di un percorso e, soprattutto, verificare il senso e la ragione di un lavoro collettivo e complesso come appunto è stato ed è tuttora quello di Magnum Photos. Grazie a Miller veniamo condotti nella vita dell'agenzia, a partire dalla sua nascita nel 1947. Con un stile avvincente e ironico al tempo stesso, pagina dopo pagina, l'autore ci porta a scoprire i protagonisti dell'agenzia, le aspirazioni e i progetti che portarono un gruppo di fotografi, tra i più interessanti del dopoguerra, a fondare una cooperativa in grado di tutelare il loro lavoro e poi, insieme agli altri fotografi che via via si aggregheranno, a cercare in tutti i modi – nonostante il passare degli anni, le crisi dell'editoria, le liti interne, le legittime ansie di realizzazione di ognuno – di resistere e di definire il lavoro e il ruolo speciale del fotografo: documentare e interpretare quel che si agita sulla superficie, come nel profondo, della società.

E, soprattutto, seguiamo i fotografi in azione, “sul campo”: dalla guerra di Spagna di Capa alla Cina e all'India di Cartier-Bresson, dalla guerra del Kippur alla lunga saga del Vietnam, dai ritratti di James Dean realizzati da Dennis Stock, al set del celebre film The Misfits – Gli spostati, dall'incontro di René Burri con Che Guevara, al Nicaragua di Susan Meiselas, dalla guerra del Golfo, alla ex Jugoslavia e alla tragedia della Cecenia degli anni Novanta. Li vediamo, così, affrontare la paura e l'esaltazione del pericolo, seguire e cercare “la notizia” da fotografare, evolvere nello stile e nel linguaggio, esprimere i dubbi e le incertezze che, inevitabilmente, una professione e un'organizzazione del genere comportano. Il testo di Miller è accompagnato da alcune tra le più note fotografie scattate dei membri dell'agenzia. Oggi molto è cambiato all'interno dell'agenzia e ancor di più è cambiato nel mondo della fotografia: eppure, proprio per questo ha senso rileggere questa storia, per meglio comprendere il senso del lavoro che tra cambiamenti e nuove aspirazioni la Magnum svolte ancora oggi.

“Nelle mani di un autore Magnum, la macchina fotografica non è più un semplice occhio obiettivo, ma uno strumento che serve a illuminare e informare, una forza che stimola e influenza l'opinione e che a volte parla per chi non ha voce. Nessun altro gruppo mostra un'empatia così intensa e un tale coinvolgimento nei confronti del modo e del mondo in cui viviamo. Prima che la televisione portasse in salotto, quasi in tempo reale, immagini di conflitti, carestie, disastri ambientali e disordini politici, i fotografi Magnum erano gli occhi del mondo, spesso i primi a mostrare quello che accadeva in luoghi remoti e a nutrire la sete di notizie del dopoguerra.” Russell Miller

“Magnum è una comunità di pensiero, caratterizzata da qualità umane condivise, da una curiosità per ciò che accade nel mondo, dal rispetto per quello che succede e dal desiderio di trascriverlo in immagini. Ecco perché il gruppo è sopravvissuto. È questo che ci tiene uniti”. Henri Cartier-Bresson

Russell Miller (1938) è un giornalista inglese autore di quindici libri, tra cui diverse biografie come ad esempio quella dedicata a Hugh Hefner, J. Paul Getty e L. Ron Hubbard. [Ha iniziato a lavorare come giornalista all'età di sedici anni.

il libro
Formato: 15x 22,8 cm
Pagine: 336
Fotografie: 22 in b/n
Confezione: brossura
Prezzo: 24,90 euro
Traduzione dall'inglese: Daniela Di Lorenzo

Per maggiori informazioni
www.contrasto.it
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Twitter: @contrastobooks @contrastophoto @contrastogall



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Attesa e cambiamenti: il trailer ufficiale della commedia diretta da Sergio Colabona

Il film con Martina Stella, Corrado Fortuna, Samuela Sardo e Roberta Giarrusso, arriva nei cinema il 13 ottobre.

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Bad Moms - mamme molto cattive: prenota il tuo invito omaggio per l'anteprima del film

La commedia tutta al femminile con protagoniste Mila Kunis, Kristen Bell e Kathryn Hahn, al cinema dal 13 ottobre.

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All'Ariston di Gaeta: "Come seme sotto raffiche d'inverno"

Venerdì 7 ottobre 2016 presso la sala Blu del cinema Teatro Ariston di Gaeta avrà luogo la presentazione del volume “Come seme sotto raffiche d'inverno” di Alessandro Izzi (Giovane Holden edizioni, 2016). È questa la prima di quella che si spera una lunga serie di eventi culturali non specificatamente cinematografici che prendono posto nella bellissima cornice della nuova piccola sala del Cinema Ariston, una realtà nata appositamente per ospitare eventi culturali, convegni o incontri di varia natura.

A parlare del libro due relatori d'eccezione: Giovanni Spagnoletti dell'Università di Tor Vergata di Roma e Sabina Mitrano, autrice della post fazione del libro e fine storica del territorio.

“Come seme sotto raffiche d'inverno” è un piccolo volume che raccoglie nove storie ambientate in un piccolo borgo durante e dopo il secondo conflitto mondiale. Si tratta di nove epifanie sull'orrore della guerra, di nove sguardi sulla Storia dall'altezza di un paesino che Izzi ha modellato su Gaeta pur senza mai nominarla, in cerca di un'universalità di concetto che possa arrivare al cuore di ogni lettore.

La pubblicazione del volume nasce a ridosso della vittoria da parte dell'autore del premio nazionale “Giovane Holden” che, giunto proprio in questi giorni alla sua decima edizione, mette a confronto ogni anno almeno millecinquecento autori provenienti da tutta la penisola e oltre.

A corollario di questa presentazione, sarà nuovamente allestita “La valigia dei fotografi”, una mostra fotografica curata dall'associazione “Oltre le immagini” con scatti ispirati dalle precedenti opere di Alessandro Izzi (nell'ordine “La valigia dei destini incrociati” per tre anni in scena proprio al Teatro Ariston all'interno della rassegna teatrale “10 e lode”, “I topi nel muro” e “Il respiro delle onde”) che sarà, per l'occasione arricchita con nuove opere suggerite dalla lettura di questa piccola antologia di racconti. La mostra sarà presentata nel foyer della sala Blu e resterà per qualche giorno a disposizione degli spettatori regolari della sala.

Appuntamento, quindi, per venerdì 7 ottobre alle ore 18:00 presso la sala Blu del Cinema Ariston.
INGRESSO LIBERO



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Il CSC - Cineteca Nazionale alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone

La Cineteca Nazionale presenta alle 35a edizione delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone (1-8 ottobre 2016) tre film restaurati, un libro dedicato al regista Silvio Laurenti Rosa e il prototipo di una piattaforma web dedicata al cinema muto.

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Vi piacerebbe incontrare personalmente Ryan Gosling e Harrison Ford sul set di Blade Runner 2?

Con una piccola donazione benefica potreste vincere un viaggio a Budapest, un pranzo con i due attori e un tour sul set del film.

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Romics XX: anteprima di In guerra per amore di Pif, il 1° ottobre

Alla Fiera di Roma, Pif presenta il trailer del nuovo film in un incontro col pubblico, invitato a condividerlo online.

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Uscite al cinema, 29 settmebre 2016

Ben nove titoli vi aspettano al cinema dal 29 settembre, tra i quali: la nuovo e affascinante commedia sentimentale di Woody Allen con protagonisti Jesse Eisenberg e Kirsten Stewart; l'acclamatissimo The assassin del maestro Hou Hsiao-Hsien; il conturbante documentario di Federica di Giacomo sugli esorcismi nel sud Italia; il remake del kolossal Ben Hur!

ABEL – IL FIGLIO DEL VENTO
Regia: Gerardo Olivares, Otmar Penker; Genere: Drammatico, avventura; Cast principale: Jean Reno, Manuel Camacho, Eva Kuen, Tobias Moretti; Data di uscita: 29 settembre.

Breve sinossi: Lukas è un bambino buono che si ritrova costretto a fronteggiare la freddezza e la rabbia del padre, in seguito alla morte della moglie, perita nel tentativo di salvare il figlioletto da un incendio. Ma Lukas possiede un carattere forte e proverà con tutto se stesso a riconquistare l'amore del padre.

AL POSTO TUO
Regia: Max Croci; Genere: Commedia; Cast principale: Luca Argentero, Ambra Angiolini,Stefano Fresi, Serena Rossi, Grazia Schiavo,Fioretta Mari, Carolina Poccioni, Marco Todisco, Gualtiero Burzi, Pia Lanciotti, Giulia Greco, Nicola Stravalaci, Roberta Mengozzi,Angela Melillo; Data di uscita: 29 settembre.

Breve sinossi: Luca e Rocco, il primo un rigoroso geometra, il secondo un fantasioso architetto, hanno caratteri e stili di vita differenti, ma sono accomunati da un ligio senso del lavoro. Quando le loro imprese sono sull'orlo della fusione, ai due verrà proposto di scambiare l'un l'altro i rispettivi stili di vita, nel tentativo di scoprire cosa manca a ognuno di loro...

BEN HUR
Regia: Timur Bekmambetov; Genere: Storico; Cast principale: Jack Huston, Toby Kebbell, Morgan Freeman, Rodrigo Santoro, Nazanin Boniadi,Ayelet Zurer, Sofia Black-D'Elia, Pilou Asbæk,Moises Arias, James Cosmo, Marwan Kenzari,Haluk Bilginer, David Walmsley, Yasen Atour,Francesco Scianna; Data di uscita: 29 settembre.

Breve sinossi: Remake del kolossal campione agli Oscar del 1969. Giuda Ben Hur viene allontanato dalla sua patria ingiustamente. Dopo due anni trascorsi in mare come reietto, fa ritorno a Roma come schiavo, alla ricerca dell'agognata vendetta. Dure sfide lo attendono, mentre la sua vita viene più volte messa in pericolo!

CAFE' SOCIETY
Regia: Woody Allen; Genere: Commedia, sentimentale; Cast principale: Jesse Eisenberg, Kristen Stewart,Steve Carell, Blake Lively, Jeannie Berlin,Sheryl Lee, Corey Stoll, Parker Posey, Anna Camp, Stephen Kunken, Paul Schneider, Ken Stott, Paul Schackman, Sari Lennick, Don Stark, Gregg Binkley, Anthony DiMaria; Data di uscita: 29 settembre.

Breve sinossi: Bobby Dorfman, mite e scaltro ragazzo del Bronx, giunge a New York in cerca di fama. Dopo un breve periodo di ambientamento, Bobby comincia a frequentare locali notturni, ritrovi di star del cinema e sceneggiatori famosi, a innamorarsi e “perdere la testa”. In un turbinio di luci, colori ed emozioni, il giovane Bobby dovrà trovare al più presto un senso alla sua vita, senza metter da parte l'amore e il contatto con la sua famiglia.

INDIVISIBILI
Regia: Edoardo De Angelis; Genere: Drammatico; Cast principale: Angela Fontana, Marianna Fontana,Antonia Truppo, Massimiliano Rossi, Toni Laudadio, Marco Mario De Notaris, Gaetano Bruno, Gianfranco Gallo, Peppe Servillo; Data di uscita: 29 settembre.

Breve sinossi: Viola e Dasy sono due sorelle siamesi che vivono una vita tranquilla, lavorando come cantanti. Ma quando scoprono che, grazie a un'operazione, è possibile dividere l'una dall'altra, la prospettiva di una vita normale le affascina a tal punto da prendere in considerazione l'eventualità. Ma per due sorelle siamesi come può essere vissuta una vita da separate...?

LE ULTIME COSE
Regia: Irene Dionisio; Genere: Drammatico; Cast principale: Fabrizio Falco, Roberto De Francesco, Alfonso Santagata, Salvatore Cantalupo, Anna Ferruzzo; Data di uscita: 29 settembre.

Breve sinossi: Tre storie diverse, ma accomunate da un desiderio di rivalsa: Sandra è una giovane trans, fuggita dalla sua città, con l'intento di scacciar via i dolori di un amore finito male; Stefano, appena assunto e presto costretto a fare i conti con vizi del nuovo ambiente lavorativo; Michele, pensionato, costretto in un traffico dei pegni, per riuscire a saldare un debito che non può estinguere.

LIBERAMI
Regia: Federica Di Giacomo; Genere: Documentario; Data di uscita: 29 settembre.

Breve sinossi: Padre Cataldo è un prete esorcista esperto e ancora combattivo, nonostante l'età. Ogni anno in Sicilia e nel sud Italia, i casi di denuncia di possessioni demoniache ed esorcismi aumentano a dismisura. Si tratta di eventi reali o semplice manifestazione di un malessere sociale?

SE PERMETTI NON PARLARMI DI BAMBINI!
Regia: Ariel Winograd; Genere: Commedia; Cast principale: Diego Peretti, Maribel Verdú,Guadalupe Manent, Horacio Fontova, Martín Piroyansky; Data di uscita: 29 settembre.

Breve sinossi: Gabriel, divorziato, giovane e intraprendente, concentra tutti i suoi sforzi e le sue attenzioni sulla figlioletta Sofia, alla quale è molto legato. Disinteressato anche a nuove relazioni sentimentali, Gabriel cambia idea quando incontra Vicky, una vecchia fiamma mai spenta del tutto. Sembra l'occasione ideale per poter ricominciare, ma Vicky è intransigente su un aspetto della sua vita: non vuol sentir parlare di bambini!

THE ASSASSIN
Regia: Hou Hsiao-Hsien; Genere: Drammatico, wuxia; Cast principale: Shu Qi, Chang Chen, Zhou Yun,Satoshi Tsumabuki; Data di uscita: 29 settembre.

Breve sinossi: Nie Ynniang è una giovane donna, istruita da una suora nell'arte dell'assassinio. Quando fa ritorno a casa, le viene incaricato di uccidere suo cugino Tian Jian. Quale sarà la scelta di Nie: portare a compimento il proprio dovere o ribellarsi ai dettami dell'ordine degli assassini?



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Adam Driver nel primo trailer di Paterson, nuovo capolavoro di Jim Jarmusch

Il film, visto al Festival di Cannes, uscità nei prossimi mesi per Cinema di Valerio De Paolis.

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The Space Between Us: trailer del film di fantascienza con Asa Butterfield e Britt Robertson

Cosa succede quando una ragazza del Colorado incontra un umano nato e cresciuto su Marte.

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Jack Reacher 2: Punto di non ritorno, il nuovo trailer italiano!

L'atteso sequel del film con Tom Cruise sarà nelle sale dal 20 ottobre.

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giovedì 29 settembre 2016

La teoria svedese dell'amore

Critica aneddotica dell'autore di "Videocracy" al paradosso svedese della "società degli individui"
* * 1/2 - - (mymonetro: 2,75)

Regia di Erik Gandini. Con Lars Traghard, Marie Helena Fjallas, Marta Corradi, Ole Schou, Anni Stavling, Luis Fierro, Brygida Ohlsson.
Genere Documentario - Svezia, 2015. Durata 76 minuti circa.

In Svezia, oggi, vige un welfare inaugurato dalle politiche socialiste dei primi anni '70, volte a rendere indipendenti i singoli dal vincolo economico dei familiari. Un indirizzo sociale teso alla liberalizzazione dei rapporti sociali ma paradossalmente virato ai limiti dell'autoritarismo, che in quattro decenni avrebbe favorito la creazione di famiglie mononucleari e il radicalizzarsi di un individualismo conformista e infelice.





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Anche Daisy Ridley, Judi Dench e Michael Peña salgono a bordo dell'Orient Express di Kenneth Branagh

Nel film confermati anche Johnny Depp e Michelle Pfeiffer

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From the Antonioni Archives

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Today, we’re celebrating iconic Italian filmmaker Michelangelo Antonioni on what would have been his 104th birthday. A pioneering force in European cinema in the sixties, Antonioni won international acclaim for his breathtaking portraits of urban alienation and ennui. Marked by enigmatic narrative structures, languid atmosphere, and haunting visual compositions, Antonioni’s films continue to challenge audiences and influence contemporary filmmakers as disparate as Martin Scorsese, Michael Haneke, and Tsai Ming-liang. In honor of this master, we’ve gathered a selection of essays and videos that we’ve published that explore his legacy:

  • First, read Geoffrey Nowell-Smith on the significance of Antonioni’s enigmatic 1960 masterpiece L’avventura: “What L’avventura showed was that films do not have to be structured around major events, that very little drama can happen and a film can still be fascinating to its audience. It also showed—and this was harder for viewers to grasp—that events in films do not have to be, in an obvious way, meaningful.”
  • Next, read Antonioni’s Cannes Film Festival speech about the film, which famously declared that “Eros is sick.”
  • This Three Reasons video showcases the visual splendor of Antonioni’s 1961 film La notte:

  • “Instead of establishing the movie’s locations as theaters of action, Antonioni turns them into the frames of abstract forms, which are the real stars of the movie,” writes Richard Brody on La notte. “He films buildings, interior design, and the innumerable incidental objects of daily life as a kind of visual music that is stretched out on staves of time.”
  • “Speaking for myself, I find that the feminine sensibility is a far more precise filter than any other to express what I have to say,” wrote Antonioni in the February 26, 1961, issue of the French newspaper L’humanité. “In the realm of emotions, man is nearly always unable to feel reality as it exists.”
  • Take a journey through Antonioni’s stunning landscapes:
  • “Although Antonioni is rarely viewed as a director of actors, I would argue that L’eclisse features the most expressive and exuberant performances by Vitti and Delon in any movie, and that the achievements of this highly structured masterpiece would be unthinkable without them,” writes Jonathan Rosenbaum on Antonioni’s 1962 film L’eclisse.
  • Read an excerpt from an article written by Antonioni for the 1962 issue of Film Culture. “Making a film is not like writing a novel,” he writes. “Flaubert once said that living was not his profession; his profession was writing. Making a film, on the contrary, is living—at least it is for me.”
  • For Mark Le Fanu,Red Desert is the most ambitious of all of Antonioni’s attempts to ground the condition of our modern existence in a theory of alienation.”


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Repertory Pick: Rosemary’s Baby in Athens

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Tonight, Ciné, in Athens, Georgia, will kick off its Son of Schlocktoberfest horror series with a screening of Roman Polanski’s 1968 occult masterpiece Rosemary’s Baby. This macabre adaptation of Ira Levin’s best-selling novel stars Mia Farrow as Rosemary Woodhouse, a young woman who begins to feel a mounting sense of unease after she and her struggling actor husband, Guy (John Cassavetes), move into an old New York City apartment. After learning she is pregnant, Rosemary is plagued by nightmarish visions that lead her to believe both Guy and her intrusive elderly neighbors (Sidney Blackmer and an Oscar-winning Ruth Gordon, both quietly terrifying) are involved in a satanic plot against her and her unborn child. Polanski’s Hollywood breakthrough won the director both box-office success and critical acclaim and remains one of the most psychologically penetrating horror films ever made.

Those in Athens can see Rosemary’s Baby tonight. In the meantime, read Chuck Stephens’s detailed exploration of the film’s eclectic cast and Michael Koresky’s appreciation of Patsy Kelly’s performance, and watch our Three Reasons: Rosemary’s Baby video below.



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Parte il Romics XX, domani 30 settembre la musica di Mika Kobayashi e le spade di Tetsuro Shimaguchi

Oggi 29 settembre al via la manifestazione che si concluderà domenica 2 ottobre.

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Oceania: nuovo trailer italiano e nuovo poster per il film d'animazione Disney

La produttrice Osnat Shurer ha presentato un making of, in attesa dell'uscita prevista per il 22 dicembre.

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Go with Me: Julia Stiles e Anthony Hopkins in una clip italiana in anteprima

Il film tratto da un romanzo di Castle Freeman Jr. arriva nei cinema il 13 ottobre prossimo.

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Café Society

Divertente, sofisticato, geniale: con il suo nuovo film Café Society, il vecchio Woody Allen è tornato!

E non è tornato in modo qualsiasi, ma mostrando tutte le proprie migliori abilità, nel campo sì della regia, ma soprattutto della sceneggiatura, attraverso un'opera dal sapore antico che però, come tutte le cose belle, risulta sempre attuale proprio perché racconta un mondo fatto di meccanismi eternamente intramontabili. Qui nello specifico il giovane Bobby Dorfman (alias Jesse Eisenberg), stanco del suo mestiere da orefice appreso seguendo pedissequamente le orme del padre, si trasferisce da New York ad Hollywood negli anni '30 del 1900, andando incontro improvvisamente, attraverso il tramite di suo zio Phil Stern (alias Steve Carell), ricchissimo, snob e navigato agente dell'alta élite attoriale americana, a sfolgoranti feste piene di vip e lustrini, bellissime dive dal sorriso sempre sulle labbra e splendide ville contornate da patii e piscine a perdita d'occhio: in altre parole, alla crème de la crème della, appunto, "Café Society". Quando però Stern presenta a suo nipote la giovane, apparentemente dolce e bellissima segretaria Vonnie Sybil (alias Kristen Stewart), tutto cambia nel suo cuore, e, di conseguenza, nella sua intera vita. E così ai sogni cominciano a sostituirsi illusioni di realtà e ai momenti tristi e soli di un giovane ragazzo sperduto a Los Angeles inizia a sostituirsi il desiderio continuo di un contatto, fisico e spirituale, che più si avvicina, più fa allontanare i destini dei due protagonisti…

Meravigliosi i dialoghi di Café Society, tutti scritti con l'abile maestria di un Allen sempre pronto a non perdere la propria storica e apprezzatissima capacità di trattare, con la leggerezza tipica delle sue commedie romantiche, temi variegati, a volte complessi e sicuramente spumeggianti quali la profonda mentalità del popolo ebraico, l'autocritica analisi della vacuità del mondo del cinema e, “last but not least”, la divertente compresenza, nella finzione come nella realtà, di personalità macchiettistiche (si vedano i membri della famiglia del protagonista) che fanno da colorato e saporito contorno alla storia d'amore tra Bobby e Vonnie, asse portante di tutto il film.

E infine, tanto per dar credito al proverbio “date a Cesare quel che è di Cesare, e date a Dio quel che è di Dio”, un appunto di grande pregio, in termini sia oggettivamente cinematografici che soggettivamente patriottici, è dato dalle forti collaborazioni italiane all'opera di Woody Allen. Di origini italiane, infatti, è lo scenografo di Café Society, Santo Richard Loquasto, attivo sia nel cinema che in teatro e candidato tre volte all'Oscar per il proprio lavoro in ben tre film tutti firmati sempre dal maestro di Brooklyn, con il quale collabora dal 1980. Ma, soprattutto, è degno di nota il nome del direttore della fotografia di Café Society, Vittorio Storaro, che non ha certo bisogno di presentazioni.

(Café Society) - Regia: Woody Allen; Soggetto & Sceneggiatura: Woody Allen; Fotografia: Vittorio Storaro; Montaggio: Alisa Lepselter; Musiche: Stewart Lerman; Scenografia: Santo Loquasto; Costumi: Suzy Benzinger; Interpreti: Jesse Eisenberg (Bobby Dorfman), Kristen Stewart (Vonnie Sybil), Steve Carell (Phil Stern), Blake Lively (Veronica Hayes), Parker Posey (Rad Taylor); Produzione: Gravier Productions; Distribuzione IT: Warner Bros.; Origine: U.S.A., 2016; Durata: 96'; Web info: http://ift.tt/2cDLUyz...; Punteggio stelle: 5/5.



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Indivisibili

È nelle terre ferite del Litorale Domizio e degli abusi di Castel Volturno, tra le rovine dell'ex Villaggio Coppola e le statue del Cristo abbandonate sulla spiaggia, che Edoardo De Angelis costruisce la parabola del suo terzo lungometraggio, Indivisibili. Casertano, il regista di Perez. e di Mozzarella stories sembra non avere dubbi: “Qualunque cosa sia il mio cinema, nasce da lì e non dal cinema”. Eppure il suo film si nutre di tanto cinema ed è imbevuto di citazioni e riferimenti, e mentre l'amore per la sua terra lo induce a tracciare un percorso antropologico, il cinema lo spinge a volgere il suo sguardo verso la dimensione della fiaba. La storia, che nasce da un soggetto di Nicola Guaglianone (Lo chiamavano Jeeg Robot), è quella di Viola e Daisy, due gemelle siamesi che si esibiscono ai matrimoni e alle feste cantando canzoni scritte dal padre (Massimiliano Rossi), e che, grazie ai loro guadagni, riescono a mantenere l'intera famiglia. Oltre al padre con il vizio del gioco e alla madre (la grande Antonia Truppo ammirata in Jeeg Robot) che tira avanti tra una scappatella e un tiro di marijuana, ci sono due zii bigotti che si occupano del trucco e dell'allestimento delle esibizioni. Il fragile equilibrio su cui si regge il ménage di questa strampalata famiglia, che vive in una villetta abbandonata sulla spiaggia, s'incrina però nel momento in cui le gemelle, ormai maggiorenni, apprendono da un chirurgo (interpretato da Peppe Servillo) che possono essere separate senza alcun danno. Così il sogno di una vita normale s'insinua tra le sorelle, minacciando di compromettere gli affari della famiglia. De Angelis sceglie con coraggio di intraprendere la strada, battuta soprattutto dal cinema italiano d'autore negli ultimi anni, del surreale e del grottesco. Non si può non pensare immediatamente a La donna scimmia e in generale al cinema di Marco Ferreri. E proprio Marco Ferreri è il nome che De Angelis dà al personaggio interpretato da Gaetano Bruno, il laido impresario musicale attratto dalla sessualità freak delle sorelle, tributando così al regista un omaggio obliquo. Ma il film non ha la cattiveria di un Ferreri né la sua volontà di affondare nella carne dei personaggi. Semmai il film sembra rimandare a un certo Garrone, sicuramente a L'Imbalsamatore per atmosfere e ambientazione, ma anche a Reality, per l'andamento favolistico e la volontà di rappresentare un mondo impastato di credulità e superstizione. Ma è forse il Pinocchio di Collodi il riferimento più diretto. Il film infatti è una favola realistica che descrive il viaggio delle due gemelle siamesi alla ricerca di un corpo umano che possa regalare loro una vita normale, passando attraverso la rapacità di chi vuole sfruttarle e le bizzarrie circensi da Mangiafuoco di preti e camorristi e impresari pescecane. De Angelis è bravo, quando non esagera come nella scena del festino in barca, a mettere in scena una fantasmagoria che oscilla costantemente tra il sacro e il profano, dove la dimensione degradata trova il suo contraltare in una religiosità che risulta altrettanto malata. Alle volte però l'insistenza sugli aspetti più grotteschi e kitsch suona un po' prevedibile e di maniera e fa perdere di compattezza a un racconto che procede soprattutto per accumulo. Presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 2016, dove ha raccolto applausi e consensi e dove in molti l'avrebbero visto bene tra i film del concorso ufficiale, Indivisibili trova la sua forza soprattutto nell'interpretazione straordinaria delle due sorelle esordienti, Marianna e Angela Fontana. Se una delle due mangia troppo l'altra ha mal di pancia, se una si masturba l'altra geme: il rapporto tra Daisy e Viola relega in secondo piano tutto il resto. La possibilità di separarsi è una grande opportunità, ma anche un salto nel vuoto, un taglio netto con il mondo, così come l'hanno conosciuto fino a quel momento. Sarà colei che all'inizio è sembrata essere la metà più debole a trovare la forza per colmare il vuoto della separazione, una separazione che è il primo passo verso l'emancipazione da un mondo governato dal malaffare e dalla sopraffazione. Le note dolenti e rarefatte di Enzo Avitabile paiono accompagnare le parole di Edoardo De Angelis quando afferma: “cercavo la straordinaria ribellione della purezza contro la prepotenza della corruzione e ho trovato l'umanità struggente della normalità”.

(Indivisibili); Regia: Edoardo De Angelis; sceneggiatura: Nicola Guaglianone, Barbara Petronio, Edoardo De Angelis; fotografia: Ferran Paredes Rubio; montaggio: Chiara Griziotti; musica: Enzo Avitabile; interpreti: Angela Fontana, Marianna Fontana, Massimiliano Rossi, Antonia Truppo, Peppe Servillo, Gianfranco Gallo, Gaetano Bruno, Marco Mario De Notaris, Toni Laudadio; produzione: Tramp ltd, in collaborazione con O'Groove, Medusa Film, Mediaset; distribuzione: Medusa Distribuzione origine: Italia, 2016; durata: 100'



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Elvis & Nixon

Introdotto da accattivanti titoli di testa che omaggiano a piene mani l'estetica degli anni '70, scandito da didascalie qua e là fin troppo ridondanti che frammentano il testo in sequenze di sapore quasi teatrale Elvis & Nixon, diretto da Liza Johnson, è un breve film (sotto i novanta minuti) di buona fattura che racconta l'incontro avvenuto nel dicembre del 1970 fra il presidente e la star americana nello studio ovale. Il film precisa fin dalle primissime didascalie che solo a partire dai primi mesi del 1971 Nixon prese l'abitudine di far registrare le conversazioni tenutesi alla Casa Bianca (chi di spada…), ciò significa che il film che ci accingiamo a vedere è – fatta salva la non trascurabile circostanza che l'incontro è davvero avvenuto – opera d'invenzione, congettura. Del resto le uniche sequenze esplicitamente rubricabili alla voce footage sono brevissimi sgranati frammenti di ripresa della Washington di allora, catturati attraverso i finestrini di un'auto. La piacevolezza del film consiste essenzialmente nella capacità di declinare una macrostruttura classica con un ritmo, una sceneggiatura e dei dialoghi che al contempo tradiscono fin troppo chiaramente la lezione paradossale e citazionista del cinema americano anni ‘90, diciamo così, alla Coen/Tarantino. Le tre macrosequenze sono invece, per l'appunto, di assoluta classicità: i preparativi del viaggio di Elvis da Graceland a Washington passando per Los Angeles a recuperare l'amico Jerry, allo scopo di incontrare Nixon per offrire i propri servigi come agente sotto copertura (tesi), i tentativi all'inizio vani di forzare il sostanziale disinteresse del presidente, animale politico fondamentalmente tetragono alle sollecitazioni e all'appeal mediatico dello show business e dei miti della modernità (antitesi) e, infine, lo happy end, una specie di autentico e sorprendente innamoramento di Nixon brutto anatroccolo, conquistato (anche) dal modello di mascolinità consapevole di Elvis (sintesi). Il tutto avviene non senza, appunto, il ricorso a qualche episodio liminare e parentetico, a qualche figura di raccordo, a qualche iperbole nei dialoghi e nelle caratterizzazioni soprattutto di Elvis. Per un film come questo una scelta centrale da compiersi era il casting e il make up, in particolare per i due protagonisti, personaggi famosissimi, esposti mediaticamente, oggetto di imitazioni (e - soprattutto Elvis - affiancato da frotte di sosia), nonché già rappresentati al cinema. E la regista ha opportunamente optato per una condivisibile via di mezzo: i volti non inseguono minimamente le somiglianze, Michael Shannon, in più di una sequenza ci ha semmai ricordato Michael Jackson, mentre nell'abbigliamento e nella postura la regista ha cercato di evocare il più possibile i modelli reali. Kevin Spacey, che interpreta Nixon, aveva – e lo sapeva lui, lo sapeva la regista, lo sanno buona parte degli spettatori –un problema ulteriore: riuscire a lasciarsi alle spalle quanto più possibile Frank Underwood, il presidente USA di House of Cards, il personaggio che proprio lo Studio Ovale, dove avviene l'incontro, lo conosce a menadito. Lavorando magistralmente sul corpo e sulle espressioni facciali (arcigne e quasi deformi), Spacey, va detto, ci è riuscito a meraviglia. E anche lo Shannon ben più dinoccolato di un Elvis seppur non ancora completamente debordato dei primi anni '70 è molto credibile. Lo spettatore non può non chiedersi se il film si esaurisca in un colto e disincantato hommage a un'epoca trascorsa (disincantato anche perché in fondo privo di mitizzazione, per esempio in un uso antifrastico del soundtrack, musica nera a cavallo fra anni '60 e anni '70, neanche un pezzo di Elvis!) o se vi sia anche un inconfessato intento di critica culturale al presente, dove l'endorsement di attori e cantanti è una risorsa irrinunciabile per candidati presidenti o presidenti in carica. In fondo la rozza indifferenza di Nixon fa proprio tenerezza.

(Elvis & Nixon). Regia: Liza Johnson sceneggiatura: Joey Sagal, Hanala Sagal, Cary Elwes; fotografia: Terry Stacey; montaggio: Sabine Hoffman, Michael Taylor; interpreti: Michale Shannon (Elvis), Kevin Spacey (Nixon), Alex Pettyfer (Jerry), Johnny Knoxville (Sonny), Colin Hanks (Krogh), Evan Peters (Chapin); produzione: Autumn Productions, Elevated Films, Holly Wiersma Productions origine: Usa 2016; durata: 86'. Proposta di voto: 4 stelle su 5.



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Venga a prendere il caffè da noi

Sabato 10, in collaborazione con AROMA, una mattinata dedicata al caffè con degustazioni, due workshop, proiezioni, una mostra e la pittura al caffè di Martina Lupi. Ingresso libero

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Gene e i geni della commedia ebraica

Gene Wilder (a pochi giorni dalla scomparsa), Woody Allen, Mel Brooks e tanti altri. Un omaggio alla più potente corrente sotterranea della commedia americana anni Settanta. Dal 2 al 14 ottobre.


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UCI Cinemas di Roma, Milano e di tutta Italia: trovacinema e acquista biglietto su Comingsoon.it

Con UCI Cinemas e Comingsoon.it salti la coda!

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Nuovi Film al Cinema dal 29 settembre 2016

Ben Hur, Cafè Society, Indivisibili, Liberami, The Assassin, Abel Il figlio del vento, Al posto tuo, Le ultime cose, Se permetti non parlarmi di bambini.

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Si è spento il giornalista e critico cinematografico Luca Svizzeretto. Domani, a Roma, i funerali

Si è spento a Roma, a soli trentasette anni, il giornalista e critico cinematografico Luca Svizzeretto.

La sua attività si concentrava su due ambiti, sviscerati a mò di vasi comunicanti: il calcio e il cinema. Inizia a lavorare da giovanissimo nelle radio romane, di fatto conduce programmi sportivi non facendo mai segreto della sua grande passione per l'Inter. Collabora con testate giornalistiche, come il quotidiano "Nuovo Oggi", e diventa una voce costante e originale nel dibattito critico sulle immagini in movimento.

Istancabile professionista, ha seguito, come giornalista, i maggiori festival internazionali di cinema, da Cannes a Venezia, da Locarno a Roma, non tralasciando tuttavia il racconto di manifestazioni più raccolte e accattivanti; su questa linea molti suoi lettori si appassionavano alle cronache del Festival Noir di Courmayer o del Far East di Udine.

Figura indipendente, sincera e fuori dagli schemi, Svizzeretto avrebbe compiuto trentotto anni il prossimo sei novembre. Tutta la redazione di Close up lo ricorda con lieta stima e si stringe attorno al dolore dei familiari.

Per chi volesse dare un ultimo saluto a Luca, i funerali si svolgeranno domani venerdì 30 settembre, alle ore 10.30, alla Chiesa Gesù Divin Maestro a Roma.



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John Malkovich plays David Lynch: l'attore entra a modo suo nel mondo del regista

Una performance nata da un progetto della David Lynch Foundation a favore della meditazione trascendentale.

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Henry Pioggia di sangue, il trailer della versione restaurata

L'incubo di Nanni Moretti in Caro Diario torna a farsi apprezzare al di là delle ironie.

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Addio al collega Luca Svizzeretto

Se n'è andato a nemmeno 38 anni per una malattia impietosa il giornalista sportivo e cinematografico, che tutti conoscevamo.

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Se permetti non parlarmi di bambini!

Un film sull'allergia ai bambini per illuminarne, in chiave di commedia, la sensibilità e l'intraprendenza.
* * 1/2 - - (mymonetro: 2,50)

Regia di Ariel Winograd. Con Diego Peretti, Maribel Verdú, Guadalupe Manent, Martín Piroyansky, Horacio Fontova, Marina Bellati, Guillermo Arengo, Pablo Rago, Jorgelina Aruzzi, Erika de Sautu Riestra, Lucía Maciel, Esteban Menis, Carla Pandolfi, Iair Said.
Genere Commedia - Argentina, Spagna, 2015. Durata 100 minuti circa.

Da quando si è separato Gabriel non ha fatto altro che pensare a sua figlia Sofia e a trascorrere del tempo con lei. Le altre donne non sembrano interessargli nemmeno. Poi però si ripresenta al suo negozio di musica l'ex compagna di liceo Vicky, da sempre ammirata, oggi più affascinante che mai. Per lei, Gabriel è disposto a tutto, persino a mentire su quanto ha di più caro. Così, quando Vicky gli fa capire che potrebbe essere sua per sempre, a patto che non ci siano bambini di mezzo, Gabriel non ha il coraggio di dirle la verità su Sofia e nega la sua esistenza.





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mercoledì 28 settembre 2016

Mel Gibson in trattative per l'action adventure Every Other Weekend

Dopo Blood Father, l'attore di nuovo diretto da un regista francese, Benjamin Rocher.

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Justin Lin dirigerà il film delle Hot Wheels

Il regista di Fast and Furious e Star Trek Beyond porterà al cinema le famose macchinine giocattolo della Mattel

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Ben-Hur

Un remake di cui sfuggono scopo e necessità, destinato a far rimpiangere i predecessori
* 1/2 - - - (mymonetro: 1,50)

Regia di Timur Bekmambetov. Con Jack Huston, Toby Kebbell, Morgan Freeman, Rodrigo Santoro, Nazanin Boniadi, Ayelet Zurer, Sofia Black-D'Elia, Haluk Bilginer, Pilou Asbæk, Marwan Kenzari, Moises Arias, Yasen Atour, David Walmsley, James Cosmo.
Genere Drammatico - USA, 2016. Durata 125 minuti circa.

Nella provincia di Giudea, sotto il governo dell'imperatore Tiberio, il principe Giuda Ben-Hur cerca di mantenere la propria autonomia da Roma dissociandosi al contempo dai turbolenti ribelli Zeloti. Quando il fratello adottivo Messala, romano anziché giudeo, torna a Gerusalemme dalla famiglia che lo ospitò, chiede a Giuda un aiuto nel fermare gli attentatori alla vita del governatore Ponzio Pilato. Ma per una sfortunata coincidenza Ben-Hur viene accusato di cospirazione e Messala non farà nulla per salvarlo: la famiglia del principe è condannata a morte e Ben-Hur viene spedito in una galea a remare in catene, al ritmo dei tamburi dei suoi aguzzini. Solo il desiderio di vendetta alimenta la sua voglia di vivere.





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Abel - Il figlio del vento

Un film per 'famiglie' che integra alla perfezione immagini documentaristiche e vicenda narrata
* * * 1/2 - (mymonetro: 3,50)

Regia di Gerardo Olivares. Con Jean Reno, Tobias Moretti, Manuel Camacho, Eva Kuen.
Genere Avventura - Austria, 2015. Durata 98 minuti circa.

In un nido di aquile il primo nato scaccia il secondo facendolo precipitare. A trovare l'aquilotto è un bambino, Lukas, che ha un difficile rapporto con il padre cacciatore. Lukas gli tiene nascosta la presenza del rapace mentre cerca di farlo crescere anche con l'aiuto di Danzer, un guardaboschi. Giungerà anche il momento di insegnare ad Abel (così è stato battezzato pensando al fratello Caino che voleva la sua morte) a volare rischiando così una separazione.





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Café Society

A Los Angeles per diventare un agente cinematografico
* * * * - (mymonetro: 4,00)

Regia di Woody Allen. Con Jeannie Berlin, Steve Carell, Jesse Eisenberg, Blake Lively, Parker Posey, Kristen Stewart, Corey Stoll, Ken Stott, Anna Camp, Stephen Kunken, Sari Lennick, Paul Schneider.
Genere Commedia - USA, 2016. Durata 96 minuti circa.

New York, anni Trenta. Bobby Dorfman lascia la bottega del padre e la East Coast per la California, dove lo zio gestisce un'agenzia artistica e i capricci dei divi hollywoodiani. Seccato dall'irruzione del nipote e convinto della sua inettitudine, dopo averlo a lungo rinviato, lo riceve e lo assume come fattorino. Bobby, perduto a Beverly Hills e con la testa a New York, la ritrova davanti al sorriso di Vonnie, segretaria (e amante) dello zio. Per lui è subito amore, per lei no ma il tempo e il destino danno ragione al sentimento di Bobby che le propone di sposarlo e di traslocare con lui a New York. Ma il vento fa (di nuovo) il suo giro e Vonnie decide altrimenti.





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Al posto tuo

Una commedia che racconta lo scambio di vite fra due personaggi radicalmente diversi.
* 1/2 - - - (mymonetro: 1,50)

Regia di Max Croci. Con Luca Argentero, Stefano Fresi, Ambra Angiolini, Grazia Schiavo, Carolina Poccioni, Marco Todisco, Giulietta Rebeggiani, Gualtiero Burzi, Pia Lanciotti, Giulia Greco, Nicola Stravalaci, Roberta Mengozzi, Angela Melillo, Fioretta Mari, Serena Rossi.
Genere Commedia - Italia, 2017. Durata 90 minuti circa.

Luca e Rocco sono i direttori creativi di due aziende che producono sanitari, ma quando verrà completata l'imminente fusione delle loro ditte ci sarà posto solo per uno dei due. La dirigenza, nella persona di una tedesca sadica che ama divertirsi con i destini dei suoi sottoposti, decide che Luca e Rocco, per salvare il proprio lavoro, debbano sottoporsi ad un gioco di ruolo: per una settimana si scambieranno vite, famiglie, case e abitudini di vita perché, essendo l'uno l'opposto dell'altro, il management pensa che il direttore creativo ideale debba riassumere in sé le virtù di entrambi. Luca è un architetto bello, atletico, vegano, single, sciupafemmine e allergico ai bambini che vive in un appartamento asettico nel centro di Roma, mentre Rocco è un geometra sovrappeso sempre a dieta, sposato con tre figli, che vive in provincia in una villa sovraffollata. Riusciranno a sopravvivere una settimana nei panni dell'altro?





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