giovedì 31 marzo 2022

I migliori film in streaming di Mckenzie Davis

Dobbiamo subito confessare che la nostra personale infatuazione artistica per Mackenzie Davis non è arrivata grazie alla sua filmografia ma attraverso il piccolo schermo. Insieme a Lee Pace, Scoot McNairy e Kerry Bishé infatti l'attrice canadese che compie oggi 35 anni è stata protagonista di una serie di culto come Halt and Catch Fire, che vi consigliamo caldamente di riscoprire nel caso non l’abbiate vista. Al cinema la Davis si sta costruendo una discreta fama all'interno di un genere solitamente “maschile” come la fantascienza, avendo già partecipato a due saghe leggendarie quali quelle di Terminator e Blade Runner. Se aggiungiamo poi che ha collaborato con un “maestro” del campo come Ridley Scott, ecco che il gioco è fatto. Vi lasciamo dunque ai cinque film in streaming che fino a oggi hanno contraddistinto il lavoro di MacKenzie Davis. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Mackenzie Davis

  • Sopravvissuto - The Martian
  • Blade Runner 2049
  • Tully
  • Terminator: Destino Oscuro
  • The Turning - La casa del Male

Sopravvissuto - The Martian (2015)

La Davis entra nel cast gigantesco del kolossal diretto da Ridley Scott. Con lei il protagonista Matt Damon, Jessica Chastain, Jeff Daniels, Sebastian Stan, Kate Mara, Kristen Wiig, Donald Glover e altri. Sopravvissuto - The Martian è uno sci-fi di grande respiro ma anche capace di intimismo ed emozioni soffuse. Nomination all’Oscar per il film, l’attore protagonista e l’adattamento scritto da Drew Goddard. Enorme successo di pubblico, e piuttosto meritato. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Disney +.

Blade Runner 2049 (2017)

Poche ma fondamentali sequenze nel sequel del capolavoro diretto di Ridley Scott diretto da un ispirato Denis Villeneuve. Blade Runner 2049 vede un carismatico Ryan Gosling confrontarsi col mito dentro una messa in scena che privilegia l’estetica alla narrazione, anche perché il direttore della fotografia Roger Deakins (Oscar) fa gli straordinari e ci regala un film visivamente magnifico. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

Tully (2018)

Coprotagonista insieme a un’ispiratissima Charlize Theron della commedia dolceamara targata Jason Reitman, Mackenzie Davis risponde con una prova d’attrice calorosa, gentile e appassionata. Tully avrebbe meritato ben altra accoglienza perché si tratta di un lungometraggio molto sincero, che mette in scena le piccole difficoltà di tutti i giorni con verità attraverso un ritratto femminile complesso, amabile e non conciliatorio. Fino a oggi la miglior prova della Davis al cinema. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes.

Terminator: Destino Oscuro (2019)

È la Davis la sorpresa del nuovo capitolo delle avventure cinematografiche del cyborg più famoso della storia del cinema. Tim Miller dirige Terminator: Destino Oscuro in maniera solida e drammatica, lavorando su una sceneggiatura spesso frammentata. Il risultato è decisamente alterno, ma quando azzecca tempi e storia il film si fa vibrante. Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton tornato dai primi due, leggendari capitoli. Un film che ha più pregi di quanti critica e pubblico non abbiamo trovato. Peccato. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Disney +.

The Turning - La casa del Male (2020)

Chiudiamo la carrellata su MacKenzie Davis con il nuovo adattamento del classico horror Giro di vite scritto da Henry James. Una regista con un occhio non scontato come Floria Sigismondi dirige l’attrice e Finn Wolfhard in un piccolo lungometraggio capace di momenti di giusta tensione. Il genere c’è tutto, l’atmosfera è spesso efficace e in un paio di scene si salta sulla poltrona. Cosa chiedere di più a The Turning - La casa del Male? Non funziona tutto, ma si lascia decisamente vedere, soprattutto grazie alla protagonista e alla sua presenza scenica. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.



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Un altro mondo

Cambio di prospettiva
* * * 1/2 - (mymonetro: 3,63)

Regia di Stéphane Brizé. Con Vincent Lindon, Sandrine Kiberlain, Anthony Bajon, Marie Drucker, Guillaume Draux, Olivier Lemaire, Christophe Rossignon, Valérie Lamond, Jérôme Soufflet, Isabelle Rufin.
Genere Drammatico - Francia, 2021. Durata 96 minuti circa.

Philippe Lemesle dirige nella provincia francese un'azienda di elettrodomestici appartenente a un gruppo internazionale. Per far fronte alla concorrenza, all'ennesima crisi e alle esigenze dei suoi superiori, che vorrebbero sul tavolo un piano di licenziamento impossibile da attuare, manda a rotoli la sua vita. La moglie, trascurata, vuole il divorzio, il figlio, ossessivo compulsivo, ha bisogno di cure psichiatriche. Tirato da ogni parte, Philippe non sa più come soddisfare gli affetti e assolvere i doveri. Tra incudine e martello, dovrà decidere se eseguire il piano di mobilità o trovare una maniera di aggirare l'obbligo. Dovrà decidere se adeguarsi o fare la differenza.





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Un altro mondo

Alla scoperta di ataviche relazioni tra l'uomo e la natura
* * * 1/2 - (mymonetro: 3,75)

Regia di Thomas Torelli.
Genere Documentario - Italia, 2013. Durata 63 minuti circa.

Un film documentario che racconta il viaggio dell'umanità alla scoperta di se stessa ed esplora la relazione fra noi, il mondo e l'universo come un tutto unico, riscoprendo connessioni universali ben note alle tradizioni antiche, ed oggi spesso separate in maniera innaturale poiché incomprese. È il pellegrinaggio dell'uomo verso la riconquista e la legittimazione di un posto nell'universo, sia come singolo che come collettività, per creare una propria realtà.





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mercoledì 30 marzo 2022

Shepherd: il terrificante trailer dell'horror soprannaturale con Tom Hughes e Greta Scacchi

Scritto e diretto da Russell Owen e ambientato in Svezia, Shepherd è un suggestivo horror soprannaturale interpretato da Tom Hughes e Greta Scacchi. Il trailer del film.

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Dual: Karen Gillan combatte col suo clone nel trailer del bizzarro film con Aaron Paul

Karen Gillan e Aaron Paul sono i protagonisti del bizzarro killer fantascientifico Dual, in cui una donna deve sopravvivere al suo clone. Il trailer.

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Sonic 2 - Il film avvia il Sonic Cinematic Universe, lo confermano gli autori

I producer di Sonic 2 - Il film, in arrivo al cinema il 7 aprile, confermano che ormai il "porcospino blu" della Sega ha trovato una seconda casa tra cinema e streaming, anzi un cinematic universe!

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Sharon Stone è la cattiva nel film DC Blue Beetle

Sharon Stone torna nel mondo DC, anzi nel DC Extended Universe, come villain ufficiale di Blue Beetle, il film che arriverà in sala nell'agosto 2023 ed è interpretato come sappiamo dallo Xolo Maridueña di Cobra Kai, nel ruolo del protagonista Jaime Reyes alias appunto Blue Beetle. Ma chi interpreterà Sharon Stone nel film? Qual è stata la sua precedente partecipazione a un cinecomic Warner Bros / DC?
[Foto di Sharon Stone a cura di Gage Skidmore, da Wikimedia Commons] Leggi anche L'assistente di volo: Sharon Stone interpreterà un ruolo prominente nella stagione 2

Sharon Stone cattiva di Blue Beetle, nel ruolo di Victoria Kord

In Blue Beetle, adattamento Warner Bros. dell'omonimo fumetto DC nato nel 1939 e ideato da Charles Nicholas, Sharon Stone interpreterà Victoria Kord: non affrettatevi a cercarla in qualche wiki sui personaggi DC Comics, perché è un personaggio inedito creato appositamente per il lungometraggio di Angel Manuel Soto. L'annuncio della presenza di Sharon Stone è accompagnato dalla rivelazione di un villain invece di lungo corso, Carapax l'Uomo Indistruttibile, che sarà portato sullo schermo dal Raoul Max Trujillo di Mayans M.C. Pare comunque che sarà proprio Victoria Kord l'antagonista principale della storia.
Della trama non si conosce nulla, però va detto che il cognome "Kord" appare spesso nel fumetto, legato a un inventore che in uno dei cicli di vita del personaggio è stato l'identità segreta di Blue Beetle. Il film tuttavia sceglie come protagonista Jaime Reyes, quindi l'ultima incarnazione del supereroe risalente al 2006. Ha comunque un legame storico con i suoi predecessori: i suoi poteri derivano dallo scarabeo magico consegnato proprio dal precedente "Blue Beetle" Ted Kord al Mago Shazam. Per alterne vicende lo scarabeo è stato raccolto a El Paso in Texas proprio da Jaime.
Nel resto del cast di Blue Beetle, a decisa trazione latina, ci sono Harvey Guillén, Belissa Escobedo e Bruna Marquezine.
Sharon Stone torna quindi nei cinecomic, a quasi vent'anni di distanza dal Catwoman con Halle Berry, dove peraltro vestiva sempre i panni della cattiva della situazione, una folle industriale che mirava a immettere sul mercato una crema di bellezza dagli allucinanti effetti collaterali...



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Jim Carrey "disgustato" dalla standing ovation all'Oscar a Will Smith

Non si sono ancora spenti gli echi del "fuori programma" degli ultimi Oscar, ovvero lo schiaffone rifilato da Will Smith a Chris Rock, reo di una battuta poco felice sulla "acconciatura" della moglie dell'attore Jada Pinkett, a cui continuano ad arrivare reazioni e commenti. Una di queste appartiene a Jim Carrey, che ne ha parlato con la CBS durante la promozione del film Sonic 2.

Jim Carrey contro Hollywood nel caso Will Smith

Quello che ha colpito soprattutto Jim Carrey, il popolarissimo attore canadese che non si è sempre sentito di casa a Hollywood, è stata più che altro la successiva reazione dei presenti alla cerimonia, quando Will Smith è salito sul palco per ritirare l'Oscar come miglior attore per Una famiglia vincente - King Richard e tutti si sono alzati in piedi per tributargli una calorosa standing ovation. Queste le sue parole:

La standing ovation mi ha disgustato. Hollywood in massa è senza spina dorsale e questa per me è stata una chiara indicazione del fatto che non siamo più il club dei fighi.

Carrey, prima di arrivare al successo, ha lavorato a lungo nella stand-up comedy e in questa veste ha difeso Chris Rock, che si è comportato in modo molto composto dopo l'incidente e ha deciso di non sporgere denuncia (come sarebbe stato suo diritto fare, essendo stato aggredito pubblicamente). Lui non sarebbe stato altrettanto conciliante, come ha dichiarato.

Io avrei annunciato stamani che avrei citato Will per danni per 200 milioni di dollari, perché quel video resterà per sempre, sarà onnipresente. Quell'insulto durerà per molto, molto tempo. Se vuoi urlare dal pubblico la tua disapprovazione o dire qualcosa su Twitter va bene, ma non hai il diritto di salire su un palco e colpire qualcuno in faccia perché ha detto delle parole.

Su questo Carrey ha ragione perché, a differenza di quanto in genere succede in rete, questa scenata pubblica non verrà dimenticata tanto presto. Vedremo se altri interverranno in merito alla questione.



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martedì 29 marzo 2022

Cinema e musica: i migliori film in streaming che raccontano questo connubio

Cinema e musica hanno rappresentato nella storia del cinema americano un connubio capace di regalarci titoli molto spesso indimenticabili, come dimostrano i cinque film in streaming qui sotto. Anche senza necessariamente portare sul grande schermo la vita di celeberrimi cantanti o più in generale musicisti - pensiamo ad esempio a titoli recenti come Ray o Bohemian Rhapsody, che hanno portato all'Oscar rispettivamente Jamie Foxx e Rami Malek - il cinema americano ha saputo raccontare con precisione psicologica cosa significhi essere un artista che, più o meno consciamente, ha dedicato la propria esistenza alla musica. Spesso in maniera esclusiva o addirittura ossessiva. Dunque, come sempre, buona lettura.

Cinque grandi film in streaming che mettono in scena cosa significhi essere un musicista

  • Nashville
  • Mo’ Better Blues
  • Crazy Heart
  • A proposito di Davis
  • A Star Is Born

Nashville (1975)

Il capolavoro diretto dall’intramontabile Robert Altman mette in scena una polifonia di voci e suoni sullo sfondo di un festival musicale. Nashville diventa un film-evento, mette in scena la vita di artisti come mai l’avevamo vista prima, un concerto di voci e di umanità che comprende performance straordinarie quali ad esempio quella di Lily Tomlin. Un film che ha fatto la storia del cinema negli anni ‘70, candidato all’Oscar per il film e la regia ma sconfitto da Qualcuno volò sul nido del cuculo. Poco importa, quando si scrive la storia del cinema in questo modo…Disponibile su Amazon Prime Video.

Mo’ Better Blues (1990)

Uno dei film meno conosciuti ma senza dubbio migliori diretti da Spike Lee. Il suo stile di regia inimitabile al servizio di un Denzel Washington stratosferico, il quale interpreta un musicista che si dedica alla propria arte molto più che alla monogamia. Momenti di musica che rapiscono cuore e anima, a supporto attori del calibro di Wesley Snipes, John Turturro e lo stesso Lee. Presentato a Venezia, Mo’ better Blues fonde con pienezza storia e contenuto, in un crescendo cinematografico sublime. Da rivedere e amare sempre più, ogni volta. Disponibile su CHILI.

Crazy Heart (2009)

Scott Cooper ha l’intelligenza filmica di costruire Crazy Heart interamente intorno a una leggenda come Jeff Bridges, che ripaga con una prestazione appassionata e vibrante, capace di farlo arrivare finalmente all’Oscar come miglior attore protagonista. Accanto a lui una bravissima Maggie Gyllenhaal, candidata a supporto. Melodramma di forte presa emotiva, ben scritto e diretto ma soprattutto interpretato in maniera poderosa. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW, Disney +.

A proposito di Davis (2013)

La vita solitaria e ai margini di un musicista vista dall’occhio unico di Joel e Ethan Coen. A proposito di Davis è un melodramma con momenti surreali, magnificamente fotografato da Bruno Delbonnel e con protagonista un Oscar Isaac che riesce a restituire tutte le sfumature del personaggio principale. Gran Premio a Cannes per un film prezioso e dolcemente stonato. Nel cast anche Carey Mulligan, Justin Timberlake e l’immancabile John Goodman in un cameo stupendo. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes.

A Star Is Born (2018)

Enorme successo di pubblico e critica per l’esordio dietro la macchina da presa di Bradley Cooper. Il rifacimento di A Star Is Born viene scritto in maniera robusta anche da Eric Roth tra gli altri, e consente  all’attore e a una perfetta Lady Gaga di sfoderare due prove canore e emozionali davvero di livello. Oscar per la bellissima canzone Shallow, tante candidature meritate. Lungometraggio di spessore, molto ben realizzato. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.



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Nicole Kidman agli Oscar: quella foto non è la sua reazione allo schiaffo di Will Smith

Abbiamo visto tutti, e sicuramente riso, la foto di Nicole Kidman col volto stravolto dalla sorpresa, in una posa scomposta, mentre si dice che reagisce allo schiaffo dato da Will Smith a Chris Rock nella serata degli Oscar e che è immediatamente diventata un meme popolarissimo. Bene, oggi si scopre (anzi, lo scopre il sito Vulture) che non è esattamente così.

La foto di Nicole Kidman è stata scattata in un altro momento

Anche se l'espressione di Nicole Kidman ci sembrava (e resta) perfetta come commento dell'increscioso siparietto tra Will Smith e Chris Rock durante la serata degli Oscar, in realtà la foto è stata scattata prima, anzi è stata pubblicata da Getty Images ore prima di quell'evento, durante l'ora che ha preceduto la diretta e in cui sono stati consegnati i premi "tecnici" esclusi dalla cerimonia live. E circolava già in rete 26 minuti prima dell'inizio della cerimonia vera e propria. Ora resta la curiosità di capire cosa avesse suscitato quella reazione in Nicole Kidman, e noi siamo in grado di dirvelo.

Perché Nicole Kidman è così eccitata? Risponde il fotografo che ha scattato la foto

Il fotografo che ha immortalato Nicole Kidman in una posa decisamente insolita si chiama Myung Chung e lavora per il Los Angeles Times. Alla domanda in proposito di Vulture ha risposto:

Sì, la foto di Nicole Kidman è stata scattata durante la parte non ripresa dalle telecamere. A quanto pare era felice nell'aver visto Jessica Chastain dall'altra parte della stanza. Ha allungato le braccia e l'ha salutata con entrambe le mani. Poco dopo, Chastain si è avvicinata per salutare Kidman e suo marito Keith Urban.

Che dire? Fa piacere che Nicole Kidman voglia così bene all'amica e collega Jessica Chastain da esaltarsi nel vederla come un comune mortale nel vederla. E ricordiamo sempre che in rete spesso le cose non sono come appaiono.



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Gianni Cavina dimenticato dalla sua Bologna: ai funerali dell'attore l'amarezza di Pupi Avati

Si sono svolti ieri a Bologna, alla chiesa del Sacro Cuore, vicino a dove viveva, i funerali dell'attore Gianni Cavina, volto molto popolare del cinema e della tv, grazie soprattutto alla collaborazione lunga una vita col regista Pupi Avati. Purtroppo l'ultimo saluto a Cavina è stato amaro per chi gli voleva bene: assenti le autorità e scarsa la partecipazione dei bolognesi, per un attore che tanto aveva dato alla città. Come riporta un lungo articolo nella sezione locale di Repubblica, a firma Emanuela Giampaoli, Pupi Avati, dando l'ultimo saluto al suo amico, interprete e collaboratore, ha pronunciato quasi un'invettiva, esprimendo tutta la sua amarezza per questa situazione.

Pupi Avati saluta Gianni Cavina che avrebbe meritato di più da Bologna

Ai funerali di Gianni Cavina, scomparso dopo una lunga malattia il 26 marzo, secondo quanto riporta la cronista erano presenti i parenti stretti, tra cui la seconda compagna, Giovanna Galota, il figlio Fabrice e la cerchia più intima di amici tra cui gli Avati, per un totale di una cinquantina di persone, con molti posti vuoti nella Chiesa. Spiccava l'assenza dei rappresentanti delle istituzioni cittadine, anche se Cavina era stato ricordato in consiglio comunale, secondo un altro articolo, dal consigliere comunale del PD Maurizio Gaigher. Quando Pupi Avati alla fine delle esequie è andato a portare la sua testimonianza di affetto e riconoscenza all'amico ha avuto parole dure, tanto da confessare, lui che è credente, di non aver fatto la comunione durante la messa perché, ha detto, "sono nel peccato, sono profondamente rammaricato, provo addirittura odio nei riguardi della mia città guardando questa chiesa. Ed è lo stesso odio che ho provato a Roma tre anni fa quando venne a mancare il socio di Gianni, Carlo Delle Piane, e la scena è stata simile". Avati ha poi continuato ricordando che Cavina ha fatto tanto per portare la bolognesità in giro per l'Italia, ma non è stato capito: "Io immaginavo di trovare qui non dico le fanfare, le bande, non dico il sindaco, il presidente della Regione, il cardinale, ma Gianni meritava la presenza della città. Facciamogli un applauso vero".

Ha poi parlato del coraggio di Gianni Cavina e del fatto che aveva sempre minimizzato la sua malattia, anche quando si sentivano al telefono, per non deludere se stesso e Avati, nella speranza di un altro progetto insieme, per continuare il sogno che li aveva uniti e che lo aveva trasformato da comparsa in protagonista per lui e per il fratello Antonio. Riportiamo anche le commoventi parole con cui Pupi Avati ha salutato l'amico:

"Ecco Gianni, quando da bambini andavamo a giocare in cortile c'era sempre la luce, fino a quando la sera scendevano le tenebre. Le nostre mamme allora ci chiamavano per fare ritorno a casa. Era l'ora più brutta. Siamo arrivati a questo punto della nostra vita. Ci stanno chiamando a casa. Ciao Gianni".

Chi scrive in questo caso condivide l'apprezzamento per la figura umana e professionale di Gianni Cavina e l'amarezza di Pupi Avati per la sorte che tocca a certi professionisti che ci hanno rallegrato tante volte al cinema o in tv, ma che, per carattere, scelta o altre circostanze, si tengono lontani dal cosiddetto star system e vengono ingiustamente dimenticati.

Leggi anche Addio all'indimenticabile Gianni Cavina, attore feticcio di Pupi Avati


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The Amazing Spider-Man 3? Andrew Garfield ora è imbarazzato

L'entusiasmo incontrollabile dei fan per la reunion di Spider-Man No Way Home, che ha visto agire insieme Tom Holland, Andrew Garfield e Tobey Maguire, spinge da mesi a richiedere quell'Amazing Spider-Man 3 mai realizzato proprio con Andrew Garfield, fresco di Golden Globe e nomination all'Oscar per tick, tick... Boom! su Netflix. Garfield è tornato a parlarne proprio sul red carpet degli Oscar... e realizza di essere adesso un po' nei guai!

Andrew Garfield: The Amazing Spider-Man 3? Ora nessuno mi crederebbe

Non c'è ufficialmente un progetto The Amazing Spider-Man 3 all'orizzonte. Andrew Garfield, che ha interpretato Peter Parker in The Amazing Spider-Man, The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro e a (relativa) sorpresa in Spider-Man No Way Home, si è dichiarato disponibile a pensarci, ma non c'è nulla di concreto nell'aria presso la Sony. Oppure sì? In effetti, Garfield in particolare è consapevole di non essere più una fonte affidabile sulla questione, dopo i forzati e finti dinieghi che ha espresso per mesi, sulla sua partecipazione a No Way Home. Sul red carpet degli Oscar ha scherzato con The Hollywood Reporter:

Non ho nessun aggiornamento da fare. Tanto nessuno crederà mai più a quello che dico! Non ci sono piani in merito, è la verità. Tutti comunque mi daranno del bugiardo per il resto della mia vita. Sono come quello che ha gridato "al lupo al lupo!"

Tecnicamente Andrew non ha gridato "Al lupo, al lupo!" per No Way Home, anzi ha fatto il contrario, però il risultato potrebbe in effetti essere identico. Certamente, in un contesto in cui i Multiversi stanno prendendo piede (non soltanto in casa Marvel, ma anche DC), dove tutti possono interpretare tutti senza screditare i colleghi, in un'ottica di interpretazioni diverse dello stesso personaggio, un Amazing Spider-Man 3 non sembra più così assurdo. Men che mai lo sembra con No Way Home che ha raggiunto il 1.888.000.000 di dollari d'incasso mondiale! Leggi anche Spider-Man No Way Home, Andrew Garfield e le bugie a Emma Stone



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Harry Styles poteva essere nel Nosferatu di Robert Eggers

Ogni fan dell'ex-One Direction Harry Styles sarà curioso di sapere che l'attore e cantante era stato quasi scelto per partecipare al nuovo Nosferatu, diretto prossimamente da Robert Eggers, uno dei più quotati registi contemporanei dell'horror e del gotico. Ma quale ruolo avrebbe rivestito in questa nuova versione del Dracula di Bram Stoker, accanto alla già scelta Anya Taylor-Joy? E perché la cosa non è andata in porto? Leggi anche Eternals, la storia di Eros alias Harry Styles secondo la regista

Harry Styles fuori dal Nosferatu di Robert Eggers, Ana Taylor-Joy confermata

Robert Eggers ha da tempo avviato il remake del classico Nosferatu il vampiro (1922) di Friedrich Wilhelm Murnau, già rifatto da Werner Herzog con Klaus Kinski in Nosferatu - Il principe della notte (1979): per chi non lo sapesse, queste storie sono una rivisitazione non ufficiale del Dracula di Bram Stoker. Eggers per questo progetto aveva già da subito annunciato la partecipazione di Anya Taylor-Joy, che aveva lui stesso praticamente lanciato con il suo The VVitch nel 2013. Nessuno aveva mai fatto tuttavia il nome di Harry Styles, apparso di recente come Eros nel Marvel Cinematic Universe (nei titoli di coda di Eternals), però l'anno scorso il cantante ed Eggers erano stati avvistati a spasso per Londra, suggerendo che i contatti tra i due fossero mantenuti proprio per Nosferatu. Ed era in effetti vero: al New Yorker il regista ha confermato di averlo per un periodo coinvolto, ma che Styles si è chiamato fuori dal film per altri impegni. Secondo altre voci, l'intenzione non era però quella di fargli interpretare il tormentato protagonista, bensì Thomas, il marito del personaggio di Anya Taylor-Joy, Ellen Hutter.
Di Eggers vedremo tra poco l'ultima fatica, The Northman, una storia epica di vendetta con echi shakesperiani, nelle nostre sale dal 21 aprile: nel cast ci sono Alexander Skarsgård, la stessa Taylor-Joy, Nicole Kidman, Ethan Hawke, Willem Dafoe e Björk.



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Il muto di Gallura: una clip in esclusiva del western sardo con Andrea Arcangeli

Una faida nella Sardegna di metà ottocento, la figura leggendaria del bandito Bastiano Tansu, noto come Il muto di Gallura. Vi presentiamo una clip in anteprima esclusiva del film diretto da Matteo Fresi, al cinema dal 31 marzo per Fandango.

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Il caso Will Smith agli Oscar: gli ultimi aggiornamenti

Continuamo a parlare di quella che ormai è diventata per tutti la "saga dello schiaffo" di Will Smith a Chris Rock, reo di aver fatto una battuta (di dubbio gusto, ma è questo che fanno gli stand-up comedian spesso) che alludeva alla calvizie della per altro sempre bellissima moglie dell'attore Jada Pinkett Smith, appunto. C'è ancora qualcuno, tra l'altro, convinto che sia stato tutto preparato: ma perché? Per far fare una figura indegna a entrambi in mondo visione? Va bene che la cerimonia di premiazione degli Oscar ha ormai perso fascino e appeal, ma nessuno la svilirebbe così tanto e soprattutto due attori così noti non si presterebbero ad una farsa così triste. In realtà c'è chi, come Howard Stern, ha ipotizzato che Smith abbia dei "problemi mentali" (di sicuro ce li ha col controllo della rabbia) e chi, come Tiffany Haddish, si è schierata al suo fianco dicendo che ha compiuto un atto nobile e che ogni donna deve essere protetta dal suo uomo, con buona pace di chi crede nella capacità femminile di difendersi da sole, almeno con le parole. Oggi, comunque, ci sono novità.

Will Smith si scusa anche con Chris Rock

Aveva colpito tutti il fatto che Will Smith, che poco dopo l'increscioso episodio è salito sul podio per ricevere il primo Oscar della sua carriera per il ruolo di Richard Williams in Una famiglia vincente - King Richard, si era scusato coi colleghi candidati e con l'Academy ma non con Chris Rock. Diddy, che aveva fatto da paciere, assicurava che i due si erano chiariti, e Smith ha oggi fatto ricorso a Instagram per pubblicare il lungo messaggio che vedete qua sotto e in cui si scusa anche con l'oggetto della sua ira, con queste parole:

La  violenza in tutte le sue forme è pericolosa e distruttiva. Il mio comportamento di ieri sera agli Oscar è stato imperdonabile e inaccettabile. Le battute su di me fanno parte del mio lavoro, ma una battuta sulla malattia di Jada (l'alopecia, ndr) è stata insopportabile per me e ho reagito emotivamente. Voglio scusarmi pubblicamente con te, Chris. Sono stato fuori luogo e ho sbagliato. Sono imbarazzato e le mie azioni non corrispondono all'uomo che intendo essere. In un mondo di amore e gentilezza non c'è spazio per la violenza. Voglio scusarmi anche con l'Academy, i produttori dello show, tutti i partecipanti e tutti quelli che hanno guardato nel mondo. Voglio scusarmi con la famiglia Williams e con la mia famiglia di King Richard (si riferisce a cast e troupe, ndr). Mi dispiace profondamente che il mio comportamento abbia macchiato quello che è stato un bellissimo viaggio per tutti noi. Sono un work in progress. Sinceramente, Will.
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Will Smith (@willsmith)

La condanna di Richard Williams

Richard Williams, padre di Vanessa e Venus Williams, che è l'uomo che Will Smith interpreta nel film che gli ha dato l'Oscar, aveva da parte sua condannato il comportamento dell'attore, sia pure senza entrare nello specifico, affidando le sue parole al figlio Chavoita LeSane.

Non conosciamo tutti i dettagli di quel che è accaduto. Ma non ammettiamo che una persona ne picchi un'altra a meno che non sia per autodifesa.

L'Academy e la Screen Actors Guild aprono un'indagine disciplinare sull'incidente

Si sono poi palesate con due comunicati ufficiali sia l'Academy che la Screen Actors Guild (Smith aveva vinto anche il premio del sindacato degli attori). Queste le rispettive dichiarazioni:

L'Academy condanna le azioni del signor Smith durante lo show dell'altra sera. Abbiamo iniziato un'indagine formale sull'incidente ed esploreremo ulteriori azioni e conseguenze, secondo il nostro Staturo, le norme di condotte e le leggi della California.
Come sindacato che rappresenta i presentatori e altri attori che lavorano agli Oscar, SAG-AFTRA deve assicurarsi che i suoi membri lavorino sempre in un ambiente sicuro. La violenza o la violenza fisica in un luogo di lavoro non sono mai appropriate e il sindacato condanna qualsiasi condotta di questo tipo. L'incidente che ha coinvolto Will Smith e Chris Rock ai premi Oscar la sera scorsa è inaccattabile. Siamo in contatto con l'Academy of Motion Pictures Arts and Sciences e con l'ABC in merito a questo incidente e lavoreremo per garantire che questo comportamento venga affrontato in modo appropriato. SAG-AFTRA non rilascia commenti su nessun procedimento disciplinare in corso sui suoi membri.

In cosa di tradurrà tutto questo non ve lo sappiamo dire. Ma è probabile che ci sarà un richiamo ai diretti interessati e una multa, molto meno che a Will Smith venga chiesto di riconsegnare l'Oscar.

Cosa è successo nella regia durante la diretta tv? Il "bello" della diretta

Infine, molti si sono chiesti come la regia televisiva abbia gestito l'incidente mentre avveniva. I pochi secondi di differita hanno ovviamente consentito ai produttori dello show di coprire con i classici "beep" le parolacce pronunciate da Smith, ma poco altro si è potuto fare. Variety ha chiesto in merito alla situazione a Chris Mills, responsabile per la ABC, la rete che trasmetteva la diretta. Questa la sua descrizione di come è stato vissuto l'evento dalla cabina regia:

È arrivato Chris Rock e faceva, credo, del materiale su quello che era successo fino ad allora, come fanno tutti i comici. E ha fatto la battuta su Soldato Jane. Naturalmente si è visto che la battuta non è piaciuta a Jada. E all'improvviso Will si è alzato ed è salito sul palco. Ci sono già stati momenti in cui qualcuno si è alzato e ha fatto delle cose, per cui abbiamo pensato che fosse uno di quei casi".

Ben presto, però, produttori e registi si sono accorti che Will Smith non stava scherzando a sua volta:

Abbiamo iniziato a renderci conto che era una situazione reale quando Chris, che conosce certamente i limiti delle trasmissioni televisive, ha detto, "Will Smith mi ha menato di brutto" (in inglese l'espressione "Slapped the shit out of me" è molto più volgare ed eloquente, ndr). In quel momento è diventato evidente che non era uno scherzo.

Insomma, sullo schiaffo poteva ancora esserci un'intesa tra i due, ma è stata la reazione di Chris Rock a far loro capire che si faceva sul serio. A quel punto l'audio è sparito per un po':

"Quando hai la mano sul pulsante - continua Mills - io non l'avevo ma c'erano le persone incaricate di controllare - credo sia ovvio si preferisca togliere qualcosa piuttosto che lasciarlo passare". Poi, si è deciso di continuare con lo show:

Avevamo sentito che Denzel Washington e Tyler Perry erano andati da Will per vedere cosa succedeva e dargli consigli. Ma dovete ricordare che stavamo gestendo una diretta. Fosse stata una cosa pre-registrata, ci saremmo fermati, avremmo affrontato l'argomento e deciso cosa fare dopo. Ma in questo caso dovete ricordare che c'era uno spettacolo da fare. Ovviamente si è trattato di un momento spiacevole, ma non a un livello tale da pensare a fermare tutto lo show, che è quindi proseguito.

Possiamo solo immaginare la sorpresa, l'imbarazzo e la necessità di prendere una decisione rapida di fronte all'imprevisto e certo non li biasimiamo per come hanno gestito questa situazione di crisi.



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The Batman, record simbolico al boxoffice per il film con Robert Pattinson

The Batman ha appena toccato l'incasso di 673 milioni di dollari nel mondo, quindi ha superato una concorrenza scomoda: un sorpasso simbolico, sempre in casa DC Comics / Warner Bros...

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lunedì 28 marzo 2022

I migliori film in streaming di Brendan Gleeson

Compie oggi 67 anni l’irlandese Brendan Gleeson, uno dei migliori caratteristi in circolazione oggi a Hollywood. Affermatosi definitivamente negli anni ‘90 grazie a una serie di ruoli di spessore accanto a protagonisti eccellenti, l’attore ha alternato film di grande richiamo preso il pubblico ad altri lungometraggi maggiormente autoriali, come raccontano i film in streaming selezionati per ripercorrere la sua carriera. Eccovi dunque il meglio realizzato da Brendan Gleeson, presente anche nel recente Macbeth di Joel Coen dove recita a fianco di Frances McDormand e del candidato all’Oscar Denzel Washington. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Brendan Gleeson

  • Braveheart  - Cuore impavido
  • Gangs of New York
  • 28 giorni dopo
  • In Bruges - La coscienza dell’assassino
  • Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick

Braveheart  - Cuore impavido (1995)

Il colossal medievale che regala a Mel Gibson l’Oscar per il film e la regia è uno spettacolo indubbiamente ben scritto da Randall Wallace e messo in scena con maestria grazie alla fotografia di John Toll. Tra i comprimari del protagonista si segnalano la fisicità e la presenza scenica di Brendan Gleeson. Braveheart  - Cuore impavido intrattiene ed emoziona, un prodotto molto ben confezionato. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Disney +.

Gangs of New York (2002)

A conti fatti, se si esclude la magnifica prima sequenza di battaglia con un grande Liam Neeson, Gleeson è l'unico che in qualche modo tiene testa al titanico Daniel Day-Lewis protagonista del film. Leonardo DiCaprio è ancora troppo acerbo e Cameron Diaz fuori ruolo. Martin Scorsese mette in scena Gangs of New York con una forza degna delle sue opere maggiormente irruente, e anche quando sbanda comunque esalta. Dieci nomination all’Oscar, neppure una statuetta. Almeno il premio come miglior attore era sacrosanto. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Apple Itunes, Netflix, Amazon Prime Video.

28 giorni dopo (2002)

Lo zombie-movie diretto da Danny Boyle cambia per sempre le regole del genere. Ottimo prodotto di genere post-apocalittico e soffocante, 28 giorni dopo lancia la carriera di Cillian Murphy e Naomie Harris, e già soltanto per questo meriterebbe l’applauso. Ma si tratta di un film notevolmente ben sviluppato, adrenalinico e disperato in più di una scena. Ottimo il supporto di Gleeson, il cui personaggio finché resta in scena diventa il centro emotivo del film. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Amazon Prime Video, Disney +.

In Bruges - La coscienza dell’assassino (2008)

Martin McDonagh dimostra tutto il suo talento stilizzato e soavemente folle in questo crime-movie fatto di sproloqui, attese snervanti, violenza che scatta folgorante. Colin Farrell e Brendan Gleeson sono strepitosi protagonisti, ma quando arriva in scena lo psicopatico Ralph Fiennes ruba la scena a tutti. In Bruges - La coscienza dell’assassino si rivela un film originale, scoppiettante e ottiene la nomination all'Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Disponibile su CHILI, Google Play, Amazon Prime Video.

Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick (2015)

Il maestoso lungometraggio diretto da Ron Howard racconta di come l'America e la sua economia siano state fondate sul sangue dei meno abbienti e sulla distruzione dell’ecosistema. Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick è una metafora roboante e molto precisa del nostro presente, con momenti di cinema veramente spettacolari e un cuore nerissimo. Chris Hemsworth, Cillian Murphy, Tom Holland, un bravissimo Ben Whishaw e Gleeson tra gli altri formano il cast di un film potente, che il pubblico avrebbe dovuto apprezzare molto di più. Grande cinema, epico e vibrante. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Netflix, TIMVision, Amazon Prime Video.



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I migliori film in streaming interpretati da Dianne Wiest

In più di quarant’anni di carriera ha vinto due premi Oscar e collaborato con nomi del calibro di Clint Eastwood, Tim Burton, Ron Howard, Woody Allen, Hebert Ross, Mike Nichols e molti altri. Basta questo per fare di Dianne Wiest una delle grandi attrici dei nostri tempi? Con il suo stile di recitazione sempre composto, gentile, l’interprete nata a Kansas City che compie oggi 74 è entrata nei cuori di milioni di spettatori deliziati dalla sua presenza scenica sempre discreta. Ecco i cinque film in streaming con cui vogliamo rendere il doveroso omaggio a un’artista che col passare del tempo e dei film ha saputo conquistare la nostra totale ammirazione. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Dianne Wiest

  • Footloose
  • Edward mani di forbice
  • Pallottole su Broadway 
  • Piume di struzzo
  • Il Corriere - The Mule

Footloose (1984)

Uno dei musical più coinvolgenti e ispirati degli anni ‘80, capitanato da un Kevin Bacon in forma smagliante. Alla Wiest il ruolo della moglie del pastore John Lithgow, che si scaglia contro la musica e il ballo dopo una tragedia. Herbert Ross mette in scena Footloose con senso del cinema giovanile invidiabile, e costruisce un puzzle cinematografico con molti strati, non solo quello che riguarda l’intrattenimento. Un classico da vedere con gusto ogni volta. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, TIMVision, Amazon Prime Video.

Edward mani di forbice (1990)

Nel capolavoro diretto da Tim Burton la Wiest interpreta la madre e moglie gentile che scopre l’umanità del protagonista, straordinariamente interpretato da Johnny Depp. Favola moderna più dark di quanto  la confezione non riveli, Edward mani di forbice fonde forma e contenuto in un mix incredibile, commovente e fantasioso. Uno dei più riusciti fantasy della storia del cinema, un classico che racconta al meglio il sentirsi un outsider. Anche Winona Ryder, Alan Arkin e il grande Vincent Price nel magnifico cast. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Disney +.

Pallottole su Broadway (1994)

Dopo l’Oscar come miglior attrice non protagonista conquistato con Hannah e le sue sorelle, arriva la seconda statuetta nella stessa categoria sempre grazie al genio comico di Woody Allen. Pallottole su Broadway è un film in costume quasi perfetto, che nasconde una dissertazione sull’essere artista e su cosa significa veramente l’ispirazione. John Cusack, Chazz Palminteri, Jennifer Tilly a chiudere un cast ispirato. Divertissement d’autore. Disponibile su Amazon Prime Video.

Piume di struzzo (1996)

Il remake americano de Il vizietto diretto da Mike Nichols è uno studio di caratteri scatenato e prezioso, che mette alla berlina società e politica senza compromessi. Robin Williams, Nathan Lane sono protagonisti impagabili, a supporto Gene Hackman e sua moglie Dianne Wiest impreziosiscono Piume di struzzo fino a renderlo un classico anni ‘90. Con una sequenza finale da inchino, dove le parti si invertono e tutto viene messo in discussione. Granda cinema tra pochade e satira. Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Il Corriere - The Mule (2019)

Nel ruolo della moglie abbandonata che cerca comunque di trovare un legame col marito Clint Eastwood, la Wiest partecipa a uno dei film più personali e sentiti del grande autore. Il Corriere - The Mule dietro la superficie del crime-movie è una commedia sarcastica che gioca anche amaramente con la figura pubblica della star, cercando di fare i conti col proprio status e con qualche errore del passato. Un film originale, disincantato e brioso che si rivela meritatamente un grande successo di pubblico. Nel cast anche Bradley Cooper. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.



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Oscar 2022: Will Smith sporca il suo primo Oscar picchiando Chris Rock: cosa è successo

Mentre tutto scorreva secondo copione e molti facevano notare sui social che nonostante le categorie tecniche registrate la cerimonia degli

Oscar

di quest'anno stava durando assai di più di quella dell'anno scorso, e colleghi più furbi di noi mostravano le scommesse che avevano piazzato e avrebbero fruttato loro un bel po' di soldi facili, vista la prevedibilità dei premi, la serata si è animata all'improvviso con un fatto (grave) mai avvenuto prima.

Will Smith e lo schiaffone a Chris Rock

Il favorito per la vittoria come miglior attore protagonista, Will Smith, che fino a poco prima rideva come gli altri alle battute politicamente scorrette di Chris Rock, in seguito a uno scherzo di cattivo gusto sul fatto che non vedeva l'ora di vedere Jada Pinkett Smith in G.I. Joe 2 (l'attrice è rasata perché soffre di alopecia, cosa di cui ha pubblicamente parlato), si è alzato di scatto, è salito sul palco, ha mollato uno schiaffone (non un pugno) a Rock e tornando a sedere ha gridato per due volte "Non nominare mia moglie con quella cazzo di bocca", ovviamente "bippato" dalla tv americana ma non da quelle straniere, come potete sentire e vedere qua sotto.

Le prime reazioni alla scena tra Will Smith e Chris Rock

Al gelo e all'incredulità generali, come vedete dalle facce dei presenti riportate nel tweet sottostante, c'è stato anche chi ha ipotizzato che l'incidente fosse finto, un numero a favore di telecamere. Sembrava infatti impossibile che l'attore favorito per l'Oscar come miglior protagonista per Una famiglia vincente - King Richard di fronte a milioni di persone avesse compiuto un'azione del genere. Per un pezzo, tutti sono rimasti attoniti. Ma a sfavore della scenetta provata c'erano troppi elementi: per quale motivo Smith e Rock si sarebbero prestati a una brutta farsa che comportava un insulto a Jada Pinkett Smith? Bastavano la faccia furibonda dell'attore e le parolacce non da cerimonia che ha pronunciato a smentire questa ipotesi. Per fortuna Chris Rock non ha reagito e ha continuato nel suo compito, annunciando il vincitore dell'Oscar per il miglior documentario che è andato a Summer of Soul, col povero regista Questlove che si è trovato nel bel mezzo di questa bufera, mentre tutti cercavano di capire cosa fosse successo e non parlavano d'altro.

C'erano dei precedenti tra Will Smith e Chris Rock? A quanto pare sì

Nel tentativo di capire se tra Will Smith e Chris Rock ci fossero vecchie ruggini che "spiegassero" l'accaduto, The Wrap è andato a cercare e ha in effetti trovato dei precedenti. Quando presentò gli Oscar nel 2016, Rock nel monologo iniziale prese in giro la coppia, che aveva deciso di boicottare la cerimonia perché, per il secondo anno consecutivo, non c'era nessun candidato di colore. Il comico così disse, riferendosi al fatto che gli attori non erano candidati:  "Jada che boicotta gli Oscar è come me che boicotto le mutandine di Rihanna. Non sono stato invitato". E già che c'era dette un colpettino anche a Will Smith: "Non è giusto che Will sia stato così bravo e non sia stato candidato (riferendosi alla sua performance nel film Zona d'ombra, ndr). Ma non è giusto nemmeno che gli abbiano dato 20 milioni di dollari per Wild Wild West!".

Subito dopo lo schiaffo

Durante la scenata, Jada Pinkett Smith è apparsa seccata e imbarazzata e Lupita Nyong'o, che era vicino a loro, ha tentato eroicamente di sorridere. Poco dopo si è avvicinata all'attore la sua publicist, Meredith O. Sullivan, durante il break per la pubblicità, e gli ha parlato a lungo restandogli accanto. Anche Denzel Washington gli ha parlato, come ha rivelato Smith durante il suo discorso di accettazione dell'Oscar (che è parso un arrampicarsi sugli specchi e ha reso il tutto ancora più surreale) e gli ha detto "Nel tuo momento di gloria, stai attento, perché è lì che il diavolo ti verrà a cercare".

L'Oscar come miglior attore e il discorso di ringraziamento

Mentre già si formavano due partiti tra chi lo giustificava e i più, fortunatamente, che sostenevano che la violenza è sempre sbagliata e che il suo atteggiamento sminuiva anche la donna che sosteneva di proteggere, è arrivato l'annuncio che Will Smith aveva effettivamente vinto il primo Oscar della sua carriera per il ruolo del padre delle sorelle Williams. Sul palco, Will Smith si è scusato con l'Academy e coi colleghi candidati (ma non con Chris Rock) e ha pronunciato un discorso che iniziava così:

Richard Williams era un fiero difensore della sua famiglia. In questo momento nella mia vita, in questo momento, sono sopraffatto da quello che Dio mi chiede di fare e di essere in questo mondo. Facendo questo film, ho potuto proteggere Aunjanue Ellis, una delle persone più forti e delicate che ho mai conosciuto. Ho potuto proteggere Sanyyya e Demi, le due attrici che interpretano Venus e Serena. Nella mia vita mi si chiede di amare le persone, di protaggere la gente ed essere un fiume per la mia gente.

Ha poi proseguito dicendo di voler essere un veicolo d'amore e piangendo vere lacrime (o di coccodrillo?) in netto contrasto con la furia che aveva appena dimostrato. Si è trattato comunque di un bruttissimo episodio, indegno di un attore che stava per vincere l'Oscar, uno scatto di rabbia che avrebbe potuto trattenere e affrontare direttamente con Rock in seguito. I commenti sui social sono migliaia, anche da parte di registi e attori che non solo si dissociano dal suo comportamento, ma lasciano intuire che Will Smith non abbia proprio una bellissima reputazione nel settore. Il danno maggiore, qualunque cosa ne seguirà, Smith lo ha fatto a se stesso, perché il suo trionfo è stato offuscato da un gesto che nessuno si aspettava e che in una serata dichiaratamente dedicata alla pace, all'amore e all'inclusività, è stata una bruttissima nota stonata. Notizia di poco fa è che comunque Chris Rock, che sembra si sia scusato con gli Smith, ha deciso di non sporgere denuncia, come avrebbe potuto, nei confronti del collega.



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domenica 27 marzo 2022

Oscar 2022, I segni del cuore - CODA: di cosa parla il film e tutti i record di un Oscar storico

Ha vinto il premio Oscar 2022 per il miglior film il film che i bookmaker avevano predetto (più o meno, perché era secondo dopo Il potere del cane, e tradizione voglia che vinca il secondo miglior piazzato)
Ha vinto il premio Oscar 2022 per il miglior film un film targato Apple TV+, che in buona parte del mondo è arrivato solo in streaming e in home video.
Ha vinto il premio Oscar 2022 per il miglior film il remake del film francese La famiglia Belier, diretto nel 2014 da Eric Lartigau.
Ha vinto il premio Oscar 2022 per il miglior film I Segni del cuore - Coda, ed è una vittoria che, se lascia perplessi dal punto di vista "artistico", fa la storia per vari motivi.

Di cosa parla I segni del cuore - CODA

Il film racconta la storia di Ruby (Emilia Jones), una ragazza di diciassette anni che è l'unica persona udente della sua famiglia, e che cerca il coraggio di trovare la sua strada nel mondo. Al mattino, prima di andare a scuola, Ruby aiuta i suoi genitori (Marlee Matlin e Troy Kotsur) e suo fratello (Daniel Durant) sul peschereccio di famiglia. Ma da quando è entrata a far parte del coro della scuola, ha scoperto di avere una forte attrazione per il canto, e  il suo maestro Bernardo (Eugenio Derbez), la spinge a considerare una prestigiosa scuola di musica per il suo futuro.
Ruby si troverà così davanti a un bivio: abbandonare la famiglia per inseguire il suo più grande sogno, o continuare a stare con loro ed aiutarli.

I segni del cuore - CODA: il trailer

I record di I segni del cuore - CODA

  • I segni del cuore - Coda è il primo film di uno streamer, in questo caso AppleTV+, a vincere l'Oscar per il miglior film
  • Il film diretto da Sian Heder è il primo film il terzo film diretto da una donna a vincere il premio Oscar dopo The Hurt Locker di Kathryn Bigelow e Nomadland di Chloè Zhao.
  • È il primo film presentato in prima mondiale al Sundance Film Festival a vincere il premio come miglior film (era il 15esimo ad ottenere la candidatura)
  • È il primo film a vincere il premio più importante partendo con meno di quattro candidature complessive dai tempi di Grand Hotel nel 1932.
  • È il primo film a vincere l'Oscar con un cast formato per la maggior parte da persone non udenti.

Gli altri premi di I segni del cuore - CODA

Oltre all'Oscar 2022 come miglior film, quello diretto da Sian Heder ha anche conquistato:

  • Il premio Oscar 2022 per il miglior attore non protagonista, andato a Troy Kotsur.
  • Il Producers Guild of America Award come miglior film
  • Il Gran Premio della Giuria, Premio del Pubblico, Premio Speciale per il cast e Premio per la miglior regia nella sezione drama al Sundance 2021.
  • Il BAFTA per il miglior attore non protagonista e la miglior sceneggiatura non originale
  • Il Critics' Choice Award per il miglior attore non protagonista
  • Lo Screen Actors Guild Award per il miglior cast e per il miglior attore non protagonista
  • Il Gotham Independent Film Awards per il miglior attore non protagonista e la migliore attrice rivelazione (la protagonista Emilia Jones)
  • Il premio della Boston Society of Film Critics per il miglior attore non protagonista.


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Oscar 2022 - i Vincitori: ecco tutti i premiati di quest'anno

Sono stati consegnati a Los Angeles durante la notte i Premi Oscar 2022. Ecco la lista completa dei vincitori della 94esima edizione degli Academy Awards. Scoprite con noi quali film, quali attori e attrici hanno trionfato durante la Notte degli Oscar 2022.

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Notre-Dame in fiamme

Notre-Dame brucia
* * - - -
Regia di Jean-Jacques Annaud. Con Samuel Labarthe, Jérémie Laheurte, Daniel Horn, Elodie Navarre, Maximilien Seweryn, Jesuthasan Antonythasan, Chloé Jouannet, Loic Djani, Sébastien Lalanne, Pierre Lottin.
Genere Drammatico - Francia, 2022. Durata 90 minuti circa.

Nel tardo pomeriggio del 15 aprile 2019 un incendio divampa nella cattedrale parigina di Notre-Dame. Vengono subito fatti evacuare i civili intenti ad ascoltare la messa, e anche i visitatori giunti da tutto il mondo per ammirare la bellezza dell'imponente cattedrale francese. In Notre Dame in fiamme Jean-Jacques Annaud ricostruisce i terribili attimi di quel giorno: si sofferma su chi da fuori osserva inerme l'incendio divampare, testimoniando con riprese dal cellulare e intonando canti e preghiere, ma soprattutto segue le eroiche gesta dei pompieri che hanno rischiato la vita per salvare uno dei simboli più importanti di Parigi; una cattedrale che sta in piedi da 8 secoli e che contiene al suo interno opere d'arte dal valore inestimabile.





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Oscar 2022: ogni volta che qualcuno dirà "Il potere del cane", 10.000 dollari andranno agli animali

Se vi annoiate a guardare tutta la cerimonia degli Oscar, potere sempre contare quante volte verrà detto il titolo del film di Jane Campion, Il potere del cane. Più saranno numerose, più ci guadagneranno gli animali in difficoltà.

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sabato 26 marzo 2022

Addio all'indimenticabile Gianni Cavina, attore feticcio di Pupi Avati

È stato il produttore e amico Antonio Avati a condividere la triste notizia della scomparsa dell'attore Gianni Cavina, il 26 marzo nella sua Bologna, dove era nato 81 anni fa, il 9 dicembre 1940. Era malato da sempre ma, esempio raro di amicizia e stima, aveva lavorato fino all'ultimo con Pupi Avati, portando a termine il ruolo del notaio Piero Giardina in Dante.

La carriera di Gianni Cavina

Dopo l'oggi dimenticato Flashback, del 1969, Gianni Cavina aveva iniziato un sodalizio che sarebbe durato una vita con Pupi Avati, recitando nel rpimo film del regista, Balsamus, l'uomo di Satana, del 1970, a cui erano seguiti Thomas e gli indemoniati, La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone e Bordella. Con la sua fisicità imponente e quella faccia da pugile bonaccione ci aveva subito conquistato, capace com'era (si era formato a teatro con Franco Parenti) sia di interpretare personaggi di grande dolcezza che inquietanti presenze. Tra i suoi film non avatiani ricordiamo Il figlio della sepolta viva, Buttiglione diventa capo del servizio segreto (uno dei film sul personaggio marenchiano di Alto Gradimento) con Jacques Dufilho, dove era il sergente Mastino. E ancora San Pasquale di Baylonne protettore delle donne con Lando Buzzanca. Ma è grazie a Pupi Avati che Cavina espresse al meglio le sue doti di interprete: dal suo Coppola nel cult La casa dalle finestre che ridono, ai ruoli nel mystery padano Tutti defunti... tranne i morti, il Marione del bellissimo Le strelle nel fosso, le sue partecipazioni ai grandi successi televisivi avatiani Jazz Band, Cinema!!!, Dancing Paradise. Diretto da Paolo Cavara aveva lavorato in La locandiera, con Claudia Mori e Adriano Celentano e Cavara (Ugo) si chiamava anche il suo personaggio in un altro bel film di Avati, Regalo di Natale.

Tra il 1991 e il 1994 Gianni Cavina era stato anche L'ispettore Sarti in tv, una serie di grande successo. Poi ancora con Pupi Avati in Festival, La via degli angeli, il sequel La rivincita di Natale, Gli amici del bar Margherita, Una sconfinata giovinezza, Il cuore grande delle ragazze, Il signor Diavolo, che lo aveva riunito a Lino Capolicchio e l'ultimo in cui lo vedremo, Dante. Nel mezzo, anche Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio, Benvenuto Presidente! di Riccardo Milani e la popolare fiction Una grande famiglia. Per alcuni dei film e delle serie tv di Pupi Avati, incluso La casa delle finestre che ridono, Gianni Cavina è stato anche sceneggiatore.

Ci mancheranno la sua bravura e la sua simpatia e in questa triste occasione vogliamo estendere il nostro cordoglio alle persone a lui più vicine, inclusi Pupi e Antonio Avati, per cui era davvero uno di famiglia.



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Oscar 2022: i 10 migliori film in corsa per il premio

Suonino le trombe, rullino i tamburi, manca pochissimo alla consegna dei 94esimi Academy Awards, confidenzialmente detti Oscar. Il premio più "di peso" è quello che si assegna per ultimo, e che va ai produttori del miglior film. Dal momento che quest'anno non è che si siano visti tanti capolavori, i membri dell'Academy hanno deciso di compensare con la quantità, portando a 10 i film candidati all'Oscar 2022, che erano 8 l'anno scorso e 9 due anni fa. Ecco dunque qua i (quasi) magnifici 10 concorrenti da cui nella notte tra domenica 27 e lunedì 28 marzo emergerà un unico vincitore.

I migliori film candidati agli Oscar 2022

  • Belfast
  • I segni del cuore - CODA
  • Il potere del cane
  • Drive my Car
  • Don't Look Up
  • Dune
  • Una famiglia vincente - King Richard
  • Licorice Pizza
  • La fiera delle illusioni - Nightmare Alley
  • West Side Story

Belfast

Questo è stato anche un anno di autobiografie cinematografiche e agli Oscar ce ne sono 2: È stata la mano di Dio tra i film internazionali e come miglior film Belfast, che racconta l'infanzia del piccolo Buddy nella capitale nordirlandese dilaniata dai conflitti religiosi. In uno splendido bianco e nero, questo film che unisce nostalgia, dramma e leggerezza, è un inno di Kenneth Branagh al cinema, ad un'epoca felice della vita e alla famiglia. Un po' lezioso, forse, ma pieno di cuore e divertente, con un cast perfetto. Potrebbe vincere l'Oscar? A giudicare dalle accoglienze al film nel festival americani e non solo, non è da escludere.

La nostra recensione di Belfast di Daniela Catelli

I segni del cuore - CODA

Versione migliorata ma identica all'originale La famiglia Belier, fatte le debite modifiche (gli agricoltori diventano pescatori del Massachussets e gli attori realmente non udenti sono tre, invece di uno), è già un record che I segni del cuore - CODA sia in competizione, ma ultimamente sembra che abbia anche il potenziale di battere altri primati. Visto che ha vinto il premio della Producers Guild of America, il PGA, che spesso anticipa la statuetta, potrebbe essere il primo film uscito solo in streaming a vincerla. E forse (a memoria non ricordiamo) anche il primo remake di un film europeo a portare a casa l'Oscar. Dalla sua, ha l'inclusività e il fatto di essere una storia edificante e commovente, cosa che non ha mai mancato di colpire i membri dell'Academy. I bookmaker lo danno secondo, a stretta distanza dal suo rivale diretto, Il potere del cane, e fanno notare che negli ultimi 4 anni il secondo favorito ha vinto l'Oscar.

Il potere del cane

E veniamo appunto a Il potere del cane, favoritissimo della stagione, e ancora in testa nelle scommesse. Tratto dal romanzo omonimo del 1967 di Thomas Savage e ambientato nel Montana, negli anni Venti del secolo scorso, ha ricevuto i velenosi strali del premio Oscar Sam Elliott ed è il classico film divisivo: amato moltissimo o accolto con scetticismo. Interpretato da un cast di primissimo livello (candidato in blocco) e ricoperto di premi, dal BAFTA a quello dell'American Film Institute, dal Golden Globe alla valanga di riconoscimenti della critica americana e non solo, è probabile che dia alla regista australiana Jane Campion la sua prima statuetta per il miglior film, dopo quella per la miglior sceneggiatura originale vinta nel 1993 per Lezioni di piano.

La nostra recensione de Il potere del cane di Federico Gironi

Drive my Car

Parlando di film che hanno ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo, è indubbio che Drive My Car di Ryûsuke Hamaguchi potrebbe vantare ottime pretese sull'Oscar 2022: non solo è un film intenso e bellissimo sul dolore, la perdita, l'amore e l'arte, che il regista ha esteso da un breve racconto di Murakami, ma un altro film orientale, il coreano Parasite, nel 2020 gli ha spianato la strada per il podio. A noi non dispiacerebbe vederlo vincere, ma temiamo che il riconoscimento alla sua importanza si concluda con questa candidatura, che si trova a condividere anche con film di livello decisamente inferiore. Ma Drive my Car è anche candidato come miglior film internazionale, dove è dato come favorito (con buona pace del film di Paolo Sorrentino) per cui questo dovrebbe chiudere la questione.

La nostra recensione di Drive My Car di Mauro Donzelli

Don't Look Up

Dopo i favoriti agli Oscar 2022, ecco lo sfavorito, Don't Look Up, la satira sopra le righe e sgangherata targata Netflix, il cui inserimento tra questi 10 film suona un po' come un “voto di protesta” di qualche membro dell'Academy che aveva voglia di ridere. A prescindere dal gradimento o meno di questo film di Adam McKay, regista promosso frettolosamente ad autore, i bookmaker lo mettono all'ultimo posto (81 le sue quotazioni contro le 1 e poco più di Il potere del cane e I segni del cuore), per cui pensiamo che il regista possa accontentarsi di questo inatteso (o immeritato) onore.

La nostra recensione di Don't Look Up di Mauro Donzelli

Dune

In quota blockbuster ad alto gradimento quest'anno c'è Dune di Denis Villeneuve, che farà sicuramente incetta di premi tecnici ma non ha chance per quello come miglior film. Inoltre è il primo capitolo di una prevista trilogia (?) e Il signore degli Anelli l'Oscar lo vinse al secondo film, per cui c'è speranza per il prossimo tratto dal megaromanzo di Frank Herbert, dove i cattivi avranno un ruolo più di primo piano (il che esercita sempre un gran fascino sugli spettatori). Denis Villeneuve è felicissimo di tutte le nomination ricevute dal film, degli incassi, e non c'è neanche rimasto male di non essere stato candidato per la regia, come ha più volte ribadito.

La nostra recensione di Dune

Una famiglia vincente - King Richard

Una famiglia vincente - King Richard è un classico del cinema americano: il film biografico sportivo. Più che sulle gemelle Vanessa e Venus Williams, superstar del tennis, dai loro inizi nel campo degradato di Compton all'erba di Wimbledon, campionesse nere in uno sport per ricchi Wasp, l'attenzione è incentrata sul padre maniacale delle ragazze, che non solo le allena ma progetta i loro successi. Chance di vittoria agli Oscar 2022? Pochissime se non nessuna, anche se le storie di riscatto attraverso lo sport hanno da sempre un grande potere d'attrazione.

La nostra recensione di Una famiglia vincente - King Richard di Mauro Donzelli

Licorice Pizza

Per chi, come noi, ama da sempre il cinema di Paul Thomas Anderson, vederlo stringere l'Oscar tra le mani sarebbe una bella soddisfazione. Con quelle di quest'anno, tra film, regia e sceneggiatura, è arrivato alla dodicesima nomination. Anche se Licorice Pizza, questa storia ambientata nella Valley negli anni Settanta e interpretata da due debuttanti assoluti ha conquistato i cuori dei più, chi compila questo elenco stavolta è tra i meno, vale a dire lo considera il titolo meno risolto del nostro amato PTA. O forse non ne ha colto la magia. Anche stavolta ha ottenuto tre candidature, ma dubitiamo che in quella del miglior film possa spuntarla.

La nostra recensione di Licorice Pizza di Federico Gironi

La fiera delle illusioni – Nightmare Alley

Guillermo del Toro l'Oscar per il miglior film lo ha vinto nel 2018 per La forma dell'acqua. La fiera delle illusioni - Nightmare Alley, suo nuovo adattamento del romanzo di William Lindsay Gresham, già portato al cinema nel 1947, è un sontuoso compendio cinefilo ed emozionante di tutti i motivi per cui lo amiamo. Fosse per noi, l'Oscar glielo regaleremmo proprio, ma le sue chance sono bassissime, mentre per le categorie tecniche (fotografia, scenografia e costumi) ha più possibilità. Vi consigliamo di vederlo o di rivederlo, perché Del Toro è un vero visionario, un creatore di mondi spaventosi e magnifici, e questo suo affresco del crudele ambiente delle fiere itineranti, dei sideshow e dei truffatori da luna park ci ha completamente ammaliato.

La nostra recensione di Nightmare Alley - La fiera delle illusioni di Federico Gironi

West Side Story

Ultimo della lista, West Side Story, undicesimo titolo della filmografia di Steven Spielberg candidato all'Oscar nella categoria, con cui il regista si è tolto lo sfizio di rifare un film, dopo il capolavoro di Robert Wise e Jerome Robbins del 1961, tratto dal celeberrimo musical teatrale ispirato a Giulietta e Romeo di Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Arthur Laurents. La critica in genere lo ha esaltato, il pubblico lo ha snobbato. Per una volta siamo (di nuovo) fuori dal coro: a Spielberg come regista non si può dire niente, ma questa entrata a gamba tesa in un genere che non gli appartiene (e si vede) non ci ha convinto, per le superflue spiegazioni affidate alla sceneggiatura fin troppo prolissa, i cambiamenti nell'ordine e negli interpreti delle canzoni e alcuni dei protagonisti. Ad ogni modo, anche se lo avessimo amato, diremmo quello che anche i bookmaker dicono: stavolta, caro Steven, niente da fare, ritenta il prossimo anno con The Fabelmans.

La nostra recensione di West Side Story di Federico Gironi

E questo conclude il riepilogo dei film candidati agli Oscar 2022. Previsioni, quote e scommesse a parte, non stiamo parlando di una scienza esatta e la Notte degli Oscar 2022 potrebbe riservarci anche qualche sorpresa.

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