In Luca, nuova fatica Pixar appena sbarcata in esclusiva su Disney+ in streaming, Marina Massironi e Saverio Raimondo doppiano rispettivamente la frenetica signora Marsigliese e il perfido villain Ercole Visconti: sarebbe un altro di quei casi di talent usati dalla Disney nelle versioni italiane dei loro lungometraggi, ma in questo caso c'è qualcosa di più: il regista Enrico Casarosa infatti ha usato le loro voci anche nell'edizione originale del film, per cui Marina e Saverio si sono trovati a interpretare i ruoli due volte, nell'edizione americana e in quella nostrana. In conferenza stampa i due attori ci hanno raccontato le dinamiche della loro esperienza e come si siano rapportati ai loro personaggi.
Luca, la signora Marsigliese e Marina Massironi
La Signora Marsigliese che ha la voce di Marina Massironi è una donna indaffarata che nell'immaginaria Portorosso alle Cinque Terre, dove si svolge la storia di Luca, organizza il buffo triathlon al quale partecipa la decisa bambina Giulia, insieme a Luca ed Alberto, due mostri marini in libera uscita, sotto mentite spoglie di ragazzini. Mani in pasta ovunque e in tutti i sensi, perché la Signora Marsigliese non manca mai di promuovere una marca di maccheroni come sponsor dell'evento! Marina ci dice: "Per me la signora Marsigliese è come un'azdora romagnola. [una sorta di capofamiglia, un riferimento, ndr] Doppiare in inglese ti apre proprio la testa, ti apri a un'altra dimensione. Abbiamo fatto tutto a distanza [per la pandemia, ndr], ma Enrico mi ha fatto sentire utile, rispettata per i miei contributi come attrice. Ridoppiarmi in italiano è stato stranissimo, non riconoscevo nemmeno me stessa, tipo: ma quella sono veramente io, è la mia voce? Però ho poco in comune con la signora Marsigliese, io per esempio la pasta la mangio eccome, ma non so mica farla!"
Marina è felice di aver contribuito alla riuscita di Luca, un film che parla di aperture, "fisiche e del cuore", e si rivede nella morale della storia: siamo il prodotto anche delle persone con cui abbiamo avuto a che fare. "Tutti mi hanno insegnato qualcosa."
Luca, il bulletto Ercole e Saverio Raimondo
Saverio Raimondo, più elettrico che mai, premette di avere poco in comune col bullo Ercole Visconti, deciso a vincere la gara di cui sopra per mantenere il suo vuoto prestigio: "A un certo punto del film dà persino un pugno, io non so nemmeno come si fa! Però è normale che si chieda a un comico di fare il cattivo, il cattivo è sempre ridicolo, poi avranno pensato che la mia voce andasse bene, chissà perché poi mi chiedo?" Alberto nel film spiega a Luca che deve imparare a silenziare quella voce interiore che ti impedisce per paura di fare ciò che vorresti fare, e la ribattezza anche "Bruno". "Silenzio, Bruno!" Saverio capisce benissimo il problema: "Io ho presente quell'ansia, io sono alimentato dalle mie ansie, io con i Bruno ci convivo."
Raimondo fa notare un aspetto particolare del dare la voce a un personaggio anche nella versione inglese: reciti "sul nero", senza il film, perché le animazioni si costruiscono sulle voci originali. "È bellissimo lavorare sul film che non c'è, devi tirarlo fuori tu. Il personaggio l'ho costruito un po' su un bullo che c'è in un racconto di Truman Capote, The Thanksgiving Visitor, un po' sul geometra Calboni dei Fantozzi: è un cacciaballe, Ercole è un Calboni ragazzino".
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