venerdì 26 novembre 2021

A occhi aperti, il cortometraggio con Totò Cascio realizzato da Movimento Film con Rai Cinema per la Fondazione Telethon

È Totò Cascio il protagonista del cortometraggio intitolato A occhi aperti, il bambino che tutti ricordiamo del film capolavoro e premio Oscar Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore e che oggi è un adulto di 42 anni con una storia da raccontare. Diretto da Mauro Mancini, il cortometraggio narra della retinite pigmentosa che affligge Cascio, una patologia degenerativa che comporta la perdita quasi totale della vista. Aveva 8 anni quando ha girato il film ed è quando ne aveva 12 che ha scoperto di avere quella malattia che gli ha compromesso la carriera nel cinema che lui sognava.

Realizzato da Movimento Film con Rai Cinema per Fondazione Telethon, il breve film è stato girato negli stessi luoghi in cui 33 anni fa si erano svolte le riprese di Nuovo Cinema Paradiso, evocando così emozioni e ricordi con quel film uscito al cinema nel 1988. Ed è proprio Salvatore Cascio, detto Totò, a raccontare in prima persona la sua condizione, spiegando che cosa significhi perdere la vista e ritrovarsi in un labirinto dal quale cercare di uscire con tutte le proprie forze.

A occhi aperti è scritto da Chiara Laudani e Mauro Mancini, rispettivamente il soggetto e la sceneggiatura, e da quest'ultimo diretto con l'aiuto regia Fabrizio Procaccini. È di Sandro Chessa la fotografia e di Julien Panzarasa il montaggio. Le musiche sono state curate da Pivio, Edizione musicale di Creuza S. r. l., mentre suono in presa diretta da Mirko Cangiamila e Simone Lucarella. Prodotto da Mario Mazzarotto e con l’organizzazione generale a cura di Laura I. Piscopio. L’Opera è stata realizzata con il sostegno della Regione Lazio - Fondo Regionale per il cinema e l’audiovisivo. A occhi aperti andrà in onda su Rai1 e sarà disponibile su RaiPlay dal 12 dicembre 2021.

“Da molti anni, sedici per la precisione, Rai Cinema e Telethon lavorano insieme per le campagne di sensibilizzazione sulle malattie rare. L’idea è nata dalla convinzione che la forza delle immagini e il linguaggio più specifico del cinema riescano a raccontare con maggiore potenza le storie legate a queste malattie e a portare su di esse l’attenzione che meritano" ha dichiarato Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema. Fondazione Telethon è fortemente impegnata nella ricerca sulle malattie della retina e nello studio di trattamenti anche risolutivi e con Rai Cinema collabora per portare attenzione e sostegno, attraverso il linguaggio del film breve, alla campagna di raccolta fondi destinata alla ricerca per le malattie rare.

“La storia di Totò Cascio, raccontata attraverso questo bellissimo cortometraggio e l’emozione che traspare dalle sue parole, rende ancora più evidente il motivo che dà sostanza alla nostra missione: dare una risposta concreta in termini di cure e terapie a chi vive con una malattia genetica rara e alle loro famiglie" spiega Francesca Pasinelli, Direttore Generale di Fondazione Telethon. La fondazione "è da sempre impegnata nella ricerca scientifica sulle malattie ereditarie della vista con investimenti significativi che ci hanno permesso di finanziare progetti di ricerca che hanno portato a terapie innovative e in grado di avere un impatto significativo sulla vita di chi è affetto da queste malattie. Il nostro grazie oggi va a Rai Cinema e soprattutto a Totò Cascio per essersi messo a disposizione e aver voluto condividere la propria storia, indissolubilmente legata a un film che ha segnato un’epoca ed è entrato nell’immaginario collettivo, a sostegno dell’importanza che ricopre la ricerca scientifica.” 



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