venerdì 26 novembre 2021

Bombshell - La voce dello scandalo: Charlize, Nicole e Margot su NOW nel film ispirato a una storia vera

E' disponibile in streaming su NOW Bombshell - La voce dello scandalo, un film basato su una storia vera che tutti dovrebbero vedere perché parla di molestie sessuali contro le donne nell'ambiente di lavoro. Uscito nel 2020, ha ottenuto tre candidature all'Oscar: miglior attrice protagonista (Charlize Theron), migliore attrice non protagonista (Margot Robbie) e miglior trucco e acconciatura. La statuetta dorata è arrivata per quest'ultima categoria. Accanto alla Theron e alla Robbie, nel film recita Nicole Kidman, che interpreta Gretchen Carlson, la donna senza la quale un uomo tristemente famoso avrebbe continuato, indisturbato, ad agire nell'ombra.

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Bombshell: la storia vera dietro al film

Bombshell racconta una dolorosa vicenda realmente accaduta ma con un happy ending: uno scandalo che vide protagonista il Presidente e Amministratore Delegato del network televisivo Fox News Roger Ailes. A fargli causa per molestie sessuali fu innanzitutto, nel luglio del 2016, la giornalista Gretchen Carlson, che inizialmente era alla guida di un talk show mattutino e quotidiano chiamato Fox & Friends. Il perfido Ailes, un ex consulente politico repubblicano, era stato incaricato da Rupert Murdoch di dirigere il network nel 1996, anno della nascita di Fox News. Fin da subito venne considerato una leggenda, un professionista astuto come una volpe, un uomo certamente da temere. La Carlson denunciò il suo boss per averla declassata e poi licenziata dopo che lei aveva rifiutato le sue "profferte amorose". La donna chiedeva un risarcimento di 20 milioni di dollari e pubbliche scuse da parte del network.
Il gesto di Gretchen spinse diverse sue colleghe a uscire allo scoperto, e così, grazie a un'indagine del New York Times, vennero raccolte scottanti dichiarazioni. Megyn Kelly (la giornalista impersonata da Charlize Theron), non parlò con il quotidiano, ma affidò la sua storia a un libro, rivelando di essere andata incontro allo stesso destino e scrivendo che Ailes le aveva fatto avances fisiche e inappropriati commenti a sfondo sessuale, e che aveva ripetutamente cercato di afferrarla e baciarla sulle labbra. Roger Ailes negò le accuse di tutte le sue vittime, ma fu immediatamente licenziato da Fox News, per morire nel maggio 2017 a causa di un ematoma subdurale.

Bombshell: perché non bisogna perderlo

Allo stesso modo di Suffragette e di North Country, per citare soltanto alcuni esempi di un cinema di denuncia, empowerment o di girl power, Bombshell parla di discriminazione ai danni delle donne che lavorano e di molestie sessuali, ed è stato girato due anni dopo la nascita e l'esplosione del movimento #MeeToo. Oltre a raccontare un fatto vero, il film narra di una scelta dolorosissima alla quale, fin dalla notte dei tempi, sono state costrette ragazze e donne adulte desiderose di fare carriera e di occupare posizioni inizialmente destinate agli uomini. Ma non finisce qui, perché la sceneggiatura di Charles Randolph ha il pregio di mostrare che, nonostante il passare del tempo, chi è stato vittima di quello che i nostri cugini di lingua inglese chiamano sexual arrassement rimane inevitabilmente segnato e tormentato da una ferita interiore che continua a sanguinare per tutta la vita, anche dopo che è stata fatta giustizia. Per portare degnamente sul grande schermo una storia tanto importante e toccante, era necessario affidarsi al talento di attrici molto espressive e a fuoco. Per questo Jay Roach si è rivolto a Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie, riservando la parte di Roger Ailes, che non può non farci pensare a Harvey Weinstein, a John Lithgow, già grandissimo interprete di Winston Churchill nell'acclamata serie tv The Crown. Altra ragione per cui non bisogna perdere Bombshell è l'accuratezza della messa in scena e la maniera in cui restituisce la vita di un network televisivo, i suoi ritmi frenetici e le logiche spesso spietate. Infine il film è insieme una lezione di buon giornalismo e di cattivo giornalismo, e getta una luce sinistra sull’inizio dell'era trumpiana.

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Le tre eroine di Bombshell

Charlize Theron è Megyn Kelly

La prima star a essere avvicinata per Bombshell è stata Charlize Theron, a cui è stato chiesto di interpretare il ruolo di Megyn Kelly e di produrre il film. L'attrice ha immediatamente acconsentito, ed è stata lei a scegliere come compagne di set la Kidman e la Robbie, con cui non aveva mai lavorato. Con la Kidman, tuttavia, si era trovata in competizione tanto per Vita da Strega quanto per Grace di Monaco, vedendosi soffiare il ruolo dalla collega. Una volta accettata la parte, per la splendida attrice sudafricana è cominciata la trasformazione fisica. Charlize ha innanzitutto chiamato il celeberrimo hair stylist e make up artist Kazu Iro, al quale dobbiamo il trucco di Gary Oldman ne L'Ora più buia e che aveva deciso di andarsene in pensione. I due hanno fatto diversi tentativi, e a un certo punto, più che somigliare alla Kelly, Charlize sembrava Glenn Close. Per diventare Megyn, la Theron ha dovuto lasciarsi applicare protesi sulle palpebre e sulle guance. Alla fine il risultato era talmente sorprendente che molte persone hanno pensato che a vestire i panni della giornalista di Fox News fosse stata Elizabeth Banks. L'attrice ha fatto poi un lungo studio sulla voce di Megyn Kelly e ha dovuto abbassare il tono della propria. Le sue corde vocali non hanno gradito e così, una volta finite le riprese, Charlize Theron non ha potuto parlare per tre settimane. Naturalmente Charlize ha guardato Fox News e del suo personaggio ha detto: "Io e Megyn abbiamo opinioni politiche molto diverse, siamo persone diverse e la pensiamo in maniera differente su molti argomenti, e ne sono sicura perchè l'ho sentita affermare cose che, sia come donna che come madre, mi hanno preoccupato. E tuttavia non credo che per me fosse necessario amarla per pensare che dovesse sentirsi al sicuro quando andava a lavorare". Per la sua fulgida interpretazione Charlize Theron ha ottenuto la sua terza candidatura come miglior attrice protagonista, cosa che ha stupito molte persone perché l'attrice ha recitato solo per 37 minuti e 16 secondi. Nessuno prima di lei aveva avuto la nomination al prestigioso premio con un tempo così breve sullo schermo.

Nicole Kidman è Gretchen Carlson

In Bombshell Nicole Kidman è la più intraprendente delle donne che accusarono Roger Ailes di molestie sessuali perché fu la prima a rivolgersi agli avvocati. Nel film Ailes è particolarmente aggressivo e sgradevole con Gretchen Carlson, e la denigra per la sua non più giovane età (ad esempio le dice: "Nessuno vuole guardare una donna di mezza età che suda perché ha la menopausa"). Al principio l'attrice era indecisa se accettare o meno la parte, ma l'amica e collega Meryl Streep, con cui divideva il set della seconda stagione della serie tv Big Little Lies, l'ha convinta a non lasciarsi sfuggire un'occasione tanto succulenta. Comunque, più che per il ruolo, Nicole ha deciso di recitare in Bombshell per l'argomento trattato e perché consapevole del fatto che raccontare una storia del genere in questo momento storico avrebbe potuto davvero cambiare le cose e invitare a una presa di coscienza collettiva. E poi c'era Jay Roach dietro alla macchina da presa, che la Kidman considerava (e considera) un regista che si batte sempre affinché giustizia venga fatta, ecco perché andava bene che il film fosse in qualche modo disturbante. Prima di vedere Bombshell, qualsiasi spettatore pensa di vedere interagire in diverse scene Charlize Theron, Margot Robbie e Nicole Kidman, e invece non è così. Al principio le tre bionde non dovevano condividere nemmeno un minuto di film, ma poi Nicole ha pregato Roach di cambiare i piani e quindi è nata la sequenza in ascensore. La Kidman ha anche una scena con la Robbie, con un dialogo teso e incisivo.

Margot Robbie è Kayla Pospisil

Quando Margot Robbie ha recitato in Bombshell, era già l'attrice scelta da Quentin Tarantino per impersonare Sharon Tate in C'era una volta... a Hollywood, e nel suo curriculum vantava una candidatura all'Oscar come miglior attrice protagonista per Tonya, oltre all'interpretazione della moglie di Leonardo DiCaprio in The Wolf of Wall Street e al personaggio di Harley Quinn in Suicide Squad. Il ruolo che Jay Roach le ha affidato è inventato, anche se non completamente, perché Kayla Pospisil è un insieme di donne realmente molestate da Roger Ailes.
Consapevole dello scottante tema che il film affrontava e del suo impatto emotivo su qualsiasi esponente di sesso femminile, il regista ha voluto filmare la scena in cui Kayla si alza la gonna di fronte al suo super-capo con più macchine da presa, per avere molteplici inquadrature e non dover così chiedere a Margot di rigirare la sequenza: saggia decisione, perché, a tutt'oggi, l’attrice considera quel momento come uno dei più difficili, se non traumatizzanti, della propria carriera. Sembra che, sia sul set che prima dell’inizio delle riprese, la splendida Robbie abbia fatto un lavoro certosino, tanto che Roach ha dichiarato: "Margot analizza le sue scene come farebbe un nerd. E’ molto dedita al suo mestiere, ha un grande cuore, una grande anima e un'incredibile abilità”. Sembra che, prima di avventurarsi nella lettura del copione, la protagonista di Birds of Prey non sapesse che anche un'avance verbale può essere considerata una molestia sessuale e che ne abbia molto gioito. Altro motivo di soddisfazione è stato per lei recitare di nuovo in un film insieme ad Allison Janney, che in Tonya era sua madre. Le due attrici, tuttavia, non hanno diviso nemmeno una breve scena. Della sceneggiatura l'attrice ha amato la complessità dei personaggi, che non sono semplici vittime, ma donne con le loro contraddizioni, i loro dubbi e qualche comprensibile indecisione. Come già detto, per la sua performance in Bombshell Margot Robbie ha ottenuto la candidatura all'Oscar come miglior attrice non protagonista.

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