sabato 1 marzo 2025

Oscar 2025: I candidati come miglior attore protagonista

Ed eccoci arrivati ai candidati all'Oscar 2025 come miglior attore protagonista, i magnifici cinque il cui contributo ad un film è stato ritenuto – a torto o a ragione qua non ci interessa – superiore a quello di tanti loro colleghi. Solo uno di loro, lo sappiamo, salirà sul palco del Dolby Theatre il 2 marzo per stringere tra le mani la statuetta, ricevere l'applauso dei presenti e pronunciare il discorso di ringraziamento. Vediamoli uno per uno, gli attori in gara per l'Oscar quest'anno.

Oscar 2025: Ecco i cinque candidati come miglior attore protagonista

  • Adrien Brody per The Brutalist
  • Timothée Chalamet per A Complete Unknown
  • Colman Domingo per Sing Sing
  • Ralph Fiennes per Conclave
  • Sebastian Stan per The Apprentice - Alle origini di Trump

Adrien Brody per The Brutalist

Cosa dire della performance di Adrien Brody nel ruolo dell'immaginario Laszlo Toth, l'architetto brutalista ebreo sopravvissuto allo sterminio e in cerca di nuova vita in America nel monumentale film di Brady Corbet, The Brutalist? Niente, se non che l'attore è stato davvero strepitoso e che secondo le previsioni dovrebbe portare a casa il suo secondo Oscar dopo quello, ultra meritato, vinto nel 2003 per Il Pianista quando aveva solo 29 anni, diventando, di fatto, l'attore più giovane a vincerlo. Brody è uno dei pochi interpreti attuali a saper esprimere sul suo volto irregolare ma affascinante tutta la sofferenza dell'umanità. Ci piacerebbe vederlo premiato nuovamente, per un ruolo per cui finora ha vinto il BAFTA e ricevuto numerose candidature ad altri riconoscimenti. Ha almeno un temibile concorrente, ma noi scommetteremmo su di lui.



Leggi anche The Brutalist: la recensione del film di Brady Corbet con Adrien Brody presentato a Venezia

Timothée Chalamet per A Complete Unknown

L'unico possibile concorrente di Adrien Brody in questa edizione dell'Oscar è, un po' a sorpresa, Timothée Chalamet, il 29enne attore franco-americano che potrebbe eguagliare il suo record grazie all'acclamata performance nel ruolo del giovane Bob Dylan in A Complete Unknown. Molto ambizioso e con modelli attoriali dichiaratamente alti, Chalamet cerca di affrancarsi dai ruoli angelici che ne hanno fatto l'idolo delle teenager, anche se, con la sua fisionomia da ragazzino, non gli sarà facile trasformarsi in adulto (forse anche per questo si è fatto crescere i baffi). Da Chiamami col tuo nome all'epoea di Dune, da Un giorno di pioggia a New York a Wonka, Chalamet ha vinto il premio della Screen Actors Guild per il film di Mangold e questa è la sua seconda candidatura all'Oscar come protagonista: la prima l'aveva ottenuta nel 2018 proprio per il film di Luca Guadagnino. Di certo, se è stato premiato Rami Malek per la caricatura di Freddy Mercury, nessuno si scandalizzerebbe se vincesse lui col suo ottimo Dylan, visto che gli ha anche dato la sua voce.



Leggi anche A Complete Unknown, la recensione: quasi un musical, che di Dylan studia l'icona e i simboli

Colman Domingo per Sing Sing

Va da sé che ci fa un enorme piacere vedere un talento come Colman Domingo candidato per la seconda volta di seguito come miglior protagonista dopo Rustin l'anno scorso. Purtroppo i film che interpreta, incluso il prison drama di quest'anno, Sing Sing, sul potere curativo del teatro in prigione, non godono di ampia distribuzione (anche questo è rimasto inedito da noi) e la sua candidatura sta giusto lì a dimostrare che l'Academy riconosce la bravura di questo interprete, commediografo e regista teatrale, premiato con l'Emmy per Euphoria. Al momento il suo nome, in mancanza di film più popolari, sembra solo assolvere la quota black e gay con cui Hollywood si mette la coscienza a posto. Noi comunque lo apprezziamo tantissimo e abbiamo ancora nel cuore la sua performance nel musical Il colore viola.

Ralph Fiennes per Conclave

Dire quanto sia straordinario Ralph Fiennes in qualsiasi ruolo interpreti è semplicemente affermare l'ovvio. Ci stupisce, semmai, che l'Oscar non lo abbia mai vinto. O forse è l'ennesima dimostrazione che non è un premio molto attendibile. Noi glielo avremmo sicuramente dato per il suo aggjiacciante ritratto del crudele ufficiale nazista Amon Goth in Schindler's List, dove fu candidato come non protagonista. La seconda nomination gli è arrivata nel 1997 per Il paziente inglese e finalmente, più di due decenni dopo, eccolo di nuovo in lizza per il ruolo del paziente e diplomatico cardinale cerimoniere Thomas Lawrence nell'appassionante Conclave di Edward Berger. A 63 annu, Fiennes è il più “anziano” tra i candidati di quest'anno. Noi dubitiamo che questa sua la volta buona, ma prima o poi un Oscar dovranno pur darglielo, speriamo non quello alla carriera.



Leggi anche Conclave: la recensione del thriller con Ralph Fiennes

Sebastian Stan per The Apprentice - Alle origini di Trump

Che Sebastian Stan sia un altro interprete di grande spessore non siamo gli unici a dirlo, capace com'è di passare dai film e dalle serie di supereroi Marvel a un delizioso cannibal movie come Fresh, bravissimo in Tonya al fianco di Margot Robbie ma anche nella serie tv Pam & Tommy, dove interpreta Tommy Lee e vince l'Emmy. La sua interpretazione degli anni formativi di Donald Trump, ritratto nella sua spietata ascesa al potere come futuro imperatore del mondo, à davvero convincente. Il modo in cui Stan riesce a riprodurne alla perfezione le espressioni del volto è mimetico e non caricaturale e sotto il trucco si stenta a riconoscerlo. Ovviamente, salvo improbabili sorprese, non ha chance di salire sul palco a ritirare l'Oscar per The Apprentice (anche se sarebbe una gustosa ironia della sorte, soprattutto perché di fatto l'attore è un immigrato rumeno), ma questa sua prima candidatura è per lui un riconoscimento molto importante. In attesa di rivederlo al cinema in Thunderbolts*.



Leggi anche The Apprentice: Alle origini di Trump, la recensione del film



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/zYgi9PH

via DiCinema - Qui si parla Di Cinema sul web

Nessun commento:

Posta un commento