martedì 28 luglio 2020

The Divergent Series: Allegiant è l'ultimo film o ci sarà una conclusione?

Alcuni anni fa, i film ambientati in un futuro distopico tratti da saghe di libri young adult andavano per la maggiore. È stato un periodo breve tutto sommato, in cui le case di produzione americane cercavano di sfruttare l'onda del momento accaparrandosi i diritti dei libri più letti dal pubblico giovane. La saga di Hunger Games è stata la meglio capitalizzata, quella che ha riscosso più successo trasformando Jennifer Lawrence in una star. Parallelamente al cinema se ne affacciavano altre, in cui le ambientazioni erano diverse ma tutto sommato molti elementi rispetto agli estremismi assunti a modello dalle società del futuro erano comuni. The Maze Runner ha chiuso tutto sommato abbastanza bene, vantando lo stesso regista per tutti e tre i capitoli. La quinta onda si è fermato al primo film, Shadowhunters è iniziata al cinema e ha proseguito in una serie TV. Poi c'è The Divergent Series che ha iniziato bene e ha finito male. O meglio, non ha finito.

The Divergent Series: Allegiant è l'ultimo film della saga?

Quando nel 2014 è uscito il primo film della saga scritta da Veronica Roth, la quale immagina una società che suddivide i cittadini in cinque fazione in base al carattere, il pubblico si è dimostrato positivamente interessato a questo adattamento. Divergent arrivò a un incasso mondiale di 288 milioni di dollari, mostrando di essere il vero competitor di Hunger Games. Il secondo film, Insurgent del 2015 superò il precedente con 297 milioni nonostante i giudizi del pubblico iniziassero ad avvicinarsi a quelli dei critici, che non sono mai mai stati particolarmente gentili con questa saga. Per sfruttare al meglio l'entusiasmo del pubblico, e fare più soldi naturalmente, i produttori avevano messo in cantiere due film per l'adattamento del terzo libro. Allegiant del 2016 è la prima parte di una seconda che non c'è mai stata. L'incasso di questo terzo film è bruscamente sceso a 179 milioni di dollari di incasso mondiale.

Quasi 120 milioni in meno rispetto alle previsioni, constrinsero la produzione a rivedere i piani immaginando una soluzione più economica. Le ipotesi erano due: fare un quarto film per chiudere la narrazione della storia da destinare al circuito televisivo o, in alternativa, una stagione di una serie TV con una decina di episodi. L'attrice protagonista Shailene Woodley si è categoricamente rifiutata di proseguire il lavoro in un progetto non destinato alla sala cinematografica, come stabilito dal contratto tra lei e la casa di produzione. Di fronte a questa scelta, o il film per il cinema con la protagonista o il film/serie per la TV con una diversa protagonista, la produzione della seconda parte di Allegiant è andata in stallo. Il trascorrere dei mesi ha poco a poco rivelato anche il calo generale di interesse per questi film post apocalittici indirizzati soprattutto al un pubblico di teenager e così la situazione è rimasta. The Divergent Series non avrà una conclusione. Per conoscere nei dettagli il finale della storia bisogna ricorrere al testo originale di Veronica Roth.

The Divergent Series: cosa pensa il protagonista Theo James della brusca interruzione

In una recente intervista, l'attore Theo James che nella serie interpreta Quattro, ha rivelato il suo punto di vista sulla mancata conclusione. "Erano tre libri e non credo di aver pensato che potessero essere di più i film" ha detto l'attore. "C'erano elementi potenti in quei film, ma avevano anche una propria debolezza indirizzandosi a un pubblico di massa con ciò che ne consegue. È un territorio pericoloso in un certo senso perché, ovviamente, più ampio è il messaggio meno specifico puoi essere con la storia e la visione che stai cercando di raccontare. Quindi credo che sia stato bello fare tre film e, guardando il bicchiere, lo vedo più mezzo pieno che mezzo vuoto.



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