Ospite in collegamento video con il Ventotene Film Festival, il geniaccio Terry Gilliam ha parlato a Repubblica di molte cose, dalla Brexit che potrebbe spingerlo a chiedere la cittadinanza italiana, lui americano di nascita e britannico solo dal 2016, visto che ha una casa in Umbria dove passa molto tempo, al suo previsto ritorno sul set dopo lo sforzo titanico de L’uomo che uccise Don Chisciotte. Poi, però, è arrivata anche per lui la pandemia proprio mentre era al lavoro su un’idea di Stanley Kubrick con una sceneggiatura e un cast già pronti.
“Stavo facendo un film ispirato a un’idea originaria di Stanley Kubrick”, ha detto, specificando come le riprese avrebbero dovuto partire a settembre. “C’era una sceneggiatura e avevo il cast, ma il lockdown ha rovinato tutto. Al momento sto lavorando su un libro sui miei storyboard realtivo a tutti i film che ho finito”.
Gilliam ha detto come si senta al 100% europeo, ritenendo la Brexit una follia. “Sono bloccato in un paese che non sarà più europeo, mentre io voglio assolutamente far parte dell’Europa. L’America è chiusa, Trump l’ha distrutta. Il mondo è diventato così bizzarro che quello che pensavamo satira è diventata la realtà, per cui non so più come relazionarmi col mondo”.
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