La società di distribuzione ha parlato anche di Freaks Out, del nuovo Scorsese e del cinema italiano che osa.
Nella splendida cornice storica del Circolo dei Lettori, la 01 Distribution ha presentato il proprio listino del 2020, dando anche qualche numero sull’impegno produttivo di Rai Cinema. “Freaks Out di Gabriele Mainetti”, ha detto l’AD di Rai Cinema Paolo Del Brocco, riferendosi all’atteso kolossal del regista di Lo chiamavano Jeeg Robot, “ha solo bisogno di tempo per i tanti effetti speciali che richiede. L’ho visto, è bellissimo, ambizioso nella maniera giusta, tanto che se ce ne fossero cinque o sei di produzioni italiane così, che osano, sarebbe bene per tutti. Solo che non ci sono molte società in Italia che fanno effetti digitali, per cui la situazione è un po’ ingolfata. I tempi di attesa sono dovuti solo a questo motivo, non ce ne sono di strani. È un film coraggioso produttivamente e di qualità, farà epoca”.
Prima dei nuovi titoli, di un listino definito “scintillante” e “all’insegna della qualità e della varietà dell’offerta”, Del Brocco ha tenuto a fare un bilancio. Guardando ai risultati dello scorso anno possiamo dirci contenti di aver centrato alcuni obiettivi per noi molto importanti, uno su tutti aver portato in sala film molto diversi tra loro che ci hanno permesso di raggiungere tante e diverse tipologie di pubblico. Penso a Il traditore di Marco Bellocchio; a Martin Eden di Pietro Marcello; a L’ufficiale e la spia che è valso a Roman Polanski il Leone d’argento a Venezia; ai buoni risultati di box office di Non ci resta che il crimine, Il primo re, After e, grazie all’allungamento della stagione cinematografica in estate, anche a quelli di Il signor Diavolo di Pupi Avati e di Igort con 5 è il numero perfetto. Anche i numeri ci sostengono in queste scelte. Con 01 siamo il primo distributore nazionale dopo Walt Disney e Warner, al terzo posto per incassi e presenze prima di Fox Universal. 27 milioni di biglietti venduti da gennaio 2017 a dicembre 2019 per circa 170 milioni di box office per un totale di 95 titoli distribuiti. Crescono anche gli investimenti: nell’ultimo triennio si aggirano sui 220 milioni di Euro per la produzione di circa 200 film (di cui 100 opere prime e seconde) e 120 documentari. Adempiendo alla nostra mission industriale che prevede il pluralismo produttivo abbiamo lavorato dal 2017 al 2019 con 210 società di produzione.”
Ma passiamo ai film del 2020, partendo dall’atteso ritorno di Nanni Moretti con Tre piani, il suo primo adattamento da un romanzo, di Eshkol Nevo, con Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, oltre allo stesso Moretti. Sarà in sala a “primavera inoltrata”, prima di una consueta, quantomeno molto probabile, presentazione al Festival di Cannes. È film che racconta le vite delle differenti famiglie che abitano una palazzina borghese di tre piani e si inoltra in profondità nel cuore delle relazioni umane.
A breve, dal 19 dicembre, arriverà poi nelle sale il Pinocchio di Matteo Garrone, definito "film di qualità per famiglie più atteso di Natele, luminoso, dai toni fiabeschi, che entusiasmerà e stupirà gli spettatori di ogni età, Matteo Garrone è un autore che ci sorprende ogni volta per la maestria con cui riesce a passare da un registro all'altro, come sanno fare solo i grandi narratori.”
E poi il Diabolik dei Manetti bros. che tutti stiamo aspettando con curiosità per vedere la loro rilettura del criminale più famoso dei fumetti italiani. Sono state mostrate delle prime immagini, in tesser che rimanda più alle atmosfere e agli accessori, come la celeberrima maschera, a immagini reali degli attori, sul set.
Molto promettenti le prime due escene mostrate di Hammamet di Gianni Amelio, raconto del periodo di ritiro nella località tunisina di Bettino Craxi. Sorprende la capacità di Pierfrancesco Favino, appena elogiato per il suo Tommaso Buscetta, di entrare nel corpo, nella voce, nell'anima di uno dei politici italiani più discussi, amato e poi odiato, della nostra storia recente. in una scena lo vediamo confrontarsi dopo un incontro pubblico dei socialisti con il suo tesoriere, che lo invita a prendere atto di una crisi evidente, ma con cui ha uno dei suoi scatti di orgoglio. Poi lo ritroviamo in riva al mare, con un giovane, mentre viene riconosciuto e insultato da un gruppo di turisti italiani. L’uscita del film è prevista per il 9 gennaio 2020. Forse è il titolo in assoluto che attendiamo con maggiore curiosità del 2020 targato 01 e Rai Cinema.
Ci saranno poi il nuovo film di Gabriele Muccino, Gli anni più belli, storia di quattro ragazzi nel corso della loro vita, con Favino, Santamaria, Ramazzotti e Rossi Stuart, in sala da metà febbraio e sarà poi il film di Sergio Castellitto, Il materiale emotivo. scritto, ovviamente, insieme a Margaret Mazzantini, a partire da una sceneggiatura originale di Ettore Scola e interpretato dal regista insieme a Bérénice Bejo. Parigi è stata ricostruita nel teatro 5 di Cinecittà. Sono state poi mostrate le prime immagini del biopic di Giorgio Diritti sul pittore Ligabue, Volevo nascondermi, con un intenso Elio Germano.
Spazio anche alle commedie, seppure in misura molto minore rispetto a qualche anno fa: Divorzio a Las Vegas di Umberto Riccioni Carteni, Gli infedeli di Stefano Mordini con Valerio Mastandrea e Riccardo Scamarcio, e Ritorno al crimine di Massimiliano Bruno con il cast del primo film Non ci resta che il crimine composto da Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Edoardo Leo e Gian Marco Tognazzi.
Per i titoli internazionali, 01 si è accaparrata il nuovo film di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon, con Robert De Niro e Leonardo Di Caprio, ambientato nel 1920 e tratto dal libro di David Grann. L’Italia è l’unico paese al mondo in cui un film della Paramount di questo calibro non viene distribuito da una Major.
1917 di Sam Mendes con Colin Firth e Benedict Cumberbatch nel cast; Il principe dimenticato di Michel Hazanavicius, un “family” con Bérénice Bejo e Omar Sy; e ancora Come away di Brenda Chapman, un altro film per famiglie interpretato e prodotto da Angelina Jolie; e Bombshell – La voce dello scandalo interpretato da Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie, ispirato alla vera storia di Roger Ailes presidente e CEO di Fox News denunciato per molestie da tre giornaliste dell’emittente televisiva e in seguito licenziato.
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