lunedì 24 settembre 2018

Todd Haynes dirigerà Dry Run, storia vera di un avvocato ambientalista


Non c'è solamente un documentario sui Velvet Underground nel futuro di Todd Haynes, di cui abbiamo apprezzato, non troppo tempo fa, La stanza delle meraviglie, adattamento dell'omonimo romanzo illustrato di Brian Selznick e ottima prova d'attrice di Julianne Moore. Stando a quanto riporta Variety, il regista dirigerà un film intitolato Dry Run che prende spunto da un articolo scritto da Nathaniel Rich sul New York Times e intitolato "The Lawyer Who Became DuPont’s Worst Nightmare" (l'avvocato che divenne il peggiore incubo dei DuPont).

L’avvocato in questione si chiama Robert Bilott e, dopo otto anni trascorsi a difendere importanti aziende, decise di passare al diritto ambientale - o di diventare "eco-avvocato" - facendo causa all'azienda chimica dei DuPont. La sua battaglia durò bel 19 anni, durante i quali rappresentò settantamila persone la cui acqua era stata contaminata da ingenti quantità di acido perfluoroottanico proveniente dalle industrie del facoltoso clan.

Se il nome DuPont vi dice qualcosa è perché lo avete già sentito in Foxcatcher, il film di Bennet Miller in cui Steve Carell era John E.Dupont, uomo senza dubbio eccentrico, volitivo e non troppo sano di mente coinvolto nell'omicidio della medaglia olimpica di wrestling David Schultz. Nel cast di quel film c’era anche Mark Ruffalo (proprio nei panni di David Schultz), che produrrà il film e che forse interpreterà proprio Robert Bilott. Del film esiste già una sceneggiatura scritta da Matthew Carnahan (ideatore della serie tv House of Lies) che l'autore teatrale Mario Correa sta rimaneggiando.



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