giovedì 7 marzo 2024

Bambi, Sarah Polley non si occuperà più della regia del live action

I progetti live action in casa Disney stanno affrontando qualche difficoltà. L’ultima voce di corridoio punterebbe a Bambi, che avrebbe perso la sua regista. In principio, Sarah Polley aveva ottenuto l’incarico di guidare il film live action dietro la macchina da presa ma, secondo quanto riportato da The Wrap, non è quello che accadrà. Un’indiscrezione che arriva dopo le dimissioni del presidente dei Walt Disney Motion Picture Studios Sean Bailey e dopo le dichiarazioni di Bob Iger in merito a diversi progetti archiviati.

Bambi, il live action perde la sua regista

Come riporta The Wrap, Sean Bailey è stato fondamentale per la realizzazione degli adattamenti in chiave live action dei suoi classici d’animazione, motivo per cui la sua uscita di scena potrebbe compromettere lo stato di alcuni progetti del genere, anche di quelli già in cantiere come Bambi. L’annuncio di Sarah Polley alla regia del progetto risale infatti a giugno 2023, ma la realizzazione di un film su Bambi è nota dal 2020. Basandosi sul classico d’animazione del 1942 e tratto dal romanzo Bambi, la vita di un capriolo di Felix Salten, il classico d’animazione racconta la storia di un cervo orfano che costruisce una nuova famiglia con l’amico Tamburino e Fiore.

Bambi non è l’unico progetto live action che ha subito modifiche o rallentamenti. Anche La spada nella roccia, ad esempio, potrebbe non concretizzarsi mai stando alle recenti dichiarazioni del regista legato al progetto. In attesa di distribuzione al cinema, però, vi è il live action di Biancaneve con Rachel Zegler e il prequel de Il Re Leone dedicato a Mufasa. Preoccupano anche le dichiarazioni del CEO Bob Iger, nel corso di una conferenza alla Morgan Stanley Technology, Media & Telecom. Iger ha ammesso che gli Studios hanno cancellato diversi film e altri prodotti d’intrattenimento nei mesi precedenti perché non ritenuti all’altezza qualitativamente parlando. L’intenzione, adesso, è di riportare l’azienda al suo antico splendore pre-pandemia. Queste le parole di Bob Iger, che non ha precisato di quali progetti si tratta:

Devi eliminare le cose in cui non credi più, e non è facile in questo settore, perché o hai iniziato, o hai dei costi irrecuperabili, o si tratta di un rapporto con i tuoi dipendenti o con la comunità creativa. Non è una cosa facile, ma bisogna prendere decisioni difficili. Noi abbiamo fatto queste scelte difficili. Non lo abbiamo detto pubblicamente, ma abbiamo già abbandonato alcuni progetti che non ci sembravano abbastanza forti.


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