Un viaggio festivo per consigli e recuperi nel mondo sempre più ampio dei film direttamente in arrivo sulle piattaforme streaming.
Negli ultimi anni sono stati rivoluzionati sia i meccanismi legati alla produzione che quelli legati alla fruizione dei contenuti, nel nostro caso dei film. Ovviamente è l’invasione delle piattaforme di streaming ad avere cambiato le carte in tavola, soprattutto Netflix insieme ad Amazon Prime Video, nonostante due strategie molto diverse. La N rossa tende a presentare i proprio film direttamente online, senza passare per la sala cinematografica, mentre Amazon mantiene una filiera più tradizionale, con un’uscita nelle sale e poi una diffusione su Prime Video. In realtà quest’anno abbiamo avuto delle notevoli eccezioni, vista la volontà dei grandi autori a cui si è rivolta Netflix di non abbandonare la sala, per cui questa classifica dei dieci film del 2019 usciti direttamente in streaming non considererà titoli come The Irishman, Panama Papers, Storia di un matrimonio e I due papi, fra gli altri. Ecco quindi una nostra guida, percorso di visione, utile magari proprio durante le vacanze di Natale e di fine anno.
La nostra Top 10 dei film usciti direttamente in streaming nel 2019
Triple Frontier
Importante produzione Netflix da 115 milioni di dollari, Triple Frontier è diretto da J.C. Chandor, autore di lavori interessanti come Margin Call e 1981: Indagine a New York. La storia è quella di cinque ex membri delle forze speciali che derubano un grande trafficante di droga, provocando una sequela di reazioni problematiche e mettendo in discussione anche i rapporti fra di loro. Per se stessi e non per il paese: per loro è la prima volta in cui la disillusione e il proprio futuro contano più del giuramento fatto in passato. Muscolare performance di Ben Affleck, Oscar Isaac e il resto del cast.
Atlantique
Vincitore del Grand Prix allo scorso Festival di Cannes, Atlantique è l'opera prima di Mati Diop, nata a Parigi da una famiglia senegalese di artisti. Ambientato nella periferia popolare di Dakar, mescola la denuncia da realismo sociale al soprannaturale, fra gli operai di un cantiere che non vengono pagati da mesi fino a decidere di lasciare il paese e gli amori della giovane Ada, il cui matrimonio viene funestato da un incendio che provoca misteriosi attacchi di febbre alle ragazze del sobborgo. Non mancano ingenuità e semplificazioni, ma Atlantique tenta un approccio diverso al cinema d’autore, provando un linguaggio che non sia una riproposizione stanca del realismo.
Dolemite is my name
Erano praticamente vent'anni che Eddie Murphy non si cimentava come protagonista in un film che non fosse indirizzato solo ai ragazzi. L'icona della comicità anni '80 torna grande mattatore interpretando una celebrità per la comunità afro americana, Rudy Ray Morre, intrattenitore che creò e indossò i panni di un personaggio mitica, appunto Dolemite, al centro di una serie blaxploitation di culto degli anni settanta. Un pappone che diverte e si circonda di prostitute che si danno al kung-fu, insomma, non male come eccentricità, come tipico di quel genere cruciale dei Seventies. Non mancano rime volgarotte, tanto che alcuni lo ritengono uno dei padri del rap. Una delle produzioni Netflix Original dell’anno, che ha ottenuto due candidature ai Golden Globe, una ovviamente per Murphy.
Highwaymen
Un bel dramma poliziesco è fra i lavori Netflix dell’anno uno dei più interessanti. Highwaymen è basato su fatti reali, racconta di due ranger in pensione alle prese con l’epoca di massimo splendore delle star senza tempo della criminalità: Bonnie e Clyde. Siamo nel 1934 e non si riescono davvero a prendere, nonostante le motivazioni extra dovute al fatto che nella loro fuga hanno ucciso addirittura tredici poliziotti. Ecco che arrivano, quindi, Frank Hamer, un Kevin Costner richiamato dalla pensione insieme al suo sodale Maney Gault (Woody Harrelson), con il compito di riportare in vita il glorioso, ma archiviato, reparto dei Texas Ranger. La rivincita della vecchia scuola.
Klaus i segreti del Natale
Netflix conferma molta attenzione verso l'animazione e i film per famiglie, specialmente in vista delle festività di fine anno. Lo conferma questo Klaus, francamente più convincente di quanto ci saremmo aspettati. Viene dalla Spagna, è diretto da Sergio Pablos e conferma la maturità dell'animazione che proviene da quelle parti. Disegnato in 2D, a mano libera, è un divertente lavoro, sufficientemente stratificato da poter accontentare più generazioni, con i bambini che rideranno di brutto per le gag e le trovate. Fra le voci italiane, ma esiste sempre il doppio audio, Marco Mengoni, Francesco Pannofino e Ambra Angiolini.
Brittany non si ferma più
Uno dei tanti bei ritratti femminili di quest’anno è quello della Brittany del titolo (Jillian Bell), una 27enne di New York così divertente e socievole da essere contemporaneamente l’amica di tutti e profondamente infelice, fra un lavoro che non la soddisfa e una vita sentimentale piena di scelte sbagliate. Come perdere qualche chilo, per ripartire nella vita di slancio? Correndo la maratona di New York, ovviamente, è anche economico, basta mettersi le scarpe da ginnastica e cominciare a correre. Opera prima di Paul Downs Colaizzo, autore teatrale, sincera e appassionante, tenera e cinica. Apprezzata al Sundance e disponibile su Amazon Prime Video.
The King
Non ha entusiasmato allo scorso Festival di Venezia, The King, Il re, ma del resto la concorrenza era a dir poco feroce. Non c'è molto di nuovo, in questo dramma storico sanguinolento, tratto da varie tragedie di Shakespeare, fra l’epoca dell’Inghilterra di Enrico IV e Enrico V. Ci sono di mezzo gli scozzesi, gli intrighi di corte, le rivalità fra eredi e l’eterno scontro fra gli scozzesi e gli inglesi. Timothée Chalamet tenta il suo primo ruolo marziale, nei panni del giovane Enrico V, accanto a lui una masnada di attori, su tutti Joel Edgerton, Ben Mendelsohn, un sorprendente Robert Pattinson dal posticcio accento francese e la bella di Timothée, anche fuori dal set, Lily-Rose Depp. Netflix.
Lo spietato
È stato un anno molto intenso per Riccardo Scamarcio, con vari film usciti e altri per ora girati che arriveranno nel 2020. In questo crime thriller, Lo spietato, interpreta la classica parabola di un criminale che richiama Vallanzasca, dalla nascita alla gloria. Siamo infatti a Milano, ma negli anni ’80, nel periodo del boom economico della città, dove un calabrese che viene dalla periferia si mette alla prova con la vita criminale, diventato la mente di una gang importante in pochi anni. Donne, successo, droga, insomma. Insieme a Scamarcio una sempre più lanciata, anche all’estero, Sara Serraiocco in un film diretto da Renato De Maria. Netflix.
Murder Mystery
Dobbiamo ringraziare Netflix, per continuare a credere nel talento di un interprete spesso superiore, per qualità e talento, ai film che ha interpretato. Parliamo di Adam Sandler, in attesa di vederlo giocarsi le sue carte nella stagione dei premi per l’apprezzato Uncut Gems, in arrivo nel 2020. Torna invece nei panni di un poliziotto di New York, di nuovo in coppia con Jennifer Aniston, in questa commedia che lo porta in viaggio per l’europa, per festeggiare il loro quindicesimo anniversario. Un omicidio su uno yacht, potremmo intitolarlo anche così, e lo sbirro di New York non potrà che farsi coinvolgere e indagare. Le riprese sono state effettuate anche in Italia, fra Milano, il Lago di Como e Santa Margherita Ligure. Nuovo record di visualizzazioni per Netflix, con 31 milioni in tre giorni.
Finché forse non vi separi
È stato l’anno di Keanu Reeves, in fondo. Rappresentato come una specie di mistico un po’ santo, omaggiato con meme e proposte di matrimonio da ogni generazione, per la sua natura umile, umana e la capacità di rispondere con altruismo alle avversità che la vita gli ha riservato. Allora inseriamo questa commedia, in cui appare più che altro come icona, con notevole autoironia, nei panni di se stesso, all’interno di una commedia romantica ambientata a San Francisco, con due protagonisti asiatici americani. Netflix.
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