In corso le riprese del nuovo lungometraggio del regista di Il dono e Le quattro volte.
Michelangelo Frammartino, il regista di Il dono e di Le quattro volte, film presentati rispettivamente a Locarno e a Cannes (sponda Quinzaine), sta girando in questi giorni al Parco Nazionale del Pollino il suo terzo lungometraggio, intitolato Il buco.
Il film racconta una storia realmente accaduta nell'agosto nel 1961, quando i giovani membri del Gruppo Speleologico Piemontese, dopo aver esplorato tutte le cavità del Nord Italia, puntarono verso il Sud della penisola, nel desiderio di esplorare altre grotte sconosciute all’uomo, immergendosi nel sottosuolo di un Meridione, che tutti stavano abbandonando. E proprio nel Pollino questi giovanissimi speleologi faranno la scoperta della seconda grotta più profonda del mondo, l’Abisso di Bifurto.
Protagonisti del film sono i veri pastori del Pollino e 12 speleologi selezionati nel corso di un anno e mezzo di casting in tutta Italia.
Direttore della fotografia è invece Renato Berta, che ha lavorato con maestri della cinematografia come Godard, Resnais, Rohmer, Rivette, Malle, Téchiné, Huillet-Straub, De Oliveira e Gitai, e ha ricevuto, tra gli altri, riconoscimenti anche in Italia vincendo il David di Donatello per la Migliore fotografia per Noi credevamo di Mario Martone.
"Nel 1961, il boom economico mondiale è nel suo pieno, dilaga ovunque un clima di ottimismo e di rincorsa al vertice, che vede in Italia la realizzazione del monumentale grattacielo Pirelli, simbolo del massimo traguardo verticale. Contemporaneamente Mosca proietta il suo avamposto oltre il cielo, bucando addirittura l’atmosfera, con il lancio di un suo cosmonauta nello Spazio. In senso contrario di marcia, dei giovani speleologi poco più che ventenni si immergono nella terra per esplorare altre profondità," dichiara Michelangelo Frammartino. "Per usare un termine cinematografico, potremmo dire che le grotte costituiscono un fuori campo assoluto, anche perché la notte eterna che regna al loro interno sembrerebbe quanto di più ostile alla macchina da presa. Eppure, chi ama il cinema sa bene che il fuori campo, l’invisibile, rappresentano la sua “sostanza” più profonda. Mi colpisce la coincidenza che Speleologia, Cinema e Psicoanalisi abbiano il loro battesimo nella stessa data, il 1895...".
Il buco è una produzione Doppio Nodo Double Bind con Rai Cinema, in coproduzione con Société Parisienne de Production (Francia), Essential Filmproduktion (Germania), con il Sostegno della Calabria Film Commission, del Mibact, del CNC, Artè/ZDF, Eurimages e con la collaborazione e il Patrocinio del Parco Nazionale del Pollino sul cui territorio si tengono le riprese iniziate il 5 Agosto con fine prevista per il 26 Ottobre. Coproduction Office è il distributore internazionale.
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