Dopo le polemiche la major difende il film e la maniera in cui è raffigurato il suo protagonista.
A partire dalla sua presentazione vittoriosa allo scorso Festival di Venezia, Joker è stato al centro di polemiche e discussioni legate a un tema centrale nel dibattito pubblico americano: la violenza. Le accuse principali sono le classiche, diremmo, quelle che il film possa ispirare nelle persone più fragili, magari nei ragazzi, l’uso della violenza, magari nelle modalità con cui è presente nel lavoro di Todd Phillips. Come accade di frequente in questi casi, tutte queste accuse vengono da chi non ha visto il film, che per ora è passato solo per pochi festival e uscirà nelle sale americane soltanto il 4 ottobre, un giorno dopo l’Italia.
L’ultima polemica, quella più significativa, che ha spinto ora la Warner ha una presa di posizione ufficiale, è arrivata qualche giorno fa dall’associazione dei famigliari delle vittime della terribile sparatoria del 2012 ad Aurora, Colorado, all’interno di un cinema in cui veniva proiettato Il Cavaliere oscuro - il ritorno.
In una lettera al CEO della Warner, l’associazione prende di mira la figura di Joker, sottolineando i rischi di ritrarre un cattivo come l’eroe della vicenda. La riposta della major tende a difendere ovviamente il film, spiegando come siano già da tempo coinvolti nelle campagne contro la violenza. “Non sbagliatevi, né il personaggio di finzione joker, né il film, appoggia la violenza di ogni tipo nella vita reale”, hanno aggiunto in un comunicato. “Non è intenzione del film, degli autori o dello studio di ritrarre questo personaggio come un eroe”.
Nonostante le pressioni, quindi, la Warner non ha alcuna intenzione di modificare in nessun modo il montaggio del film. Per fortuna.
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