giovedì 17 dicembre 2020

Figli di uno Steven minore: in streaming i capolavori "nascosti" di Spielberg

Sarebbe fin troppo facile celebrare la grandezza di Steven Spielberg scrivendo dei suoi film più conosciuti: quelli che hanno sbancato i botteghini di tutto il mondo, quelli che hanno fatto incetta di Oscar e altri premi. Noi invece preferiamo ricordare alcune delle sue opere meno citate, quelle che “nascondono” magari un discorso cinematografico ancor più personale. Ricordiamo ad esempio che soprattutto negli anni ‘80, prima cioè di un film (ritenuto) di svolta come Schindler’s List, Steven Spielberg aveva faticato molto ad essere accettato dall’establishment hollywoodiano come un cineasta serio, capace di raccontare il dramma del vivere attraverso storie che non fossero principalmente destinate al grande pubblico. E a nostro avviso proprio in quel periodo l’autore ha realizzato alcuni dei suoi lavori maggiormente sentiti, che hanno raccontato temi a lui cari come l’infanzia spezzata o il peso della paternità. Eccovi allora cinque grandi film in streaming diretti da Steven Spielberg che vale assolutamente la pena rivedere, magari sotto un’altra ottica. Siamo sicuri li amerete ancora una volta oppure imparerete ad amarli. Buona lettura.

Cinque capolavori “nascosti” nella filmografia di Steven Spielberg

  • Il colore viola
  • L’impero del sole
  • Hook - Capitan Uncino
  • Minority Report
  • Il ponte delle spie

Il colore viola (1985)

L’adattamento cinematografico del romanzo Premio Pulitzer di Alice Walker diventa il film più commovente di Spielberg, storia di abusi e violenza, ma anche di perdono e rinascita. Dietro una messa in scena ariosa e vibrante si cela il dolore di vivere, il lato oscuro dell’animo, l’impossibilità di costruire rapporti umani se non attraverso le gabbie fisiche e mentali che sono state inculcate nella mente dei personaggi a suon di botte. Il tutto sulle spalle dell’esordiente Whoopi Goldberg, portentosa in ogni singola inquadratura e addirittura leggendaria nella sequenza della maledizione: “Finché non riparerai il male che hai fatto, ogni tuo pensiero ti trasformerà in polvere…” (citazione a memoria). Hollywood vorrebbe amare questo Spielberg, ma proprio non ci riesce: Io colore viola ottiene undici nomination all’Oscar, ma clamorosamente non quella per la regia. E la barzelletta si completa quando non vince neppure una statuetta...Disponibile su Chili, Google Play, Infinity, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

L’impero del sole (1987)

Spielberg si spinge ancora oltre, adattando il romanzo autobiografico di James G. Ballard. L’impero del sole è un film ancora più complesso perché il bambino protagonista questa volta non si lascia amare, soprattutto all’inizio: il ricco e viziato Jim si perde nella Cina occupata dai giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Una visione dell’orrore della guerra innocente ma non incensata, che consente al regista di realizzare scene di enorme impatto sia visivo che emotivo, anche quando magari disturbano. Troppe le sequenze da citare, rivedetevi il film e provate a non piangere durante la scena finale. Christian Bale bambino, John Malkovich, Miranda Richardson nel cast. Un film incredibile che ottiene sei nomination all’Oscar, tutte in categorie tecniche. Altra barzelletta. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

Hook - Capitan Uncino (1991)

Quanto è difficile crescere soprattutto se gli altri proprio non vogliono vederti come un adulto! Nell’affrontare a suo modo la favola di Peter Pan Spielberg ci mette molto del suo mondo, sia umano che cinematografico. Hook possiede una messa in scena maestosa e un’anima malinconica splendidamente ritratta sia dal Peter Pan di Robin Williams che dall’Uncino di Dustin Hoffman. Un prodotto meno compatto e senza dubbio maggiormente ondivago rispetto ai precedenti, ma allo stesso modo emozionante quando si tratta di mettere in immagini il mondo interiore dei personaggi. Le giostre cinematografiche di Spielberg non sono mai spettacolo scontato, fine a se stesso, e Hook non fa eccezione. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple Itunes, Netflix

Minority Report (2002)

L’universo filmico di Steven Spielberg è cambiato dopo Salvate il soldato Ryan, e Minority Report arriva a testimoniare che la visione del futuro per il regista si è fatta cupa, pessimista. Adattando Philip K. Dick l’autore porta al cinema un racconto di enorme impatto sociale e civile, il quale mette in discussione quello status quo che prima l’individuo della libera scelta. Tom Cruise primeggia in un thriller di fantascienza magnifico, costruito come un tour de force visivo e narrativo senza precedenti. Max von Sydow, Samantha Morton e un Colin Farrell da antologia compongono un cast d’eccezione per uno dei capolavori sci-fi meglio realizzati della storia del cinema contemporaneo. Disponibile su Chili, Google Play, Netflix, TIMVision, Amazon Prime Video.

Il ponte delle spie (2015)

Da una sceneggiatura di Joel e Ethan Coen un film al passato per raccontare le problematiche civili e politiche del nostro presente, cosa che Steven Spielberg ha fatto anche col recente The Post. Un Tom Hanks sopraffino per una storia che parla di diritti umani e di equilibri internazionali, messa in scena con un’eleganza sommessa eppure vibrante. Il ponte delle spie dimostra quanto il suo autore possa lavorare su molteplici piani di lettura e rimanere un narratore solidissimo, affidabile. Spielberg conferma di essere il grande storyteller dei nostri tempi. Se ce ne fosse ancora bisogno...Disponibile su Chili, Google Play, Infinity, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

Lo squalo gigante, Indiana Jones, gli alieni di Incontri ravvicinati o E.T., il tirannosauro di Jurassic Park, la bambina col cappotto rosso di Schindler’s List e la battaglia sulle coste della Normandia: Steven Spielberg ha contribuito in maniera fondamentale, forse più di ogni altro cineasta contemporaneo, alla creazione dell’immaginario collettivo legato al cinema. A lui deve essere necessariamente debitore ogni spettatore che sia mai entrato in una sala cinematografica negli ultimi cinquant’anni. Questo il nostro piccolo tributo alla sua arte del racconto per immagini. Oggi Steven Spielberg compie 74 anni. Buon compleanno dunque. E grazie di tutto. 



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