domenica 30 novembre 2025

I migliori film in streaming di Miles Teller, protagonista di Eternity

Dedichiamo oggi i nostri cinque film in streaming a Miles Teller, il quale torna nelle sale italiane accanto a Elizabeth Olsen e Callum Turner nell’originale commedia romantica Eternity. Eccovi dunque i titoli che lo hanno reso uno degli attori più interessanti dell’ultima generazione. Buona lettura.

Cinque film in streaming di Miles Teller, protagonista di Eternity

  • Rabbit Hole
  • Whiplash
  • Trafficanti 
  • Top Gun: Maverick
  • Misteri dal profondo

Rabbit Hole (2010)

L’esordio al cinema arriva grazie al talento John Cameron Mitchell, che lo chiama nel breve ma difficilissimo ruolo che lo vede contrapposto alla protagonista Nicole Kidman in una scena potentissima. Rabbit Hole è un dramma familiare a tinte fortissime, un film sull’elaborazione della perdita e sul perdono che tutti dovrebbero vedere Accanto all’attrice da nomination all’oscar un bravissimo Aaron Eckhart. Momenti di cinema fortemente drammatico per un film scritto, girato e soprattutto interpretato con perfetta adesione a ciò che si sta raccontando. Notevole. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Whiplash (2014)

L’esordio alla regia di Damien Chazelle prodotto da Jason Blum è un film folgorante, precisissimo nel raccontare l’ossessione per la perfezione. Teller come protagonista è eccellente e non si fa soffocare da un J.K. Simmons mastodontico, che arriva agli Oscar come miglior attore non protagonista. Whiplash ottiene altre due statuette e ottiene la candidatura come miglior film dell’anno, meritatissima. Storia ottimamente sviluppata, regia concentrata e tagliente, attori in stato di grazia. Uno dei migliori esordi del nuovo millennio. Forse il migliore nel cinema americano. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

Trafficanti (2016)

Ispirato da una storia vera, questo film velenoso e potente consente a Teller di recitare in maniera assolutamente affiatata con un Jonah Hill carismatico e strabordante. Insieme a loro una Ana De Armas allora agli esordi. Trafficanti è nel cuore una commedia nera sulla sete di potere e denaro, uno schiaffo al self-made man e al capitalismo americano senza freni. Alcuni momenti sono spassosi, altri terrificanti. Gemma nascosta da riscoprire, siamo di fronte a un film complesso come molti nella filmografia di Todd Phillips. Prima di Joker, altra storia di emarginati che impugnano le armi…Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Top Gun: Maverick (2022)

Lo strepitoso successo di pubblico e critica di Top Gun: Maverick proietta Miles Teller nell’Olimpo di Hollywood. E con lui Monica Barbaro, Glen Powell e tutti gli altri. Ovviamente al centro del film diretto da Joseph Kosinski c’è un Tom Cruise in gran forma, che recita un ruolo alla Clint Eastwood con personalità e fascino. Jennifer Connelly accanto non gli è da meno. Film scritto e diretto come si faceva una volta, con passione e attenzione al ritmo della storia. Incassi al botteghino pazzeschi, nomination all’Oscar per il miglior film e la sceneggiatura non originale. Teller come antagonista/compagno di Cruise è molto efficace. Divertentissimo e potente. Grande visione di cinema. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision.

Misteri dal profondo (2025)

Chiudiamo con il giocattolone diretto da Scott Derrickson che vede Teller cimentarsi con/contro Anya Taylor-Joy in un duello di fascino e charme. Misteri dal profondo è un film di fantascienza che si lascia guardare senza problemi, costruito su un canovaccio di storia su cui poggiare una messa in scena intrigante quanto frivola. Tutto funziona almeno fino all’ultima parte, meno coinvolgente di prima. Il cameo di Sigourney Weaver è spassoso e lei come sempre è divina. Certo, siamo di fronte na un prodotto usa e getta per una serata all’insegna della svagatezza e del fascino. Poco da aggiungere, ma abbiamo visto di peggio…Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.



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Hunger Games: L'alba sulla mietitura, il numero dei Tributi è significativo per la storia di Haymitch

Nella saga principale di Hunger Games è emerso un dettaglio interessante sul passato di Haymitch, che ha partecipato alla Seconda Edizione della Memoria ed è tornato a casa come unico vincitore. A rendere unica quell’edizione è stato il numero dei concorrenti coinvolti: non 24, quindi due tributi per ogni distretto, ma il doppio, per un totale di 48. Ma perché quel numero è stato particolarmente significativo?

Hunger Games: L’alba sulla mietitura e il vero significato del numero dei tributi scelti per la Seconda Edizione della Memoria

Katniss Everdeen ha appreso sommariamente della disavventura di Haymitch nell’arena di Capitol City durante La ragazza di fuoco, ma la sua storia sarà centrale in Hunger Games: L’alba sulla mietitura, prequel che racconterà cos’è accaduto durante la Seconda Edizione della Memoria e cosa abbia comportato la vittoria di Haytmich. Per un’occasione così importante, il presidente Snow ha richiesto il doppio dei tributi da parte di ogni distretto raggiungendo un numero senza precedenti. Eppure proprio quel numero ha un valore simbolico nella storia di Haymitch. A seguire, però, faremo riferimento a quanto rivelato nel romanzo da cui è tratto il film, per cui vi invitiamo alla lettura soltanto se già in possesso delle informazioni presenti nel volume di Suzanne Collins.

48 sono i Tributi che l’hanno accompagnato nell’arena per la Seconda Edizione della Memoria e 48 sono i tributi del Distretto 12 che, da allora, ha avuto il dispiacere di guidare come mentore fino alla fine degli Hunger Games avvenuta poi attraverso la rivoluzione della saga principale. Inoltre la 50esima edizione degli Hunger Games ha in realtà mietuto più vittime anche al di fuori dell’arena: Woodbine Chance, come raccontato nel romanzo, è uno dei quattro tributi estratti alla mietitura e ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre tentava di scappare; al suo posto è stato poi selezionato Haymitch. Louella McCoy, annunciata alla mietitura del Distretto 12, in realtà è morta durante la parata dei tributi a Capitol City ed è stata poi sostituita con Lou Lou. Ed infine Sid, il fratello di Haymitch, è stato ucciso dal presidente Snow come punizione per il suo comportamento. Ciò significa che durante la 50esima edizione sono morti ben 50 giovani.



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Eddie Murphy ha detto di essersi pentito di aver rifiutato questi 3 film di successo

Eddie Murphy ha collezionato numerosi successi nell’arco della sua carriera. Volto iconico di numerose commedie sul grande schermo, ha ammesso di avere qualche rimpianto. Si è pentito, infatti, di aver detto di no a tre grandi successi comedy che avrebbero potuto ampliare la sua filmografia. Di quali film si tratta?

Eddie Murphy ha detto di essersi pentito di aver rifiutato questi 3 film di successo

Impossibile dimenticare Eddie Murphy al cinema, soprattutto se si menzionano successi come Beverly Hills Cop, Una poltrona per due, Il principe cerca moglie, Il professore matto, Norbit e La casa dei fantasmi, per citarne alcuni. Pur avendo recitato in numerose commedie ad oggi, Eddie Murphy si è detto pentito di aver rifiutato tre film: Ghostbusters, Chi ha incastrato Roger Rabbit e Rush Hour.

L’attore ha affrontato la vita pubblica e privata nel suo recente documentario Netflix intitolato Being Eddie e ha confessato di essersi pentito di tre film realizzati senza il proprio coinvolgimento. Ai microfoni di AP Entertainment, l’attore ha raccontato dei “tre grandi film” che avrebbe voluto realizzare: “Sono stati enormi, giganteschi successi”. Nel caso di Ghostbusters, come spiega Collider, ha dovuto scegliere tra quello o Beverly Hills Cop. Si vocifera che fosse stato preso in considerazione per interpretare Winston Zeddemore, ruolo poi affidato a Ernie Hudson. Per quanto riguarda Chi ha incastrato Roger Rabbit, film che inizialmente credeva “sembrasse ridicolo” e una volta uscito ha prontamente rivalutato, avrebbe interpretato il personaggio affidato poi a Bob Hoskins, mentre per Rush Hour quello poi interpretato da Chris Tucker.

In ogni caso negli ultimi anni ha recitato in altri progetti come Il principe cerca figlio nel 2021, You People e Buon Natale da Candy Cane Lane nel 2023 e Un piedipiatti a Beverly Hills – Alex F. Nel 2025, invece, è tornato su Prime Video con Il blindato dell’amore e tra non molto riporterà anche la Pantera Rosa in azione con un live action.



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sabato 29 novembre 2025

Stasera in TV: Film da vedere Sabato 29 Novembre, in prima serata

Stasera in TV, Sabato 29 Novembre 2025: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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Knives Out, perché il terzo film si intitola Wake Up Dead Man?

Il terzo capitolo di Knives Out si intitola Wake Up Dead Man: ma cosa vorrà mai dire questo titolo? Perché Rian Johnson ha effettuato proprio questa scelta? Distribuito in sale selezionate a fine novembre, il prossimo giallo con protagonista Benoit Blanc è in arrivo in streaming su Netflix dal 12 dicembre 2025 e proporrà al pubblico un altro crimine impossibile. Ma perché si intitola proprio Wake Up Dead Man?

Knives Out, perché il terzo film si intitola Wake Up Dead Man? L’ipotesi

Daniel Craig è nuovamente alle prese con un mistero. Benoit Blanc, detective introdotto già in Cena con delitto – Knives Out nel 2019, è di ritorno dopo l’ultima vacanza al mare per risolvere un nuovo mistero: un delitto avvenuto nella casa del Signore. Un uomo di Chiesa è stato assassinato e la polizia locale non ha i mezzi necessari a risolvere quel crimine, per questo chiama in causa Blanc. L’investigatore privato ha un debole per i casi impossibili e questa volta dovrà esaminare uno per uno il ricco elenco di sospettati.

Se il primo film si intitolava Cena con delitto, il sequel invece ha scelto come titolo Glass Onion che richiamava il personaggio principale del film e la sua magnifica casa vacanza con una cupola di vetro a forma di cipolla. Il terzo film invece si intitola ufficialmente Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery e fa riferimento al titolo di una canzone, quella degli U2 uscita nel 1997 e tratta dall’album Pop.

Il film è ambientato in una chiesa e coinvolge altri sacerdoti per capire cos’è accaduto al Monsignor Jefferson Wicks. Il cast è ricco di nomi interessanti: oltre a Daniel Craig, che figura come collante, spiccano anche Josh O’Connor, Mila Kunis, Glenn Close, Josh Brolin, Jeremy Renner, Kerry Washington, Andrew Scott, Cailee Spaeny, Daryl McCormack e Jeffrey Wright.



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venerdì 28 novembre 2025

Natale senza Babbo, Luisa Ranieri tenta di salvare il Natale su Prime Video

Alessandro Gassmann interpreta un Babbo Natale stanco del suo lavoro e, per questo, scappa ed è da qui che parte la trama di Natale senza Babbo, una nuova commedia natalizia pensata per tutta la famiglia distribuita in streaming su Prime Video dal 28 novembre 2025.

Natale senza Babbo, Alessandro Gassmann è un Babbo Natale in crisi su Prime Video: trama, cast e streaming

Diretto da Stefano Cipani, Natale senza Babbo racconta di un Babbo Natale in crisi con le fattezze di Alessandro Gassmann che non ne può più del suo lavoro. Il Natale diventa così un mix di tristezza e tumulto interiore e quel carico emotivo gli offrirà la spinta giusta per la fuga. Babbo Natale non si trova da nessuna parte e sua moglie Margaret è costretta a rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione per salvare il Natale di tutti. Così, mentre il marito è alle prese con la sua crisi esistenziale natalizia, Margaret invece diventa l’eroina di turno chiedendo il supporto di altre figure come la strega Sabrina, nota come la Befana, e l’amica Santa Lucia. Il piano di queste due, però, è quello di rubare la scena a Babbo Natale diventando le uniche protagoniste delle festività. Ma in tutto ciò, dove sarà finito Babbo?

Film Original co-prodotto da Amazon MGM Studios con Gaumont Italia, è diretto da Stefano Cipani con una sceneggiatura di Michela Andreozzi con la collaborazione di Filippo Macchiusi. A guidare il cast, come già detto, è Alessandro Gassmann che interpreta un Babbo Natale in crisi. Al suo fianco la moglie Margaret interpretata da Luisa Ranieri. Sabrina, o meglio la Befana, ha le fattezze di Caterina Murino, mentre Santa Lucia è interpretata da Valentina Romani. A completare il cast ci pensano Diego Abatantuono, Angela Finocchiaro, Francesco Centorame e Simone Susinna. E ancora Rita Longordo, Paolo Calvano, Francesca Alice Antonini, Alberto Astorri e Stefano Ambrogi. Commedia natalizia, è disponibile in streaming su Prime Video ed è adatta a tutta la famiglia.



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Wicked: Parte 2, Marissa Bode difende Nessa: "È un mix di emozioni"

Wicked: Parte Due ha completato l’arco narrativo di Glinda ed Elphaba sul grande schermo e ha offerto una direzione narrativa anche ad altri personaggi come ad esempio per Nessarose Thropp, la sorella minore di Elphaba destinata a diventare la Strega Malvagia dell’Est. In merito al suo personaggio e alla piega degli eventi è intervenuta l’attrice Marissa Bode, prendendo le sue difese.

Wicked: Parte 2, Marissa Bode difende l’arco narrativo del suo personaggio

Cynthia Erivo e Ariana Grande hanno guidato la parte più importante della trama di Wicked in entrambi i due capitoli proposti al cinema, ma diversi personaggi secondari hanno contribuito alla storia principale, lanciando al tempo stesso strade parallele da percorrere in quel di Oz. È il caso di Nessarose, la sorella minore di Elphaba il cui arrivo alla Shiz University ha poi dato il via alla storia di Elphaba. Quest’ultima, infatti, ha accompagnato la sorella all’università e la sua permanenza non era stata mai presa in considerazione. Tutto cambia quando Madame Morrible fiuta il suo potere e decide che anche Elphaba avrebbe preso parte alle lezioni, diventando la sua pupilla.

In Wicked: Parte 2, mentre Elphaba e Glinda compiono il proprio destino, anche Nessa segue la propria strada: torna a casa e occupa il posto del padre, venuto a mancare, come governatrice di Munchkinland. Estremamente sola, Nessa si aggrappa alla relazione con Boq, il quale però desidera allontanarsi da lei. Il ritorno di Elphaba incrinerà ancor di più questo aspetto: chiede aiuto alla sorella e incanta le scarpe di Nessa per permetterle di volare, ma Nessa utilizza quel potere per far innamorare Boq di lei. A quel punto Elphaba è costretta a trasformare Boq nell’Uomo di Latta per salvargli la vita e Nessa la incolpa.

Nella storia di Oz, la Malvagia Strega dell’Est è una tiranna che governa sui Munchkin e possiede scarpe d’argento magiche; ne Il mago di Oz finisce per essere schiacciata dalla casa di Dorothy sballottata dal ciclone. In una recente intervista con Them.us, Marissa Bode ha spiegato: “A volte Nessa cerca di apparire come la governatrice che sa il fatto suo e prende il controllo degli altri perché non si sente in controllo di se stessa”. In merito alle scelte rigide del personaggio nei confronti di qualsiasi Munchkin, ha poi precisato: “È molto sola e vuole solo aggrapparsi al buono che c'è nella sua vita. E per lei, è Boq e aggrapparsi alla notte più felice della sua vita, che è stata l'Ozdust Ball. Sente la distanza da Boq, questo è certo. Sta cercando disperatamente di non lasciarsela sfuggire e non sempre prende le decisioni migliori. Ma penso che più di ogni altra cosa, sia solo spaventata. [...] Ma non credo che abbia un'idea completa di quello che sta facendo. C'è ancora quella ragazza speranzosa in lei, ma anche quella ragazza spaventata che abbiamo visto un po' nel primo film”.

La relazione tra Nessa ed Elphaba è molto complicata e a detta di Marissa Bode l’errore più grave commesso dal suo personaggio nel primo film è stato quello di non parlare a favore di sua sorella. Quel legame complicato torna anche in Wicked: Parte 2: “Lotta con il fatto di essere stata lasciata a ricoprire il ruolo di governatrice di Munchkinland, nonostante avesse altre aspirazioni e di sentirsi costretta a farlo con sua sorella Elphaba, che non è al suo fianco. Ho la sensazione che Nessa dia l'impressione di non importarle, ma credo sia solo una facciata. A un certo punto vediamo arrivare sua sorella, ed è un misto di emozioni per Nessa. È tristezza, in parte sollievo, forse anche un po' di risentimento e frustrazione per il fatto che Elphaba venga a chiedere aiuto. Non è di questo che credo Nessa abbia bisogno in quel momento; Nessa ha solo bisogno che sua sorella sia sua sorella, piuttosto che che le venga chiesto di fare qualcosa”.



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Shrek 5, il cast si amplia: arrivano anche Marcello Hernández e Skyler Gisondo

Il cast di Shrek continua ad ampliarsi. Il quinto capitolo del franchise è in fase di sviluppo e riporterà l’amatissimo orco in dolce compagnia sul grande schermo. Secondo quanto riferito da Variety, due nuove star sono state selezionate per offrire il loro contributo a Shrek 5: di chi si tratta?

Shrek 5, Marcello Hernández e Skyler Gisondo si uniscono al cast

Secondo quanto riferito da Variety, Shrek 5 potrà contare sul supporto di Marcello Hernández e Skyler Gisondo, scelti per interpretare due dei tre gemelli di Shrek e Fiona: nello specifico, interpreteranno rispettivamente Fergus e Farkle. La sorella, invece, com’è già noto da tempo avrà la voce originale di Zendaya.

Marcello Hernández, noto negli Stati Uniti per essere un giovane membro del Saturday Night Live, è di fatto un recente ingresso nel mondo dello spettacolo: i più l’avranno individuato in The Improviser, in Dying of Sex e Un tipo imprevedibile 2 con Adam Sandler. Skyler Gisondo, invece, ha preso parte a numerosi progetti per il grande schermo come La rivincita delle sfigate, The Social Dilemma e qualcuno lo ricorderà anche in TV in Santa Clarita Diet, ma di recente ha riscosso successo in Superman. James Gunn l’ha introdotto nel suo DCU per interpretare Jimmy Olsen, personaggio che molto presto tornerà con uno spin-off televisivo tutto suo.

In merito a Shrek 5, il cast proporrà anche il ritorno di Mike Myers che presterà la sua voce a Shrek, Cameron Diaz che invece sarà Fiona ed Eddie Murphy che invece supporterà Ciuchino. La trama del film, ad oggi, non è stata condivisa per cui non sappiamo su cosa verterà. Ad occuparsi della regia saranno Conrad Vernon, che ha già lavorato a Shrek 2, e Walt Dohrn. Ad occuparsi della sceneggiatura invece sarà Michael McCullers. In principio il quinto capitolo del franchise aveva annunciato come data d’uscita il 1° luglio 2026, ma è stata poi posticipata al 30 giugno 2027.



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giovedì 27 novembre 2025

Oi Vita Mia, la nostra video intervista a Pio D'Antini e Amedeo Grieco

Pio e Amedeo tornano al cinema dal 27 novembre con Oi Vita Mia, esordio alla regia per il duo comico pugliese. Nel film Pio (Pio D'Antini) gestisce una comunità di recupero per adolescenti problematici e sta vivendo una crisi di coppia con la storica e insoddisfatta fidanzata (Cristina Marino). Amedeo (Amedeo Grieco) è invece il responsabile di una tranquilla e amorevole casa di riposo per anziani, dove vive anche il dolce Mario (Lino bnfi), soprannominato Monicelli e affetto da Alzheimer. Pio e Amedeo sono amici da una vita, si vogliono bene, ma non perdono occasione per litigare, soprattutto, quando un imprevisto costringe i ragazzi della comunità di Pio (e lui stesso) a trovare rifugio momentaneo nella casa di riposo di Amedeo. Riuscirà la convivenza tra i due?

Si ride e ci si commuove nella nuova commedia di Pio e Amedeo, esattamente "come nella vita reale, dove si ride, ma a volte bisogna sforzarsi di essere felici, perché ti trovi davanti anche a episodi particolarmente drammatici o difficili da masticare e digerire" come hanno raccontato i due comici nel corso della conferenza stampa di presentazione di Oi Vita Mia. Alla loro prima esperienza da registi, i due comici svelano che a spingerli verso questa nuova evoluzione del loro lavoro è stato il desiderio di libertà creativa, la possibilità di poter decidere ogni singolo aspetto del loro film. "Abbiamo avuto l'opportunità, quello di essere per la prima volta pienamente liberi, liberi anche di sbagliare, liberi di scegliere e questa libertà l'abbiamo trasferita all'interno del film, ogni personaggio ad un certo punto prende la sua scelta, è un film molto libero" rivela il duo comico, aggiungendo che questo film non deve essere visto come un tradimento del loro marchio di fabbrica, di quella comicità graffiante, quel politicamente scorretto che li ha resi famosi e gli ha fatto guadagnare tanti fan quanti detrattori. Ma, al contrario è il film in cui si identificano maggiormente, che sentono più autentico e sincero e che mostra chi sono davvero Pio e Amedeo.

Della loro esperienza da registi, di come sia stato dirigere un cast di esordienti e una leggenda come Lino Banfi e anche di quel cameo divertente e perfettamente riuscito a un programma trasversale come Temptation Island ne abbiamo parlato in questa chiacchierata che Pio D'Antini e Amedeo Grieco ci hanno concesso. Ecco la nostra video intervista:



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Zootropolis 2 segna un record in Cina, sovvertendo una tendenza negativa degli ultimi anni

Zootropolis 2 è appena arrivato al cinema: secondo i dati Cinetel ha incassato da noi 525.000 euro nel primo giorno di programmazione, ma altrove c'è un debutto che ha segnato un record storico. Da diversi anni in Cina c'è una certa freddezza verso Hollywood: la sinergia di una decina d'anni fa è evaporata, c'è un limite numerico ai film stranieri distribuiti, e tanti blockbuster americani faticano a raccogliere cifre sensibili da quelle parti, sfavoriti dall'appoggio alla produzione nazionale cinese. I dati sulle prime 24 ore di Zootropolis 2 in Cina sono a maggior ragione sorprendenti... e interessanti da valutare.

Zootropolis 2 decolla in Cina con 34 milioni di dollari in un giorno

Chissà se gli analisti americani, che avevano valutato il primo weekend mondiale di Zootropolis 2 sui 500 milioni di dollari, avevano già calcolato il parzialmente imprevedibile entusiasmo del pubblico cinese, che ha premiato il film dei Walt Disney Animation Studios con 34 milioni in un giorno solo. Il lungometraggio di Jared Bush e Byron Howard è diventato quindi il più remunerativo debutto di un film di animazione americano in Cina, ma soprattutto era dal 2021 che Hollywood non riusciva a raggiungere simili cifre da quelle parti, come fa notare Deadline.
Certo, l'incasso mondiale di 1.025.000.000 di dollari del primo Zootropolis si debbe anche al boom cinese di quasi 240 milioni, ma sono trascorsi nove anni, e da allora molte cose sono cambiate, per varie ragioni: una crescente frizione tra USA e Cina, maggiori blocchi e restrizioni alle produzioni estere, la tendenza a privilegiare i film nazionali animati e non (leggete la nostra recensione di Ne Zha, se siete curiosi), la scarsa voglia di immedesimarsi in personaggi dalle fattezze occidentali. Gli animali antropomorfi evidentemente, oltre a evitare quest'ultimo problema, rispondono a un immaginario fantasy / fiabesco che a spettatori e spettatrici cinesi suona naturale, per cui quella reticenza sembra crollata davanti al ritorno di Judy e Nick. O forse è una tregua? In ogni caso, è sempre Hollywood ad avere bisogno della Cina, mai il contrario, specie nell'epoca dello streaming e della necessità di trovare nuovi sbocchi per sostenere l'esperienza in sala. Leggi anche Zootropolis 2, la nostra recensione della nuova avventura di Judy & Nick



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mercoledì 26 novembre 2025

Wicked, Jonathan Bailey ha rischiato di non interpretare Fiyero

Jonathan Bailey ha rischiato di non interpretare Fiyero in Wicked: a raccontare di più sono stati i direttori del casting della produzione cinematografica basata sull’omonimo musical di successo di Broadway. Bailey ha conquistato rapidamente il pubblico di Netflix con la sua interpretazione in Bridgerton, ma di recente ha catturato l’attenzione anche al cinema: oltre a Jurassic World: La Rinascita, l’attore è stato scelto per interpretare il principe Fiyero, il cui arrivo alla Shiz University non è passato inosservato. Eppure Jonathan Bailey ha rischiato di non essere scelto per il ruolo: perché?

Wicked, Jonathan Bailey ha rischiato di non essere scelto per il ruolo di Fiyero

A quanto pare l’agenda fitta di Jonathan Bailey ha quasi compromesso l’assegnazione del ruolo in Wicked. I direttori del casting Bernard Telsey e Tiffany Canfield hanno raccontato a People che, durante il processo di selezione, l’attore in questione aveva “già altri tre lavori contemporaneamente”, per cui inserirlo anche nel cast di Wicked avrebbe comportato un rischio. Ma Canfield non voleva accettare un no come risposta “per qualsiasi motivo” ed era intenzionata a coinvolgere l’attore, nonostante in molti sostenessero che non fosse disponibile.

Siccome si conoscevano già, i direttori del casting hanno incontrato Jonathan Bailey un giorno a New York, prima ancora dell’inizio delle selezioni, e alla fine dell’incontro Telsey aveva già capito che avrebbe dovuto essere lui Fiyero: “Sapevamo chi era Johnny perché lo avevamo visto in Company nel West End. È nostro compito seguire gli attori anche se non lo conosciamo personalmente o non lo vediamo regolarmente. Ma era di passaggio a New York molto prima che iniziassimo, e ci siamo seduti e abbiamo fatto un giro generale con lui. E ricordo di aver detto: ‘Tiffany, quel tizio dovrebbe essere Fiyero, giusto?’”.

Coinvolgerlo è stato un compito arduo, ma nessuno dei due era disposto a rinunciare a Jonathan Bailey, nonostante i fitti impegni. Il manager dell’attore, Duncan Millership, ha avuto un ruolo fondamentale in questa storia. Bailey ha presentato il suo video di audizione e Canfield rimase particolarmente colpita dalla “sfacciataggine” e dall’umorismo che conferiva al personaggio: “Quando il video è arrivato, abbiamo pensato: ‘È proprio quello di cui avevamo bisogno’. La sua sfacciataggine, l’umorismo, ma anche la vera umanità, la vera vulnerabilità”. Telsey ha aggiunto: “In molti ci hanno detto che non era disponibile e che non avremmo accettato un no per nessun motivo. Abbiamo continuato a provarci e, bingo, le nuvole si sono disperse e lui è entrato”.



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martedì 25 novembre 2025

A sette anni dalla scomparsa, ricordiamo il grande Bernardo Bertolucci attraverso 5 dei suoi film in streaming

Il 26 novembre 2018 moriva a Roma all’età di 77 anni Bernardo Bertolucci, senza alcun dubbio uno dei più grandi autori della storia del cinema italiano, l’unico ad aver vinto l’Oscar per la miglior regia grazie a L’ultimo imperatore. Capace di coniugare nelle sue opere maggiormente riuscite grandi affreschi cinematografici con l’introspezione emotiva e psicologica di personaggi complessi, Bertolucci ci ha regalato una serie di capolavori indimenticabili, per motivi diversi tra loro. Qui sotto trovate cinque film in streaming che a nostro avviso rappresentano il meglio della sua straordinaria produzione artistica. Buona lettura.

Cinque film in streaming diretti da Bernardo Bertolucci

  • Il conformista
  • Ultimo tango a Parigi 
  • Novecento
  • L’ultimo imperatore 
  • Il tè nel deserto


Il conformista (1970)

Dopo i primi film che lo impongono in Italia, Bertolucci con Il conformista ottiene anche il definitivo riconoscimento internazionale, con tanto di nomination all’Oscar per l’adattamento del testo letterario di Alberto Moravia. Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda, Gastone Moschin sono i protagonisti di un film sull’Italia e sugli italiani che non risparmia davvero nulla quando parliamo di ipocrisia, debolezza psicologica, fragilità sociale e politica. Scene dallo spleen decadente ma dal sottotesto potentissimo. Grande operazione che guarda all’ampio pubblico per raccontargli la meschinità del privato. Enorme. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, Rai Play.

Ultimo tango a Parigi (1972)

Il film forse definitivo sull’elaborazione del lutto. Un uomo perso dopo la scomparsa tragica della moglie si rifugia in una storia carnale e autodistruttiva che lo porta alle estreme conseguenze. Marlon Brando offre una prova d’attore unica, la migliore della sua carriera, e regala a Ultimo tango a Parigi la definitiva consacrazione nella storia del cinema. Scandalo annunciato, rogo per anni, nomination all’oscar per la regia e l’attore protagonista. Maria Schneider è la personificazione della ribellione giovanile dell’epoca. Potentissimo e brutale, come la vita. Il capolavoro di Bertolucci? Possibile. Anche se per noi...Disponibile su Amazon Prime Video.

Novecento (1976)

…il capolavoro dell’autore è Novecento. Questo affresco ambientato durante il ventennio e la guerra vede Robert de Niro, Gérard Depardieu, un Donald Sutherland immenso, Stefania Sandrelli, Sterling Hayden, Burt Lancaster, Dominique Sanda, Laura Betti e molti atri partecipare con un’adesione spirituale al progetto inaudita. Sequenze da capogiri, una scena in particolare di una violenza insostenibile, momenti di cinema elegiaco e altri di messa in scena popolare. In questo affresco c’è davvero tutto Bertolucci, il sapore e il profano, l’alto e il basso, il tutto mescolato in un quadro bellissimo e struggente. Cinema Di passione e visione, incommensurabile. Disponibile su Amazon Prime Video.

L’ultimo imperatore (1987)

Nove premi Oscar su nove candidature, tra i quali i premi per il miglior film, la miglior regia e la sceneggiatura non originale. Per Bertolucci e il produttore indipendente Jeremy Thomas è un trionfo quasi titanico, che proietta L’ultimo imperatore nell’Olimpo degli affreschi più belli di ogni tempo. John Lone, Peter O’Toole e Joan Chen sono tra i protagonisti del film fotografato da Vittorio Storaro con la potenza espressiva che gli compete. Poco altro da aggiungere per quest’opera che ha consacrato il nostro cineasta al livello dei più grandi. Le sequenze di massa possiedono un’efficacia degna del miglior David Lean o di Steven Spielberg. Disponibile su Amazon Prime Video. 

Il tè nel deserto (1990)

Altra enorme avventura cinematografica che accompagna Debra Winger e John Malkovich dentro un viaggio esistenziale ed emozionale di rara bellezza visiva. Ispirato da Paul Bowles, Il tè nel deserto è forse il film più mistico e filosofico di Bertolucci, un viaggio nella percezione dell’universo dove cultur, anime, storie si incontrano e scontrano a formare un lungometraggio ipnotico. La protagonista non è mai stata così affascinante e struggente. Nel cast anche Timothy Spall e Campbell Scott. Altro lavoro dal fascino esotico e potente. A livello visivo, forse il picco della collaborazione con Storaro. Disponibile su  Amazon Prime Video. 



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Lo Schiaffo: in anteprima esclusiva una clip della storia familiare con super poteri

Una coppia perfetta, quella composta da Julia e Tobias. Una famiglia perfetta. Anche troppo, visto che dietro queste apparenze si nascondono in realtà segreti e rancori che la figlia Marielle si incarica di far emergere con la grinta di un detective. Ma come può farlo? Grazie a dei poteri telepatici che la bambina si trova in dote in seguito a uno schiaffo ricevuto.

Niente più bugie o sotterfugi, senza che Marielle non se ne accorga. Una premessa fantascientifica per una storia in realtà molto quotidiana e familiare, quella raccontata ne Lo schiaffo, il film di Frédéric Hambalek con Julia Jentsch, magnifica protagonista de La rosa biancaFelix Kramer Laeni Geiselerche arriva al cinema dal 27 novembre per Lucky Red dopo essere stato presentato al Festival di Berlino.

Un'inversione rispetto alla nomalità, in cui sono i genitori a controllare i figli e i loro comportamenti. Questa volta sono loro, gli adulti, a perdere la privacy, come ci dimostra questa clip che vi presentiamo in esclusiva, in cui la madre cerca di far finta di niente, per non venire ascoltata dalla figlia, quando il suo amante in ufficio le propone, come da abitudine, una pausa sigaretta... con qualcosa in più.

Ecco la clip in esclusiva di Lo schiaffo

 



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Hierarchy, la serie di romanzi fantasy diventa un film

Un’altra saga letteraria fantasy è in arrivo sul grande schermo. Secondo quanto riferito da The Hollywood Reporter, Sony Pictures ha acquisito i diritti della serie Hierarchy scritta da James Islington, autore ben noto soprattutto per il precedente successo letterario Licanus Trilogy.

Hierarchy, la serie fantasy di James Islington diventerà presto un film

Il genere fantasy continua a proporre novità interessanti sul grande schermo e tra non molto offrirà al pubblico appassionato una nuova avventura tratta dalla nuova saga letteraria di James Islington. Hierarchy è iniziata nel 2023 con il primo volume The Will of the Many – La volontà dei molti (in Italia pubblicato da Fanucci Editore) e il secondo volume, The Strength of the Few, è stato pubblicato di recente negli Stati Uniti incassando recensioni positive e conquistando il primo posto nella classifica dei bestseller del New York Times.

Il protagonista di The Will of the Many – La volontà dei molti è Vis Telimus, che si presenta come un orfano per poter accedere alla prestigiosa accademia della Repubblica Cateniana. Come da prassi, promette che una volta concluso il percorso di studi si unirà al resto della società civilizzata per cedere la sua volontà, ma Telimus cela dei segreti: ha deciso di infiltrarsi nell’Accademia e scalare i ranghi dell’impero oppressivo che ha distrutto la sua famiglia per un obiettivo ben preciso. “Quella che era iniziata come una missione di sopravvivenza si trasforma in una lotta travolgente contro un mondo costruito sullo sfruttamento, dove lealtà, potere e verità sono tutte armi”, si legge via The Hollywood Reporter.

Ad oggi sappiamo soltanto che Sony Pictures ha acquisito i diritti per adattare questa storia sul grande schermo, ma è ancora troppo presto per scoprire chi interpreterà l’agguerrito protagonista o chi si occuperà di sceneggiatura e regia.



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Pig Hill: ecco il trailer del nuovo horror del regista di Willy's Wonderland

Protagonista di questo nuovo film di Kevin Lewis, decisamente meno ironico del precedente, è Rainey Qualley, sorella della più celebre Margaret. Ecco trailer e trama di Pig Hill.

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lunedì 24 novembre 2025

Ecco alcuni film in streaming interpretati da Glenn Close, nel cast di Wake Up Dead Man - Knives Out 3

Celebriamo oggi con i nostri consueti cinque film in streaming la grandezza assoluta di un’attrice che risponde al nome di Glenn Close. A partire dagli anni ‘80 questa interprete ci ha regalato prove straordinarie sia come protagonista che a supporto di cast corali, guadagnando la bellezza di otto candidature agli Oscar. Purtroppo la statuetta non è mai arrivata, un record negativo che speriamo la Close riesca a smentire nel prossimo futuro, magari proprio grazie alla sua partecipazione a Wake Up Dead Man - Knives Out 3, in arrivo in questi giorni. Buona lettura.

Cinque film in streaming di Glenn Close, nel cast di Wake Up Dead Man - Knives Out 3

  • Il migliore
  • Il grande freddo
  • Le relazioni pericolose
  • Il mistero Von Bulow 
  • Cronisti d’assalto 

Il migliore (1983)

Uno dei migliori film sul baseball mai realizzati, una parabola di redenzione personale che vede un grande Robert Redford eroe moderno interpretare il gioco come stile di vita. Barry Levinson dirige Il migliore con l’epica necessaria e l’attenzione ai personaggi. Kim Basinger è una presenza indimenticabile, ma quando in scena c’è la Close tutto il resto si offusca. Seconda nomination all’oscar per l’attrice, sempre nella categoria di non protagonista. Film intenso, classico ed emozionante. E la sequenza finale con l'idea della palla che becca i lampioni dello stadio è geniale.Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Il grande freddo (1983)

Terza candidatura sempre nella stessa categoria per il dramma generazione diretto da Lawrence Kasdan che comprende uno dei migliori cast mai assemblati nella storia di Hollywood. Oltre alla Close troviamo infatti Jeff Goldblum, William Hurt, Kevin Kline, JoBeth Williams, Tom Berenger. Il grande freddo viene poi intessuto su una colonna sonora da sballo. Dialoghi straordinari, atmosfere caldissime e dolorose, momenti di cinema intimista di livello purissimo. Uno dei film di culto degli anni ‘80, a cui tutti partecipano con devozione assoluta. Bellissimo. Nomination anche per il film e la sceneggiatura originale.Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Le relazioni pericolose (1988)

Come abbia fatto la Close a perdere questo oscar resta uno dei grandi misteri della storia dell’Academy. Stephen Frears mette in scena Le relazioni pericolose con una precisione nell’immagine che si condensa alla perfezione con le prove straordinarie del trio di protagonisti. John Malkovich e Michelle Pfeiffer sono altrettanto grandiosi, ed elevano il film a livello di capolavoro. Scene di potenza emotiva quasi insostenibile, e momenti di cinema unici. Tre Oscar vinti, tra cui quello alla sceneggiatura di Christopher Hampton da leggenda. Uno dei più grandi film mai realizzati. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, NOW.

Il mistero Von Bulow (1990)

Altro titolo di culto in cui la CLose accetta un ruolo disturbante e negativo, salvo poi diventare la vittima. Un Jeremy Irons mellifluo e preciso vince l’Oscar come miglior attore protagonista. Ron Silver chiude un terzetto di attori davvero notevole. Barbet Schroeder mette in scena Il mistero Von Bulow con un distacco entomologico che gli consente di osservare i caratteri da grande  severa distanza. Thriller raffinato e potente, che mette in scena il peggior lato della natura umana con sapienza e verità, a cui partecipa anche una tagliente Christine Baranski e una efficacissima Annabella Sciorra. Disponibile su Amazon Prime Video.

Cronisti d’assalto (1994)

Chiudiamo con la commedia corale sul mondo della carta stampata in cui la Close recita con presenza scenica e potenza espressiva il caporedattore di un giornale in declino. Michael Keaton è ottimo protagonista di Cronisti d’assalto, che Ron Howard dirige con la solita competenza. Accanto a loro Marisa Tomei, Robert Duvall, Randy Quaid e molti altri. Film frizzante, magnificamente scritto e recitato ancora meglio. Una commedia sulla necessità di fornire ai lettori informazione libera e non schierata. Un toccasana per l’anima. Divertentissimo e con un messaggio importante. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.



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Wicked Parte 2, il regista rivela che il finale avrebbe potuto essere "molto più oscuro e spaventoso"

Wicked: Parte 2 è al cinema e il suo finale avrebbe potuto essere molto più cupo a detta del regista Jon M. Chu. Seconda parte del primo capitolo di successo, la cui storia è tratta dall’omonimo musical di Broadway, Wicked ha raccontato la storia di Glinda ed Elphaba, interpretate rispettivamente da Ariana Grande e Cynthia Erivo. Se nel primo film le due hanno stretto amicizia condividendo l’alloggio presso la Shiz University, nel secondo si ritrovano su fronti opposti della battaglia. E, in una recente intervista, il regista non solo ha offerto una spiegazione sul finale scelto, ma aggiunto che avrebbe potuto essere diverso.

Wicked: Parte 2, il finale avrebbe potuto essere più cupo secondo il regista

La prima parte di Wicked si è conclusa con il Mago e Madame Morrible che hanno scatenato una vera e propria caccia per Elphaba, la Malvagia Strega dell’Ovest, elevando Glinda e Fiyero ad una posizione di potere ed opposta ad Elphaba. A detta del regista, il secondo film ha rinunciato al “divertimento e alla danza” note del primo capitolo offrendo ai personaggi spazio per evolversi, notando i difetti e le possibilità offerte da Oz. “Ogni personaggio ad un certo punto deve porsi una domanda sulla realtà e scegliere quale realtà approvare. Boq sceglie una realtà di odio come comunità e Glinda sceglie una realtà in cui potrebbe non essere mai buona. Penso che l’idea sia che siamo sia buoni che cattivi. Siamo tutti queste cose e ogni giorno scegliamo quale delle due saremo”, ha raccontato ad Entertainment Weekly.

A seguire faremo riferimento a quanto accaduto nel finale di Wicked: Parte 2, per cui consigliamo la lettura soltanto a visione ultimata. Elphaba si ritrova con Fiyero dopo che tutti credevano entrambi morti. Invece fuggono verso la terra deserta oltre Oz, che nel romanzo Il meraviglioso mago di Oz è stato descritto come il Deserto Mortale. Il regista di Wicked: Parte 2 conferma che in principio avevano esplorato “versioni di quel deserto molto più oscure e spaventose, come camminare tra le proprie paure”. Ma hanno poi decretato che il deserto “non è uno spazio morto quanto una possibilità. Nessuno ha esplorato quell’orizzonte perché tutti sono troppo spaventati per farlo”.



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Udo Kier: addio al leggendario attore tedesco, eccentrica presenza del cinema contemporaneo

Un altro lutto colpisce il mondo del cinema e il cuore dei cinefili: a 81 anni è morto nella sua casa di Palm Springs il celebre attore tedesco Udo Kier, che coi suoi eccentrici personaggi e la sua carismatica presenza ha attraversato, lasciando un segno duraturo, cinquant'anni di cinema contemporaneo, diventando un'icona del bizzarro nei film di registi come Paul Morrissey, Dario Argento. Rainer Werner Fassbinder e Lars Von Trier, che lo ha volutoi in molti dei suoi film. Nella sua sterminata filmografia, che conta oltre 200 titoli, Kier ha alternato ruoli e pellicole di rilievo a film di puro consumo, ma la sua presenza non è mai passata inosservata. La sua carriera si è chiusa con l'acclamato L'agente segreto, il film di Kleber Mendonça Filho, che vedremo il prossimo 29 gennaio. Ricordiamo i ruoli principali di un interprete non comune e dalla magnetica presenza, il cui sguardo tutti, una volta o l'altra, abbiamo incrociato sul grande schermo.

Udo Kier: un attore per tutte le stagioni

In un'epoca in cui il termine icona/iconico è talmente abusato (e usato a sproposito) da dare la nausea, possiamo dire che Udo Kier lo è stato veramente: coi suoi grandi occhi cerulei e la sua fisionomia così particolare, è diventato il simbolo di decine di film “irregolari”, regalandoci personaggi mai scontati e banali e diventando attore feticcio di registi come Lars Von Trier, che da Epidemic in poi lo ha voluto in quasi tutti i suoi film, fino a Nymphomaniac: indimenticabile la sua partecipazione alla serie The Kingdom, in una scena del quale veniva addirittura partorito un bambino con la sua faccia. Il vero parto di Udo Kier era stato, del resto, altrettanto traumatico: la madre lo aveva avuto sotto le bombe, a Colonia, in un ospedale colpito dagli alleati, nel 1944. Indipendente e irrequieto, a soli 18 anni Kier (il cui cognome intero era Kierspe) fa esperienza della vita nella Swinging London e si accompagna in Germania a Rainer Werner Fassbinder, compagno e mentore, che lo dirigerà in diverse opere, come La terza generazione, Lola, Lili Marleen, La moglie del capostazione e la serie tv Berlin Alexanderplatz. Attore girovago e cittadino del mondo, Udo Kier gira il suo primo film italiano nel 1969: in La stagione dei sensi, di Massimo Franciosa, interpreta il ruolo di un seduttore sadico e assassino. Quattro anni dopo, è protagonista del film Il mostro è in tavola, Barone Frankenstein, seguito da Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete, diretti da Paul Morrissey sotto l'egida di Andy Warhol (Antonio Margheriti contribuirà alle versioni italiane).

Altro incontro fondamentale nella vita dell'attore è quello con Gus Van Sant, che lo dirige in Belli e dannati e Cowgirl e gli apre le porte del cinema americano. Tra le centinaia di film in cui appare, ricordiamo in ordine sparso l'attore in Suspiria di Dario Argento, dove interpreta lo psichiatra, e con cui torna a lavorare ne La terza madre, nel film dell'oggi dimenticato, “scandaloso” regista Walerian Borowczyk, Nel profondo del delirio e nei ruoli americani di Ace Ventura, Johnny Mnemonic, Blade, Armageddon, Van Helsing, nel frammento di Grindhouse, Werewolf Women of the SS di Rob Zombie, che lo dirige anche nel suo Halloween. Kier lavora tantissimo e spesso con registi di opposte qualità: ad esempio lo troviamo nel 2008 in Far Cry di Uwe Boll e l'anno successivo in Soul Kitchen di Fatih Akin. Lavora anche con Werner Herzog, che lo dirige in Invincible e My Son, My Son What Have Ye Done, ed è apprezzato dai giovani registi come S. Craig Zahler, che lo vuole nei suoi Cell Block 99 e Dragged Across Concrete. Tra i suoi film più recenti ricordiamo anche Downsizing e Figlia mia di Laura Bispuri. Con Udo Kier scompare un attore eclettico che ha segnato con la sua presenza carismatica e inquietante il cinema della nostra vita. Senza fare impossibili paragoni, anche caratteriali, pensando a lui ci viene in mente il suo compatriota Klaus Kinski, nel senso che era uno di quegli interpreti capaci di regalare momenti di bellezza anche ai peggiori film e di arricchire in modo sostanziale quelli migliori. E di attori così, nel cinema contemporaneo, ce ne sono sempre meno.



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domenica 23 novembre 2025

5 film in streaming di Jennifer Lawrence, protagonista di Die My Love

Torna nelle sale italiane Jennifer Lawrence, la quale è protagonista insieme a Robert Pattinson del dramma familiare Die My Love diretto da Lynne Ramsay. Ripercorriamo quindi la carriera dell’attrice americana attraverso cinque film in streaming che ne hanno decretato il grande successo commerciale ma soprattutto la dimensione artistica. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Jennifer Lawrence, protagonista di Die My Love 

  • Un gelido inverno
  • Il lato positivo - Silver Linings Playbook
  • Hunger Games
  • Madre! 
  • Causeway

Un gelido inverno (2010)

A nostro avviso il miglior film americano del nuovo millennio. Il senso di disperazione che Debra Granik riesce a impartire al suo thriller rurale è soffuso e preciso. Una Lawrence da applausi, John Hawkes a supporto violento e carismatico, un cast di supporto complesso e affiatato fanno di Un gelido inverno un capolavoro di finezza psicologica applicata a una messa in scena durissima. Ambientazione quasi spettrale, momenti di tensione drammatica esemplari per un film indipendente che lancia la carriera della sua protagonista e arriva a conquistare le nomination all’Oscar per film, attrice protagonista, attore non protagonista e sceneggiatura originale. Un miracolo di cinema. Prezioso e crudele. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Il lato positivo - Silver Linings Playbook (2012)

Per il ruolo della vedova che ritrova amore e voglia di vivere grazie al problematico Bradley Cooper la Lawrence conquista un Oscar come miglior attrice protagonista. David O. Russell mette in scena Il lato positivo - Silver Linings Playbook con adesione empatica ai personaggi e il suo senso dell’assurdo che talvolta li rende ancor più umani ed amabili. Robert De Niro, Jackie Weaver e Chris Tucker contribuiscono a formare un cast affiatatissimo e commovente, per quello che rimane forse il film migliore del cineasta. La scena finale è davvero toccante, così come alcune sparse per un film sentito e capace di arrivare la cuore. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Netflix, TIMVision, Amazon Prime Video.

Hunger Games (2012)

L’enorme successo del primo adattamento della serie di libri di Suzanne Collins vede una Jennifer Lawrence carismatica e profonda nel ruolo di protagonista Katniss Everdeen. Gary Ross mette in scena Hunger Games con potenza e senso del dramma, aiutato da un cast imperioso che vede primeggiare il grande Donald Sutherland. Ma anche Woody Harrelson, Stanley Tucci, Elizabeth Banks non scherzano. Il film è senz’altro il migliore, solido e corposo nella definizione delle psicologie. Il boxoffice esplode, la critica applaude. È il trionfo mainstream della Lawrence. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Netflix, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW

Madre! (2017)

 

La critica ha distrutto questo film “sperimentale” di Darren Aronofsky, il pubblico praticamente l’ha ignorato, eppure noi abbiamo voluto inserirlo nella nostra cinquina perché Madre! ha un suo fascino ancora oggi oscuro, pulsante. Insieme a una Lawrence del tutto immersa nel proprio ruolo troviamo un  Javier Bardem mellifluo e potente. La messa in scena culmina in un tripudio da horror che sconcerta ma dimostra anche un suo coraggio e una visione personale di cinema. Certo, se l’autore sapesse contenersi ogni tanto non guasterebbe, ma almeno questo tripudio estetico un suo senso ce l’ha…Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video. 

Causeway (2022)

Chiudiamo con il bel dramma diretto da Lila Neugebauer in cui la Lawrence duetta meravigliosamente con un Brian Tyree Henry da nomination all’oscar come miglior attore non protagonista. Un ex soldato traumatizzato e ferito, un uomo lasciato solo a combattere con i propri fantasmi si incontrano in una storia di dolore e amicizia quasi impossibile. Causeway arriva dritto al cuore grazie a una messa in scena sovrani e a due interpretazioni magistrali. Feroce quando deve, compassionevole quando serve. Un dramma sottovalutato che sa dove colpire ma anche cosa spiegare in profondità. Conferma che Lawrence sceglie sfide artistiche non convenzionali e coraggiose. Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video. 



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Dune 3, Timothée Chalamet commosso dall'amore dei fan per la saga

Timothée Chalamet ha confermato di aver ormai terminato le riprese di Dune: Parte 3, il terzo capitolo dell’acclamato franchise diretto da Denis Villeneuve e ambientato su Arrakis. La storia è tratta dalla celebre saga di Frank Herbert e ha scelto Chalamet sin da principio come interprete di Paul Atreides, che tornerà ancora una volta al cinema con un nuovo capitolo della sua avventura.

Dune: Parte 3, Timothée Chalamet conferma la fine delle riprese e commenta la reazione dei fan al successo della saga

Pare, dunque, che il tempo di Timothée Chalamet sul set di Dune: Parte 3 sia ufficialmente giunto al termine. In un incontro con Adam Sandler presso la Fairfax High School di Los Angeles per un botta e risposta sulla loro carriera, Chalamet ha confessato di aver ormai concluso le riprese per Paul Atreides, per cui non tornerà sul set di Dune: Parte 3. In quell’occasione, ha poi riflettuto sull’accoglienza del pubblico e sulla reazione ottenuta con i precedenti due capitoli: “Mi commuove il fatto che qualcosa di insolito come Dune, e parlo di temi presenti anche nel libro, abbia assunto questa risonanza personale."

Il terzo capitolo trae la sua forza dal volume Dune: Messiah di Herbert, la cui trama segue Paul Atreides in prima linea, divenuto ormai Imperatore e anche padre. Oltre a Chalamet, il cast riporterà anche Zendaya e la sua Chani sul grande schermo, così come Florence Pugh che interpreta la principessa Irulan, nonché moglie di Paul in questo capitolo. E nel cast figurano anche Jason Momoa che tornerà come Dunca Idaho, o meglio come una sua versione più tecnologica, Josh Brolin che interpreterà Gurney Halleck, Rebecca Ferguson che sarà di nuovo la madre di Paul, Lady Jessica, e anche Anya Taylor-Joy dovrebbe riprendere il ruolo di Alia Atreides, apparsa in una visione di Paul nel secondo film. Tra le novità, invece, troviamo Robert Pattinson, Nakoa-Wolf Momoa nel ruolo di Leto II Atreides e Ida Brooke nel ruolo di Ghanima Atreides. Timothée Chalamet ha completato le proprie riprese, con una data d’uscita che si avvicina sempre più, fissata per dicembre 2026.



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Wicked: Parte 2, Ariana Grande sul significato profondo del nuovo brano originale di Glinda

Wicked: Parte 2 ha riportato Glinda ed Elphaba nuovamente al cinema, impegnate nella seconda ed ultima parte della loro storia, tratta dall’omonimo musical di successo a Broadway. Così come nel primo capitolo, anche il secondo ha proposto dei brani originali come quello interpretato da Glinda, il cui significato profondo è stato affrontato proprio da Ariana Grande, che l’ha intonata.

Wicked: Parte 2, Ariana Grande spiega il significato profondo del brano originale di Glinda

Con il supporto del compositore Stephen Schwartz, Wicked: Parte 2 ha riacceso la scintilla in quel di Oz con Elphaba più determinata che mai a far valere i propri ideali e remare contro il mago di Oz, rivelatosi essere un truffatore. Schierarsi contro il mago, però, ha comportato un prezzo molto salato per Elphaba, che si ritrova improvvisamente da sola ad affrontare quella battaglia, lontana da famiglia ed amici, inclusa Glinda.

Quest’ultima, nella seconda parte, ha guadagnato una canzone originale tutta sua intitolata The Girl In the Bubble e, in una recente intervista, Ariana Grande ha affrontato il significato del brano, che riflette le difficoltà di Glinda dopo la rivolta di Elphaba contro il Mago, cosa che lei non ha avuto il coraggio di fare: “Quello che amo di più è che è… è un pezzo narrativo per lei. Sono così felice che possiate vederla vivere quel momento di cambiamento, che ha fatto quella scelta per iniziare il capitolo della sua vera bontà. Non si tratta di fare la brava, non... di una facciata di bontà, ma di posare la bacchetta magica e diventare davvero brava”.

Ariana Grande ha poi aggiunto che la trasformazione di Glinda verso la fine del film non è espressamente rappresentata ma ama che “il pubblico possa condividere quel momento con lei perché avviene dietro le quinte dello spettacolo di Broadway, quando vedi il prima e il dopo, ma vedere quel momento è un dono”. Il regista, tempo addietro, aveva già motivato l’aggiunta di brani originali in Wicked: Parte 2 per offrire ad Elphaba e Glinda la possibilità di scavare più a fondo nei loro pensieri più intimi. Come riporta Screen Rant, il regista aveva dichiarato su Glinda: “Cosa succede quando sei una persona come Glinda, che ha questa bolla di protezione, dove non devi mai affrontare la verità se non vuoi? Riesci a far scoppiare la tua bolla di privilegio? Avevamo bisogno di più canzoni, perché avevamo bisogno di più possibilità di entrare in quella mentalità. I musical sono fantastici perché non si tratta di essere più grandi, ma di andare più a fondo nei personaggi, nelle loro menti e in ciò che stanno attraversando. Quindi abbiamo nuove canzoni che ci permettono di assistere a come affrontano questi pensieri, e che il pubblico può sperimentare”.



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The Running Man, il regista ha convinto Stephen King mostrandogli un altro film con Glen Powell

Glen Powell è il protagonista di The Running Man, remake de L’implacabile tratto a sua volta dal romanzo di Stephen King. Per convincere l’autore in questione dell’abilità di Glen Powell e sul perché fosse l’attore adatto ad interpretare il nuovo Ben Richards, il regista Edgar Wright ha ammesso di aver proposto al Re dell’horror un film con protagonista Glen Powell.

The Running Man, il regista ha proposto a Stephen King di guardare questo film con Glen Powell per convincerlo della scelta giusta

Prima ancora di The Running Man, Glen Powell ha recitato in diversi progetti cinematografici che hanno aumentato la sua popolarità sul grande schermo, da Tutti tranne te a Top Gun: Maverick arrivando a Twisters e la recente Serie TV Chad Powers. In The Running Man, interpreta un padre disperato che, per curare sua figlia, accetta di partecipare ad un gioco letale, un survival game impossibile che lo spingerà ogni oltre limite.

La storia è tratta dal romanzo di Stephen King e il regista, ancor prima di girare, ha suggerito all’autore di recuperare Hit Man, con protagonista proprio Glen Powell, così da mostrargli visivamente perché fosse la scelta giusta per il remake. Commedia, Hit Man racconta la storia di Gary, considerato un perdente dalla società e che lavora per la polizia sotto copertura. Ad un certo punto gli viene assegnata una missione: fingere di essere un sicario per estorcere confessioni. Quando, poi, incontra Madison, la sua vita cambia ulteriormente. L’intero arco narrativo segue Gary che lentamente assume sempre più la personalità del suo personaggio, Ron.

In occasione del New York Comic Con, Glen Powell ha raccontato che Edgar Wright, regista di Hit Man, gli ha poi proposto di recitare in The Running Man e, soltanto dopo aver accettato, ha scoperto che Stephen King avrebbe dovuto approvarlo. Gli disse: “A proposito, devi essere approvato da Stephen King. Stasera guarderà Hit Man”. A quel punto l’attore ha metabolizzato l’informazione associandola ad una sensazione “terribile”, ma per fortuna tutto è andato come previsto, poiché l’autore ha approvato la sua scelta.



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sabato 22 novembre 2025

Kill Bill, lo spin-off mai girato prende vita grazie a Fortnite: cosa sapere su Yuki's Revenge

Con l'uscita di Kill Bill: The Whole Bloody Affair alle porte, Epic Games rincara la dose annunciando un leggendario crossover tra film e videogame. Ciò che accadrà nella prossima stagione di Fortnite, infatti, è a dir poco clamoroso. Il celebre videogioco presenterà Yuki's Revenge: un capitolo inedito dell'epica epopea di vendetta in due parti diretta da Quentin Tarantino.

Il Capitolo 7 di Fortnite, che uscirà il 30 novembre, includerà il capitolo (il quinto, per la precisione) mai girato di Kill Bill che Tarantino scrisse nel 2003. Ma di cosa parla Yuki's Revenge? Yuki Yubari, sorella di Gogo Yubari (Chiaki Kuriyama), è in cerca di vendetta nei confronti della Sposa (Uma Thurman)m che ucciso sua sorella durante la battaglia contro O-Ren Ishii (Lucy Liu) e gli 88 Folli. Le prime versioni della sceneggiatura di Kill Bill vol. 1 includevano quella sanguinosa resa dei conti, ma per vari motivi (tra cui la difficoltà di Tarantino nel trovare l'attrice perfetta per Yuki) non è stata realizzata in live-action né inserita nel montaggio finale. Il poster promozionale mostra Yuki al volante della Pussy Wagon e La Sposa, mentre le parole The Lost Chapter: Yuki’s Revenge campeggiano sopra il logo di Fortnite After Dark.

Kill Bill: il capitolo mai girato da Quentin Tarantino prende vita in Fortnite

Vien da chiedersi se questo "capitolo perduto” apparirà solo in Fortnite, oppure sarà incluso anche in The Whole Bloody Affair, la riedizione cinematografica che ha unito Kill Bill vol. 1 e Kill Bill vol. 2 in un unico film da 281 minuti (al cinema negli USA dal 5 dicembre). La nuova versione include un'inedita sequenza animata di sette minuti: chissà che Tarantino non abbia effettivamente girato in segreto Yuki's Revenge per l’occasione? Se siete curiosi di saperne di più, una bozza di Chapter 5: Yuki's Revenge è disponibile online, ma il succo è quello che si accennava poco sopra. Yuki vola a Los Angeles per assassinare la Sposa usando una mitragliatrice Uzi.

Era noto da tempo che i contenuti di Kill Bill sarebbero arrivati ​​su Fortnite. Epic Games lo ha chiaramente confermato mercoledì 19 novembre, durante un evento a Los Angeles a cui hanno partecipato sia Tarantino che Uma Thurman. L'azienda ha anche svelato Beatrix Kiddo, alias La Sposa, in versione Fortnite, con un teaser trailer che la mostra arrivare in sella a una motocicletta nel mezzo di una gigantesca battaglia tra i kaiju, i Power Rangers Megazord e un imponente Homer Simpson. Epic ha creato Yuki da zero, basandosi solo sulle note di sceneggiatura di Tarantino.

Il design di Gogo, invece, è tratto direttamente dal film. Per averla in Fortnite , i giocatori dovranno acquistare un biglietto per una proiezione di Kill Bill: The Whole Bloody Affair, con il quale riceveranno un codice univoco da riscattare per una skin di Gogo in-game.



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CiAV Cinema ad Alta Voce Fest: la 2ª edizione si svolge dal 27 al 29 novembre a Napoli

La seconda edizione di CiAV – Cinema ad Alta Voce Fest torna a Napoli, confermando la città come luogo privilegiato per promuovere un nuovo modo di vivere la cultura, pensato per includere davvero anche chi ha disabilità visive. Dopo il debutto della scorsa primavera al Cinema Modernissimo, il festival dedicato integralmente a ciechi e ipovedenti si svolgerà dal 27 al 29 novembre negli spazi di CasaCinema (via Cisterna dell’Olio, 46), con un calendario fitto di attività gratuite: percorsi laboratoriali destinati agli studenti dell’Accademia di Belle Arti e di numerosi istituti scolastici, proiezioni, incontri e performance aperti a tutti.

Le proiezioni, siano esse film o cortometraggi, saranno accompagnate da audiodescrizioni accessibili tramite l’app MovieReading, consentendo a persone vedenti e non vedenti di condividere la sala in un’esperienza realmente inclusiva. Per quanto riguarda podcast, audiolibri e audio-drammi dal vivo, il pubblico sarà invitato a indossare mascherine per sperimentare una fruizione “al buio”. L’anima del festival è quella di un laboratorio multisensoriale, che mette il cinema in dialogo con le arti performative e con strumenti tecnologici pensati per l’accessibilità. Non sorprende, dunque, un parterre di ospiti eterogeneo, proveniente dal mondo dello spettacolo, della musica e della cultura: Ambra Angiolini, Lino Musella, Paola Manduca, Angela e Marianna Fontana, Maldestro, Gnut, Rocco Mentissi, Manola Rotunno e molti altri.

Accanto alle attività già consolidate, questa edizione introduce alcune novità di rilievo. Il 29 novembre si terrà la “colazione al buio”, accompagnata da una lettura tattile di manifesti cinematografici curata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino. Seguirà un laboratorio fotografico rivolto a ciechi e ipovedenti, chiamati a esplorare luci e percezioni del centro storico attraverso fotocamere o smartphone. Altra proposta inedita è la “Silent reading e disco”: nel corridoio di CasaCinema verranno allestite postazioni per la lettura interpretata ad alta voce di sceneggiature e testi cinematografici, con accompagnamento sonoro di Ghighi Di Paola (Rai Radio 3, Battiti). La serata proseguirà con una silent disco, che grazie a cuffie wireless trasformerà lo spazio in un ambiente immersivo e unico.

"Annunciare questo secondo appuntamento ci rende particolarmente orgogliosi", afferma il direttore artistico Rocco Calandriello. "CiAV si rinnova a Napoli come progetto che mette al centro l’accessibilità non come aggiunta, ma come pratica culturale quotidiana. La risposta crescente di artisti, professionisti, scuole e istituzioni dimostra quanto sia necessario costruire un nuovo immaginario condiviso che includa chi non vede. Le nostre iniziative non si rivolgono esclusivamente a un pubblico cieco: vogliono invece coinvolgere ogni spettatore, invitandolo a sperimentare nuove forme di partecipazione, tra audiodescrizioni, podcast, narrazioni sonore e testi letti a voce alta. Napoli e la Campania hanno l’opportunità di diventare un punto di riferimento europeo per il Cinema Amico, con sale e festival realmente accessibili. Gli strumenti ci sono: serve ora un coordinamento per una comunicazione diffusa. Il traguardo è vicino e possibile".

Il CiAV Fest è promosso dall’associazione Allelammie, con il sostegno della Regione Campania (contributo ex L.R. 30/2016), il supporto della Film Commission Regione Campania e il patrocinio del Comune di Napoli. Collaborano al progetto il Museo Nazionale del Cinema di Torino, la Scuola del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, istituti scolastici cittadini, CulturAbile Onlus ETS, Tactile Vision Lab, MovieReading, Premio Fausto Rossano, Fondazione NLB – Nobody Left Alone ETS e Canone Inverso. Il festival gode inoltre del patrocinio RAI per la Sostenibilità ESG e della media partnership con Rai Play Sound.



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Premio Film Impresa: Sergio Castellitto presidente di giuria della 4ª edizione

Premio Film Impresa, iniziativa promossa da Unindustria sotto la presidenza di Giuseppe Biazzo, conferma anche per quest’anno il proprio impegno nel sostenere progetti che uniscono mondo produttivo, creatività e innovazione, raccontando il legame profondo tra impresa, territorio e comunità attraverso il linguaggio del cinema. Nato per mettere in risalto la vita delle aziende e delle persone che le rendono vive, il Premio utilizza l’audiovisivo come strumento per ripercorrere l’origine e lo sviluppo dell’industria italiana, trasformando processi e saperi in narrazioni capaci di restituire significato, visione e identità.

Considerato oggi uno degli appuntamenti più rilevanti nel panorama audiovisivo nazionale, il Premio Film Impresa offre ogni anno uno sguardo dall’interno sulle realtà produttive, evidenziandone i valori e la capacità di reinventarsi. Una particolare attenzione è dedicata ai giovani cineasti e alle prospettive femminili, come dimostra il riconoscimento Under 35 assegnato durante l’ultima edizione di Alice nella Città al cortometraggio Bagarre di Sara Narducci, studentessa del Centro Sperimentale di Cinematografia, premiata per la freschezza del suo racconto e la sensibilità con cui esplora il mondo delle relazioni e la visione femminile contemporanea.

La quarta edizione si svolgerà a Roma, al Cinema Quattro Fontane, dal 2 al 4 marzo 2026. A presiedere la giuria sarà Sergio Castellitto, chiamato a guidare il lavoro di selezione dei migliori corti, cortissimi e documentari che mettono al centro l’impresa italiana. Il comitato di valutazione inizierà a lavorare sulle opere candidate a partire da gennaio, mentre le iscrizioni resteranno aperte fino al 30 novembre 2025. L’iniziativa, ideata e organizzata da Unindustria e presieduta da Giampaolo Letta, con la direzione artistica di Mario Sesti, rinnova così il suo ruolo di ponte tra cultura, cinema e mondo del lavoro, promuovendo storie capaci di trasformare l’attività industriale in racconto, emozione e consapevolezza collettiva.



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venerdì 21 novembre 2025

Breve Storia d'Amore: guarda in anteprima esclusiva il backstage del film di Ludovica Rampoldi

Una delle più affermate e apprezzate sceneggiatrici del nostro cinema, Ludovica Rampoldi, ha compiuto il grande passo: quello che l'ha portata (anche) dietro la macchina da presa in veste di regista. Il suo primo film, presentato alla scorsa Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public, si intitola Breve storia d’amore, ed è un film che sotto le spoglie di qualcosa di molto visto, nasconde in verità un'anima cangiante e molto personale.
Breve storia d'amore vede protagonisti Pilar Fogliati, Adriano Giannini, Andrea Carpenzano e Valeria Golino, e questa è la sua trama ufficiale:

Questa è la storia di due coppie. I trentenni Lea e Andrea, e i cinquantenni Rocco e Cecilia. Quattro personaggi i cui destini collidono la sera in cui Lea conosce Rocco in un bar e inizia con lui una relazione clandestina, consumata in una stanza d’albergo. Un tradimento come tanti, in apparenza, che prende una piega imprevista quando Lea comincia a infilarsi nella vita di Rocco, fino a coinvolgere i rispettivi compagni in una resa dei conti finale.

Il film arriverà nelle sale il 27 novembre con 01 Distribution. Prima di allora, per saperne qualcosa di più potete leggere la recensione del film scritta da Mauro Donzelli, e vedere qui sotto il video backstage che noi di Comingsoon.it vi presentiamo in anteprima esclusiva.

Breve storia d'amore: il backstage

Breve storia d'amore è una produzione Indigo Film, HT Film con Rai Cinema, è prodotto da Nicola Giuliano, Viola Prestieri, Francesca Cima,e Carlotta Calori. Il film è stato realizzato con il contributo del Fondo per lo Sviluppo degli Investimenti per il Cinema e l’Audiovisivo del Ministero della Cultura.
Breve storia d'amore uscirà nelle sale il 27 novembre distribuito da 01 Distribution.
Il film è scritto e diretto da Ludovica Rampoldi, la fotografia è di Gogò Bianchi, il montaggio di Francesca Calvelli, la musica di Fabio Massimo Capogrosso,la scenografia di Massimiliano Nocente, i costumi sono di Stefano Ciammitti,le musiche di Fabio Massimo Capogrosso, il suono di Gianluca Scarlata, il casting di Gabriella Giannattasio.
Questo il trailer ufficiale:



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