martedì 22 dicembre 2020

Cineforum riparte dal numero zero di una nuova serie

La crisi economica, quella della testata, e poi la pandemia, hanno reso urgente un ripensamento e una rinascita di Cineforum - rivista di cultura cinematografica, spiega Emanuela Martini, che ne ha assunto la direzione.
Ed ecco che allora Cineforum, storia testata di critica cinematografica edita dalla FIC, si presenta in una veste completamente rinnovata, e con il numero zero di una nuova serie, con un nuovo formato (compatto, come un libro da conservare e consultare) e una cadenza trimestrale.
"Abbiamo deciso di rendere la rivista di carta trimestrale per motivi economici, ma anche perché pensiamo sia importante oggi proporre una riflessione più approfondita, ed evitare il problema delle tempistiche comportato col confronto con l'attualità," spiega Martini.
"Fare oggi, su carta, una cosa che riflette, e riflette sul cinema, che si propone come alta sia come contenuti che come scrittura, può sembrare una scommessa anacronistica e antistorica, ma è una scommessa che ci sentiamo di fare," dice, "perché pensiamo ci sia davvero il bisogno di un prodotto culturale capace di pensare al cinema come qualcosa di non avulso dal presente, aperto alla letteratura, al teatro e all'arte, capace di cogliere l'aria del tempo. Di una rivista che non abbia alcuna traccia di pesantezza accademica ma sia ben scritta, ben pensata, e speriamo ben letta."
Intorno alla rivista, continua Martini "abbiamo raccolto (e speriamo di continuare a raccogliere) alcuni tra i migliori critici, studiosi e appassionati. Bravi scrittori, ottimi pensatori. Abbiamo tutti voglia di trasmettere idee e amore per il cinema, in un momento difficilissimo, nel quale sembra, per di più, che arti come cinema, teatro, letteratura siano marginali."

Nel numero 0 del nuovo Cineforum, che si può già acquistare online e che sarà da gennaio disponibile nelle principali librerie italiane, si va dai film "maledetti" rivisti da Gianni Amelio in una nuova, preziosa rubrica, alle tendenze attuali più stimolanti (come il cinema e la letteratura afroamericani degli ultimi vent'anni, a partire da One Night in Miami di Regina King), dai recuperi imprescindibili (come Fino all'ultimo respiro restaurato dalla Cineteca di Bologna, accompagnato dall'acuto percorso nel cinema di Jean-Luc Godard) ai film più interessanti in programmazione (come Mank di David Fincher), da prese di posizione come "Woody Allen femminista" al punto sul 2020, anno delle sale chiuse, al viaggio nell'immagine del paesaggio italiano tracciata dal cinema contemporaneo, che comincia in questo numero con il Nord-Est.
Hanno scritto sul numero di dicembre 2020 di Cineforum: Gianni Amelio, Pietro Bianchi, Pier Maria Bocchi, Chiara Borroni, Alberto Crespi, Federico Gironi, Massimo Lastrucci, Luca Malavasi, Roberto Manassero, Emanuela Martini, Tullio Masoni, Paolo Mereghetti, Federico Pedroni, Adriano Piccardi, Lorenzo Rossi, Fabrizio Tassi, Alessandro Uccelli, Paolo Vecchi.



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