martedì 24 dicembre 2024

Dragon Trainer, Astrid e Hiccup in una nuova immagine dal live-action

Dragon Trainer è uno dei live-action più attesi del 2025 e torna a svelarsi con una nuova foto con protagonisti Hiccup e Astrid, interpretati da Mason Thames e Nico Parker.

Dragon Trainer, Hiccup e Astrid protagonisti di una nuova foto del live-action

Diffusa in anteprima da ScreenRant, la nuova foto di Hiccup e Astrid dal live-action di Dragon Trainer mostra i due giovani vichinghi che si nascondono da quella che sembra un'intensa battaglia: sdraiati insieme, i due ragazzi osservano qualcosa fuori dall'inquadratura con aria preoccupata, ma anche incuriosita. Dato che imbracciano uno scudo e indossano quelli che sembrano degli indumenti protettivi, potrebbe trattarsi di una scena ambientata durante l'addestramento che tutti i giovani vichinghi dell'isola di Berk ricevono per affrontare i draghi.

Diretto da Dean DeBlois, già dietro la trilogia animata originale di DreamWorks, Dragon Trainer arriverà nelle sale nel 2025 con un cast di grandi nomi, tra cui Gerard Butler nel ruolo di Stoick, padre di Hiccup, e già doppiatore in lingua originale della versione animata. Il primo film ha incassato circa 500 milioni di dollari al botteghino mondiale e ha avuto due sequel, Dragon Trainer 2 e Dragon Trainer: Il mondo nascosto.

Come per la versione animata, anche il live-action di Dragon Trainer seguirà le avventure di Hiccup, adolescente vichingo dell'isola di Berk, nota per essere spesso infestata dai draghi. L'addestramento e l'uccisione dei draghi è parte integrante della cultura del popolo, tanto che i ragazzi dell'età di Hic iniziano a essere addestrati da Skaracchio (Nick Frost) affinché possano scendere presto in battaglia contro i draghi. Hiccup è il figlio del capovillaggio, Stoick l'immenso, ma nonostante il suo retaggio famigliare non avverte l'impulso a sterminare i draghi come vorrebbe fare ogni giovane vichingo. L'incontro con Sdentato, una Furia Buia ferita alla coda, spingerà Hiccup a conoscere meglio il mondo dei draghi e farà nascere in lui l'idea che una convivenza pacifica tra gli abitanti di Berk e queste creature sia possibile.

Nel film d'animazione il legame tra Hiccup e Astrid diventa sempre più centrale per lo sviluppo della storia: inizialmente Astrid non riuscirà a convincersi della possibilità di creare un legame con i draghi e sarà necessario l'intervento di Hiccup per convincerla del contrario. Da adolescenti diffidenti e agli antipodi i due diverranno rapidamente amici per poi innamorarsi.



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lunedì 23 dicembre 2024

Timothée Chalamet scherza sui premi che non ha vinto: quanti discorsi di ringraziamento stracciati!

A soli 28 anni, Timothée Chalamet ha già ottenuto 4 candidature ai Golden Globe, l'ultima delle quali per la sua performance, nei panni di Bob Dylan, in A Complete Unknown di James Mangold, dove suona la chitarra e canta una serie di brani che hanno fatto la storia della musica. Prima di questa nomination l'attore ha sfiorato il premio della stampa estera a Hollywood grazie a Wonka, Beautiful Boy e Chiamami col tuo nome, il film di Luca Guadagnino che gli ha valso la candidatura all'Oscar come miglior attore protagonista. Come ben sappiamo, al dunque sono stati altri a vincere questi prestigiosi riconoscimenti, e quindi ogni volta Chalamet ha scritto inutilmente un breve discorso di ringraziamento. Proprio di questo ha parlato l'attore durante un'intervista radiofonica.

Timothée Chalamet e i ringraziamenti stracciati

Con tono scherzoso Timothée Chalamet ha parlato dunque delle sue sconfitte e della nomination per A Complete Unknown:

Questa è la mia quarta candidatura al Golden Globe. Lasciatemi dire solo una cosa: non c’è niente di più esilarante - ed è una cosa che non puoi condividere con nessuno - del momento in cui torni a casa, stracci quel foglietto che non utilizzerai mai e dici a te stesso: 'Coglione narcisista e arrogante che non sei altro, su quale pianeta pensi che userai questo discorso?'

Timothée Chalamet non ha tutti i torti: quanti discorsi sono stati stracciati nella storia dei riconoscimenti di Hollywood! Forse, per evitare la scena pietosa che l'attore ha descritto, si potrebbe smettere di scriverli, lasciando spazio a un po’ di improvvisazione, ma così si rischierebbe di allungare i tempi, e quindi meglio lasciare le cose come stanno e, di tanto in tanto, riderci sopra come ha fatto Chalamet, che ha ancora tanto tempo per vincere tutto ciò che desidera.

Ricordiamo che Timothée si contende il Golden Globe come miglior attore di un film drammatico con Adrien Brody (The Brutalist), Daniel Craig (Queer), Colman Domingo (Sing Sing) e Ralph Fiennes (Conclave). Ci sono buone probabilità che l’attore che si è trasformato nel menestrello del rock ottenga anche la nomination all'Oscar.



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Mufasa - Il Re Leone in vetta al boxoffice italiano del weekend, ma nel mondo cede il passo al precedente

C'erano pochi dubbi sul fatto che che Mufasa - Il Re Leone potesse dominare il boxoffice italiano del weekend sotto Natale... ed è infatti accaduto: in quattro giorni il prequel Disney ha incassato da noi 4.510.000 euro, ma forse una sorpresa arriva dal responso mondiale, nello specifico nordamericano. Da quelle parti infatti Mufasa ha ceduto il passo a Sonic 3 - Il Film (che in Italia invece sbarca il 1° gennaio): negli USA il porcospino blu ha vinto 62 milioni di dollari contro 35. Mufasa - Il Re Leone al momento viaggia sui 122.200.000 dollari in tutto il mondo (fonte Boxofficemojo), per un budget sui 200 milioni, stando a Variety. Non è un debutto imbarazzante, però è molto al di sotto dei numeri da capogiro registrati dal remake del Re Leone nel 2019, 433 milioni nel mondo di cui 191.700.000 negli States. L'affetto del pubblico è rimasto, però lo slancio sull'onda della tendenza sembra esaurito: basti pensare che il remake alla fine dell'estate 2019 raccolse in Italia 14 milioni in cinque giorni.

Entrano al secondo posto Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni improbabili poliziotti in Io e te dobbiamo parlare: l'action comedy all'italiana diretta dallo stesso Siani parte con 1.680.400 euro, pronta ad attirare le famiglie nei giorni di Natale. Nel cast anche Francesca Chillemi, Brenda Lodigiani, Biagio Izzo e Giovanni Esposito.
Di poco distanziato al terzo posto con 1.569.200 euro c'è il debutto del corale Diamanti di Ferzan Ozpetek: un cast femminile italiano all-star per raccontare le vite personali delle donne che ruotano intorno a una sartoria cinematografica. Il film vive in funzione delle sue attrici: Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic.
Casca dalla prima alla quarta posizione Oceania 2, che dal punto di vista economico si sta rivelando il miglior film delle feste disneyano: raccogliendo altri 848.100 euro da noi è arrivato a 17.070.000, col fiato sul collo di Cattivissimo Me 4 come terzo miglior incasso dell'anno solare. Il totale mondiale lascia a bocca aperta, per un film nato da una miniserie dirottata sul grande schermo: 790.168.000 dollari, per un costo che stando al Los Angeles Times si è aggirato sui 150 milioni.
Quinto posto per l'esordio di Conclave di Edward Berger, con 765.500 euro: un'altra opera corale, che questa volta narra l'elezione di un Papa, con il futuro della Chiesa in gioco. Prendono parte al voto tra gli altri Ralph Fiennes, Stanley Tucci, John Lithgow, Loris Loddi, Sergio Castellitto. Secondo Deadline è costato sui 20 milioni di dollari, per cui l'esito mondiale sui 50 milioni ne decreta già il buon successo.

Il box office completo del weekend



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Le Occasioni dell'Amore, ritrovarsi quindici anni dopo per emozionarsi con Guillaume Canet e Alba Rohrwacher

Un amore fuori stagione, o meglio un amore che si riaffaccia nella vita di due persone, Mathieu e Alice, quindici anni dopo. Intenso e appassionato, ma ormai un ricordo, o meglio una serie di ricordi che tornano vivi quando i due si ritrovano in una location seducente e malinconica come un resort di lusso proprio sul mare, ma fuori stagione, in pieno inverno. Sono queste le premesse di Le occasioni dell’amore, in sala dal 23 dicembre per I Wonder Pictures.

Guillaume Canet e Alba Rohrwacher sono una scelta spiazzante per un film intrigante come il suo autore, Stéphane Brizé, che si prende una pausa dai suoi apprezzati film sociali sul mondo del lavoro per raccontare una storia romantica. Diciamo pure il film più romantico della stagione, divertente come una serata fra chi si è amato e si ritrova con un certo imbarazzo, pieno di passione e quella punta di malinconia dovuta al tempo che passa inarrestabile e alle scelte che talvolta di portano verso direzioni inattese.

Un’occasione persa può essere di nuovo regalata a una coppia dopo molti anni? Le occasioni dell’amore racconta anche questo, con la sorprendente complicità di Guillaume Canet, una delle grandi star del cinema francese, sempre appassionato e generoso nelle sue interpretazioni, compagno da ormai diciotto anni di Marion Cotillard e vincitore come regista del premio César. Al suo fianco Alba Rohrwacher, sette candidature e due vittorie ai David di Donatello, ormai sempre più apprezzata a livello internazionale, tanto che è comune ritrovarla in film di autori come Pablo Larrain, al fianco di Angelina Jolie, in Maria.

A chi si stupiva della direzione presa con questa storia, il regista ha risposto con una frase molto bella, "Ognuno di noi è fatto di materiali differenti, nel corso degli anni siamo stati plasmati da un'ampia gamma di sentimenti, emozioni e pensieri. I miei film sono l'esatto riflesso di queste molteplici correnti e io mi impongo la libertà di esplorare queste diverse aree di me stesso".

La storia raccontata ne Le occasioni dell’amore

Mathieu abita a Parigi, è sulla cinquantina ed è un attore di notevole successo, ma vive una crisi che l’ha portato a scappare appena prima di debuttare a teatro e rifugiarsi in un hotel di lusso. Alice, quarantenne, vive in una cittadina balneare nell’estremo ovest della Francia, dove è insegnante di pianoforte. Una quindicina di anni prima si sono amati molto, poi si sono separati.

Dopo quella passione ognuno dei due ha vissuto la propria vita, il tempo è passato e le ferite si sono rimarginate, anche se lentamente, poco a poco. Quando Mathieu cerca di superare la sua crisi malinconica con dei bagni di talassoterapia, incontra di nuovo Alice. Il luogo è quasi deserto, occasione per ritrovarsi e riconoscere nell’altro qualcosa, forse anche una seconda occasione.

Le musiche originali di Vincent Delerm

Le atmosfere del film sono emozionati e calde come una bella coperta in una giornata fredda e ventosa d’inverno. Grazie anche alle musiche di Vincent Delerm, uno dei grandi cantautori francesi di questi anni. Grande appassionato di cinema, si è laureato con una tesi su Truffaut e ha dedicato spesso a grandi attrici e attori delle canzoni diventate di successo. I suoi concerti sono veri e proprio spettacoli fra musica e simpatia, con gag comiche e battute a ripetizione. Ha già composto quattro colonne sonore per il cinema e da dieci anni è Cavaliere dell’ordine delle Arti e delle Lettere della repubblica francese.

La collaborazione a Le occasioni dell’amore è iniziata presto, molto prima di girare il film. Brizé ha infatti fatto comporre la musica mentre ancora stava scrivendo la sceneggiatura. Come ha detto il regista, “non penso alla musica come a un'illustrazione di ciò che viene detto o visto, ma come a uno strato della scrittura in sé, potrei quasi attribuire a Vincent Delerm il ruolo di co-sceneggiatore. L'ho chiamato e gli ho dato le linee guida: ‘Un uomo e una donna che sono stati innamorati si sono lasciati quindici anni fa. Si rincontrano per caso durante la bassa stagione in una località balneare e riescono a dirsi le parole che allora non riuscivano a pronunciare. I fantasmi delle emozioni potrebbero risorgere lentamente, come il mare che si alza senza che ce ne rendiamo veramente conto’.

Il trailer del film



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domenica 22 dicembre 2024

I migliori film in streaming interpretati da Alba Rohrwacher, protagonista de Le occasioni dell'amore e Maria

Le feste di Natale 2024 saranno all’insegna di Alba Rohrwacher. L’attrice nata a Firenze ha infatti in uscita nelle sale italiane Le occasioni dell’amore, dove recita insieme a Guillaume Canet, e su Netflix sta per arrivare Maria, il nuovo biopic di Pablo Larrain dove condivide lo schermo insieme a Angelina Jolie e Pierfrancesco Favino. Alla Rohrwacher allora vogliamo dedicare i nostri consueti cinque film in streaming, augurandovi come sempre buona lettura.

Cinque film in streaming di Alba Rohrwacher, protagonista di Le occasioni dell’amore e Maria

  • L’uomo che verrà
  • Hungry Hearts
  • Il racconto dei racconti
  • La figlia oscura
  • La chimera

L’uomo che verrà (2009)

La Rohrwacher entra nel cast del bellissimo film diretto da Giorgio Diritti, che racconta una pagina tragica della Seconda Guerra Mondiale con la solita attenzione ai particolari, alle atmosfere, alla forza espressiva di paesaggi e a quella emotiva dei personaggi. L’uomo che verrà arriva a d ottenere il David di Donatello come miglior film dell’anno, e con pieno merito. Un lungometraggio silenzioso ma preciso, in particolar modo penetrante. E l’attrice contribuisce con una prova davvero notevole, perfetta per i suoi timbri di recitazione. Opera da rivedere ogni volta col cuore in gola, possiede un pudore inconsueto. Disponibile su Rakuten TV, Google PlayApple Itunes, Amazon Prime Video.

Hungry Hearts (2014)

Il dramma che Saverio Costanzo ambienta a New York vede la Rohrwacher duettare insieme a un altrettanto ispirato Adam Driver. Storia d’amore e di ossessione, che rivela la fragilità di una donna la quale si aggrappa a un’idea trasformandola in fanatismo. Hungry Hearts possiede alcuni momenti di cinema davvero potenti, è scritto e diretto con ammirevole coraggio, fino a un finale assolutamente non scontato. I due protagonisti arrivano ad ottenere entrambi la Coppa Volpi al Festival di Venezia. Conferma internazionale per la Rohrwacher, la quale esce dalla propria comfort zone e sfodera una prova a tratti rabbiosa. Da ricordare. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Rai Play.

Il racconto dei racconti (2015)

La forza della Rohrwacher è anche quella di saper dare penetrazione a ruoli piccoli, soltanto all’apparenza minori, Eccola dunque recitare una brevissima parte in un cast che comprende tra gli altri Salma Hayek, Vincent Cassel, John C. Reilly e altri nomi di importanza primaria. Matteo Garrone imprime a Il racconto dei racconti la sua visione favolistica tanto precisa quanto dark, visivamente irruenta, degna delle grandi produzioni internazionali. Un lungometraggio che talvolta traballa ma possiede senza dubbio la forza e l’impatto del cinema che vuole osare. Magnifica la fotografia di Peter Suschitzky, fido collaboratore di David Cronenberg. E abbiamo detto tutto…Disponibile su Rakuten TV, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Rai Play.

La figlia oscura (2021)

Anche in questo caso Alba Rohrwacher accetta di recitare in un piccolissimo ruolo che la inserisce in un cast composto da attori di razza quali Olivia Colman, Jessie Buckley, Paul Mescal. Soprattutto alla sceneggiatura e all’adattamento dal testo di Elena Ferrante troviamo una Maggie Gyllenhaal lucida, precisa in quello che vuole raccontare e stilizzata nel come farlo. La figlia oscura si trasforma in una parabola umana sferzante, un ritratto al femminile non conciliatorio e proprio per questo ancor più sincero e veritiero. Arrivano le nomination all’Oscar per la miglior attrice, la non protagonista e la sceneggiatura non originale. Fiore all’occhiello nella filmografia dell'interprete italiana. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

La chimera (2023)

Diretta come sempre dalla altrettanto talentuosa sorella Alice, Alba recita nel miglior film italiano di quell'anno, il quale trova enorme consenso di critica anche negli Stati Uniti, distribuito dalla NEON. Protagonista indiscusso e ispirato de La chimera è un Josh O’Connor che capisce immediatamente il tono del film e l’aspetto tragico/poetico del suo personaggio. Di conseguenza lo interpreta al meglio, da attore di razza quale è. Momenti di cinema poetico - anche grazie a una save Isabella Rossellini - e un finale che apre il cuore al sentimento più genuino. Davvero una gradita conferma per una cineasta tra le maggiormente ispirate nel nostro paese. Film di rara coerenza interna. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.



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5 commedie romantiche natalizie su Netflix con protagoniste attrici affezionate al genere

Il Natale è un tema fortemente cinematografico che ha da anni ormai catturato l’interesse delle commedie romantiche. Basterà dare un’occhiata al catalogo di piattaforme come Netflix e Prime Video per rendersi conto che l’era della commedia romantica è tornata alla ribalta. Ma numerose attrici devono la propria notorietà soprattutto alle commedie natalizie o l’hanno fortemente incrementata proprio a seguito di questa decisione di carriera. A seguire vi suggeriremo cinque nomi di attrici celebri per il contributo dato al Natale.

5 attrici legatissime alle commedie natalizie di Netflix

Lindsay Lohan

E non potremmo che partire da Lindsay Lohan, che negli ultimi anni è diventata un vero e proprio punto di riferimento in casa Netflix. È stato proprio il colosso streaming, del resto, a riportare l’attrice sullo schermo dandole spazio e tempo di rispolverare la propria carriera. Icona degli Anni ’90 e inizio Anni 2000, Lindsay Lohan era in pausa da tempo, ma è riapparsa su Netflix nel 2022 protagonista di Falling for Christmas, una commedia romantica che ha riscosso immediato successo. Non contenta, Lindsay Lohan ha detto di sì ad un’altra rom com, distribuita a novembre 2024 in streaming: Our Little Secret propone una nuova storia romantica ambientata durante le vacanze di Natale.

Lacey Chabert

Lacey Chabert potrebbe essere diventata quasi un sinonimo di commedia romantica, considerato che il suo è un repertorio ricchissimo di titoli interessanti. Il motivo si collega soprattutto alla sua presenza stabile su Hallmark, un canale americano che ogni anno sforna tantissime commedie romantiche ambientate a Natale che spesso e volentieri scelgono proprio Lacey Chabert come protagonista. Di recente, però, l’attrice è stata coinvolta anche da Netflix per Hot Frosty – Una magia di Natale con Dustin Milligan: che sia il primo di diversi film per il colosso streaming? Data la risposta positiva da parte del pubblico, le possibilità sono tutte a suo favore.

Brooke Shields

Brooke Shields è un’icona del cinema Anni ’80. Impossibile dimenticarla in Laguna blu o in Pretty Baby, ma negli ultimi anni è riapparsa sullo schermo anche grazie alle commedie romantiche, come quella natalizia di Netflix ambientata persino in un castello. Si intitola, infatti, Un castello per Natale il film che l’ha rilanciata in streaming, distribuito nel 2021 e ambientato in Scozia. Il sodalizio con la piattaforma ha fatto sì che l’attrice riapparisse nuovamente in una rom com, ma questa volta estiva intitolata La madre della sposa.

Vanessa Hudgens

Vanessa Hudgens sa bene come coltivare una collaborazione, per cui non dovrebbe stupire il suo nome inserito in questo elenco, poiché ha recitato in ben tre commedie di Natale che compongono la trilogia di Nei panni di una principessa. Divisa tra due (e a volte anche tre) personaggi, Vanessa Hudgens ha raccontato una sorta di fiaba moderna su Netflix, a partire dal 2018 dividendosi tra l’esperta pasticciera Stacy e la principessa e futura regina Margareth. La sua notorietà è cresciuta negli anni dopo High School Musical che l’ha lanciata nel mondo dello spettacolo, ma il suo nome è fortemente collegato alle rom com natalizie.

Britt Robertson

Britt Robertson ha recitato in diversi film sentimentali come Cosa mi lasci di te nel 2020, preceduto da La risposta è nelle stelle nel 2015. Eppure The Merry Gentlemen è la sua prima commedia romantica ambientata a Natale. Affiancata da Michael Chad Murray, ha incantato il pubblico di Netflix interpretando un’ex ballerina che torna a casa per salvare il bar dei suoi genitori. Si vocifera di un possibile sequel che riporterebbe quindi Britt Robertson ancora una volta sullo schermo con una rom com: che il genere diventi il suo cavallo di battaglia?



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Elizabeth Taylor diva e pioniera, fu la prima attivista contro l'AIDS: "Nessuno dovrebbe morire d'ignoranza"

I 'favolosi Anni Ottanta' sono stati un indimenticabile decennio, segnato dalla rivoluzione culturale in più di un ambito. Come per ogni cosa, tuttavia, c'era anche un doloroso rovescio della medaglia. Sotto al manto di perfezione e glamour, si annidava e dilagava un killer silenzioso: l'AIDS. La maggior parte delle celebrità ha preferito non esporsi sulla questione, per evitare di essere in qualsiasi modo associata alla terribile e misteriosa malattia. Ma non Elizabeth Taylor.

In un momento storico che richiedeva apertura mentale e cambio di prospettive, la leggendaria attrice si fece portavoce di compassione e consapevolezza. La diva, due volte Premio Oscar, fu abbastanza coraggiosa da precorrere i tempi, rifuggire i tabù e promuovere un tenace attivismo. Il suo obiettivo era sensibilizzare l'opinione pubblica sullo spinoso tema dell'HIV.

Nei primi anni Ottanta, l'AIDS aveva mietuto oltre 3.500 vittime solo negli Stati Uniti. Gli scienziati avevano identificato l'HIV come causa, ma il governo stesso era timoroso e più propenso verso l'omertà. Pertanto, le iniziative per promuovere l'informazione e la conoscenza erano pressoché inesistenti. Il presidente Ronald Reagan ruppe il silenzio solo nel 1985, forse troppo tardi, poiché il virus continuava a diffondersi e l'ignoranza dilagava. Basti ricordare in quanti liquidarono la malattia come appannaggio esclusivo degli omosessuali.

Elizabeth Taylor e l'attivismo contro l'AIDS: così ha precorso i tempi

Per combattere paura e disinformazione, Elizabeth Taylor decise di non rimanere in silenzio. Dopo aver perso un'intima amica per colpa dell'AIDS, cominciò a chiedersi come avrebbe concretamente potuto aiutare la società. Nel 1985, l'attrice ha co-presieduto la raccolta fondi Commitment to Life dell'AIDS Project Los Angeles ed è diventata una delle prime celebrità a sostenere pubblicamente la causa. Nello stesso anno, ha co-fondato l'American Foundation for AIDS Research (amfAR). Inoltre, si è profusa in sforzi incessanti per radunare scienziati e medici di spicco, così da incentivare la ricerca e il cambiamento delle politiche.

Il suo attivismo non si è fermato lì, poiché la star ha anche fondato la Elizabeth Taylor AIDS Foundation (ETAF), organizzazione che si dedica a fornire assistenza e supporto diretti ai pazienti. Taylor ha anche personalmente fatto pressioni sul Congresso e sul Presidente Reagan, chiedendo maggiori finanziamenti per la ricerca sull'AIDS e campagne di sensibilizzazione. Una delle sue più famose citazioni, non a caso, recita: "È già abbastanza grave che la gente muoia di AIDS, ma nessuno dovrebbe morire di ignoranza".

I suoi sforzi prodigiosi hanno trasformato l'icona dello schermo in una vera pioniera ma, al tempo stesso, hanno incontrato delle resistenze. Esporsi sull'AIDS, negli anni Ottanta, significava confrontarsi con stigmatizzazione e psicosi, ma lei non ha mai ceduto. Col tempo, è diventata un vero modello per chiunque desideri contribuire al cambiamento e avere un impatto sul mondo in un modo.

Elizabeth Taylor: l’ultima diva, il documentario HBO arriva su Sky

Il 27 dicembre, alle ore 21.15, arriva in esclusiva su Sky Documentaries Elizabeth Taylor: l’ultima diva. Il documentario HBO, disponibile anche on demand e in streaming solo su NOW, è diretto da Nanette Burstein ed è stato presentato all’ultimo Festival di Cannes. Attraverso la voce di Elizabeth Taylor, il docu-film narra la storia di una delle più grandi attrici di sempre, tra successo e vita privata.

Seguiremo Taylor dal debutto cinematografico in Lassie Come Home (1943). Saremo al suo fianco nella sua battaglia contro ruoli ingenui e applaudiremo le sue maestose interpretazioni in Giant e La gatta sul tetto che scotta. Ci commuoveremo per la vittoria dei due Academy Awards e per la travagliata esperienza sul set di Cleopatra. Con un accesso senza precedenti all'archivio personale della diva di Hollywood, il film svelerà la complessità e la vulnerabilità di una donna che ha vissuto nella fama fin dall'infanzia.



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