lunedì 30 settembre 2024

I migliori film in streaming di Todd Phillips, regista di Joker: Folie à Deux

Approfittando dell’arrivo nelle sale di tutto il mondo di Joker: Folie à Deux, già presentato con successo allo scorso Festival del Cinema di Venezia, vogliamo adoperare i consueti cinque film in streaming per ripercorrere la carriera del suo regista Todd Phillips, un cineasta che ha attraversato in particolar modo la commedia mainstreaming lasciando un segno profondo sulla stessa. Buona lettura.

Cinque film in streaming diretti da Todd Phillips, regista di Joker: Folie à Deux

  • Una notte da leoni
  • Parto col folle
  • Una notte da leoni 2
  • Trafficanti 
  • Joker

Una notte da leoni (2009)

Dopo qualche discreto successo di pubblico arriva il film della svolta, una commedia scatenata e senza paura ambientata in una Las Vegas che simboleggia la perdizione come mai. Bradley Cooper, Ed Helms e Zach Galifianakis sono un trio di protagonisti semplicemente formidabile, che fa di Una notte da leoni un viaggio dentro il lato oscuro dell’essere umano messo in scena con una voglia di divertirsi e rompere le regole davvero sorprendente. Un film che è stato sottovalutato dalla critica perché inserito dentro il genere, ma si rivela una dissertazione sul vuoto pneumatico che ci circonda molto più profonda della superficie mainstream. partecipazione straordinaria di Mike Tyson e heather Graham. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Parto col folle (2010)

Ancora con Galifianakis a supporto del protagonista Robert Downey Jr., Phillips costruisce un road-movie con momenti di cinema davvero divertententi ma con un sottotono maggiormente drammatico, che si rivela nella sua interezza man mano che la storia procede. Parto col folle si costruisce sulla falsariga di Un biglietto in due di John Hughes, ne ripropone il tono dolce amaro e colpisce nel segno. Jamie Foxx in un cammeo è semplicemente irresistibile, e rende ancor più vitale e stridente un film che merita senza dubbio una seconda visione. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

Una notte da leoni 2 (2011)

L’idea di Todd Phillips è semplice ma molto ficcante: possono i suoi protagonisti imparare la lezione se il mondo che li circonda continua a offrire loro tentazioni, svago senza freni, una vita che rappresenta ancora una la vuotezza e l’assenza di valori dei nostri tempi? Una notte da leoni 2 è una versione del precedente ancor più esplosa, ridondante e metaforica. Ken Jeong come menestrello impazzito funziona ancora una volta per dare un pizzico di cinema impazzito e inquietante a un lungometraggio già ampiamente esorbitante. Un sequel che approfondisce tematiche del precedente, le spinge oltre con intelligenza e voglia di divertirsi e divertire. E ci riesce in pieno. Altro enorme successo di pubblico. Disponibile su Rakuten TV, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Trafficanti (2016)

Ispirato da una storia realmente accaduta, Trafficanti lascia finalmente vedere esplicitamente tutta la vena nerissima e velenosa del cinema di Phillips. Un Jonah Hill in grande vena comica-drammatica e un Miles Teller perfetto come coprotagonista mettono in scena questa storia di “American Dream” paradossale e criminosa, che si dipana grazie a una sceneggiatura molto precisa. Il pubblico non abbraccia il progetto perché davvero troppo oscuro e angosciante per il botteghino americano, ma a conti fatti uno dei film maggiormente rivelatori di Phillips. Uno schiaffo al capitalismo a stelle strisce che colpisce profondamente e durissimo. Uno spasso al vetriolo. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Joker (2019)

Todd Phillips costruisce intorno al suo protagonista Joaquin Phoenix un universo cinematografico di enorme coerenza estetica e narrativa, che rimanda direttamente ai capolavori americani degli anni ‘70 dove alienazione e degrado umano venivano messi in scena con coraggio e profondità. Joker è un cinecomic coerente, che si allontana dalla visione di batman per costruirne una propria. Robert De Niro, Zazie Beetz, Marc Maron e tutti gli altri membri del cast aiutano il villain nel suo percorso di discesa all’inferno metropolitano. Un film livido, oscuro, affascinante che ottiene numerose nomination all’oscar tra cui film e regia, vincendo le statuette per l’attore e la colonna sonora. Enorme successo di critica e pubblico che trionfa anche a Venezia col Leone d’Oro. La consacrazione definitiva di Phillips. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Netflix, TIMVision.



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Deadpool & Wolverine, Hugh Jackman aveva suggerito un altro attore come variante al posto di Henry Cavill

Prima ancora di scegliere Henry Cavill come variante di Wolverine in Deadpool & Wolverine, Hugh Jackman aveva avanzato una proposta. Il nome suggerito è tratto dallo Spider-Verse di Sony, motivo per cui già è apparso nel MCU, ma a detta di Hugh Jackman Tom Hardy è stato uno dei nomi in lizza. Difficile immaginare un attore diverso per un ruolo così iconico come quello di Logan, che per anni ha guidato il franchise degli X-Men. Ma in Deadpool & Wolverine appaiono numerose varianti di Wolverine e, tra questa, ce n’è una persino interpretata da Henry Cavill. Prima della scelta finale, Jackman aveva suggerito Tom Hardy.

Deadpool & Wolverine, prima di Henry Cavill Hugh Jackman aveva scelto Tom Hardy come variante

Quello di Henry Cavill è stato un brevissimo cameo in Deadpool & Wolverine. Il suo Cavillrine ha monopolizzato la conversazione sul web, facendo breccia nel cuore dei fan che da tempo desiderano rivedere Henry Cavill in azione in un universo di supereroi dopo aver appeso il mantello di Superman al chiodo. Quello in Deadpool & Wolverine, però, è risultato essere un breve cameo. Tempo addietro, però, Hugh Jackman aveva già immaginato una variante di Wolverine con le fattezze di un altro attore: precisamente quelle di Tom Hardy. Durante il press tour di Logan nel 2017, come riporta Collider, aveva riferito ai microfoni di MTV che avrebbe gradito la performance di Tom Hardy, protagonista della trilogia di Venom:

Mi è stata posta questa domanda un sacco di volte e rispondo sempre, 'Non voglio rendere troppo facile allo studio sostituirmi’. Sono sicuro che ne stanno già parlando, che a qualche attore là fuori ha già detto, 'Shhhh... tienilo nascosto ma vogliamo te come prossimo’. È più giovane di me sicuramente, penso che Tom Hardy sarebbe fantastico.

All’epoca, Hugh Jackman aveva sicuramente dato peso alla sua performance in Mad Max: Fury Road e Sony non aveva ancora scelto Tom Hardy come protagonista di Venom, per cui non poteva sapere cosa avesse in serbo il destino per l’attore che avrebbe tanto voluto come successore.



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domenica 29 settembre 2024

Buon compleanno Monica Bellucci! Ecco i film in streaming che l'hanno resa una diva in Italia e nel mondo

Compie oggi 60 anni Monica Bellucci, l’attrice italiana che negli ultimi decenni ha avuto maggiore successo a Hollywood e in altri paesi dove ha recitato, in particolar modo la Francia. A confermare una carriera di prestigio è appena arrivato Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton, sequel che soltanto negli Stati Uniti ha incassato quasi 240 milioni di dollari e in cui la Bellucci ruba letteralmente la scena a molti altri membri del cast. Ecco i cinque film in streaming nella filmografia dell’attrice che consideriamo i suoi maggiormente riusciti, e con cui vogliamo celebrare nel giorno del suo compleanno. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Monica Bellucci

  • Dracula di Bram Stoker
  • Malèna
  • Matrix Revolutions
  • N io e Napoleone
  • Siccità

Dracula di Bram Stoker (1992)

La prima partecipazione della Bellucci a una produzione internazionale arriva addirittura grazie al titano Francis Ford Coppola, che la vuole nel trio di mogli del vampiro principale. Questo offre all’attrice la possibilità di entrare in un cast portentoso che comprende Gary Oldman, Anthony Hopkins, Winona Ryder, Keanu Reeves. Dracula di Bram Stoker si rivela un tornado di cinema originale e irruento, che mescola stili e fascinazioni con il coraggio e la sfrontatezza che soltanto l’autore possiede. Grande successo di pubblico e tre Oscar tecnici, tra cui quello per i magnifici costumi di Eiko Ishioka. Film che si deve amare incondizionatamente, possiede una vitalità primordiale e trasparente. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Malèna (2000)

Chiamata dal premio Oscar Giuseppe Tornatore come protagonista del suo spaccato storico e sociale, la Bellucci risponde con una prova di fascino e presenza fisica di efficacia indubitabile. Malèna è forse il film maggiormente compiuto del suo autore, costruito su una progressione narrativa di solidità armoniosa e su una messa in scena elegante quanto accurata. Arrivano le nomination all’Oscar per la miglior fotografia e per le musiche di Ennio Morricone, entrambe meritatissime. Per la Bellucci un vero fiore all’occhiello nella sua carriera italiana. Disponibile su Infinity +, Apple Itunes, TIMVision,  Amazon Prime Video.

Matrix Revolutions (2003)

Ancora accanto a Keanu Reeves la Bellucci partecipa a uno dei film maggiormente spettacolari del nuovo millennio. Soprattutto nell’ultima mezz’ora Matrix Revolutions diventa un tripudio di effetti speciali e trovate di regia fantasmagoriche. L’inseguimento in autostrada è un momento di cinema d’azione inarrivabile, da fare ancora oggi invidia a tutto quello che è arrivato dopo. Le sorelle Wachowski regalano un secondo episodio che espande l’universo del primo capolavoro, e il pubblico risponde con un successo fragoroso al botteghino. Altro titolo di cui la Bellucci può tranquillamente fregiarsi, si tratta di cinema di serie A. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, NOW.

N io e Napoleone (2006)

L’intelligenza e l’intuito guascone di Paolo Virzì servono per dare alla Bellucci la parte più divertente della sua carriera italiana, e a conti fatti forse la sua miglior interpretazione. Accanto a un Elio Germano ispirato e funambolico e al sempre grande Daniel Auteuil, l’attrice compone un trio ottimamente affiatato che permette a N io e Napoleone di diventare un film preciso, ficcante, con ottime trovate di sceneggiatura e una regia lucidamente ironica. Peccato il pubblico non l’abbia sostenuto, questo è uno dei lungometraggi maggiormente riusciti e coraggiosi del suo autore. Un film che noi continuiamo a sostenere. Disponibile su Infinity +, Amazon Prime Video.

Siccità (2022)

Ancora Virzì la vuole nel ruolo di se stessa in questo film corale e distopico che mette in scena il marcio e ma anche il cuore pulsante di una Roma messa in ginocchio dalla mancanza di acqua. Ispirato ad alcuni racconti di Raymond Carver, Siccità possiede una sceneggiatura altalenante ma una messa in scena potente, che in qualche modo riesce  a incollare insieme con efficacia le storie che propone. Alcuni personaggi sono davvero ficcanti, Claudia Pandolfi, Valerio Mastandrea e un ottimo Silvio Orlando primeggiano in un cast comunque tutto ispirato. tentativo prezioso di fare cinema d’autore ma diretto al grande pubblico, un esempio che l’industria nostrana dovrebbe seguire. Disponibile su  Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision.



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Megalopolis rompe la quarta parete e la proiezione diventa interattiva, ecco in che modo

In Megalopolis, Francis Ford Coppola ha messo tutto se stesso. Dal monumentale budget di tasca propria, alla lunghissima gestazione fino al casting. Il film è un progetto ambizioso che promette di stupire il pubblico di tutto il mondo e, in un certo senso, ha già cominciato. Le anteprime del dramma fantascientifico, in alcuni cinema selezionati, hanno coinvolto direttamente i presenti in sala, ma in che modo?

L'iniziativa si chiama Megalopolis: The Ultimate Experience ed ecco a cosa ha assistito chi ha partecipato acquistando il biglietto. C'è una scena di Megalopolis in cui il personaggio di Adam Driver, Cesar Catilina, risponde ad alcune domande durante un incontro con la stampa. I giornalisti sono fuori campo e questo ha offerto l'occasione per dar vita ad un momento interattivo. Una persona in carne e ossa tra il pubblico si è alzata e, parlando in un microfono, ha posto la domanda del "reporter" a Driver, che ha risposto direttamente dallo schermo.

Megalopolis ha avuto la sua anteprima a Cannes 2024 e IndieWire ha sottolineato che, in quel caso, la persona che ha partecipato dal vivo alla proiezione è stata l'attore Jason Schwartzman, nipote del regista, che appare anche nel film. Sono circa 40 le sale americane che, durante il fine settimana, hanno proiettato spettacoli che includono la parte con i partecipanti dal vivo, spiazzando e divertendo al tempo stesso gli spettatori.

Megalopolis alla Festa del Cinema di Roma

Megalopolis sarà il film di preapertura della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella città. Il film sarà proiettato in anteprima lunedì 14 ottobre presso gli Studi di Cinecittà, introdotto da Francis Ford Coppola, e l'evento sarà trasmesso in diretta streaming nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica. Il giorno seguente, martedì 15 ottobre, il regista incontrerà le giurie di Alice nella città, gli studenti delle scuole di cinema e il pubblico presso la Sala Sinopoli. Un'occasione per ripercorrere la lunghissima ed eccezionale carriera di uno dei più grandi autori di sempre. Nelle sale italiane, Megalopolis approderà il 16 ottobre, distribuito da Eagle Pictures.

La storia, una fiaba epica ambientata a New Rome, segue Cesar Catalina (Driver), un architetto ottimista che desidera creare una società migliore. La sua nemesi è il sindaco Franklyn Cicero (Giancarlo Esposito), che, assetato di potere, vuole mantenere il controllo sul governo della città. La figlia del politico, Julia (Nathalie Emmanuel), è divisa tra la fedeltà al padre e l'infatuazione per Catilina.

Completano il cast gli attori Aubrey Plaza, Shia LaBeouf, Jon Voight, Laurence Fishburne, Kathryn Hunter e Dustin Hoffman. Secondo la classificazione ufficiale dalla MPAA, Megalopolis è ufficialmente "R-rated per contenuti sessuali, nudità, uso di droghe, linguaggio e alcune scene di violenza".

Coppola ha lavorato al film sin da quando ha terminato l'iconico Apocalypse Now (1979). Nel corso degli anni, ha parlato più volte della sua crociata ciematografica e di come abbia investito 120 milioni di dollari di tasca propria pur di realizzarlo. "Non importa... i soldi non contano - ha detto durante la conferenza stampa di Cannes 2024 - Quello che conta sono gli amici. Perché un amico non ti deluderà mai: i soldi potrebbero evaporare".



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Beetlejuice Beetlejuice, cosa significa il finale secondo gli sceneggiatori

Beetlejuice Beetlejuice termina con un finale alquanto misterioso e sopra le righe che è stato finalmente motivato dal team di sceneggiatori. Di ritorno al cinema a distanza di 36 anni dal precedente successo di Tim Burton, lo spirito dispettoso interpretato da Michael Keaton è riapparso sulla Terra, questa volta per aiutare Lydia Deetz nel ritrovare sua figlia. In cambio, promette di sposarlo. E per quanto non sia facile incastrare un imbroglione come Beetlejuice, grazie a sua figlia Astrid Lydia troverà il modo di infrangere il patto. Tuttavia quel finale rimette in gioco ogni cosa: ma qual è il suo significato? Finalmente gli sceneggiatori infrangono il silenzio e regalano una sorta di spiegazione al pubblico di curiosi.

Beetlejuice Beetlejuice, gli sceneggiatori spiegano cosa significa il finale del sequel

A seguire faremo riferimento al finale di Beetlejuice Beetlejuice, quindi chi non gradisce anteprime indesiderate dovrebbe tornare in un secondo momento alla lettura di questo articolo. Dopo l’avventura nell’aldilà, Astrid riesce finalmente a perdonare sua madre dopo tanti anni di rancore. Avendo ereditato la sua stessa capacità di vedere e parlare con i fantasmi, Astrid non può fare altro che immedesimarsi in sua madre e comprenderla di più. Entrambe desiderano recuperare il tempo perduto, quindi partono insieme per un viaggio, lo stesso che Astrid aveva pianificato con suo padre e che poi non è mai riuscita a vivere. Durante quel viaggio, Astrid incontrerà l’uomo che poi sposerà e con il quale metterà su famiglia. Peccato che la scena del parto diventi catartica: il bambino nato è un piccolo Beetlejuice, che uccide tutti i dottori nella sala parto per raggiungere la sua mamma. Lydia si sveglia da quell’incubo, ma al suo fianco c’è Beetlejuice. Stravolta, si risveglia una seconda volta, ma da sola. Cosa vorrà mai dire? C’è realmente un significato dietro quella scena? A commentare di più ci pensano gli sceneggiatori di Beetlejuice Beetlejuice. Ai microfoni di The Hollywood Reporter, Alfred Gough e Miles Millar hanno affrontato una delle scene più intriganti del film sequel rivelando come in realtà sia stata un’idea di Tim Burton. Gough ha raccontato:

Non volevamo che il film sembrasse come se fosse stato chiuso con un fiocco, quindi abbiamo avuto l'idea con Tim di Lydia che rinuncia al suo spettacolo e lei e Astrid partono per questo viaggio che lei avrebbe fatto con suo padre. È stata un'idea di Tim di fare questa sequenza e farla sembrare come se si sposasse e tutto andasse alla grande, e poi ha questo bambino Betelgeuse e ti rendi conto che è un sogno. È stata la palla curva di fine film, quindi ti rendi conto che niente in questo mondo viene mai avvolto in fiocchi e nastrini.

Millar, poi, ha affrontato nello specifico la scena del parto e del bambino di Beetlejuice, che abbiamo già incontrato nel corso del film, quando Lydia torna finalmente nell’aldilà al cospetto di Beetlejuice:

Quella è stata l'ultima scena che abbiamo scritto prima dello sciopero. Inizialmente abbiamo girato quella scena in ospedale ore prima che lo sciopero venisse dichiarato. È stata l'ultima cosa che abbiamo scritto per il film in assoluto. Ci è sembrato folle e ispirato farla sembrare una bella, calda, coccolosa sensazione e poi il bambino di Betelgeuse torna ed è troppo perfetto.


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Blink Twice e quel sottolissimo cameo di Lenny Kravitz nel film

Zoe Kravitz è un’attrice in carriera che si è concessa un debutto anche come regista attraverso Blink Twice. Essendo la sua opera prima, non ha potuto fare a meno di coinvolgere anche suo padre, Lenny Kravitz, star musicale e anche dello schermo. negli anni, infatti, Lenny Kravitz è stato coinvolto in numerosi film ma, per amore di sua figlia, in Blink Twice ha scelto di concedersi semplicemente un cameo.

Blink Twice, Zoe Kravitz rivela com’è nato il cameo di suo padre Lenny

Per il suo grande debutto cinematografico, Zoe Kravitz ha voluto la sua famiglia coinvolta. Durante la première di Los Angeles, sul red carpet la regista ha raccontato com’è nato in realtà il brevissimo cameo di Lenny Kravitz. Pur avendo maturato una certa esperienza sul grande schermo fino ad oggi, in Blink Twice in realtà non ha alcuna battuta. Appare semplicemente per una frazione di secondo sullo schermo, in un momento di pura casualità, mentre la protagonista è impegnata su Instagram ed è qui che appare un breve video in cui appare Lenny Kravitz che si allena in palestra. Indossa una canottiera e pantaloni di pelle, persino con gli occhiali da sole, mentre si concede un allenamento. Non interagisce con gli altri personaggi e non ha neppure una battuta assegnata. Eppure per la regista è stato importante coinvolgere suo padre in qualche modo: “Ho pensato che sarebbe stato divertente”, ha quindi ammesso. Sua madre, invece, Lisa Bonet non è stata coinvolta nel film, ma ha avuto un grande ruolo dietro le quinte soprattutto sul fronte spirituale. A detta di Zoe Kravitz, infatti, la madre “è stata il mio punto fermo durante tutta la realizzazione del film”.

E non dimentichiamo che anche il suo futuro sposo Channing Tatum è coinvolto nel suo film d’esordio, con un ruolo di spicco. Infatti interpreta il miliardario Slater King, esperto di hi-tech che incontra una giovane cameriera, Frida, invitandola per una vacanza esclusiva sulla sua isola privata insieme ad un gruppo di amici. Frida accetta, ignara del fatto che quell’isola si trasformerà presto in una prigione.



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Babygirl, Nicole Kidman racconta delle riprese devastanti: "Mi ha fatto a pezzi"

Per la sua performance in Babygirl, Nicole Kidman ha vinto il premio Coppa Volpi durante la Mostra del Cinema di Venezia 2024, dove il thriller erotico è stato presentato in anteprima ed in concorso. E, a detta dell’attrice, interpretare Romy non è stata una passeggiata. La filmografia di Nicole Kidman è particolarmente ricca, avendo collezionato numerosi film negli anni. Eppure, secondo il suo modesto parere, Babygirl ad oggi rappresenta il film più “esplicito” della sua carriera e molte delle scene presenti in questo thriller erotico hanno messo a dura prova la sua resistenza.

Babygirl, Nicole Kidman rivela il trauma delle riprese: “Volevo mollare”

Sono diversi i temi affrontati da Babygirl, film presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 che racconta di un'amministratrice delegata, interpretata da Nicole Kidman, che s’invaghisce del nuovo stagista. La protagonista, Romy, è sposata con un regista teatrale, ma da tempo il loro matrimonio è in crisi, per cui ritrova la scintilla giusta con il nuovo arrivato in azienda, un assistente alla regia di nome Samuel. La loro è una relazione segreta ed ammaliante, ma che rischia di compromettere la sua posizione professionale e al tempo stesso di distruggere la sua famiglia. Per Nicole Kidman, lavorare a questo film è stato impegnativo. Ai microfoni di Vanity Fair, ha rivelato:

Ho fatto alcuni film piuttosto espliciti, ma non come questo. Lavoro semplicemente con l'abbandono. [...] Molti dei temi dei miei film sono stati esplorati attraverso la lente della sessualità. Non l'ho eliminata né ho cercato di far finta che non ci fosse. [...] È una cosa vulnerabile, ma non la eviterò mai fino alla morte. Mi metterò in una posizione vulnerabile e vedrò dove mi porterà.

In merito alla complessità dei temi e dell’interpretazione, l’attrice protagonista ha rivelato di aver affrontato con grande difficoltà il lavoro per Babygirl e che, ad un certo punto, ha pensato di gettare la spugna:

Mi ha lasciato a pezzi e devastata. A un certo punto ho pensato: 'Non voglio essere toccata. Non voglio più farlo', ma allo stesso tempo ero costretta a farlo. Mi sono sentita molto esposta come attrice, come donna, come essere umano. Entravo e uscivo dicendo: 'Devo rimettere la mia protezione. Che cosa ho appena fatto? Dove sono andata? Che cosa ho fatto?'.

Al tempo stesso, nel corso dell’intervista, Nicole Kidman ha elogiato il lavoro svolto dalla regista: “Halina mi abbracciava e io abbracciavo lei, perché per me era molto impegnativo. È stato possibile parlare in modo incredibilmente onesto, da donna a donna, come se fosse mia sorella o la mia migliore amica. Halina ha un forte istinto materno, quindi era molto protettiva nei confronti di tutte noi. Ma soprattutto di me”.



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sabato 28 settembre 2024

Io sono un po' matto… e tu?, una clip in anteprima esclusiva dal film evento del Teatro Patologico di Roma

Il 7-8-9 ottobre sarà in sala Io sono un po' matto... e tu?, nel quale Dario D’ambrosi, fondatore nel 1992 del Teatro Patologico a Roma, porta i ragazzi della sua Compagnia Stabile a interagire con celebri attori e attrici nostrane, che sono aiutati da loro ad affrontare tic e disturbi personali: vi mostriamo in esclusiva una clip del film al quale hanno aderito Claudio Santamaria, Raul Bova, Stefano Fresi, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Vinicio Marchioni, Marco Bocci, Stefania Rocca, Riccardo Ballerini e Domenico Iannacone.

Io sono un po' matto... e tu? per sensibilizzare sulla disabilità mentale

Io sono un po' matto... e tu?, realizzato da Dario D'ambrosi in collaborazione con l’Accademia di Cinema Griffith di Roma, segue Dario mentre porta ragazzi e ragazzi della sua compagnia a risolvere ansie e paure di "vip" che le affrontano nella vita quotidiana: c'è una Claudia Gerini ludopatica, Claudio Santamaria ossessionato, Raoul Bova che non riesce a dormire. C'è quindi un'interazione tra questo cast professionista e la squadra del Teatro Patologico, fondato a Roma nel 1992, per estrarre dall'isolamento le persone afflitte da disabilità mentale, tramite la teatro-terapia. Si mira a consentir loro di vivere una quotidianità il più possibile normale, insieme alle famiglie. Il film nasce come occasione di attirare l'attenzione non solo sulla realtà trentennale, ma anche di aprire uno sguardo su una questione di frequente liquidata, stigmatizzata e purtroppo trascurata.
Notorius Pictures distribuisce il lungometraggio in sala, nei giorni del 7-8-9 ottobre. Una parte dell'incasso sarà devoluta alla Teatro Patologico Onlus, per sostenere la ricerca scientifica, che dimostra i benefici emotivi e cerebrali della teatro-terapia per le persone disabili fisiche e psichiche.
Il film è stato presentato al Torino Film Festival nel 2023, fuori concorso.
Qui in basso il trailer.



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Zack Snyder rivela di quale dei suoi film tratti dai fumetti è più orgoglioso

Zack Snyder ha lavorato a stretto contatto con il mondo dei fumetti, tramutando quelle storie in film, e rivela qual è il progetto che l'ha reso più orgoglioso.

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Carol, Cate Blanchett rivela perché è stato così difficile realizzare questo film

A detta di Cate Blanchett, una delle difficoltà maggiori di Carol è stata quella di trovare i finanziamenti per realizzare il film.

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Schegge di follia, l'agente di Winona Ryder le sconsigliò di accettare quel ruolo

La fine degli Anni ’80 ha lanciato la carriera di Winona Ryder sul grande schermo. Oltre a Beetlejuice – Spiritello porcello, l’attrice ha recitato anche in Schegge di follia, diretto da Michael Lehmann. Una scelta, però, non esattamente apprezzata da tutti. Winona Ryder ha dovuto convincere persino il suo agente che quel film facesse al caso suo. Di fatto, l'agente in questione non era favorevole al ruolo: l’ha persino supplicata in ginocchio di non accettare il ruolo di Veronica Sawyer. Ma per quale motivo?

Schegge di follia, Winona Ryder ricorda le suppliche dell’agente di non accettare il ruolo per quel film

In Schegge di follia Winona Ryder interpreta Veronica, un ruolo che non ha assolutamente convinto il suo agente, tanto che quest’ultimo ha cercato in ogni modo di spingere l’attrice a non accettare quella parte. Ricordando il processo di audizione per la commedia dark, Winona Ryder ha rivelato ad Harper’s Bazaar come il suo manager fosse contrario all’idea:

Non ero considerata abbastanza carina, quindi sono andata dall’altra parte della strada al Beverly Center, al bancone di Macy’s. Mi hanno fatto fare un restyling. Poi sono tornata e ho pensato: ‘Per favore!’. Il mio agente dell’epoca si è letteralmente prostrato in ginocchio e mi ha detto: ‘Per favore, distruggerai ogni possibilità di carriera’. La verità è che ho perso un lavoro proprio quando stava per uscire. Ero stata scritturata per un film e il regista si è offeso tantissimo. Penso di aver fatto la scelta giusta.

In Schegge di follia Winona Ryder interpreta Veronica, una ragazza non esattamente popolare ma che fa parte di un gruppo di ragazze ben note al liceo, tre teenager ricche di famiglia e che si chiamano tutte Heather. Veronica è stufa di passare così tanto tempo con loro e vorrebbe soltanto tornare ai suoi veri amici, alle sue vecchie abitudini. Dopo aver conosciuto un misterioso nuovo studente, JD, le sue amiche vengono prese di mira e le Heather cominciano a morire una dopo l’altra. Il cast includeva anche Christian Slater, Shannen Doherty e Kim Walker.



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venerdì 27 settembre 2024

Thunderbolts*, il poster è stato creato con l'IA? Un dettaglio ha insospettito i fan!

Thunderbolts* si è finalmente mostrato al pubblico, visto che qualche giorno fa i Marvel Studios ne hanno diffuso poster e trailer: la pellicola sugli anti-eroi del MCU arriverà in sala il 30 aprile 2025 e vede un cast composta da Florence Pugh, Sebastian Stan, David Harbour, Wyatt Russell, Hannah Joh-Kamen, Lewis Pullman e Olga Kurylenko. Tutti i personaggi compaiono nella prima locandina ufficiale del film, intenti a darsene di santa ragione, ma i fan hanno notato un dettaglio nel poster che li ha portati a interrogarsi. Il poster di Thunderbolts* è stato forse creato con l'IA?

Thunderbolts*, il poster è stato creato con l'IA?

A far pensare ai fan del MCU che nella realizzazione del poster sia stata impiegata l'Intelligenza Artificiale è stato un curioso dettaglio, passato inosservato ai più. Ma, poiché Marvel è nota per disseminare indizi e cameo anche in trailer e poster, i fan più attenti, scrutando la locandina ufficiale hanno notato che uno dei personaggi...aveva sei dita! Il personaggio in questione è Robert 'Bob' Reynolds, interpretato da Lewis Pullman, dietro cui si nasconderebbe l'identità di Sentry.

Parlando con Collider, Pullman ha rivelato, ridendo, di aver letto delle teorie dei fan secondo cui il poster di Thunderbolts* sia stato realizzato con l'IA, perché nell'immagine sembra che lui abbia sei dita. Tuttavia, ci ha tenuto a precisare, l'IA non c'entra assolutamente nulla, ma semplicemente, il poster è stato... tagliato male!

Al sito di cinema, infatti, l'attore ha raccontato:

"Ho sentito della cosa delle sei-dita. Ma a dire il vero, se guardate con attenzione, non c’è nessun errore. Io stesso mi sono riguardato l’immagine più volte chiedendomi se mi avessero davvero aggiunto un sesto dito. Ma non lo hanno fatto. Il problema è che l’immagine è tagliata nel punto esatto in cui il mignolo si piega e fa sembrare che ci sia un altro dito da qualche parte. Ma, alla fine, è tutto qua."

La pellicola è diretta da Jake Schreier e racconta come un gruppo di supervillains venga reclutato dal governo per essere inviato in missione. Nel film ritroveremo diversi personaggi apparsi in Black Widow e nelle miniserie Marvel disponibili su Disney + come Falcon and the Winter Soldier e Hawkeye. Su Bob Reynolds, attualmente, non è ancora arrivata la conferma che possa celare l'identità di Sentry, un personaggio dei Marvel Comics e supereroe estremamente potente tanto da essere paragonato alla versione Marvel di Superman. Tuttavia, da alcuni indizi presenti nel trailer sembrerebbe che Bob e Sentry siano la stessa persona.



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Dopo Deadpool & Wolverine, Morena Baccarin desidera interpretare Catwoman

Dopo Deadpool & Wolverine, Morena Baccarin ha un nuovo desiderio da spuntare dalla sua wish list. A quanto pare l’attrice ha puntato gli occhi sul ruolo di Catwoman nel nuovo universo DC, attualmente ancora inedito. Non sarebbe di certo il suo primo ruolo in un universo di supereroi. Oltre ad aver interpretato Vanessa nei tre film di Deadpool, ha già recitato in Serie TV come Gotham interpretando Leslie Thompkins. Di recente è apparsa anche in The Flash ma, non soddisfatta, ha manifestato l’interesse nei confronti del nuovo DCU in fase di costruzione da parte di James Gunn.

Morena Baccarin sogna ancora supereroi: vuole essere la prossima Catwoman

Ai microfoni di Fan Expo Canada, Morena Baccarin ha ammesso che le piacerebbe interpretare un nuovo personaggio nell’universo in fase di assemblamento da parte di James Gunn e Peter Safran, il cui lancio è previsto con Superman. Ragionando sui personaggi che vedremo prossimamente sul grande e piccolo schermo, la Baccarin ha rivelato che le piacerebbe lanciarsi in una nuova esperienza ed interpretare una nuova versione di Catwoman.

Ci sono personaggi fenomenali in entrambi gli universi. Ho amato fare Gotham quando ne ho avuto la possibilità, ma sì, mi piacerebbe interpretare Catwoman. Credo che, per me, si tratti di un personaggio femminile molto forte.

Ad oggi, infatti, il DCU non ha ancora annunciato chi interpreterà Catwoman. Sappiamo, ad esempio, che The Batman 2 con protagonista Robert Pattinson è inteso come un film al di fuori del DCU per cui indipendente, di conseguenza Catwoman avrà di nuovo le fattezze di Zoe Kravitz. Per quanto riguarda il DCU di James Gunn, la candidatura spontanea di Morena Baccarin potrebbe essere presa in considerazione. In ogni caso, l’attrice ha ammesso che le piacerebbe anche essere coinvolta di più nel MCU, magari per interpretare una variante di Vanessa, come Copycat, introdotto come personaggio mutante nei fumetti e tuttora inedito sullo schermo.



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Morbius, Jared Harris svela perché ha accettato di recitare nel film: "Dovevo pagare il mutuo!"

Capita sempre più spesso che gli attori ammettano candidamente di aver deciso di prendere parte a blockbuster e cinecomic per motivi puramente economici. Consapevoli della potenza commerciale che alcuni titoli hanno sul pubblico e di un guadagno "facile", diversi esponenti del cinema si cimentano così in ruoli a cui non avrebbero forse dato una seconda occhiata. Si è verificato con Hugh Grant in Wonka, dove l'attore britannico interpreta un Hoompa Loompa e, ora, anche Jared Harris ha rivelato di aver accettato il suo ruolo in Morbius per motivazioni puramente economiche e ben consapevole che "non puoi certo recitare come se stessi facendo Shakespeare!".

Morbius, Jared Harris rivela: "Ho accettato il ruolo perché dovevo pagare il mutuo"

Morbius è parte dell'Extended Spider-Verse, l'universo che si è originato come insieme di spin-off di personaggi secondari legati a Spider-Man e che comprende sia la trilogia di Venom, Madame Web e Kraven il Cacciatore, di prossima uscita. Purtroppo, al momento, l'universo espanso prodotto da Sony Pictures in collaborazione con i Marvel Studios si è rivelato un vero flop al botteghino. E Morbius non ha fatto eccezione!

Con protagonista Jared Leto nel rulo di Michael Morbius, che si sottopone ad alcuni esperimenti ottenendo poteri vampireschi e scontrandosi con Milo (Matt Smith). Harris ha interpretato Emil Nicholas, direttore dell'ospedale in cui Michael lavora e suo mentore. Il film ha ottenuto recensioni molto negative e ha incassato la modesta cifra di 167 milioni di dollari in tutto il mondo, a fronte di un budget di 75 milioni di dollari. Come riporta EW, l'attore di Mad Men e Chernobyl ha rivelato di aver accettato il ruolo nel cinecomic per motivi puramente economici:

"Ho un mutuo da pagare, a volte dici di sì alle cose perché hai bisogno di guadagnare soldi. Questi film funzionano bene se li prendi con ironia. Non puoi trattarli come si fa con Shakespeare. Quindi, sì, secondo me avrebbe potuto ottenere più consensi se avesse puntato sull'umorismo"

Contrariamente ai colleghi dei film Marvel, che fanno a gara per poter ritornare nel MCU, i protagonisti dei film spin-off legati a Spider-Man non si sono detti sempre soddisfatti di ciò che avevano realizzato. Anche Dakota Johnson, che ha interpretato Cassandra Webb in Madame Web, ha ammesso di essere rimasta delusa della scarsa accoglienza che ha ricevuto il cinecomic e ha dichiarato che potrebbe non voler più recitare in un cinecomic, almeno non nell'immediato futuro.



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Deadpool & Wolverine, per Channing Tatum l'accento di Gambit era volutamente incomprensibile

Channing Tatum ha ammesso che l’accento complicato di Gambit era più che voluto in Deadpool & Wolverine. Personaggio in principio scelto da 20th Century Fox per apparire in un film stand alone e poi archiviato anche dopo l’acquisizione da parte di Disney, Gambit è stato coinvolto in via del tutto inedita dai Marvel Studios. Di fatto è apparso in Deadpool & Wolverine, grazie alla richiesta di Ryan Reynolds e Shawn Levy che l’hanno voluto nel Vuoto insieme ad altri personaggi di ritorno tra cui Blade, Elektra e X-23.

Deadpool & Wolverine, l’accento distorto di Gambit era voluto sin dall’inizio

Protagonista di un film mai realizzato, Gambit è stato coinvolto nelle dinamiche del Multiverso di Deadpool & Wolverine, dando un prezioso contributo nel Vuoto contro Cassandra Nova. E non è passato inosservato il suo accento che, a detta di molti, è stato etichettato come incomprensibile. A quanto pare è una scelta voluta, come ha poi spiegato nel dettaglio Channing Tatum. Intervistato da Access Hollywood, l’attore ha rivelato di aver studiato con attenzione l’accento cajun ancor di più enfatizzato in quello scambio di battute al vetriolo tra Deadpool e Gambit. Nell’intervista, Tatum ha precisato di essersi formato attentamente per quell’aspetto del personaggio:

C’è stata pochissima improvvisazione. Il dialetto cajun è molto particolare. Sono cresciuto nel Mississippi e mio padre è di New Orleans. Quindi è una di quelle cose con cui sono cresciuto, ma non l'ho mai imitato finora. Volevamo che alcune parole risultassero incomprensibili. Era un gioco col pubblico. Ryan si avvicinava e diceva: 'Non voglio sapere nulla di quello che stai dicendo in questa ripresa', quindi giocavo con la parlata. E poi altri dicevano, 'Va bene, devo capire cosa stai dicendo adesso'.

Non è chiaro cosa ne sarà di Gambit, d’ora in avanti. Ryan Reynolds così come Channing Tatum sperano in un film solista, ma non è detto che ciò accadrà. In ogni caso l’attore ha le dita incrociate, come ha rivelato tempo fa a Variety: “Sono dieci anni che dico di volerlo fare. È nelle mani di Bob Iger e Kevin Feige. Non posso fare altro che pregare”.



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giovedì 26 settembre 2024

Peaky Blinders, Tim Roth si unisce al cast del film sequel

Il film sequel di Peaky Blinders ha coinvolto un’altra star al suo cast. Titolo Netflix, seguirà ancora una volta le avventure della famiglia Shelby guidata da Tommy, interpretato rigorosamente da Cillian Murphy, ma questa volta con un nuovo formato. Dopo il successo della Serie TV, Peaky Blinders proporrà un film sequel al suo pubblico di affezionati con un cast che mescolerà nomi e volti già noti a delle new entry. Ed è questo il caso di Tim Roth che, secondo quanto riferito da Deadline, prenderà parte al prossimo progetto in fase di realizzazione.

Peaky Blinders, anche Tim Roth farà parte del film sequel

Attualmente Peaky Blinders non ha ancora avviato le riprese sul set ma, secondo quanto riferito da Deadline, Tim Roth sarà uno dei nuovi volti che accompagneranno il progetto. Soltanto poco tempo fa è stato annunciato il coinvolgimento di Rebecca Ferguson e Barry Keoghan, a loro volta alla prima esperienza nell’universo di Peaky Blinders. Ad oggi i dettagli relativi alla trama del film risultano pressoché sconosciuti, così come i dettagli relativi al personaggio che Tim Roth interpreterà. L’attore in questione potrebbe non avere bisogno di presentazioni. Volto di Lie to Me, ha recitato in numerosi film di Quentin Tarantino come Pulp Fiction, Le iene e The Hateful Eight. È stato coinvolto anche ne L’incredibile Hulk, mentre negli ultimi anni ha recitato in film come Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli, Sundown, The Misfits e Resurrection. L’attore si è concesso anche un ben gradito ritorno nell’universo Marvel recitando in She-Hulk: Attorney at Law.

Oltre alle new entry, Peaky Blinders non rinuncerà a Cillian Murphy e neppure al suo regista Tom Harper. Il creatore della serie tv Steven Knight si occuperà invece della sceneggiatura. Al momento non è chiaro quali dei personaggi della serie tv appariranno anche nel film sequel, sicché ad oggi è stato confermato soltanto l’attore premio Oscar.



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Blumhouse offre soggiorni a tema horror nell'Overlook Hotel di Shining (ma a far davvero paura è il prezzo)

Amanti dell'horror, ecco un'esperienza che non vorrete perdere per nulla al mondo. Chi di voi non conosce Blumhouse? La casa di produzione di Jason Blum, negli ultimi anni, ha svolto un ruolo di primo piano nella promozione del cinema dell'orrore, proponendo storie da brivido che hanno riscosso enorme successo. E se poteste essere voi, in prima persona, a ritrovarvi nelle terrificanti atmosfere dei vostri film preferiti? Sappiate che, dal 18 al 28 ottobre, Peacock e Blumhouse prenderanno possesso dell'hotel The Stanley.

Vi dice nulla questo nome? Si tratta dell'iconico resort del Colorado che ha ispirato Stanley Kubrick per il design dell'Overlook Hotel, la sinistra struttura in cui, in Shining, Jack Torrance (Jack Nicholson) si trasferisce con la sua famiglia e... il resto è storia. L'esperienza immersiva si chiama Overnightmare e, in due giorni, promette di far sentire gli ospiti in bilico tra passato, presente e futuro del genere horror.

I fortunati avranno l'opportunità di trascorrere due notti in stanze ispirate a quattro famosi film targati Blumhouse : La Notte del Giudizio (2013), Insidious (2011), Auguri per la tua morte (2017) e Freaky (2020). Fatta eccezione per quest'ultimo, gli altri titoli hanno avuto fortunati sequel e/o dato il via a vere e proprie saghe cinematografiche.

Leggi anche Shining: torna al cinema come evento il capolavoro horror di Stanley Kubrick

Overnightmare, come funziona (e quanto costa) l'esperienza horror all'Overlook Hotel

Gli ospiti di Overnightmare parteciperanno ad un evento interattivo che, tra jump scares e spaventose sorprese, li terrà col fiato sospeso tutto il weekend. Potrebbe capitare di esser buttati giù dal letto in piena notte, o di assistere a proiezioni speciali ed esclusive d'inedite produzioni Peacock (tra cui la serie Teacup di James Wan, prodotta dalla sua Atomic Monster). Inclusa un'anteprima del videogioco Fear the Spotlight. Esiste anche la possibilità di personalizzare l'esperienza in base al livello di tolleranza e impressionabilità.

L'obiettivo è dar vita ad una collaborazione su larga scala tra Blumhouse e lo Stanley Hotel. La società di produzione, tempo fa, aveva annunciato l'intenzione di curare e allestire una mostra cinematografica horror all'interno dell'hotel in collaborazione con il Colorado Office of Film, Television and Media. A gennaio 2024, Jason Blum ha definito l'hotel un luogo sacro per gli appassionati del brivido, e dunque la location ideale per far germogliare le iniziative di Blumhouse.

I fan si avvicineranno più che mai ai loro film preferiti, anche se potrebbero voler mantenere le distanze con alcuni degli 'oggetti' della nostra collezione. Siamo emozionati di metterci al lavoro, ma prima dobbiamo uscire dal labirinto di siepi.

Sarete abbastanza coraggiosi da non lasciarvi spaventare nemmeno da costo dell'esperienza? Il prezzo del pacchetto weekend ammonta a $ 1.031 (circa 930 euro) e include un soggiorno di due notti in una camera doppia al The Lodge, una Scare Experience interattiva, una cena di benvenuto gratuita, un credito di 100 $ per la colazione o il pranzo al Brunch & Co., proiezioni serali e due buoni drink per il Blumhouse Bar a ospite. Un prezzo che non include la commissione di protezione di $ 87,64 se "circostanze impreviste" dovessero impedire la partecipazione.

Non è escluso che lo jump scare più efficace, sia proprio il salatissimo conto...



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mercoledì 25 settembre 2024

Ricordiamo l'immortale Paul Newman con alcuni dei suoi migliori film in streaming

Il 26 settembre 2008, all’età di 83 anni, moriva Paul Newman. Nessuno come lui ha attraversato svariati decenni di cinema americano, sia nel periodo classico che nei successivi, con tale eleganza e carisma. Capace di interpretazioni istrioniche e di altre invece straordinariamente trattenute, Paul Newman può a buon diritto essere considerato uno dei due, tre più grandi attori di tutti i tempi. Candidato all’Oscar per nove volte nelle categorie riguardanti le interpretazioni maschili, ha vinto una statuetta che probabilmente non meritava per Il colore dei soldi (1986) di Martin Scorsese. Due invece che avrebbe dovuto conquistare gli sono state incredibilmente negate. Questi i cinque film in streaming con cui vogliamo rendergli il sempre ammirato omaggio. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati dal grande Paul Newman

  • La gatta sul tetto che scotta
  • Lo spaccone
  • Nick mano fredda
  • Butch Cassidy
  • Il verdetto

La gatta sul tetto che scotta (1957)

Il melodramma della consacrazione arriva grazie all'adattamento del capolavoro di Tennessee Williams, scritto e diretto da un Richard Brooks in stato di grazia. La gatta sul tetto che scotta sarà anche teatro filmato, ma lo è con una classe e un’aderenza emotiva senza precedenti. Accanto a Newman una Elizabeth Taylor aggressiva, sensuale e spudorata. Insieme formano una coppia da storia del cinema. Nomination all’Oscar per il film, la regia, i due attori protagonisti e la sceneggiatura. Prima candidatura per Newman, autore di una performance dolorosa e piena di sottotesti pienamente esplicati. Grande cinema, uno dei migliori film degli anni ‘50. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, TIMVision.

Lo spaccone (1961)

Semplicemente una delle più potenti interpretazioni della storia del cinema, che avrebbe senza dubbio alcuno meritato l’Oscar. Newman tratteggia un Eddie Felson sbruffone, sopra le righe, arcigno in una prova istrionica da applausi. E poi accanto a lui ci sono gli straordinari Piper Laurie, Jackie Gleason e soprattutto un altro titano come George C. Scott. Robert Rossen dirige con un realismo degno dei grandi maestri. e Lo spaccone diventa un classico. tantissime nomination all’Oscar, anche per tutti gli attori principali. Vince soltanto la miglior fotografia in bianco e nero, ma la storia del cinema è scritta a caratteri cubitali. Disponibile su Amazon Prime Video.

Nick mano fredda (1967)

La performance di Newman nel film di Stuart Rosenberg diventa specchio oscuro ma preciso dei tempi che stanno cambiando. Il suo Nick mano fredda è un antieroe che anticipa la contestazione del 1968, ma anche la rivoluzione estetica della Nuova Hollywood. Film di intensità emotiva altissima, e di violenza psicologica a tratti ancora oggi difficile da sostenere. Newman arriva all’ennesima nomination ma neanche stavolta riesce a vincere, e appare quasi impossibile. Nella storia del cinema carcerario, questo è uno dei capisaldi che dettano le regole del genere. Con un finale memorabile e metaforico. Da antologia, anche grazie a un superbo George Kennedy. Disponibile su Rakuten TV, Apple Itunes.

Butch Cassidy (1969)

Altro capolavoro malinconico, autunnale nella messa in scena, addirittura elegiaco nei momenti maggiormente rilassati. Newman incontra il suo partner leggendario in Robert redford. I due fanno di Butch Cassidy un western che rimane impresso per sempre, dalle musiche dolcissime di Burt Bacharach e dalla fotografia imperiosa di Conrad H. Hall. George Roy Hill dirigerà i magnifici due quattro anni dopo La stangata e vincerà l’Oscar per il miglior film, ma il loro capolavoro è senza dubbio questo. Che grande western di frontiera emotiva è questo! E che visione di cinema sopraffina…Disponibile su Rakuten TV, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Disney +.

Il verdetto (1982)

Il dramma processuale perfetto. L’arco narrativo dell’avvocato protagonista Frank Galvin è perfetto, e Newman ci poggia sopra una prova in sottrazione che diventa leggenda. Non arriva l’Oscar, ed è un furto colossale. Il verdetto si poggia sulle sue spalle potenti e insieme fragilissime e  accanto a lui Charlotte Rampling, James Mason e la regia di Sidney Lumet lo aiutano ad eccellere come mai gli era capitato in precedenza. Il verdetto è cinema di anima, di sostanza, di impegno civile, di purezza del racconto. Capolavoro assoluto, scritto da David Mamet senza una sbavatura. Newman è semplicemente capace di darci una delle dieci migliori prove di tutti i tempi. Da inchino. Disponibile su  Apple Itunes, Amazon Prime Video.



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Supergirl: Woman of Tomorrow, Matthias Schoenaerts sarà Krem delle Colline Gialle

Dopo alcune voci di corridoio diffusesi a macchia d’olio nelle precedenti settimane, è arrivata la conferma da parte dei DC Studios: Matthias Schoenaerts si unirà all’universo dei supereroi debuttando in Supergirl: Woman of Tomorrow interpretando, però, il villain che contrasterà Kara Zor-El. Il suo nome è Krem delle Colline Gialle. Come riportato da The Wrap, l’attore di Django e The Old Guard farà quindi il suo debutto nel nuovo universo in fase di costruzione per volere di James Gunn e Peter Safran e darà un contributo all’arsenale di nuovi villain in arrivo. In questo caso, il suo Krem delle Colline Gialle dovrà vedersela con la Ragazza d’Acciaio interpretata da Milly Alcock.

Supergirl: Woman of Tomorrow, Matthias Schoenaerts sarà Krem delle Colline Gialle

Supergirl: Woman of Tomorrow è il prossimo progetto in cantiere per i DC Studios. James Gunn ha lavorato duramente negli ultimi mesi sul set di Superman, ma quelle riprese sono ormai state archiviate da tempo e il pubblico ha già dirottato lo sguardo sui prossimi progetti in fase di realizzazione, tra cui il prossimo capitolo dedicato a Supergirl. Da tempo, è stato annunciato il coinvolgimento di Milly Alcock, star di House of the Dragon che interpreterà la nuova Ragazza d’Acciaio nel DCU. E a quanto pare dovrà vedersela con Krem delle Colline Gialle, interpretato da Matthias Schoenaerts. Ma chi è, esattamente, Krem delle Colline Gialle? Nei fumetti, questo personaggio è uno spietato individuo, un ladro criminale armato di spada e frecce dipinto da molti come un assassino di uomini, donne e cani. Un’etichetta guadagnata anche dopo aver ucciso il padre della sua ragazza aliena Ruthye Marye Knoll, che metterà una taglia sulla sua testa partendo per una missione attraverso la galassia e vendicare suo padre insieme a Supergirl.

James Gunn ha anticipato già da tempo che quella proposta in Supergirl: Woman of Tomorrow sarà una versione più audace dell’eroina che abbiamo conosciuto finora su grande e piccolo schermo, tormentata dalla distruzione del suo pianeta natale, quale Krypton, e dalla morte di sua madre Alura In-Ze. Diretto da Craig Gillespie, il film si baserà su una sceneggiatura di Ana Nogueira.



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martedì 24 settembre 2024

I migliori film in streaming di Catherine Zeta-Jones

Compie oggi 55 anni la gallese D.O.C. Catherine Zeta-Jones.  Esplosa alla fine degli anni ‘90, l’attrice ha vissuto un momento artistico estremamente fulgido che l’ha portata in quegli anni a diventare una delle star più ricercate ed acclamate ad Hollywood. I cinque film in streaming che abbiamo selezionato per renderle omaggio testimoniano non soltanto la sua enorme presenza scenica ma anche una versatilità che l’ha portata addirittura a vincere l’Oscar. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Catherine Zeta-Jones

  • La maschera di Zorro
  • Entrapment
  • Traffic
  • Chicago
  • The Terminal 

La maschera di Zorro (1998)

Antonio Banderas nei panni dell’eroe mascherato sprizza fascino a palate. Anthony Hopkins ci mette come sempre tutto il suo carisma. ma se La maschera di Zorro diventa il titolo di culto di quel periodo il merito è senz’altro dell’astro nascente della Zeta-Jones, alla sua prima prova in grado di lanciare la carriera. Martin Campbell dirige con la verve sbarazzina che ha contraddistinto alcuni dei suoi migliori lavori. Davvero nulla da dire a questo film di cappa e spada, di maschere e azione magnificamente organizzata. Ci si diverte un mondo e con intelligenza sopra la media. Uno spasso per il cuore e gli occhi. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Entrapment (1999)

L’heist-movie più fascinoso di fine millennio vede la Zeta-Jones far coppia col mito Sean Connery per un thriller hi-tech che possiede almeno una sequenza da applausi, quella della “battaglia” con l'allarme a infrarossi. Entrapment viene diretto da Jon Amiel con il giusto ritmo e il gusto per lo spettacolo altisonante. La protagonista si rivela senza dubbio la carta vincente del progetto, sinuosa e spericolata ma sempre in grado di offrire una prova d’attrice di indubbio livello. Ci si diverte con leggerezza, il film offre due ore di intrattenimento di più che discreto livello. Disponibile su Disney +.

Traffic (2000)

Alla prima vera prova drammatica della sua carriera hollywoodiana, la Zeta-Jones regala a Steven Soderbergh un personaggio complesso, ambiguo, dotato di un suo fascino oscuro. Insieme a Michael Douglas, Benicio Del Toro e tutti gli altri, l’attrice contribuisce a formare un cast ineccepibile, che eleva lo stato di Traffic a film di enorme sostanza. Arrivano quattro premi Oscar tra cui quello per la regia, e alla Zeta-Jones una nomination sarebbe stata dovuta. Poco importa, la sua partecipazione al film è sostanziosa e applaudita. Da vedere con la giusta tensione. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Chicago (2002)

Il musical diretto da Rob Marshall e ispirato dal genio di Bob Fosse possiede un cast di livello altissimo, che vede Renée ZellwegerRichard Gere, Queen Latifah, John C. Reilly, Lucy Liu e molti altri regalaci coreografie e canzoni di primissimo ordine. Catherine Zeta-Jones partecipa con una prova maiuscola, che le regala giustamente l’Oscar come miglior attrice non protagonista. Chicago è un tripudio di suoni, note, danze sfrenate, un vero toccasana per il genere. Forse l'Academy Award per il miglior film è vagamente esagerato, ma non intacca la qualità di un film davvero magnificamente confezionato. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

The Terminal (2004)

Nella favola tutta contemporanea diretta da Steven Spielberg, la Zeta-Jones deve far coppia con un Tom Hanks capace come sempre di incarnare lo spirito migliore e positivo dell’essere umano. The Terminal si rivela un lungometraggio che alterna grandi momenti di cinema a qualche melensaggine, eppure i duetti tra i due protagonisti non possono non arrivare al cuore. Se poi aggiungete un magnifico Stanley Tucci a supporto, ecco che ci si innamora comunque di un film imperfetto ma sincero, sentito, alla maniera dello Spielberg che ci tiene davvero alle sue opere. Da vedere per coccolarsi e volersi bene.Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW, Paramount +.



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Andy Serkis ha un'idea rivoluzionaria per un nuovo film: include personaggi creati con A.I.

Andy Serkis tornerà prossimamente nell'iconico ruolo di Gollum ne Il Signore degli Anelli: La Caccia a Gollum, che lo vedrà impegnato anche come regista. Nell'attesa non rimane con le mani in mano e, come riportato da Deadline, attira l'attenzione accennando ad un film che gli piacerebbe realizzare in un futuro non troppo lontano. Nulla di strano, fin qui. Serkis è un artista versatile e creativo, dunque ansioso di condividere le proprie idee.

Ad incuriosire è la peculiarità dell'idea, che prevede personaggi realizzati interamente con AI, l'intelligenza artificiale. In un momento storico in cui il progresso tecnologico spaventa ed incuriosisce al tempo stesso (e ha visto più di una celebrità alzare la voce contro l'impiego di tecnologie invasive), ecco che l'autore inglese va controcorrente. A suo dire, l'intelligenza artificiale non è altro che "un'altra forma di magia che spaventa le persone".

È molto fraintesa, molto calunniata e ammassata nello stesso modo in cui le persone probabilmente pensavano che Internet avrebbe distrutto la vita di tutti.

Per dimostrare il proprio punto di vista, Andy Serkis vuol mettere l'intelligenza artificiale al servizio della settima arte e del processo creativo, facendo muovere sullo schermo non attori in carne ed ossa, ma protagonisti creati con la realtà aumentata.

L'interprete di Cesare nel reboot de Il Pianeta delle Scimmie è intervenuto durante la conferenza del Partito Laburista del Regno Unito, a Liverpool, e ha svelato che la sua società di produzione Imaginarium sta lavorando a una storia che "inizia con personaggi 2D creati usando doppiatori prima di uscire nel mondo della realtà aumentata. A quel punto diventano personaggi AI creati da artisti e registi". L'azione, dunque, si svolgerà "in un mondo in cui puoi avere relazioni dirette con questi personaggi CGI".

Andy Serkis: l'intelligenza artificiale come risorsa per il cinema

L'attore e regista non si è sbottonato più di così, dunque non conosciamo ulteriori dettagli sulla trama o sul film in generale. In compenso, ha approfondito quelli che sono, secondo lui, le enormi e vantaggiose potenzialità offerte dall'intelligenza artificiale.

Nemmeno le più grandi aziende di effetti visivi stanno creando cose grandiose come gli individui nei loro scantinati.

Il focus della tavola rotonda, cui Serkis ha partecipato con Stan McCoy (direttore della divisione EMEA della Motion Picture Association) era proprio il rafforzamento del ruolo del Regno Unito come polo internazionale per la produzione cinematografica e televisiva.

Lo sfruttamento dell'AI porta con sé una moltitudine di complesse e delicate implicazioni, di cui non si può non tener conto. In primis, la battaglia per la remunerazione e la chiarificazione del copyright dell'IA, per evitare che gli attori vengano "truffati".

Il divo ha affermato che il Regno Unito ha il "miglior sistema di copyright al mondo". Dunque sarà in prima linea affinché l'essere all'avanguardia vada di pari passo con la difesa della proprietà intellettuale. Per rafforzare il suo esempio, ha paragonato i pregiudizi nei confronti delle nuove tecnologie alle perplessità che accompagnarono l'introduzione della motion capture.

Ci è voluto molto tempo perché gli attori capissero anche solo cosa significa indossare un costume o truccarsi ma stare in piedi con un abito speciale e fare essenzialmente ciò che fai normalmente, ovvero recitare. Abbiamo bisogno dei permessi per essere lì, in modo da poter in qualche modo monetizzare [il lavoro, ndr] di questi artisti in modo appropriato.

Serkis ha evidentemente grande fiducia nel valore artistico non solo degli effetti visivi, ma anche delle nuove risorse. Non è un mistero che abbia intenzione di sperimentare ampiamente già ne La Caccia a Gollum, ambientato - secondo le indiscrezioni - subito dopo gli eventi de La Compagnia dall'Anello (2001).

Ai microfoni di Variety, Andy ha ammesso che, per 'svecchiare' il cast della trilogia di Peter Jackson, ha intenzione di usare proprio la tecnologia I.A. Del resto, gli anni sono passati anche per Viggo Mortensen, Elijah Wood, Ian McKellen e Orlando Bloom. Per amor di coerenza narrativa, la soluzione di Serkis potrebbe risolvere un bel problema.



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lunedì 23 settembre 2024

Almodóvar compie 75 anni: celebriamo il suo genio cinematografico con cinque dei suoi grandi film in streaming

Compie oggi 75 anni il grande Pedro Almodóvar, fresco vincitore del Leone d’Oro a Venezia grazie al suo ultimo The Room Next Door, primo film in lingua inglese che vede protagoniste Julianne Moore e Tilda Swinton. Per rendere omaggio a uno dei maggiori autori europei della storia del cinema contemporaneo, maestro nel melodramma a tinte forti e carico di sensualità, abbiamo selezionato cinque dei suoi migliori film in streaming. Come sempre buona lettura.

Cinque film in streaming diretti da Almodóvar

  • Donne sull’orlo di una crisi di nervi
  • Tutto su mia madre
  • Parla con lei 
  • Volver - Tornare
  • Madres Paralelas

Donne sull’orlo di una crisi di nervi (1988)

Il successo internazionale della carriera di Almodóvar parte proprio dal Festival di Venezia, dove Donne sull’orlo di una crisi di nervi conquista l’applauso della critica e vince l’Osella per la miglior sceneggiatura. Seguiranno la nomination ai Golden Globe e soprattutto agli Oscar come miglior film straniero. Carmen Maura conduce un cast tutto al femminile semplicemente portentoso, in una commedia infuocata e colorata che mescola ironia graffiante, sentimenti caldissimi, ambientazioni kitsch alla maniera comunque gioiosa dell’autore. Film di culto degli anni ‘80, davvero un toccasana per l’intera cinematografia europea, non soltanto spagnola. Da applausi. Disponibile su Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Tutto su mia madre (1999)

Miglior regia al Festival di Cannes dove meritava senza mezzi termini la Palma d’Oro. Tutto su mia madre è uno dei capolavori maggiormente coesi e dolorosi di Almodóvar, un melodramma ambientato in diversi momenti della storia spagnola che viene costruito anche grazie a una densità emotiva senza precedenti. Marisa Paredes, Cecilia Roth, Penélope Cruz sono le tra magnifiche protagoniste di un film appassionante, complesso, davvero capace di arrivare al cuore di ogni spettatore. Arriva l’Oscar per il miglior film straniero, riconoscimento dovuto a un lungometraggio di un altro livello. Semplicemente un altro livello. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Parla con lei (2002)

Due storie che si contrappongono, personaggi che si insinuano dentro la mente e il cuore del pubblico. Il dolore di una storia spezzata viene ricostruito da Almodóvar adoperando le sensazioni, i sentimenti soffusi, la dolcezza disperata delle sue figure in chiaroscuro. Parla con lei arriva alla nomination all’Oscar per la miglior regia e conquista addirittura il premio per la miglior sceneggiatura originale. In un cast perfetto spicca un portentoso Javier Cámara. Premio tutto personale per il suo autore, ancora una volta capace di fare il suo cinema andando comunque incontro all’anima del grande pubblico. Non il suo film migliore a nostro avviso, ma comunque un’opera di spessore emozionale inaudito. Disponibile su Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Volver - Tornare (2006)

Ancora una volta Almodóvar si ispira alla storia e alle vicende sentimentali di sua madre, ma questa volta sceglie la vita rendendole un omaggio solare, ultra colorato, un inno all’ottimismo magnificamente interpretato dalla sua musa creativa Penélope Cruz. Volver - Tornare si rivela uno dei lungometraggi maggiormente organizzati del cineasta, con una storia che lavora su due piani temporali con freschezza ma anche sfruttando un’ossatura narrativa di primissimo ordine. Palma d’Oro a Cannes e nomination all’Oscar per la grande attrice spagnola, qui davvero al suo meglio. Il cinema di Almodôvar diventa ancor più mainstream, senza perdere mai il suo tocco personale e sentito. Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video, NOW.

Madres Paralelas (2021)

Uno dei film maggiormente politici di Almodóvar è pronto a riflettere sul concetto di maternità con la vicenda di due donne e delle loro alterne fortune, soprattutto appunto come madri. Ancora una volta la Cruz è a dir poco straordinaria nel ruolo della fotografa che diventa madre e poi soffre le estreme conseguenze del suo amore. Madres Parallelas le regala la quarta candidatura agli Academy Awards e la Coppa Volpi a Venezia, ennesimo riconoscimento per la sua immensa collaborazione con il regista. Film spinoso, che sa ferrie quanto commuovere, e insieme rappresenta le ferite di una Spagna distrutta da Franco e ricostruita sulla saggezza delle sue donne. Altro fiore all'occhiello nella filmografia del regista. Da applausi. Disponibile su  Rakuten TV, Google Play, Amazon Prime Video.



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Ari-Cassamortari: da oggi su Prime Video il film di Claudio Amendola - Guarda il trailer

Debutta in streaming sulla piattaforma di Amazon il sequel della commedia del 2022 I cassamortari, quarto film da regista di Amendola. Ecco trailer, trama e poster di Ari-Cassamortari.

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The Mastermind, Josh O’Connor protagonista del nuovo film di Kelly Reichardt

Josh O'Connor continua a coltivare la sua presenza sul grande schermo. Dopo il successo riscosso con La chimera e Challengers di Luca Guadagnino, l’attore di The Crown è stato scelto come protagonista di The Mastermind, nuovo progetto di Kelly Reichardt che in questo caso si occuperà non solo della regia, ma anche della sceneggiatura. Secondo quanto riferito da Deadline, il progetto in questione dovrebbe avviare la produzione entro quest’anno.

The Mastermind, Josh O’Connor protagonista di un nuovo film su un furto d’arte

Sullo sfondo della guerra del Vietnam, The Mastermind dovrebbe ruotare attorno ad un audace furto d’arte secondo quanto riportato da Deadline e Josh O’Connor interpreterà il protagonista. Non è chiara al momento la natura del personaggio in questione, poiché i dati relativi alla trama non sono stati rivelati nel dettaglio. Ad occuparsi della produzione del progetto sono Neil Kopp, Anish Savjani e Vincent Savino di filmscience che finora ha prodotto tutti i film di Kelly Reichardt.

Per Josh O’Connor si tratta di un’opportunità interessante per ampliare ancor di più la sua presenza sul grande schermo. Grazie a The Crown, l’attore ha avuto modo di farsi notare a livello mondiale conquistando il pubblico di Netflix con l’interpretazione di un giovane principe Carlo alle prese con la primissima conoscenza di Lady Diana. Successivamente, però, il nome di Josh O’Connor ha acquisito spessore per diversi progetti cinematografici come Challengers, diretto da Luca Guadagnino, cast che ha coinvolto anche Zendaya. Prima ancora ha recitato ne La chimera. Tra non molto, invece, condividerà lo schermo con Kate Winslet in Lee ed è stato scelto nel cast corale di Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery.



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