Demi Moore è di ritorno sul grande schermo, protagonista di The Substance, un film horror che ha comportato alcune modifiche al suo aspetto, frutto naturalmente di un’abile assistenza sul set ma che non hanno ingannato la sua amica a quattro zampe. A raccontare di più è stata proprio l’attrice protagonista, che ha presentato il film in questione durante il Festival di Cannes 2024 in anteprima.
The Substance, Demi Moore confortata dalla presenza della cagnolina Pilaf sul set: “Mi ha sempre riconosciuta”
Elisabeth, protagonista di The Substance, è un’attrice hollywoodiana dimenticata. Ha superato i 50 e di conseguenza ha perso anche il suo ultimo tentativo di popolarità: un programma di aerobica. Disposta a tutto pur di rispolverare la sua fama, prende parte ad un esperimento per testare un misterioso siero che dovrebbe ringiovanire chiunque lo assuma. Elisabeth ne fraintende l’utilizzo e si ritrova costretta ad assistere alla creazione di una versione più giovane e bella di lei, di nome Sue. Per interpretare al meglio il suo personaggio, Demi Moore si è sottoposta ad ore di make-up sul set e, nonostante il cambiamento estetico, la sua fedelissima chihuahua Pilaf non è caduta nel tranello. L’ha riconosciuta nonostante il make-up e le protesi, come ha rivelato l’attrice ai microfoni di Entertainment Weekly. Difficile ingannare una compagna fedelissima come Pilaf, nella sua vita da ormai tre anni e che l’ha seguita costantemente sul set per tutto il tempo delle riprese.
Ha sempre saputo chi fossi. Era nella roulotte, io andavo a girare una scena e poi tornavo, ma non ha mai battuto ciglio, il che è stato di grande conforto per me.
Demi Moore ha trascorso fino a dieci ore al giorno sul set per sei mesi per realizzare The Substance e talvolta ha dovuto indossare persino una maschera facciale composta da ben 14 pezzi sotto la quale nascondersi. Nonostante l’artificialità del look, la sua Pilaf non ha mai avuto difficoltà nel riconoscerla. In merito alla protesi, Demi Moore ha confermato quanto fosse scomodo:
Durante le riprese eravamo distrutte così nei weekend non uscivamo. Io e Margaret ci mandavamo dei messaggi o andavo nel suo appartamento che era due piani sotto il mio e ci dicevamo 'Non riesco a muovermi'. È stato faticoso.
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