Miller's Girl, Jenna Ortega risponde alle critiche: "Non deve essere un film facile da guardare"

Jenna Ortega negli ultimi anni ha conquistato lo schermo e una delle sue ultime fatiche cinematografiche è Miller’s Girl, un thriller sentimentale in cui divide la scena con Martin Freeman. Costui interpreta un professore di letteratura, Jonathan Miller, impressionato dal talento della sua alunna Cairo al punto da spronarla sempre più. Affascinato dalla ragazza e dal suo talento, finirà per compromettere la loro relazione che diventerà fonte d’ispirazione per la giovane autrice. Avendo una relazione così turbolenta, il film include anche alcune scene intime tra professore e allieva che hanno generato alcune critiche, prontamente affrontate da Jenna Ortega.

Miller’s Girl, Jenna Ortega risponde alle critiche mosse contro le scene intime del film

In Miller’s Girl, Jenna Ortega interpreta una studentessa diciottenne che desidera diventare un’autrice, per cui è disposta a tutto pur di far colpo sul professore Jonathan Miller, che si occupa di scrittura. Miller, dal suo canto, non impiega molto tempo a lasciarsi sedurre dal suo talento e finisce per innamorarsene. Così le assegna il compito di scrivere qualcosa che conosce personalmente e che la coinvolge: a quel punto Cairo scrive di lui, di loro e per Miller quella lettura risulta inopportuna. Potrebbe mettere a rischio la sua intera carriera e tra di loro la situazione non può che degenerare. Il film include anche alcune scene intime esplicite che hanno generato polemiche, soprattutto per via della differenza d’età tra i due protagonisti. Jenna Ortega ha 21 anni e, ai microfoni di Vanity Fair, ha prontamente affrontato le critiche generatesi dopo quelle scene intime nel film:

Non deve essere un film facile da guardare, dovrebbe essere tremendo. L'arte non è sempre pensata per essere piacevole o felice, mentre alla fine tutti se ne vanno verso il tramonto. Tutti abbiamo esperienze incasinate prima o poi.

Non molto tempo prima anche Martin Freeman aveva affrontato le stesse critiche, condividendo un pensiero molto simile a quello della collega: “Il film non vuole dirci di seguire questo comportamento suggerendo che sia fantastico. Possiamo criticare Liam Neeson per aver recitato in un film sull'Olocausto?”. Così come anche la coordinatrice di intimità chiamata sul set di Miller’s Girl ha garantito di aver lavorato attentamente con Jenna Ortega affinché il lavoro fosse svolto in armonia: “C'erano molte persone durante il processo che si sono impegnate con Jenna per assicurarsi che fosse coerente con ciò con cui si sentiva a suo agio, e lei era molto determinata e molto sicura di ciò che voleva fare”.

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