venerdì 16 agosto 2024

Falla Girare 2: intervista a Giampaolo Morelli, che abbraccia l'action e immagina un mondo senza Internet

Nel 2022 abbiamo fatto la conoscenza di un influencer vanesio e un po’ sconsiderato di nome Nathan, che in un mondo senza più marjuana e soprattutto senza felicità, trovava un esemplare maschio di canapa e andava in cerca, insieme a una banda sconclusionata e bizzarra, dell'unica pianta femmina esistente. Il film era Falla Girare e il regista e protagonista era Giampaolo Morelli. Due anni dopo Nathan è tornato, per un'altra scatenata avventura in compagnia di Guglielmo (Ciro Priello), Oreste (Fabio Balsamo) e di suo fratello autistico Arturo. Come nel primo film, la premessa di Falla Girare 2 è la mancanza di qualcosa che migliora l'esistenza o di cui non si può stare senza. E cosa c’è di peggio di un mondo senza erba e senza sorrisi? Un mondo senza Internet, e infatti il sottotitolo del capitolo 2 di quello che speriamo possa diventare un franchise, è Offline. Per una serie di circostanze, Nathan & Co. scoprono nei bagni dell'ufficio del Comune dove lavora Arturo un debolissimo segnale e si lanciano nell'eroica impresa di restituire il web al nostro pianeta. Durante la sua missione quasi impossibile, Nathan ha un atteggiamento altalenante nei confronti della rete, e quindi domandiamo a Morelli se la posizione del personaggio sia anche la sua. "Si è sempre parlato di Internet da quando è entrato nelle nostre vite" - risponde. "Ormai fa parte di noi e ci ha trasformati, e quindi farne a meno non significherebbe tornare agli anni '90, ma creerebbe un cortocircuito, perché il web ha profondamente modificato la nostra percezione della realtà e il nostro pensiero, e sicuramente per alcuni è diventato una valvola di sfogo. Non esiste il post ideale da condividere sui social né la cosa più giusta da dire, ma se esistesse, ci sarebbe comunque qualcuno che non è d’accordo. In questo senso Internet e i social hanno dato voce anche alla democrazia, e infatti diciamo nel film: "Se ai tempi di Hitler fosse esistito Internet, non ci sarebbe stata la dittatura", tanto è vero che nei paesi in cui è presente la dittatura, i social sono controllati, perché altrimenti avresti l'opinione pubblica contro. Insomma, il web porta con sé un progresso del male ma anche del bene".

Quando hai pensato che Nathan poteva diventare un personaggio seriale? Lo sai vero che, avendo recitato nella trilogia di Smetto quando voglio e nella serie tratta dalla trilogia del Crimine di Max Bruno, devi fare almeno un altro film?

In realtà già mentre scrivevo Falla Girare, ho pensato che stava venendo fuori qualcosa che poteva avere un seguito. Lavorando alla sceneggiatura con Gianluca Ansanelli, sentivo che questa banda di looser aveva un suo calore. Inoltre si raccontava di un mondo molto attuale. Nel primo film si parlava dell'assenza di marijuana e quindi di libertà, perché si narrava di un virus creato forse dalla Destra, però sentivo che c'erano altri argomenti da toccare. Poi per fortuna il film è andato molto bene su Amazon Prime Video. Eravamo in un periodo in cui il cinema c'era e non c'era, e quindi si è preferito farlo uscire direttamente su piattaforma, ed è chiaro che un regista che ama il cinema un po’ soffre, però quando ti dicono che il risultato c'è - tra l'altro ho saputo che Falla Girare è stato tra i film di maggiore gradimento, il che significa che chi cominciava a vederlo non smetteva fino alla fine. Così, quando ho capito che c'era la possibilità di continuare, prima di approdare a un altro genere mi sono detto: "Ma perché non farci un altro giro con Nathan e la sua banda?".

Falla Girare 2 fa molto ridere, ma nello stesso tempo, come hai appena detto tu, è un action con tutti i crismi. Come ti sei avvicinato a questo genere che richiede sicuramente una sceneggiatura solida?

Ho sempre puntato a copioni solidi. Anche il mio primo film, 7 ore per farti innamorare, era basato su una sceneggiatura molto precisa, cosa che non tutti notano, perché molto spesso la commedia è vista come un genere facile da tentare, e specialmente quando c’è una spennellata di napoletanità, si tende a considerarla meno importante di un film drammatico. Io però sono un napoletano portatore di un altro tipo di napoletanità, non sono un portatore di napoletaneria, in più sono un grande amante del cinema, e questo a causa, o per merito, della mia dislessia. Io sono dislessico, da ragazzino ero dislessico, ma erano tempi molto diversi da quelli odierni, in cui la dislessia è un disturbo diagnosticato. All'epoca, quando andavo a scuola, ero un bambino con delle difficoltà, un ragazzino problematico, il che mi ha creato non pochi scompensi. Così ho cominciato a rifugiarmi nel cinema. Ho visto tanti film, anzi ho visto qualsiasi tipo di film. Infatti amo tutti i generi, quindi anche il cinema autoriale, il cinema action, il cinema comico. Il cinema fa parte della mia essenza, perché mi ha protetto, e quindi, quando scrivo un copione, non dimentico mai il pubblico. Per questo dico che scrivere una sceneggiatura è complicato: perché perfino nelle commedie più scanzonate, affronto sempre un tema importante e cerco di metterci calore, partecipazione.

Ho avuto l'impressione che in questo secondo film i personaggi siano più rotondi, più sfaccettati, a cominciare da Arturo, interpretato da un favoloso Giovanni Esposito.

Quando i personaggi nascono, poi cominciano ad acquisire potenziale, e quindi iniziano a vivere di vita propria. Quindi in Falla Girare 2 ho avuto il vantaggio di avere dei personaggi già rodati. Gianluca ed io sapevamo cosa poteva darci ognuno, e anche gli attori hanno esplorato di più i loro ruoli e si sono sentiti più a loro agio. Giovanni Esposito ha un talento incredibile. Nel primo film è portatore di grande calore, e quindi vediamo il suo lato più umano, anche se è sempre scorretto, perché è un ragazzo problematico che gioca con suoi stessi problemi. In più a volte è anche cattivo, ha in sé un po’ di perfidia, e in questo secondo capitolo è portatore di grandissima comicità.

A proposito di cattiveria e scorrettezza, hai pensato a un Falla Girare 3 in cui Nathan, Arturo, Oreste e Guglielmo diventano brutti, sporchi e cattivi?

Non so se toccherà a Nathan e alla sua banda, ma sicuramente ho intenzione di affrontare dei personaggi più brutti, più sporchi e più cattivi. So che verrà il momento. Adesso continuerò con il cinema scorretto: quello di L'Amore e altre seghe mentali, poi mi dedicherò a un film volutamente più arioso e romantico. Sicuramente la voglia di esplorare altro cinema c'è, perché, come ti ho detto, il cinema è stato la mia casa, il mio rifugio, il mio tutto.

Falla girare 2 comincia con il criminale Muller che guida la lotta contro Internet e la sua ricomparsa sulla Terra. Il personaggio è interpretato da Christopher Lambert. Come mai lo hai voluto? Com'è stato lavorare con lui?

Io mi ricordo tutti i film che ho visto e dove li ho visti la prima volta. Highlander lo vidi in una gita, in pullman, mentre andavamo in montagna. I pullman avevano davanti un grosso televisore con un VHS sotto e l'autista mise Highlander, e io ero uno dei pochi seduti davanti a vederlo. Per me avere in un mio film Christopher Lambert, che è un'icona, e fare a spadate con lui è stato un sogno diventato realtà. Tra l'altro è stato disponibilissimo, carinissimo. Ha visto il primo film, ha colto in pieno quindi l'aspetto giocoso del genere e si è divertito un mondo. Era molto disponibile e molto allegro, oltre che un grande professionista.

Falla Girare 2 sarà in esclusiva su Amazon Prime Video dal 23 agosto



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