martedì 18 luglio 2023

Mission: Impossible Dead Reckoning, Tom Cruise ha provato a mediare per lo sciopero degli attori, dopo la promozione del film

Deadline è venuto a sapere che Tom Cruise, all'indomani della promozione di Mission: Impossible Dead Reckoning - Parte Uno, si era impegnato per cercare di mediare tra le parti in causa dello sciopero che sta sconquassando le produzioni cinema e tv: ha avuto colloqui sia col sindacato degli attori SAG-Aftra (che come sappiamo si è poi unito allo sciopero della Writers Guild of America), sia con il "nemico", l'Alliance of Motion Picture and Television Producers, AMPTP. Purtroppo nemmeno lui è riuscito a evitare il peggio, ma è interessante leggere delle sue mosse.

Tom Cruise ha provato a mediare nello scontro che ha portato allo sciopero

Non era una questione interessata, almeno non nel breve termine, perché Tom Cruise aveva appena concluso la promozione di Mission: Impossible Dead Reckoning - Parte Uno, quando ha avuto colloqui con rappresentanti sia dell'AMPTP, sia della SAG-Aftra, per cercare di evitare la situazione di scontro aperto che sta già paralizzando l'industria cinematografica. D'altronde Cruise è sempre stato un sostenitore di tutta la filiera, come ha dimostrato il suo recente sostegno pubblicitario non richiesto a opere della concorrenza, tipo Indiana Jones e il Quadrante del Destino, Barbie e Oppenheimer.
Stando a Deadline, presso l'associazione di categoria dei grandi studi, l'Alliance of Motion Picture and Television Producers, Cruise avrebbe sostenuto tutte le preoccupazioni del sindacato degli attori SAG-Aftra per l'uso indiscriminato dell'IA nella gestione dell'immagine e delle performance di attori e attrici. Avrebbe inoltre perorato anche la causa delle controfigure, una categoria alla quale è molto legato, interpretando in prima persona le scene pericolose, preparandole a stretto contatto proprio con gli esperti. Non si sa esattamente cosa Cruise abbia detto per conto degli stunt coordinator.
Allo stesso tempo, Tom è però da trent'anni anche un producer oltre che un attore (fondò la Cruise/Wagner nel 1993, il primo film coprodotto da lui fu proprio Mission: Impossible del 1996). Per questa ragione ha cercato di strappare alla SAG-Aftra una concessione: che gli attori e le attrici membri del sindacato possano promuovere film e serie tv in uscita, indipendentemente dallo sciopero in corso, le cui regole lo vieterebbero. Per Cruise e per tanti che ne condividono il pensiero, il mettersi in gioco di attori e attrici in tutta la promozione, tra ospitate, red carpet e interviste, è una risorsa economica che sostiene il boxoffice.
Questi colloqui sarebbero avvenuti più o meno un mese fa, ma purtroppo le negoziazioni si sono interrotte con un muro contro muro, che sta mettendo a dura prova il sistema produttivo dell'audiovisivo americano. Leggi anche Mission Impossible Dead Reckoning parte uno: la lucida follia di Tom Cruise raccontata da Simon Pegg  



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