martedì 30 novembre 2021

I film in streaming per chi ama la neve. Ma attenzione...

Questo approfondimento avremmo potuto intitolarlo  “Neve rosso sangue”. Abbiamo infatti scelto cinque film in streaming in cui l’ambientazione invernale, le sterminate distese bianche e la sensazione di isolamento sono scenario perfetto per storie dall’impatto forte, se non addirittura estremo. Il contrasto tra la stilizzazione visiva che la neve può offrire e la forza drammatica degli eventi narrati ha permesso a questi cineasti di creare cinema di spessore, in molti casi enorme. Senz’altro indugio vi lasciamo dunque a quelli che secondo noi sono i migliori lungometraggi che hanno come ambientazione principale e metaforica il tranquillo (solo in superficie…) bianco di una distesa innevata. Buona lettura.

Cinque film in streaming che hanno (anche) la neve come protagonista 

  • Shining
  • La cosa
  • Fargo
  • The Big White
  • I segreti di Wind River 

Shining (1980)

Non potevamo che cominciare dal capolavoro diretto da Stanley Kubrick, studio estremo della mente umana sottoposta a una condizione di isolamento. L’Overlook Hotel circondato dal nulla bianco e infinito diventa teatro sanguinoso delle gesta di un Jack Nicholson al meglio delle sue incredibili capacità di istrione. È lui il demone fatto uomo di Shining, film la cui messa in scena riscrive le coordinate del genere e del cinema più in generale. Impossibile arrivare alle vette raggiunte da questo horror ispirato dal romanzo di Stephen King. Non ci sarà un altro Shining. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Infinity +, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

La cosa (1982)

Altro titolo imprescindibile, il capolavoro diretto da John Carpenter sotto molti punti di vista si fa ancora più radicale di quello di Kubrick: in questo caso infatti il Male si manifesta come doppio dell’essere umano stesso, ne assume forma e sembianze per decomporle scena dopo scena in un orrore estetico mai visto in precedenza. La cosa risulta un film troppo avanti coi tempi, disperato nel messaggio e raccapricciante nella messa in scena. Kurt Russell guida un cast di attori perfetti per un’opera ancora oggi difficile da vedere, troppo soffocante e senza compromessi per essere acquisita in pieno dalla mente dello spettatore. Eppure un lungometraggio imprescindibile. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Fargo (1996)

I paesaggi innevati diventano nel film dei fratelli Coen la cornice perfetta per un thriller raggelato e surreale, dove i “cattivi” credono follemente nella logica di azioni criminali mentre il poliziotto protagonista - un’impareggiabile Frances McDormand - si affida al semplice buon senso. Fargo ancora oggi disorienta, diverte, raggela con scene di cinema bellissime e inquietanti. Oscar per l’attrice protagonista e la sceneggiatura originale. Uno dei tanti teoremi geometrici e insieme “aperti” realizzati da Joel e Ethan, coppia unica nella storia del cinema americano. Disponibile su Rakuten TV, Apple itunes, NOW.

The Big White (2005)

Un film che deve molto a Fargo, che ne accentua la dimensione parossistica in maniera intelligente e precisa. Robin Williams è protagonista frizzante di una commedia noir enormemente sottovalutata, che vede nel proprio cast anche Holly Hunter e Woody Harrelson. The Big White spruzza salsa di pomodoro e macchia il bianco candido consentendo allo spettatore risate tanto liberatorie quanto macabre. Momenti di ottimo cinema di genere per un titolo assolutamente da riscoprire. Disponibile su Infinity +, Amazon Prime Video.

I segreti di Wind River (2017)

Chiudiamo col magnifico esordio alla regia di Taylor Sheridan, un thriller infuocato e rarefatto che vede Jeremy Renner ed Elizabeth Olsen sulle tracce degli assassini di una giovane donna appartenente a una tribù di nativi americani. I segreti di Wind River è costruito su personaggi dolorosi, il cui peso drammatico è quanto di meglio il cinema americano ha prodotto negli ultimi anni. Scene di bellezza naturale potenza espressiva per un film a tratti straziante. Il genere elevato al massimo della propria forma artistica. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.



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Quattordici giorni: Carlotta Natoli e Thomas Trabacchi sono una coppia in crisi (ma solo al cinema, e due bravissimi attori)

Carlotta Natoli e Thomas Trabacchi sono due attori molto bravi. Spesso sottoutilizzati dal cinema italiano.
Carlotta Natoli e Thomas Trabacchi sono una coppia nella vita.
Carlotta Natoli e Thomas Trabacchi sono finalmente protagonisti di un film, lo sono assieme, e sono bravissimi. 
Il film è Quattrordici giorni, nuova regia di Ivan Cotroneo presentata al Torino Film Festival 2021 (nonché primo film italiano Paramount+ Original prodotto con Indigo) che racconta di una coppia che si sta separando e che è costretta da una quarantena cautelativa a trascorrere due settimane in casa assieme, proprio quando lui era pronto con la valigia sulla porta a lasciarsi quella vita e quella relazione alle spalle per intraprenderne di nuove.
Tratto dal romanzo scritto a quattro mani (così come il copione del film) da Cotroneo e Monica Rametta, Quattordici giorni è una nuova analisi di una crisi di coppia raccontata sullo schermo, che arriva curiosamente vicina - in termini temporali - a film come Storia di un matrimonio o alla nuova serie di Scene da un matrimonio diretta da Hagai Levi, rifacimento e aggiornamento di quella degli anni Settanta firmata da Ingmar Bergman.
A spingere Cotroneo a raccontare questa storia, però, è stata una circostanza speciale: la pandemia. "Durante il primo lockdown volevamo raccontare quel che stava accadendo, e per catturare la totalità dell'esperienza era necessario raccontare una storia piccola, quella di due personaggi, chiusi in una casa, che avessero un passato comune," ha raccontato il regista. "Sappiamo bene, per esperienza diretta, quale sia il peso, la condanna e la gioia dell'intimità: è un qualcosa con cui devi fare i conti, che qui è enfatizzato dal tempo della pandemia: già normalmente quando ti separi dopo una lunga relazione hai la difficoltà di lasciarti alle spalle tanti anni di vita comune, e a maggior ragione è così in questo periodo così pieno di incognite, in cui sai ancora di meno se e cosa troverai fuori per rifarti una nuova vita".
Quel che Cotroneo e Rametta volevano fare era "regalare a una coppia un tempo che normalmente non ha". Lorenzo è sulla porta ma scopre che deve rimanere in casa con Marta per quattordici giorni in cui c'è una "telecronaca sentimentale in cui si dicono in quel lasso di tempo tutto quello che non si sono detti per anni, scoprendo come loro e il loro rapporto sono cambiati. Quando due persone si lasciano solitamente non hanno il tempo di ragionare su tutto questo. Io ho dato a questi personaggi un momento bunueliano di riflessione, e l'intimità è l'oggetto dei loro dialoghi".

Quattordici giorni è raccontato in altrettanti capitoli in cui vengono isolati pochi minuti della giornata di Marta e Lorenzo. Pochi minuti di liti e scambi rivelatori, girati in piano sequenza più e più volte nel corso di una singola giornata di lavorazione: perché quattordici sono stati anche i giorni di lavorazione. Un tour de force emotivo molto impegnativo per gli attori sul set, e anche per la troupe, per un film che, a differenza di altri, lascia che nel rapporto tra i suoi protagonisti, oltre al dolore e alla rabbia, emerga anche una vena ironica.
"Da interprete devo dire che è stato un lavoro difficile", ha raccontato Carlotta Natoli. "Un danno come un tradimento rappresenta un dolore così grande in una coppia che assume molto spesso le caratteristiche della tragedia. Qui invece la cosa è stata più complessa. Marta voleva presentarsi con una dignità. Prendere il dolore e lasciarlo nascosto sotto a qualcosa di diverso. D'altronde ci sono due modi di affrontare una cosa del genere: lasciarsi andare, rassegnarsi a vivere in pigiama e ciabatte, oppure lottare. Marta percorre un crinale delicato, non si sa bene se vorrebbe riconquistare Lorenzo o vorrebbe ammazzarlo, e la tenuta di questo equilibrio è figlia anche del montaggio e della regia. Poi Ivan ci chiedeva di raccontare solo alcuni minuti di una giornata, chissà cosa accadeva nel resto del tempo: forse Marta passava il suo tempo a piangere, o chissà a cos'altro fare. E qui è lo spettatore che deve subentrare a concludere le giornate, e il film".
"In questo film ci sono sovrapposizioni stratificazioni e intimità, e se ci penso adesso è stato davvero grande il privilegio di girare una scena al giorno, in sequenza cronologica e in piano sequenza, ripetuta dall'inizio alla fine senza soluzione di continuità," ha aggiunto Thomas Trabacchi. "Al di là dello sforzo mnemonico che comportava, e della teatralizzazione dell'evento cinematogfìrafico, ha rappresentato la possibilità di muoverti in qualche modo in assenza di controllo. Ivan ha avuto estrema fiducia nello scegliere noi come attori, e quel che ci ha detto all'inizio è stato di fidarci del nostro talento. Fidarsi del talento vuol dire però anche fidarsi di quel che non controlli: e spesso qui gli errori, le cose meno controllate o che hanno deviato da quel che avevi programmato come attore sono le cose più vere. Quello di Quattordici giorni è stato un progetto pieno di grazia e profondità che ha funzionato dall'inizio per il suo coraggio produttivo."

Cotroneo ha spiegato che fin dalla scrittura del libro ha subito pensato a Carlotta Natoli e Thomas Trabacchi come protagonisti della storia: "Avevo lavorato separatamente con loro, e li avevo visti assieme a teatro, sono una coppia che è tale in realtà nella vita e questo era importante". Racconta infatti il regista che questa coppia realmente tale è stata capace di spontanea naturalezza "nell'abitudine a punzecchiarsi, nella fisicità del rapporto, nel mondo di stare insieme e negli sguardi che tradiscono la presenza di un amore vero. Era talmente evidente, anche in semplici piani di ascolto, che tra loro corresse qualcosa che al montaggio ho dovuto tagliare delle evidenze per salvare l'incognita sul finale del film. Il loro privato nelle battute che pronunciano non è mai entrato, ma certo è che ci sono state giornate in cui a fine riprese riprendevano assieme la macchina per tornare a casa ed erano tesissimi."
"Se racconti una storia simile in teatro fai un atto unico che dura al massimo due ore," ha commentato Natoli, "ma se devi girare una scena di conflitto per cinque o sei ore, metti in essere una grande energia, e rimani con tanto materiale difficile da elaborare in tempo reale da portarti a casa. Thomas e io stiamo insieme da diciannove anni, e di momenti di crisi ne abbiamo avuti come tutti, quando abbiamo iniziato a girare eravamo in un momento di buona, ma è stato comunque impegnativo".
"Nostro figlio a casa ci chiedeva se provassimo per il film o se stessimo litigando davvero", ha detto sorridendo Trabacchi.

L'energia, l'affiatamento e il legame tra i due attori sono evidenti anche nella sala dell'hotel torinese dove li abbiamo incontrati, ed è la stessa che si percepisce in Quattordici giorni, un film nel quale intelligentemente Cotroneo ha voluto "nascondere il più possibile la scrittura, i movimenti della macchina da presa, per non dare l'idea di un film, per far concentrare lo spettatore sulla forza delle loro battute e delle loro emozioni".
Emozioni che sono chiare e sono vere, palpabili, quelle di Marta e Lorenzo. Che sono forti e profonde anche quando - in questo caso, per fortuna - meno urlate e violente di quelle di Noah Baumbach o Hagai Levi: ugualmente sofferte ma venate di una levità figlia di ironia e disincanto utili a loro e a noi per affrontare nel migliore dei modi, e con una patina di testardo romanticismo, l'incertezza spiazzante che tutti ci siamo trovati e ancora ci troviamo di fronte.



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Giornate di Cinema di Sorrento 2021: la Disney si proietta con cautela e fiducia verso il futuro

News Cinema

Giornate di Cinema di Sorrento 2021: la Disney si proietta con cautela e fiducia verso il futuro

Sono sempre titoli importanti e appetibili per il grande pubblico quelli distribuiti da The Walt Disney Company Italia, che chiude l'anno con West Side Story di Steven Spielberg e programma per febbraio l'atteso Assassinio sul Nilo. Ne abbiamo parlato con Davide Romani e Giulio Carcano, alle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento.

Giornate di Cinema di Sorrento 2021: la Disney si proietta con cautela e fiducia verso il futuro

Alle Giornate del Cinema di Sorrento la Disney si presenta con l'ottimo risultato che sta ottenendo Eternals nelle sale, avendo superato la soglia degli 8 milioni di euro di incasso. Non siamo ancora ai fasti di un tempo, ma il box office per i titoli della casa di Topolino sono incoraggianti e possono servire da traino a tutta l'industria delle sale cinematografiche. Abbiamo parlato dello stato di salute del cinema e dei film in listino per i mesi futuri con Davide Romani, Marketing Director Studios di The Walt Disney Company Italia, e Giulio Carcano, Director Theatrical Distribution Studio Motion Pictures di The Walt Disney Company Italia.



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Giornate di Cinema di Sorrento 2021: Vision Distribution mantiene salda la missione sui film italiani

I numeri degli spettatori e il conseguente incasso dei film attualmente al botteghino sono confortanti e ispirano fiducia rispetto al periodo di aridità dell'ultimo anno e mezzo in cui il cinema ha subito il forte arresto che conosciamo a causa della pandemia. Detto questo, il lavoro per un completo recupero e un ritorno ai numeri pre-pandemici è ancora lungo, anche perché se alcuni titoli americani di grosso calibro trainano la ripartenza, i film italiani ancora non possono ritenersi soddisfatti dei risultati al box office.
Vision Distribution prosegue un encomiabile lavoro di produzione e distribuzione del nostro cinema, intanto con il forte titolo delle feste Chi ha incastrato Babbo Natale? di e con Alessandro Siani, e a seguire nel 2022 con Belli ciao di Gennaro Nunziante, America Latina dei fratelli D'Innocenzo, Corro da te di Riccardo Milani, Per niente al mondo di Ciro D'Emilio, Non sono quello che sono di Edoardo Leo, Brado di Kim Rossi Stuart e Falla girare di Giampaolo Morelli.
Abbiamo parlato dello stato di salute delle sale con Massimiliano Orfei, Amministratore Delegato di Vision Distribution.



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Dune in Ultra HD 4K e Blu-ray dal 9 dicembre, anche in Steelbook da collezione

Dune di Denis Villeneuve, primo atto dell'adattamento del romanzo di Frank Herbert, pietra miliare della fantascienza, sarà disponibile in edizione digitale fisica dal 9 dicembre: previste versioni Ultra HD 4K e Blu-ray, con in più incarnazioni Steelbook per collezionisti. Un buon modo per alleviare l'attesa dell'ottobre 2023, quando Dune 2 arriverà nelle sale... Acquista su Amazon Dune in Steelbook Acquista su Amazon Dune in Blu-ray

Dune di Denis Villeneuve in 4K e Blu-ray, con contenuti speciali

Le versioni digitali fisiche di Dune si articolano in tre edizioni: una Ultra HD 4K che comprende anche il film in Blu-ray, una solo in Blu-ray e un'altra combinata però in Steelbook da collezione, con due varianti. Il film viene presentato nel corretto rapporto d'immagine cinematografico di 2.40:1 Dolby Vision, con tracce in italiano e in inglese nel disco 4K codificate in Dolby Atmos TrueHD (una felice sorpresa, considerando che spesso alla nostra lingua viene destinato il Dolby Digital 5.1 DTS, proposto comunque nel Blu-ray).
Tra i contenuti extra si segnala una featurette dedicata all'ambientazione della storia, da vari punti di vista, sociali, politici e naturali: "The Royal Houses" (con una spiegazione dei meccanismi dell'Impero Galattico Padishah). Approfondiscono invece diversi aspetti della lavorazione i backstage "Inside Dune: The Training Room" (sui combattimenti), "Building the Ancient Future" (sulle scenografie), "Designing the Sandworm" (sulla progettazione delle enormi creature), "Wardrobe from another world" (sui costumi) e "A new soundscape" (sul sound design). Questi sono soltanto alcuni dei contenuti speciali che ci sono stati comunicati...
Al momento Dune ha incassato nel mondo 373.650.000 dollari, rivelandosi anche qui da noi in Italia come uno dei successi della stagione. Leggi anche Dune una trilogia? Denis Villeneuve si allarga e risponde alle voci di Director's Cut



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Giornate di Cinema di Sorrento 2021: Europictures festeggia il Natale con One Secondo del maestro Zhang Yimou

Europictures, dal 2009 sul mercato italiano e internazionale, ha sempre inseguito una missione precisa: la ricerca di film di qualità da proporre al pubblico italiano con parallelamente la produzione e distribuzione di film indipendenti europei e internazionali. Non è casuale che il film vincitore del Leone d'Oro dell'ultimo Festival di Venezia, La scelta di Anne uscito in sala il 4 novembre, fosse proprio di Europictures. La presentazione dei titoli dei prossimi mesi alle Giornate di Cinema di Sorrento 2021 si mette in evidenza nientemeno che con il nuovo film del maestro Zhang Yimou intitolato One Second. Ascoltiamo direttamente da Lucy De Crescenzo, CEO di Europictures, le sensazioni del momento che sta vivendo la sala cinematografica e i titoli previsti del 2022.





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Giornate di Cinema di Sorrento 2021: l'apertura con il listino Universal, tra Sing 2 e Jurassic World - Il Dominio

È iniziata la 44esima edizione delle Giornate Professionali di Cinema - Energy che si svolge abitualmente a Sorrento. Dopo la cancellazione dell'appuntamento del 2020, per i motivi legati alla chiusura dei cinema che ben conosciamo, produttori, distributori ed esercenti dell'industria cinematografica si sono ritrovati a questa convention per scoprire i titoli in arrivo nei prossimi mesi. Tutto il settore lavorerà per recuperare il pubblico perduto a causa della pandemia in quello che si prospetta un lento ma fiducioso recupero.

Ad aprire il programma delle Giornate è stata la Universal Pictures con una introduzione del nuovo Managing Director Xavier Albert, subentrato all'uscente Richard Borg, seguita dagli interventi di tutto il team del marketing con la presentazione dei prossimi film in uscita, da Sing 2 in arrivo a Natale, passando per l'horror Black Phone (20 gennaio 2022), la commedia romantica Marry Me con Jennifer Lopez e Owen Wilson (10 febbraio 2022), l'action Ambulance di Michael Bay (24 febbraio 2022) e Downton Abbey II (17 marzo 2022), fino a Jurassic World: Il Dominio (9 giugno 2022). Nel video qui sotto l'intervista con Xavier Albert.



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House of Gucci: gli eredi furibondi con il film di Ridley Scott pubblicano una lettera aperta

House of Gucci arriverà al cinema il 16 dicembre ed è sicuramente uno dei film più attesi della stagione. Poco prima della sua uscita cinematografica, arriva una lettera aperta degli eredi di Aldo Gucci, a capo della casa di mode dal 1953 al 1986 (interpretato da Al Pacino nel film), con cui questi condannano senza riserve il film di Scott, che lede la dignità della loro famiglia, e lanciano una velata minaccia di adire le vie legali per tutelare la propria rispettabilità. Qua sotto il testo integrale della lettera.

La lettera della famiglia Gucci

La famiglia Gucci, nel ramo discendenti di Aldo Gucci, prende atto dell’uscita del film House of Gucci con sconcerto. Nonostante l’opera affermi di voler raccontare la ‘vera storia’ della famiglia, i timori suscitati dai trailer e dalle interviste rilasciate finora sono confermati: il film veicola una narrazione tutt’altro che accurata. La produzione non si è curata di interpellare gli eredi prima di descrivere Aldo Gucci – presidente dell’azienda per trent’anni – ed i membri della famiglia come teppisti, ignoranti e insensibili al mondo che li circondava. Ciò è estremamente penoso sotto un profilo umano e un insulto all’eredità su cui il marchio è costruito oggi. Ancora più censurabile è la ricostruzione che diviene mistificatoria ai limiti del paradosso quando arriva a suggerire toni indulgenti nei confronti di una donna che, definitivamente condannata per essere stata la mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci, viene dipinta non solo nel film, ma anche nelle dichiarazioni dei membri del cast, come una vittima che cercava di sopravvivere in una cultura aziendale maschile e maschilista. Questo non potrebbe essere più lontano dalla verità. Peraltro, nei 70 anni di storia in cui è stata un’impresa familiare, Gucci è stata un’azienda inclusiva. Anzi, proprio negli anni ’80 erano diverse le donne che ricoprivano posizioni di vertice: che fossero membri della famiglia o estranei ad essa, si annoverano la presidente di Gucci America, la Head of Global PR & Communication, e un membro del consiglio di amministrazione della società Gucci America. Quella di Gucci è una famiglia che vive onorando il lavoro dei suoi antenati, la cui memoria non merita di essere importunata per mettere in scena uno spettacolo non veritiero e che non rende giustizia ai suoi protagonisti. I membri della famiglia Gucci si riservano ogni iniziativa a tutela del nome, dell’immagine e della dignità loro e dei loro cari.

Al momento, nonostante il tono non certo conciliante della lettera, non è stata annunciata nessuna azione legale nei confronti del film di Ridley Scott. La settimana scorsa il regista, intervistato in un programma radiofonico della BBC, aveva già risposto alle critiche di Patrizia Gucci, come riporta Variety, che lo aveva accusato di "aver rubato l'identità della famiglia per trarne profitto", dicendo "non mi faccio coinvolgere in questo. Dovete ricordere che un Gucci è stato ucciso e un altro è andato in prigione per evasione fiscale, quindi non veniti a parlarmi di trarne profitto. Quando si fanno queste cose si diventa di pubblico dominio".

Comunque sia, il pubblico potrà vedere House of Gucci al cinema, salvo clamorose sorprese, e giudicare coi propri occhi. E tutte queste polemiche, in fondo, non sono che pubblicità gratuita per il film.



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Spencer: il trailer ufficiale in italiano del film di Pablo Larrain con Kristen Stewart

Spencer, il film diretto da Pablo Larrain con Kristen Stewart protagonista nei panni della principessa Diana, uscirà nei cinema italiani il 20 gennaio distribuito da 01 Distribution. Ecco il trailer ufficiale in italiano del film.

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Prime Video, i Film di Dicembre 2021: Io sono Babbo Natale, Being the Ricardos, La furia di un uomo

Il dicembre 2021 di Prime Video sul fronte dei lungometraggi presenta due produzioni Amazon Original e due esclusive, tra cui una in particolare dedicata a una pietra miliare del nostro mondo dello spettacolo italiano, che ci ha lasciato poco più di un anno fa. A dicembre sbarcheranno inoltre sul servizio alcune recenti uscite cinematografiche che arricchiranno l'offerta delle Feste. Scopri Prime Video

Prime Video, i film Amazon Original e le esclusive del dicembre 2021

Il primo degli Amazon Original del mese è Encounter con Riz Ahmed, diretto da Michael Pearce, disponibile dal 10 dicembre: nella storia un marine deve salvare i suoi due figli da una minaccia non identificata. I bambini saranno costretti a crescere in fretta, attraversando situazioni sempre più inquietanti e pericolose. Nel cast c'è anche Octavia Spencer.
È una produzione originale Amazon anche Being the Ricardos (dal 21 dicembre) di Aaron Sorkin, dove Nicole Kidman e Javier Bardem portano sullo schermo la storia vera di Lucille Ball e Desi Arnaz, al centro dell'opinione pubblica tra rottura di tabù e diffamazioni, in una relazione tormentata anche dal mondo che li circondò. Tra amore e professione, Sorkin sceglie di raccontare il loro complesso rapporto concentrandosi su una settimana nodale per l'avvio della loro sicom “Lucy ed io” (1951-1957). Nel cast c'è da segnalare J.K. Simmons.

Le esclusive Amazon sono invece rappresentate dal recentissimo Io sono Babbo Natale di Edoardo Falcone, con Marco Giallini ladro di non troppo successo che s'imbatte in Babbo Natale, portato sullo schermo da Gigi Proietti alla sua ultima apparizione. Da non perdere per ricordare e apprezzare l'attore che non è più tra noi: sul servizio dal 6 dicembre.
La furia di un uomo - Wrath of Man segna invece il ritorno alla collaborazione tra il regista Guy Ritchie e Jason Statham, per una storia cruda d'azione: Patrick Hill è il dipendente della Fortico Securities a Los Angeles, nella squadra che protegge auto blindate. Sembra alle prime armi, tanto che impara i rudimenti del mestiere dal partner Bullet (Holt McCallany), ma quando i due sono vittima di un'imboscata, sarà evidente che Patrick è molto più esperto di quel che sembra... Nel cast anche Jeffrey Donovan, Josh Hartnett, Scott Eastwood e Eddie Marsan.

Prime Video, i film di terze parti sulla piattaforma nel dicembre 2021

Tra le recenti uscite cinematografiche, approdano su Prime Video nel dicembre 2021 tra gli altri l'horror di fantascienza A Quiet Place II di John Krasinski, con Emily Blunt (dal 23), la commedia-sequel Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto con Paola Cortellesi e Antonio Albanese (dal 25), State a casa di Roan Johnson (dal 2), il thriller Security di Peter Chelsom con Marco D'Amore (dal 7) e Il silenzio grande, nuova regia di Alessandro Gassmann (dal 30).
Sono vintage ma sempre da recuperare, specie nel ventennale dell'inizio della saga, tutti i film della serie di Harry Potter, sul servizio dal 1° dicembre. Non tralasceremmo nemmeno, sempre dal 1°, lo humor di Ficarra & Picone con Andiamo a quel paese e La matassa. Dal 23 invece Marco Giallini e Alessandro Gassmann mettono a confronto due stili ben diversi di insegnamento in Beata ignoranza. Scopri Prime Video



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Keanu Reeves in un film Marvel? Potrebbe accadere prestissimo

Un attore che molti vorrebbero vedere all'interno dell'universo cinematografico Marvel è Keanu Reeves, di cui si era discusso molto tempo fa per il ruolo di Wolverine, prima che andasse a Hugh Jackman. Durante le interviste per la promozione di Matrix Resurrections, Reeves ha risposto in merito a una domanda sul suo rapporto con la Marvel, che lascia ben sperare, anche considerando l'interesse di Kevin Feige nei suoi confronti.

Keanu Reeves e la Marvel

Durante la presentazione dell'atteso quarto capitolo di Matrix, Keanu Reeves ha risposto a dir poco con entusiasmo a una domanda di Esquire su un suo futuro ingresso nel mondo dei supereroi Marvel, e, riferendosi all'MCU, ha detto:

Non è anche più grande di un universo? È quasi un multiverso... è un Marvelverse. Sarebbe un onore. Ci sono dei registi davvero fantastici e visionari, e fanno qualcosa che non è mai stato fatto prima. Quello che lo rende speciale sono le dimensioni, l'ambizione, la produzione. Sarebbe bello farne parte.

Reeves aveva avuto anche contatti per Kraven The Hunter della Sony e il chairman della Marvel, Kevin Feige, è un suo grande fan, ha assistito a un'anteprima speciale del primo John Wick e sembra che i due siano regolarmente in contatto e si sentano non appena si profila qualche progetto che potrebbe vedere l'interesse dell'attore.

I fan dal canto loro lo hanno proposto per personaggi come Ghost Rider e Silver Surfer. A quanto pare c'è solo da aspettare il film giusto, prima di vedere uno degli attori più amati dal pubblico nei panni di un supereroe Marvel. Intanto lo aspettiamo al cinema il primo gennaio nel ruolo di un altro eroe, Neo, in Matrix: Resurrections di Lana Wachowski.



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Rai Cinema porta il grande cinema italiano su TikTok

Rai Cinema porta il grande cinema italiano su TikTok. E' partito il 29 novembre, un canale Rai Cinema @raicinema per portare a tutta la community della piattaforma il dietro le quinte del mondo del cinema, i suoi mestieri e le sue meraviglie.

Un progetto nato in collaborazione con TikTok Italia che nello stesso giorno – in occasione dell’inizio delle Giornate Professionali di Cinema a Sorrento – ha rilanciato l’hashtag #CinemaTok per promuovere la cultura cinematografica. La collaborazione con Rai Cinema si snoderà anche intorno ad altri specifici hashtag trending sulla piattaforma come #ImparaConTikTok e #DietroLeQuinte.

Rai Cinema intende mettere al servizio della community la propria esperienza ventennale legata al mondo della produzione audiovisiva e della divulgazione della cultura cinematografica italiana contribuendo così ad alimentare il rapporto sempre più stretto tra la piattaforma e il mondo del cinema.

Dopo il Ministero della Cultura (@mictok), la Galleria degli Uffizi (@uffizigalleries) e la Camera Nazionale della Moda Italiana (@cameramoda), anche Rai Cinema arriva sulla piattaforma di intrattenimento per promuovere il linguaggio cinematografico anche attraverso nuovi stili e formati.

Su TikTok non ci sono solo balletti: la piattaforma, infatti, è largamente utilizzata dai creator e dagli utenti per fruire contenuti educational ed entertainment. Sempre più Istituzioni a livello italiano ed internazionale stanno quindi aprendo profili per rivolgersi al pubblico della piattaforma. L’intrattenimento è uno dei generi più amati dal pubblico della piattaforma, il quale è particolarmente interessato al tema cinema.

I contenuti cinematografici con gli hashtag italiani a tema cinema hanno ottenuto oltre 260 milioni di visualizzazioni: #CinemaTok (101M di views), #cinematiktok (62 di views), #cinemaitaliano (49M di views), #filmdavedere (41M di views), #tiktokcinema (12M di views).

Con gli hashtag #CinemaTok e #CinemaItaliano saranno messi a disposizione della community i materiali della ricca library di Rai Cinema Channel – un patrimonio audiovisivo del meglio del cinema degli ultimi 10 anni dalle interviste esclusive ai protagonisti del cinema italiano fino alle clip dei red carpet dei grandi festival cinematografici nazionali e internazionali.

#ImparaConTikTok sarà al centro di specifici storytelling sui mestieri del cinema e di percorsi innovativi focalizzati su alcune importanti e attualissime tematiche sociali trattate dai migliori cortometraggi e documentari italiani.

In tale ambito educational con l’hashtag #DietroLeQuinte verranno spiegati e messi a fuoco alcuni degli aspetti più significativi del processo di produzione di un film in cui verranno svelati per esempio i retroscena del making of di un’opera potenzialmente di grande interesse per i creators.

Un nuovo canale di comunicazione nell’ambito di un percorso di innovazione e sperimentazione sui linguaggi con il lancio della prima App di realtà virtuale nel 2018, la pubblicazione di due libri dedicati alle nuove tecnologie immersive e ai nuovi storytelling digitali e lo sviluppo di numerosi progetti transmediali a tematica sociale che hanno portato all’attenzione dei più giovani tematiche di grande attualità come le challenge online, il revenge porn o il fenomeno degli hikikomori.

La dichiarazione di Paolo Del Brocco, Amministratore Delegato di Rai Cinema: “E’ fondamentale investire e dedicare la massima attenzione alle nuove piattaforme creando contenuti capaci di interessare i ragazzi nei loro mondi digitali. Andiamo su TikTok per far conoscere ai ragazzi il mondo del cinema usando lo stile specifico della piattaforma. In particolare, per i creators crediamo che i contenuti sui mestieri del cinema possano essere di particolare interesse così come il dietro le quinte dei festival e degli eventi per il grande pubblico”.



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Magic Mike's Last Dance: Channing Tatum annuncia su Twitter il terzo film

È stato proprio il protagonista Channing Tatum a dare per primo su Twitter la notizia del nuovo sequel di Magic Mike, pubblicando il frontespizio della sceneggiatura di Reid Carolin, che sarà diretta da Steven Soderbergh ed è intitolata Magic Mike's Last Dance, con le parole "a quanto pare Magic Mike tornerà a ballare il tip tap su HBO Max".

La trilogia di Magic Mike

Il primo film della serie, Magic Mike, su un gruppo di spogliarellisti messo su dal personaggio di Channing Tatum, era scritto da Reid Carolin e diretto da Steven Soderbergh. Uscì nel 2012 ed ebbe un gran bel successo, incassando al box office mondiale, insieme al secondo del 2015, Magic Mike XXL, ben 300 milioni di dollari. Il sequel, che era scritto ancora da Carolin assieme stavolta a Channing Tatum (con cui di recente ha scritto e diretto anche Dog), riproponeva lo stesso cast, meno Matthew McConaughey, e a dirigerlo era Gregory Jacobs.

Magic Mike's Last Dance, ultimo film della serie, come lascia intuire il titolo, torna nelle mani di Carolin e Soderbergh, mentre Jacobs sarà produttore. Non sappiamo ancora se e chi degli altri componenti della squadra di Mike tornerà in pista. Il film in America uscirà solo in streaming su HBO Max, una scelta quantomeno bizzarra, visto che il sequel ha incassato globalmente 122 milioni di dollari a fronte di un budget di appena 15 milioni. Ve ne riproponiamo il trailer.



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Spider-Man: No Way Home: dopo fa fine della trilogia, un'altra in arrivo

Un po' come col Bond di Daniel Craig, in molti si interrogano cosa succederà al personaggio dopo Spider-Man: No Way Home, che conclude la trilogia interpretata da Tom Holland. Ovviamente non si può rinunciare a un grande successo, e quindi niente paura: la produttrice Amy Pascal ha annunciato che ci sarà un'altra trilogia e che Tom Holland tornerà ancora nelle vesti dell'Arrampicamuri.

Spider-Man: il futuro dopo No Way Home

In realtà, dicevamo, la fine della trilogia con Tom Holland non sarà l'ultima volta dell'attore nel costume del suepreroe, stando ad Amy Pascal, la produttrice, che ha dichiarato a Fandango:

Questo non è l'ultimo film di Spider-Man che faremo con la Marvel. Ci prepariamo a farne un altro con Tom Holland e la Marvel... stiamo pensando a tre film, e ora ci prepariamo a un'altra trilogia. Questo non è l'ultimo dei nostri film del MCU.

Spider-Man: No Way Home sarà, insomma, solo "Il culmine della trilogia di Homecoming, della storia di Tom Holland che diventa lo Spider-Man che abbiamo tutti atteso diventasse".

Insomma, se abbiamo capito bene, Holland potrebbe diventare lo Spider-Man definitivo, protagonista non di tre ma di sei film. Intanto lo aspettiamo dal 15 dicembre al cinema con Spider-Man: No Way Home.



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lunedì 29 novembre 2021

Buon compleanno Ben Stiller! Ecco migliori film in streaming del grande comico americano

Il nostro approfondimento giornaliero punta oggi i riflettori su Ben Stiller, attore e regista che compie 56 anni. Figlio del grande comico Jerry, venuto purtroppo a mancare pochi mesi fa, Ben passando dietro la macchina da presa ha diretto una serie di film di culto che lo hanno reso una delle star più amate dell'odierno panorama hollywoodiano. Basta pensare che quattro dei cinque film in streaming scelti per rendergli omaggio sono stati da lui anche diretti, e nella selezione non figurano nemmeno i franchise di Una notte al museo e Ti presento i miei, enormi successi commerciali che qualche tempo fa hanno reso Ben Stiller uno degli attori piü “bankable” dell’industria americana. Eccovi dunque quello che riteniamo il meglio della filmografia di un autore capace di inserire un tocco di umanità e gentilezza in ogni suo lavoro, dimostrando che si può fare ottima comicità, anche sopra le righe, rimanendo comunque fedeli a se stessi. Buona lettura.

Cinque film di culto diretti e/o interpretati da Ben Stiller

  • Giovani, carini e disoccupati
  • I Tenenbaum
  • Zoolander
  • Tropic Thunder 
  • I sogni segreti di Walter Mitty

Giovani, carini e disoccupati (1994)

L’esordio da regista di Ben Stiller è uno dei cult generazionali formatisi con il grunge e il pensiero liberal degli anni ‘90. Giovani, carini e disoccupati possiede una colonna sonora da antologia e un cast di attori in stato di grazia: su tutti una dolcissima Winona Ryder e il perfetto innamorato Ethan Hawke. Momenti di cinema che arrivano dritti al cuore e lo stesso Stiller che si ritaglia un ruolo di spasimante gentile e perfetto per le sue corde d’attore. Film entrato nell’immaginario collettivo, ancora oggi un piacere assoluto da rivedere. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, NOW. 

I Tenenbaum (2001)

Chiamato da Wes Anderson a interpretare il figlio/padre iperapprensivo dopo aver perso sua moglie, Stiller risponde all’appello con la prova d’attore più compiuta della prima parte della sua carriera. Un personaggio con molti livelli, dolce nel suo essere ossessivo e ancora rancoroso col padre. Magnifici i duetti con Gene Hackman, forse il momento più emozionante e doloroso de I TenenbaumDisponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, Disney +.

Zoolander (2001)

Altro titolo entrato nella storia del cinema comico contemporaneo. Con Zoolander Ben Stiller prende in giro il mondo vanesio dell’alta moda ma prima di tutto se stesso, cucendosi addosso una figura di protagonista tanto stupida quanto irresistibile. Owen Wilson, Milla Jovovich, David Bowie e soprattutto un grandioso villain Will Ferrell compongono un cast affiatato e trascinante. Ci si diverte con leggerezza, e tanto basta. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Tropic Thunder (2008)

Uno dei più grossi successi commerciali della carriera di Stiller arriva con una parodia irresistibile e scatenata del cinema di guerra ma anche dello stesso fare cinema, una specie di making-of irriverente con attori completamente folli e una produzione megalomane. Tropic Thunder si poggia sulle interpretazioni portentose di Stiller, Jack Black, un Robert Downey Jr. che si guadagna la nomination all’Oscar come attore non protagonista. In più il cameo leggendario di Tom Cruise non accreditato, la parte più corrosiva e divertente dell’intero film. Scene di culto per un progetto tutto sopra le righe, pienamente riuscito. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

I sogni segreti di Walter Mitty (2013)

Chiudiamo la cinquina con quello che a nostro avviso è il miglior film diretto e interpretato da Stiller: il remake aggiornato del classico con protagonista Danny Kaye si rivela un’opera piena di gentilezza e di emozioni soffuse, oltre che allestita attraverso una messa in scena a tratti davvero vibrante. Stille come protagonista non è mai stato così intenso, e a supporto un cast straordinario composto da Kristen Wiig, Sean Penn e la divina Shirley MacLaine fanno il resto. I sogni segreti di Walter Mitty è un lungometraggio poetico che  avrebbe meritato ben altra fortuna. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.



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150 capolavori tornano sul grande schermo a Roma con XX Secolo - L'invenzione più bella

Una bellissima occasione per tutti gli appassionati di cinema romani, e i numerosi turisti, che vi segnaliamo con molto piacere e sincera emozione, perché riporta al cinema ben 150 capolavori riconosciuti della settima arte, in un'epoca in cui è sempre più difficile rivederli se non negli asfittici schermi della visione casalinga. Si intitola XX Secolo - L'Invenzione più bella la rassegna che si svolgerà dal 6 dicembre al 29 giugno al centralissimo cinema Quattrofontane di Roma, ed è promossa da CSC – Cineteca Nazionale con il sostegno del Ministero della Cultura e in collaborazione con Circuito Cinema Il Ministro della Cultura Dario Franceschini, che la definisce:

Un’occasione imperdibile per gli amanti dei grandi classici, ma soprattutto un'iniziativa che permette alle nuove generazioni di vivere sul grande schermo le emozioni dei capolavori che hanno fatto la storia del cinema. Promuovere la visione dei film in sala in sicurezza e avvicinare le nuove generazioni al patrimonio dell’audiovisivo è uno dei nostri obiettivi. Supportare il cinema non è solo un fattore culturale ma è anche importante da un punto di vista economico. L'industria del cinema e dell'audiovisivo sarà uno dei settori trainanti della crescita economica italiana dei prossimi anni ed è giusto che i nostri giovani conoscano e apprezzino questa arte.

Cos'è e come si svolge XX Secolo - L'invenzione più bella

150 capolavori, 30 protagonisti della storia del cinema, 7 mesi di programmazione: sono alcuni dei numeri dell' l’iniziativa con cui il CSC – Cineteca Nazionale, con il sostegno del Ministero della Cultura e in collaborazione con Circuito Cinema, torna – dopo lo stop dettato dall'emergenza sanitaria – a dialogare in prima persona con il grande pubblico, offrendo per la prima volta dopo molti anni un autentico viaggio lungo un secolo di film, e portando all'attenzione degli spettatori, anche più giovani, titoli e nomi da vedere o rivedere finalmente sul grande schermo. Dal 6 dicembre 2021 al 29 giugno 2022, l'appuntamento è tutti i lunedì e i martedì, e la domenica mattina, al cinema Quattro Fontane di Roma: curata da Cesare Petrillo (tra i più autorevoli conoscitori, non solo in Italia, del “cinema classico”, e fondatore con Vieri Razzini di Teodora Film), XX Secolo - L'invenzione più bella si articola in 30 settimane, ognuna dedicata a un artista – registi, interpreti, sceneggiatori – di cui si potranno vedere cinque tra i titoli più rappresentativi.

Una rassegna, XX secolo. L’invenzione più bella, fortemente voluta da Marta Donzelli, Presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, che dichiara:

Andare al cinema è un piacere che negli ultimi tempi ci è stato sottratto e che finalmente abbiamo iniziato a ritrovare. Andare al cinema vuol dire ridere, piangere, sperare, gioire, spaventarsi, emozionarsi con gli altri nel buio della sala. Vuol dire guardare e sentire la realtà in modi sempre nuovi, scoprire una pluralità di mondi possibili, sognare, viaggiare nel tempo e nello spazio, dimenticare per un po’ chi siamo per immergersi in un altro universo. XX SECOLO. L’INVENZIONE PIÙ BELLA è un viaggio nella storia del cinema che ha l'obiettivo di ricordarci o farci scoprire quanto sia unica e memorabile l'esperienza di vedere un film sul grande schermo, nella convinzione che il modo più efficace di riavvicinare il pubblico alle sale cinematografiche sia quello di dar loro l'opportunità di vedere dei gran bei film. Ab­biamo chiesto a Cesare Petrillo, che alla passione per il cinema ha dedicato tutta una vita, di sce­glierne 150, con un’unica regola: includere soltanto film di cui era assolutamente innamorato. E l'amore, si sa, è contagioso

Questo invece il commento del curatore Cesare Petrillo, incaricato del compito non facilissimo di scegliere autori e film, tra tanti capolavori che il secolo scorso ci ha lasciato:

Ritrovarsi a scegliere 150 film per una program­mazione pubblica della Cineteca Nazionale ­ è un po’ come quando ai bambini viene raccontata la fa­vola del genio della lampada che permette il realiz­zarsi di tre desideri. Improvvisamente i desideri diventano troppi e si fa fatica a decidere. 150 titoli del passato che tornano sul grande schermo sono tanti eppure nel metterli insieme in maniera organica diventano pochi, tanta è la straordinaria e scono­sciuta ricchezza del cinema. XX Secolo - L'invenzione più bella è un modo per avvicinare il grande pubblico e soprattutto le nuove generazioni a quel cinema del passato che in una capitale come Roma è stato da troppo tempo trascurato. Tutti pensano di conoscere Kubrick o Truffaut ma in quanti hanno avuto modo di vedere sul grande schermo Arancia meccanica o L'uomo che amava le donne? E quanti hanno mai visto dei film fondamentali come Nulla sul serio o I migliori anni della nostra vita? Ecco allora che a film e artisti celeberrimi, la Cine­teca ha sentito la necessità di affiancare artisti di al­trettanto valore ma spariti inspiegabilmente in quella voragine dell’oblio che è uno dei peggiori mali del nostro tempo.

Dunque, oltre a rivedere (o scoprire per la prima volta) alcuni capolavori di Billy Wilder, Robert Al­tman, Luis Buñuel, Ingmar Bergman, Ernst Lubitsch, Martin Scorsese, impareremo a conoscere “volti nuovi” come Carole Lombard, Tom Courtenay, Myrna Loy, Barbara Stanwyck, Tyrone Power, Alain Delon e Jean-Paul Belmondo nei film di Jean-Pierre Melville e Silvana Mangano, morta troppo presto e ingiustamente meno celebre di altre dive italiane. Tra gli italiani altri tre omaggi doverosi: Suso Cecchi d'Amico, prima e per lungo tempo unica sceneggia­trice nel nostro panorama e due grandi registi un po’ trascurati, Valerio Zurlini e, nel centenario della sua nascita, Mauro Bolognini.

Alcuni degli omaggi e delle star di XX Secolo - L'invenzione più bella

L'avvio, lunedì 6 dicembre, è nel segno di Robert Altman, con – tra gli altri – uno dei titoli più rari dell'intera rassegna, Nashville, autentica pietra angolare del cinema degli anni ’70. E poi Il lungo addio, California Poker, MASH, I Compari. Tutti, e vale anche per i programmi che seguiranno, presentati in copie 35mm o in DCP, e rigorosamente in versione originale con sottotitoli italiani. Nelle settimane a venire sarà poi il momento (solo per citare gli omaggi fino al 23 gennaio) di Jack Nicholson (con Cinque pezzi facili e Il re dei giardini di Marvin di Bob Rafelson, Shining di Stanley Kubrick, L'ultima corvé di Hal Ashby e Chinatown di Roman Polanski), François Truffaut (I 400 colpi, Jules e Jim, La mia droga si chiama Julie, Adele H. Una storia d’amore, L’uomo che amava le donne), Barbara Stanwick (La fiamma del peccato di Billy Wilder, Baby Face di Alfred E. Green, Lady Eva di Preston Sturges, Il terrore corre sul filo di Anatole Litvak, Ricorda quella notte di Mitchell Leisen), Ernst Lubitsch (Mancia competente, L’allegro tenente, Ninotchka, Partita a quattro, Scrivimi fermo posta), Carole Lombard (Ventesimo secolo di Howard Hawks, L’impareggiabile Godfrey di Gregory La Cava, Nulla sul serio di William A. Wellman, Vogliamo vivere! di Ernst Lubitsch, Swing High, Swing Low di Mitchell Leisen) e Valerio Zurlini (Estate violenta, La ragazza con la valigia, Le soldatesse, Seduto alla sua destra, La prima notte di quiete, Il deserto dei Tartari).

Ma ovviamente non finisce qui, e vi invitiamo a visitare il sito del cinema Quattrofontane e www.fondazionecsc.it per conoscere man mano tutta la programmazione. Popolari, come si diceva un tempo, i prezzi: 5 euro ingresso singolo, Carnet 10 ingressi 25 euro e Carnet 20 ingressi 60 euro. Per uscire di casa e ritrovarsi con altri appassionati a vedere le stelle che hanno brillato nella storia del cinema e il cui fascino resta ancora immutato.



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Red Notice 2: il sequel di Red Notice diventa realtà, parola del regista

Avete presente Red Notice, quel "filmetto" di rapina interpretato da tre attori sconosciuti, tali Dwayne Johnson, Ryan Reynolds e Gal Gadot? Certo che lo avete presente, non solo per le illustri presenze appena nominate (naturalmente scherzavamo), ma perché la commedia d'azione ha totalizzato, su Netflix, nel primo fine settimana, ben 148,7 milioni di ore di visione. E’ per questo che oggi arriva la notizia che il sequel diventerà realtà.

Red Notice 2: ne parla il regista

Un paio di settimane fa vi avevamo narrato delle difficoltà che girare un seguito di Red Notice avrebbe comportato, visti i mille impegni futuri di Johnson, Reynolds e della bella Gadot. Vi avevamo anche detto che il regista suggeriva al colosso dello streaming di girare back to back un film numero 2 e un film numero 3. Ora sembra che Rawson Marshall Thurber abbia incontrato i vertici di Netflix per discutere del progetto, anche se ancora non esiste una sceneggiatura. Il filmmaker, tuttavia, è fiducioso, e questa è una sua dichiarazione a Collider:

Non sto lavorando alla sceneggiatura di un sequel… Di sicuro mi sono un po’ trastullato con ciò che farei per un eventuale sequel e, non per fare lo spione, ma… sì ho ne discusso (con Netflix).

Red Notice è costato ben 200 milioni di dollari (fra viaggi, scene d'azione e paghe dei protagonisti), ma si è rivelato un ottimo investimento, e Netflix, negli ultimi tempi, non disdegna i franchise, basti pensare a Tyaler Rake e The Old Guard, che avranno sicuramente un seguito. Certo, si tratterà di capire quando potranno tornare a intrattenerci l'agente John Hartley, il ladro di opere d'arte Nolan Boot e L'Alfiere, ladra rinomata anche lei specializzata nei furti di pezzi d’arte. Già il pensiero che prima o poi li rivedremo ci rende tuttavia euforici.



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Idris Elba sarà nel prossimo film di James Bond... ma in un ruolo diverso

Torniamo a parlare di James Bond e del prossimo film con protagonista l'agente con licenza di uccidere. L'inglese The Sun, che è un tabloid e non sempre riporta notizie attendibili, che vanno quindi prese cum grano salis, ci informa che nel cast ci sarà Idris Elba. Attenzione, però, perché sembra che non gli sia stato offerto il ruolo del protagonista

Elba, che nel 2018 è stato l'uomo più sexy del mondo secondo People, aveva fatto dell'ironia quando, 3 anni fa, molti lo avevano identificato come il James Bond dell'era post Daniel Craig. L'attore aveva infatti condiviso su Twitter una sua immagine cartoon accompagnata dalla frase "Elba, my name is Idris Elba". Anche quella notizia era stata data da un tabloid. E comunque Idris, tempo fa, è tornato sull'argomento e ha mantenuto il punto.

Le parole di The Sun su Idris Elba nel 26° Bond Movie

Il popolarissimo The Sun, di cui vedrete un bel po’ di copie se andate sulla metropolitana di una qualsiasi città del Regno Unito, riporta le parole del solito misterioso insider, secondo il quale Idris Elba avrebbe accettato di interpretare, nel 26° Bond Movie, un personaggio diverso da 007. Ecco cosa scrive il quotidiano:

Una fonte ha detto: "Idris ha avuto un colloquio informale con lo studio e lo hanno informato che c'è un ruolo per lui nel prossimo film di James Bond, se lo vuole".
"Non sarà il protagonista, ma sono consapevoli della popolarità e del rispetto che (Idris) ha e desiderano lavorare con lui per il prossimo film su un personaggio completamente nuovo".
"E’ ancora troppo presto per parlare del film, ma sembra che avrà il ruolo del cattivo".

Non sarebbe male, almeno secondo noi, se Elba impersonasse la prossima nemesi di James Bond, però facciamo finta di non aver letto nulla e aspettiamo ulteriori ragguagli e una conferma. L'attore, al momento, è impegnato nel film tratto dalla serie tv Luther di cui è stato protagonista.

Sempre The Sun ci informa che i più papabili candidati al ruolo di James Bond sono, almeno in questo periodo, Tom HardyRegé-Jean Page, e Tom Hopper. La ventiquattresima avventura del personaggio inventato da Ian Fleming, No Time to Die, comunque è acora in sala, per cui ci gustiamo lo scatenato trailer.



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George Clooney: "Sulla fama ho realizzato un'amara verità"

George Clooney, da poco sessantenne, si è raccontato in un'intervista al Sunday Times, e per l'occasione ha riflettuto su un episodio piuttosto amaro che ha vissuto proprio in Italia, anche se non dalle parti del lago di Como, la sua zona di residenza preferita. Qualcuno ricorderà l'accaduto, ma è la prima volta che George spiega come l'abbia fatto riflettere su un aspetto oscuro della fama... Leggi anche George Clooney e Brad Pitt di nuovo insieme in un thriller diretto da Jon Watts

George Clooney, una riflessione sulla fama dopo l'incidente in motocicletta

Il 10 luglio del 2018, mentre George Clooney si trovava in Sardegna per girare la miniserie Comma 22, fu colpito da un'auto mentre guidava una motocicletta. Non accadde nulla di grave, ma per la star era il secondo incidente di questo tipo (il primo avvenne nel 2007 nel New Jersey), e in attesa dei soccorsi era molto spaventato. Qualcuno si avvicinò per riprendere la scena via smartphone. Racconta:

Se sei un personaggio pubblico, quello che realizzi, quando sei lì per terra a pensare che potrebbe essere l'ultimo minuto della tua vita, è che per alcune persone diventerai intrattenimento per la loro pagina Facebook. Io sono uno piuttosto positivo, ma quella cosa mi ha fatto capire, proprio chiaramente, che tu sei qui proprio solo per divertirli... vorresti prenderli a uno a uno e dar loro una bella lezione.

Clooney sa di cosa parla: in occasione del precedente incidente negli States, una ventina di persone del Palisades Medical Center, dove venne ricoverato, fu sospesa dal lavoro: avevano guardato nel suo referto e nelle sue analisi senza autorizzazione! Rivedremo prossimamente Clooney sullo schermo in Tickets to Paradise di Ol Parker, al fianco di Julia Roberts, mentre a gennaio sarà su Prime Video la sua ultima fatica da regista, The Tender Bar interpretato da Ben Affleck



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Ryan Reynolds, premiato dal Canada e omaggiato in musica, si commuove: "ma è solo sciroppo d'acero"

Onorato dal National Arts Centre col Governor General's Award 2020 (cerimonia rimandata a quest'anno), Ryan Reynolds, che è canadese nato a Vancouver, ha ricevuto un omaggio sonoro, oltre alla medaglia che porta al collo nel video, da parte dell'amico musicista Steven Page, che gli canta

Hanno detto che Bryan Adams era occupato, e i Nickelback avevano da lavorare. Volevano chiamare Drake ma mi hanno chiamato per errore, quindi ti tocca una canzone da questo cretino. Mi hanno chiesto di scriverti una canzone per dimostrarti cosa pensiamo tutti di te. Sappiamo che sei un fan della terra che chiamiamo Canada, ma ecco cosa devo rivelarti: il Canada ricambia. Dovunque tu vada, Ryan, vogliamo che tu sappia che il Canada ricambia il tuo amore.

Page inizia poi a nominare dei canadesi celebri, come William Shatner, Alex Trebek (conduttore tv scomparso lo scorso anno) e Bruno Jarrousse (non siamo riusciti a sapere chi è, ndr) e conclude

Di tutti i Ryan canadesi, devi essere nella nostra top 3. Berremo del gin americano (si riferisce al gin Aviator, prodotto da Reynolds, ndr) quando la tua squadra di calcio nel Galles (il Wrexham AFC, di proprietà dell'attore) vince, e diremo a tutti che sei della British Columbia (BC), perché il Canada ti guarda le spalle. Quando le cose non vanno tanto bene a Hollywood c'è il Canada che ti protegge.

La commozione di Ryan Reynold per il premio e l'omaggio

Anche se tutti sappiamo quanto a Ryan Reynolds piaccia scherzare ("è solo sciroppo d'acero", ironizza sulle sue lacrime), l'attore appare davvero commosso  nel ricevere un riconoscimento importante dal suo paese per le sue doti artistiche, imprenditoriali e umanitarie. Dopo aver assistito alla performance, ai ringraziamenti dovuti, ha aggiunto "Wow. È stato sbalorditivo. Insomma, mi ha fatto piangere. Immagino di avercela fatta".



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Eduardo by De Angelis: al Torino Film Festival due nuove versioni tv delle commedie di De Filippo

Un anno fa, in pieno pre-Natale pandemico, Natale in casa Cupiello tornava sugli schermi televisivi, sul canale ammiraglia della RAI, per cercare di portare il calore del testo di Eduardo nelle case di tutti gli italiani. A realizzare un nuovo adattamento di quell'opera, con Sergio Castellitto nel ruolo di Lucariello che fu del grande De Filippo, era stato Edoardo De Angelis, il regista di Indivisibili. Che già allora aveva annunciato l'inizio di una nuova serie di adattamenti che avrebbero nuovamente coinvolto Castellitto come protagonista.
Ecco che allora oggi al Torino Film Festival 2021 De Angelis presenta l'anteprima di Non ti pago e Sabato, domenica e lunedì, opere con le quali il regista continua ad affrontare i temi centrali della poetica di De Filippo, e che verranno trasmesse in prima serata su Rai1 il 14 e il 21 dicembre.
Queste le due trame ufficiali di questi nuovi adattamenti di De Angelis, che sono una produzione Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, prodotti da Roberto Sessa.

Non ti pago -Sinossi

Ferdinando Quagliuolo ha ereditato da suo padre Saverio un banco lotto ma sogna di sbancarlo con una vincita straordinaria.
Per questo motivo passa intere nottate sui tetti, affiancato dal fido Aglietiello, cercando di svelare gli arcani che si celano nella composizione e nella combinazione fumogena delle nuvole, nella speranza di ricevere i numeri giusti da giocare.
Finalmente il giorno della vincita arriva ma a beneficiarne è Mario Bertolini, il suo giovane e già fortunatissimo impiegato, segretamente fidanzato con sua figlia Stella. A dargli i numeri vincenti è stato proprio Don Saverio che gli è comparso in sogno chiamandolo “Piccerì”.
Ferdinando è roso dall’invidia e, quando il giovane gli consegna il biglietto per fargli vedere che non sta mentendo, se ne impossessa; quel biglietto è suo di diritto: il padre infatti ha dato in sogno i numeri vincenti a Bertolini, è vero, ma solo perché questi abita nella vecchia casa di Quagliuolo. Il povero don Saverio, non sapendo del trasloco del figlio, era convinto di trovare nella camera da letto proprio lui, Ferdinando! Tant’è vero che lo ha chiamato: “Piccerì”.

Sabato, domenica e lunedì - Sinossi

Rosa Priore, come ogni sabato, prepara il ragù per la domenica. Suo marito Peppino si aggira nervoso in cucina, polemizzando con lei su ogni minima cosa.
Il motivo del nervosismo si manifesta il giorno dopo.
É domenica. L’intera famiglia Priore è riunita davanti al ragù. Rosa ha indossato il foulard azzurro regalatole dal vicino di casa, il premurosissimo ragioniere Ianniello. Peppino non tocca cibo e, all’ennesimo complimento rivolto dal ragioniere alla cuoca, li accusa entrambi senza mezzi termini di avere una “tresca schifosa”.

Una trilogia ideale

Parlando di fronte alla stampa al TFF, Edoardo De Angelis ha raccontato questa sua prima parte di un lungo progetto di adattamenti di De Filippo come di una trilogia ideale che è anche "una riflessione sul tema della famiglia". Per il regista Natale in casa Cupiello, Non ti pago e Sabato, domenica e lunedì raccontano "l'evoluzione della famiglia e della classe borghese attraverso i decenni: si comincia con i primi anni Cinquanta ancora vidici al dopoguerra ma dove si iniziava a formare la borghesia, proseguendo con Non ti pago nei pieni, ambientata in quei primi anni Cinquanta nei quali la borghesia prende piede, la famiglia assume connotati differenti e viene conquistata dal sogno dell'arricchimento immediato e dal sogno del gioco che segna un limite tra la vita e la morte, fino a raccontare la borghesia ricca di Sabato, domenica e lunedì".
Secondo De Angelis, "quando Eduardo De Filippo parla di famiglia pena alla sua disgregazione; quando pensa alla figura del padre pensa alla fine del patriarcato. Descrive un vero e proprio big bang della famiglia, ma ogni frammento di questa esplosione lui lo ama, in maniera presepiale."

Tragedie, non commedie

Edoardo De Angelis non ha voluto parlare di modernità o di attualità dei testi di Eduardo, perché per lui "non si parla di queste cose in relazione a un classico. Un classico che contiene conflitti, passioni, dolori e sentimenti che appartengono a ogni essere umano in ogni tempo. Nelle sue opere De Filippo mette assieme tutti questi elementi attraverso una contrapposizione paradossale tra dolore e divertimento: quelle di Eduardo non sono commedie ma tragedie, eppure sono viste come opere che fanno ridere, nonostante il dolore che raccontano. Uno dei grandi lasciti di De Filippo è stata la capacità di far convivere l'elemento doloroso e quello gioioso: nel nostro caso, nello stesso fotogramma".
In questo, secondo Sergio Castellitto, collegato via Zoom da Roma, risiedeva la "scandalosità di Eduardo".  Castellitto ha anche parlato del "privilegio e della fortuna di aver attraversato questa drammaturgia classica ed eterna. Lavorare su questo materiale è stato emozionante: ho interpretato tre personaggi diversi ma rimaneva sempre il filo comune di una visione del mondo e in qualche modo anche l'idea straordinaria per cui Eduardo era un attore che scriveva, e aveva un dominio totale della materia drammaturgica. A questa materia, Edoardo De Angelis ha dato la verticalità del cinema, che gli ha consentito di entarre dentro e approdondire in maniera verticale la psiche nevrotica di questi personaggi".

Sublime servizio pubblico

Nel corso dell'incontro, De Angelis ha ringraziato il TFF per aver ospitato le sue due opere pur destinate al piccolo schermo, "abbattendo la barriera tra film dedicati al cinema e film destinati alla televisione, perché oggi dobbiamo parlare di immagini destinate all'essere umano". E ha ringraziato la Rai, perché, ha spiegato: "è stato un gesto che mi ha colpito molto quello del servizio pubblico che mette a disposizione di tutti un classico in tutta la sua ricchezza. Questa è davvero una versione sublime di servizio pubblico".



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Enola Holmes 2: Henry Cavill annuncia la fine delle riprese. Guarda il video

Con un post su Instagram, Henry Cavill ha annunciato la fine delle riprese di Enola Holmes 2, sequel del fortunato film Netflix Enola Holmes con protagonista, nei panni della sorella del noto investigatore, Milly Bobby Brown, alias la deliziosa Undici di Stranger Things. Ciò non significa che abbiamo una data di uscita né possiamo sapere se nel cast ci sarà di nuovo Sam Claflin, però possiamo cominciare ad aspettare con pazienza, consapevoli che il film "esiste".

Enola Holmes 2: qualche ipotesi sulla trama e sul personaggio di Cavill

Come il suo predecessore, Enola Holmes 2 è basato su una sceneggiatura di Jack Thorne e vede dietro alla macchina da presa Harry Bradbeer. Probabilmente comincerà da dove Enola Homes era finito, e se ricordate bene la vicenda si chiudeva con l'intraprendente e femminista Enola che decideva di diventare anche lei detective. Non possiamo dire con certezza quale peso avrà Henry Cavill nella vicenda, ma ci piace pensare (e non soltanto a noi) che fratello e sorella uniranno le forze, o meglio le intelligenze, per risolvere casi complicati. Ciò permetterebbe di dare maggiore spazio al personaggio inventato da Arthur Conan Doyle e di avvicinarsi alle atmosfere dei suoi romanzi. Va detto, però, che nelle storie di Sherlock Holmes non è mai esistita una sorella del detective, anche perché ad aiutare l'eccentrico investigatore era il prode Watson. Questo ci porta a chiederci se il buddy per eccellenza della mente arguta che risiede al 221B di Baker street a un certo punto comparirà e se finirà per ingelosire il personaggio di Milly Bobby Brown. Ovviamente avremo tutte le risposte fra qualche tempo, ma il gioco delle supposizioni è comunque divertente.

Il post di Henry Cavill

E veniamo al post di Henry Cavill, che nei panni di Sherlock Holmes ci è piaciuto tantissimo, alla faccia di quanti avrebbero preferito un viso e una fisicità diversi. Nel video Cavill è al buio, indossa una giacca con il cappotto ed è uscito per andare a correre. Ecco cosa dice:

Ciao a tutti, oggi è stato il mio ultimo giorno di riprese di Enola Homes (2) e per tutto il giorno ho pensato che non sarei uscito a fare questa corsa. Era un po’ buio e faceva freddo. Per tutto il giorno ho cercato di convincermi che queste fossero due ottime ragioni per non correre. Comunque sono uscito, l'ho fatto, l'ho adorato e mi sento benissimo. Quindi, se siete a casa e state pensando di non allenarvi, sappiate che qui ci si allena, quindi uscite e allenatevi. Non lo rimpiangerete.

In realtà a Cavill interessa più che altro motivare le persone a fare esercizio fisico, superando le avversità metereologiche e il cupo inverno. Per noi è invece importante l'inizio della sua dichiarazione. Ciò non toglie che se è il buon Henry a chiederci di vincere la pigrizia e metterci in forma, forse potremo anche fare il sacrificio. 

Enola Holmes 2, sarà targato Netflix. Vi riproponiamo il trailer del primo film, tanto per rituffarci in atmosfere che tanto abbiamo amato.



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Il Corvo: ecco il provino video di Jason Momoa per il ruolo di Eric Draven!

Il Corvo sembra essere davvero un progetto maledetto. Dopo la prima versione cinematografica del fumetto di James O'Barr, nel 1994, che costò la vita sul set al suo giovane protagonista Brandon Lee, sono anni che si cerca di riportarlo sul grande schermo, ma ogni volta c'è qualcosa che si mette di mezzo. Sono tantissimi gli attori e i registi negli anni collegati al progetto, e uno di questi è Jason Momoa, di cui circolavano in rete foto nel make-up di Eric Draven. Il regista Ryan Unicomb (i cui film sono inediti in Italia) ha deciso di rendere pubblici dei video in cui si mostra il provino dell'attore.

Il muscoloso Corvo di Jason Momoa

Momoa avrebbe dovuto essere Eric Draven nella versione del Corvo diretta da Corin Hardy, nel 2015. Poi, anche questo progetto è sfumato definitivamente nel 2018 e l'attore hawaiano, come Luke Evans e Jack Huston prima di lui, non è mai arrivato al ruolo. Come scrive Unicomb, però, bisognerebbe chiedere a Hardy se fosse statoscritturato o se il suo fosse solo un provino per testare le sue qualità davanti alla macchina da presa. A dire la verità, noi gli preferiamo il Corvo del compianto Brandon Lee, più vicino a quello del fumetto. Se sotto il trucco, infatti, le differenze si attenuano, la muscolatura di Jason Momoa ci appare eccessiva per il personaggio. . Si tratta ovviamente di un parere personale: voi che ne pensate?



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Ghostbusters 4, Jason Reitman alza la posta con Diablo Cody?

Ghosbusters Legacy sembra essere stato accolto piuttosto bene dai fan della saga: dopo essere riuscito nell'impresa, Jason Reitman sta meditando sulle chance che la serie ha di andare in nuove direzioni, ora che il ghiaccio è stato rotto sul serio. Chiacchierando col nerdico podcast Happy Sad Confused si è strategicamente lasciato scappare un'indiscrezione su una collaborazione sulla quale sta meditando... Leggi anche Ghostbusters Legacy, il parere della figlia di Harold Ramis sul sequel

Dopo Ghostbusters Legacy, la saga procede con un copione di Diablo Cody?

Il regista Jason Reitman e la sceneggiatrice Diablo Cody hanno collaborato su quelli che si possono considerare i lavori migliori di entrambi: a parte il pluripremiato Juno (che fruttò a Diablo un Oscar per la sceneggiatura), abbiamo sempre amato la bilogia con Charlize Theron composta dagli spietati Young Adult e Tully. Né va dimenticato che Jason Reitman fu tra i producer del cult horror Jennifer's Body, scritto proprio dalla Cody. Visto che Reitman jr. aveva in passato detto che gli sarebbe piaciuto vedere cineasti diversi all'opera con Ghostbusters, nasce spontanea una curiosità: non sarà che tra questi cineasti c'è anche Diablo? Jason confessa.

Se pensate che non ne abbia parlato con lei, allora non conoscete abbastanza bene il rapporto che c'è tra di noi. Certo, ne abbiamo parlato, mi piacerebbe vedere un Ghostbusters di Diablo Cody. È una delle migliori narratrici che esistano, abbiamo già fatto insieme quattro film e mi piacerebbe farne un quinto.

Considerando che Phoebe Spengler (McKenna Grace), nipote di Egon, si è già con tenacia guadagnata un suo posto nel canone ufficiale, il matrimonio tra questo personaggio e il carisma tagliente di Diablo Cody in sceneggiatura potrebbe funzionare sul serio. Nell'attesa Ghostbusters Legacy, nonostante le difficoltà pandemiche, al boxoffice internazionale si dirige a passo cadenzato verso il recupero del suo budget. Dopo, spetterà alla Sony Pictures prendere una decisione.



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Encanto è primo al boxoffice italiano del weekend, Eternal è record stagionale

Al suo debutto nelle nostre sale, il 60° lungometraggio del canone dei Walt Disney Animation Studios, Encanto, conquista la vetta del boxoffice italiano del weekend, portando a casa 1.790.000 euro in cinque giorni. Negli USA è partito con 40.300.000 dollari, in tutto il mondo è a quota 69.600.000. Pare che il suo budget si assesti sui 120, ergo sarebbe per ora assai lontano dall'andare in pari, ma va sottolineato che all'appello manca ancora il mercato cinese.
Slitta dal primo al secondo posto Ghostbusters Legacy: questo Ghostbusters 3 registra altri 580.500 euro, nell'ambito di un totale italiano di 1.832.000. Nel mondo viaggia al momento sui 115.800.000 dollari, molto vicino a una soglia dei 140/150 per il recupero del suo budget sui 75: siamo a un passo dall'approvazione di un seguito, per la gioia dei fan che l'hanno apprezzato.

Eternals è il record stagionale d'incassi in Italia

Slitta anche Eternals dalla seconda alla terza posizione, ma quel che conta è che gli ultimi 343.500 euro gli consentono di raggiungere gli 8.040.000, trasformando il kolossal marveliano di Chloé Chao con Angelina Jolie e Richard Madden nel più grande successo della stagione italiana, dalla riapertura delle sale in primavera. Nel weekend No Time to Die è stato quindi spodestato, rimanendo con 8.004.000. Eternals si difende anche a livello internazionale, con un risultato da 368.400.000 di dollari (sui 200 di budget, ergo siamo a un passo dal recupero in sala del denaro speso).

Debutto al quarto posto per la surreale commedia nostrana Una famiglia mostruosa di Volfango De Biasi, con Massimo Ghini, Lillo, Lucia Ocone, Ilaria Spada, Sara Ciocca, Paolo Calabresi, Barbara Bouchet e Pippo Franco. In quattro giorni incassa 313.000 euro.
Resident Evil: Welcome to Raccoon City di Johannes Roberts si è proposto di riaccoglierci nel mitologico videogioco Capcom, rispettandone l'identità in modo quasi filologico: l'horror d'azione è partito qui in Italia con 272.000 euro (nel mondo viaggia al momento sui 13.900.000 dollari, ma va ricordato che è una produzione indie da appena 25 milioni di dollari di budget).

Il box office completo del weekend



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