Si è fatto notare nel 2013 come protagonista del dramma Prossima fermata Fruitvale Station, che è stata anche l'opera prima di Ryan Coogler poi diventato suo regista di riferimento, nel quale interpretava il ruolo di Oscar Grant, il giovane afroamericano che nel 2009 era stato ucciso dalla polizia della Bay Area Rapid Transit di Oakland. Poi, nuovamente diretto da Coogler, è diventato il nuovo pupillo di Rocky in Creed, film che ha avuto un sequel e sta per averne un secondo. Ancora con Coogler, è stato la nemesi di Chadwick Boseman in Black Panther.
Ora, il lanciatissimo Michael B. Jordan è il primo volto cinematografico di John Clark (anti) eroe d'azione proveniente dalle pagine dei romanzi di Tom Clancy, dal cosiddetto Ryanverse, il mondo che racconta le avventure dell'analista della CIA Jack Ryan e dei suoi colleghi.
Jordan è protagonista, nonché produttore, di Senza rimorso, film diretto da Stefano Sollima in arrivo su Prime Video il 30 aprile nel quale si racconta la origin story di Clark, il suo passare da Navy SEAL operativo a spietato vendicatore di sua moglie, e ancora agente in una black op della CIA e sgominatore di un complotto internazionale.
Senza rimorso: il trailer del film
Guarda subito Senza Rimorso su Prime VideoMichael B. Jordan e Jodie Turner-Smith: amici, commilitoni, fratelli
Pur ricordandone molti per via della sua letalità a mani nude e con le armi, il protagonista di Senza rimorso interpretato da Michael B. Jordan non è un lupo solitario come molti eroi del cinema d’azione americano anni Ottanta, ma lavora all’interno di una rete di rapporti e relazioni ampia e complessa. Tra tutti, però, John trova una sponda fortissima in Karen Greer, suo comandante nei Navy SEAL, interpretata nel film da Jodie Turner-Smith, attrice ed ex modella inglese d’origine giamaicana. Del loro rapporto e delle spettacolari scene d'azione di Senza rimorso ci hanno parlato i due attori e il regista, intervistati via Zoom.
“Non esiste al momento un capo di un nucleo operativo dei SEAL che sia donna,” spiega Stefano Sollima. “È stata l’unica libertà che ci siamo presi, rispetto a un contesto che ho voluto replicare fedelmente con l’aiuto di consulenti militari e politici. Diciamo che ci siamo portati avanti rispetto a quello che sarà.”
Nel fare però di Greer una donna, non si è voluto assolutamente che quella tra lei e John Clark potesse diventare una relazione di tipo romantico: “È stato interessante remare contro lo stereotipo della liason, anche perché sia Michael che Jodie sono molto attraenti,” dice Sollima. "Noi però volevamo raccontare il rapporto tra due soldati, basato unicamente su lealtà e lavoro, indipendentemente dal loro genere."
“Abbiamo cercato un punto d’equilibrio tra il cameratismo e un rapporto tipo fratello e sorella,” aggiunge Jordan.”
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Stuntman Jordan
Per aumentare la verosimiglianza delle scene d’azione di Senza rimorso, Sollima ha chiesto a Michael B. Jordan e al resto del suo cast di eseguire in prima persona tutti i loro stunt, gestendo il fattore umano “con grande attenzione, grazie a coreografie estremamente precise.”
"Abbiamo fatto un lungo addestramento per muoverci come fossimo un unico organismo," racconta Jodie Turner-Smith, che parla da una splendida località tropicale che possiamo ammirare sullo sfondo, sorseggiando un bicchiere di vino bianco. "Ero incinta durante le riprese, e questo ha aggiunto un livello ulteriore di intensità al tutto. Sono forte, sono atletica, avevo già girato una serie fisicamente molto impegnativa come The Last Ship, e pensavo di essere pronta a questo set, ma devo ammettere che è stata dura. Per fortuna ogni tanto Michael mi ha prestato il suo personal trainer," ride.
“È stato divertente lavorare senza stunt: sono un action junkie fin da quando ero un ragazzino e guardavo questo genere di film, sognando di poterli un giorno interpretare,” dice Jordan. “Abbiamo preso qualche botta, ma è stato fico. E poi abbiamo lavorato a lungo con gli stunt doubles, che ci hanno insegnato cosa dovevamo fare e come farlo per non farci male.”
E, oltre che dagli stunt, Jordan spiega di aver imparato molto anche dagli altri produttori del film: “Ho seguito la loro guida, alle prese con scene molto complesse, e dal film esco con con nuove consapevolezze. Sono stato una spugna, ho imparato molto come produttore, e spero di poter presto mettere di nuovo in pratica quel che ho imparato.”
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