Per parlare di film che hanno vinto l’Oscar senza probabilmente meritarlo dobbiamo partire con una precisazione dovuta: in numerosi casi non meritare la statuetta più ambita non significa necessariamente essere un film scadente. I cinque film in streaming che abbiamo scelto infatti sono opere di tutto rispetto, che però hanno sconfitto altri film nominati di qualità indubbiamente superiore. Perché? Molto spesso si tratta di lungometraggi che riescono a mettere d’accordo i gusti del grande pubblico con l’idea di narrazione classica prediletta da Hollywood sia in passato che tutto sommato ancora oggi. Molto spesso film innovativi o rituenuti "sovversivi" hanno trovato nella mera nomination il riconoscimento del proprio valore, quando la vittoria avrebbe invece rappresentato una scelta eccessivamente spavalda da parte dell’Academy. Eccovi dunque gli esempi di Oscar per il miglior film “immeritati” che riteniamo più eclatanti.
Cinque film in streaming che hanno vinto l’Oscar senza meritarlo
- Patton generale d’acciaio
- Gandhi
- Balla coi lupi
- Il paziente inglese
- Crash - Contatto fisico
Patton generale d’acciaio (1970)
Il colossal di guerra diretto da Franklin J. Schaffner è un’operazione maestosa e accurata, comandata con carisma incredibile da un George C. Scott in una delle sue migliori interpretazioni. Patton è uno spettacolo della guerra ineccepibile, ma se consideriamo che quell’anno era candidato come miglior film M.A.S.H. di Robert Altman, onestamente non ci sono paragoni. La commedia irriverente e sfrontata che vede protagonisti Donald Sutherland ed Elliott Gould possiede uno spirito anarchico e sovversivo in linea con quel periodo, ma non con la visione più conservatrice dei membri dell’Academy. Pur rimanendo un lungometraggio riuscito, Patton non avrebbe dovuto vincere a discapito del capolavoro epocale di Altman. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Amazon Prime Video.
Gandhi (1982)
Il biopic diretto da Richard Attenborough possiede tutti i requisiti necessari per la vittoria: una messa in scena fluida e accuratissima, la grande interpretazione di Sir Ben Kingsley e ovviamente l’importanza della Storia. Il problema però sono gli altri quattro candidati all’Oscar come miglior film: Tootsie di Sidney Pollack, Il verdetto di Sidney Lumet, Missing - Scomparso di Costa-Gavras e last but not least E.T. di Steven Spielberg. Scegliete voi un altro di questi quattro titoli e avrete un vincitore dell’Oscar maggiormente meritevole di Gandhi. Almeno in questo caso va dato il merito ai membri dell’Academy di aver selezionato una cinquina di qualità altissima, sicuramente una delle più preziose nell’intera storia degli Oscar. Chi avrebbe dovuto vincere secondo noi? A questa domanda potremmo rispondere ogni volta in maniera diversa...Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, NOW TV.
Balla coi lupi (1990)
Lo spettacolo epico ed ecologista dell’esordio alla regia di Kevin Costner non ha davvero nulla da invidiare ai grandi western della storia del cinema americano. Film potente e magnificamente orchestrato Balla coi lupi. Ma ha scritto la storia del cinema contemporaneo quanto Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese? Neppure lontanamente. Il gangster-movie col trio Ray Liotta-Robert De Niro-Joe Pesci ha ridefinito i confini della messa in scena contemporanea, grazie anche al montaggio infuocato di Thelma Schoonmaker. Un capolavoro amorale (nel senso buono) e violentissimo che non poteva a quel tempo vincere l’Oscar come miglior film, ma cielo se lo avrebbe meritato. Ah, poi c’era un'altra opera maestosa in competizione, Il padrino - Parte III di Francis Ford Coppola, film che con tutte le sue pecche rimane comunque sontuoso e cadenzato come una tragedia greca. Assolutamente da rivalutare. Disponibile su Chili, Google Play, Infinity, Apple Itunes, TIMVision.
Il paziente inglese (1996)
Questo è uno dei pochi casi in cui riteniamo che il film vincitore non sia nemmeno di qualità eccelsa. Con tutto il rispetto per l’occhio elegante di Anthony Minghella, Il paziente inglese è un melodramma che oltre la messa in scena laccata e le interpretazioni degli attori possiede poco o nulla, adattando in superficie il romanzo da cui è tratto. In competizione c’erano un film algido e follemente geometrico come Fargo dei fratelli Coen, la dolorosa parabola familiare di Mike Leigh Segreti e bugie e il romanticismo Jerry Maguire, interpretato da un Tom Cruise in stato di grazia. Insomma, l’Academy in questo caso ha “toppato” senza possibilità di appello...Disponibile su Chili, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, NOW TV.
Crash - Contatto fisico (2005)
Paul Haggis è stato soprattutto uno sceneggiatore in grado di regalarci storie corpose e personaggi non scontati. Il suo film corale a tratti funziona davvero bene, ma alla stesso modo Crash si rivela una narrazione ondivaga che non sempre riesce a scansarsi da alcuni luoghi comuni. Cosa che invece fa con coraggio e grande sensibilità I segreti di Brokeback Mountain, che vinse tra gli l’Oscar per la miglior regia. Premiare un melodramma che ha come protagonisti due cowboy contemporanei che scoprono la loro omosessualità era troppo anche per quindici anni fa Evidentemente...Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple Itunes, TIMVision.
L’episodio più famoso dei nostri tempi rimane quello de Il discorso del re, che nel 2010 ha trionfato come miglior lungometraggio dell’anno sconfiggendo il favorito The Social Network di David Fincher e Aaron Sorkin. Quest’ultimo film è indubbiamente migliore di quello di Tom Hooper, ma non abbiamo inserito questi titoli nella cinquina principale poiché a nostro avviso Un gelido inverno di Debra Granik superava in potenza espressiva entrambi, e tutti gli altri contendenti per l’Oscar. Ci sarebbero numerosi altri film da citare ovviamente, quindi se volete segnalateci quali sono stati a vostro avviso altri “errori” dell’Academy nell’assegnare l’Oscar a un film invece che a un altro nominato.
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