In 10 giorni senza mamma Alessandro Genovesi racconta la storia di una famiglia: un padre (Fabio De Luigi), una madre (Valentina Lodovini), tre figli di 13, 10 e 2 anni (rispettivamente Angelica Elli, Matteo Castellucci e Bianca Usai).
E, in questa famiglia, succede che mamma, stanca, decida di accettare l'offerta della sorella e di partire con lei, per una vacanza di dieci giorni, alla volta di Cuba. Quindi sarà papà a doversi occupare di tutto: dei figli, e di un lavoro che lo sta mettendo sotto pressione.
Quel che succede dopo la partenza di mamma, è ciò che è facile immaginare, ma al tempo stesso non lo è: perché quella di Genovesi è una commedia che non vuole fare rivoluzioni, ma che al tempo stesso fa lo slalom - con successo attorno - ai paletti di luoghi comuni e proclami.
"Questa è la storia di una famiglia specifica, di personaggi specifici, non avevo presunzioni di universalità," spiega Genovesi, che è regista e sceneggiatore. "Penso che questo sia un film semplice, lineare, con una storia che va dritta, ma nel quale ho posto molta attenzione - in scrittura, nella direzione degli attori e al montaggio - nel tentativo di cancellare retoriche e zuccherosità, che senza dubbio in una storia del genere erano in agguato."
Rispetto al film argentino di cui questo è un remake, che giocava con insistenza sull'inettitudine del padre a svolgere il suo ruolo una volta rimasto solo, Genovesi ha voluto lavorare in maniera differente: "Questo padre non è in grande difficoltà con la gestione dei figli, tutto sommato. Le difficoltà maggiori e ulteriori gli vengono dal lavoro, e me questo interessava."
Fabio De Luigi, protagonista nel ruolo del papà, sostiene però di essere "per fortuna molto lontano, come padre, dal quello raccontato dal film. Anche perché oramai nelle famiglie i ruoli sono più interscambiabili, ed è difficile trovare un padre che sia in difficoltà come quello che interpreto."
Mentre Valentina Lodovini, la mamma in vacanza, parla del film come di "una commedia pura lontana dai soliti cliché," e del suo personaggio come quello di una donna "che ha scelto di avere dei figli e di lasciare il lavoro per loro, e che non se ne è pentita, che è stanca ma è serena, che non è in crisi col marito e non ha paura di affidargli i figli." E che, soprattutto, "non viene giudicata da nessuno per le sue scelte."
"Non vedo eccezionalità nella storia di 10 giorni senza mamma e nelle scelte dei suoi protagonisti," dice Genovesi. "Nel finale cedo a una piccola provocazione, ma si tratta di qualcosa di lieve. Della storia di questi personaggi mi interessava soprattutto il fatto di prendere un padre e metterlo a creare, da zero o quasi, un rapporto coi suoi figli, e di crescere assieme al loro e al loro rapporto. E i conflitti che racconto stanno lì prima di tutto per motivi narrativi."
Come a dire: non ci sono messaggi particolari, dal punto di vista sociale o politico. La questione è tutta umana.
Lo dice anche Valentina Lodovini: "questa è una storia che ha momenti di intimità davvero autentici, è anche per questo che ho accettato di recitare nel film, oltre che per Alessandro, Fabio e la produzione della Colorado."
Appuntamento con 10 giorni senza mamma fissato per il 7 febbraio, quando il film debutterà in oltre 400 copie nelle sale di tutta Italia, distribuito da Medusa.
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