FuoriNorma - rassegna ideata e curata da Adriano Aprà
&
V-art Festival XXIII edizione a cura di Giovanni Coda
presentano
MARK'S DIARY
un film di Giovanni Coda
MACRO ASILO
Via Nizza 138 - Roma
1 febbraio
h. 18.00
Nessuna vita è più importante di un'altra. E nessun amore. Amore dentro e insieme oltre i confini del corpo. Sentimenti e disabilità, amore che supera ogni ostacolo, tabù della società. L'amore che accoglie la diversità, ne coltiva i sogni e i desideri, l'amore vissuto nell'emotività, nell'affettività, e nel corpo. Questo in Mark's Diary, il nuovo film/opera d'arte del regista Giovanni Coda, coproduzione italo inglese che vede l'Università di Derby affiancare l'Associazione LABOR.
Mark's Diary sarà proiettato in anteprima il primo febbraio 2019, presso il MACRO ASILO di Roma diretto da Giorgio De Finis, nell'ambito dello spazio dedicato alla rassegna FuoriNorma - ideata e curata da Adriano Aprà e del V-art Festival XXIII edizione a cura dello stesso Giovanni Coda. Lungometraggio tratto dal libro (unico in Italia) “Loveability” di Maximiliano Ulivieri, in Mark's Diary, come nei precedenti lavori di Giovanni Coda, la voce dei protagonista, la storia e le sue storie, si esprimono in una forma narrativa sperimentale dove documentario, poesia, denuncia sociale, composizione fotografica, danza, musica, si intrecciano, amano, esplodono, nel cinema come metalinguaggio, in una coreografia emozionale dello spazio esterno e degli spazi interiori.
Mark e Andrew, i protagonisti, sono due ragazzi colpiti da una grave disabilità che ne limita i movimenti in modo quasi totale. Sono legati da un amore tanto profondo quanto impossibile da realizzare perché non hanno alcuna possibilità di poter entrare in una qualsiasi forma di intimità. Affideranno così le proprie emozioni e i propri sentimenti a due personaggi di fantasia. Un amore virtuale-visionario-onirico, un sogno lungo un giorno, e la consapevolezza che nulla sarà più lo stesso e che la lotta per il diritto all'amore è solo all'inizio.
Ragione e sentimento in guerra con i propri corpi e ancor prima con gli schematismi rigidi della società. A dar voce e finalmente materia a questo complesso magma di meravigliosa e devastante interiorità, il racconto di Mark's Diary, che sarà presentato e discusso al MACRO ASILO insieme all'autore, Giovanni Coda, Adriano Aprà (ideatore e direttore della rassegna itinerante FuoriNorma), Gabriella Gallozzi (giornalista), Rosario Murdica (giornalista corrispondente per GayNews.it), Mauro Conciatori, regista cinematografico.
FuoriNorma al MACRO ASILO dedica una monografia all'opera di Giovanni Coda e ai suoi venticinque anni di cinema sperimentale, libero, film d'autore e di ricerca che (ri)elabora in chiave contemporanea la relazione creativa tra arte, fotografia e immagine filmica, già anticipata dai futuristi, tra fiction e cinema del reale. Al centro di Mark's Diary tale ricerca mette in scena letteralmente la relazione tra due esseri umani fisicamente impossibilitati ad amarsi e la loro devastante emotività, libera di esprimersi a ogni latitudine attraverso i movimenti del corpo dei danzatori e dei loro “avatar”.
Programma di Fuori Norma al MACRO ASILO
1 febbraio Mark's Diary (ore 18.00)
26 Febbraio Il Rosa Nudo (ore 18.00)
27 Febbraio Bullied to Death (ore 18.00) e a seguire il cortometraggio Xavier
Alle ore 16 del 1 febbraio la Black Room del MACRO ospiterà una video installazione dal titolo di Behind The Scenes (Mark's Diary & More) curata da Roberta Vanali (curatrice d'arte) Cosimo Morleo (Musicista) e Arnaldo Pontis (Musicista). La performance è composta da 30' (in loop) di un assemblaggio video fotografico legato ai film, che sono stati selezionati da Aprà per la monografica. Nelle date del 26 e 27 febbraio l'installazione viene ripetuta per il corso delle due giornate.
Per il pubblico italiano e romano un'inedita occasione per riflettere e vivere da testimonianze reali la battaglia per il diritto umano a realizzare la propria sfera di intimità e a intrattenere relazioni interpersonali sotto il profilo psicoaffettivo, emotivo e sessuale anche per chi si trova in una condizione di ridotta autosufficienza a livello di mobilità e motilità o a causa di un aspetto fisico lontano dai modelli estetici dominanti e ritenuti attraenti. Giovanni Coda e la sua opera offrono uno squarcio potente su questo mondo, un viaggio nella terra di mezzo, simbolica e palpitante del cinema come sinfonia visiva, sensoriale, sensuale. Diario di un amore. E di tanti (im)possibili.
from Close-Up.it - storie della visione http://bit.ly/2DKWMLV
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