Avvenuta alla molto veneranda età di 105 anni, la morte dell'artista e animatore Don Lusk ha un valore simbolico: Lusk era infatti l'ultimo grafico ancora vivente della Golden Age dell'animazione americana, che per convenzione si colloca più o meno dalla metà degli anni Trenta alla metà degli anni Quaranta. In tempi in cui si pensa di "aggiornare" l'animazione a mano libera con "più moderne" interpretazioni dal vero o in CGI, la malinconia fa capolino.
Dopo un timido tentativo di diventare un attore nei primi anni Trenta, Lusk abbracciò definitivamente la carriera di animatore nel 1933, entrando alla Disney, presso la quale continuò a lavorare fino al 1960. In quegli anni magici Lusk contribuì a sequenze famose e meno famose di classici della storia del cinema (di animazione e non), come Fantasia, Pinocchio, Le avventure di Peter Pan, Alice nel paese delle meraviglie, Cenerentola, Le avventure di Ichabod & Mr. Toad, Bambi e Lilli e il vagabondo. Questo emozionante montaggio su YouTube vale più di queste parole.
Nonostante avesse partecipato allo sciopero del 1941 alla Disney, per migliori condizioni salariali, Lusk in qualche modo riuscì a sopravvivere all'interno dell'azienda, ma dal 1960 cominciò una carriera post-disneyana: fu fondamentale per Bill Melendez e i suoi film dedicati ai Peanuts, però soprattutto si legò alla produzione televisiva di Hanna & Barbera, per i quali diresse oltre cento episodi dei Puffi e diversi altri di Scooby-Doo. In tempi recenti Lusk aveva dichiarato che Hanna & Barbera era stato lo studio che gli aveva garantito le migliori condizioni umane e professionali.
Ritiratosi nel 1993 all'età di 80 anni, Lusk aveva ricevuto il Winsor McCay Award alla carriera nel 2015, cioè appena tre anni fa. A 102 anni, inviò un gentile video in cui ringraziava di cuore. Grazie a lui.
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