Ryan Reynolds strappa facilmente una risata, ha costruito una carriera sulla risata ma non tutti hanno ceduto al suo fascino, come accaduto a Denzel Washington. A distanza di anni dalla loro collaborazione in Safe House – Nessuno è al sicuro, Ryan Reynolds ha ricordato di quanto fosse terrorizzato all’idea di condividere il set con l’attore premio Oscar.
Ryan Reynolds ricorda quanto fosse terrorizzato da Denzel Washington in Safe House e di come avesse quasi rovinato una scena cruciale del film
Intervistato in occasione del Toronto International Film Festival 2025, Ryan Reynolds ha ricordato di quanto fosse terrorizzato all’idea di lavorare con Denzel Washington e di come avesse rischiato di rovinare la scena della morte nel thriller del 2012. “Ero davvero, davvero spaventato, perché lui è Denzel Washington, e io sono io”, ha dichiarato nell’intervista come riporta Collider: “Ero terrorizzato. La cosa divertente è che il mio personaggio è davvero terrorizzato, quindi funziona”. Ha precisato che, durante le riprese, Denzel Washington gli ha rivolto appena due parole seguendo il metodo di recitazione e questo ha reso la scena clou ancora più intensa del previsto: “È l'ultima scena del film, [Washington] sta morendo sul pavimento. È una scena potente; sta piangendo. Con questo tizio, con una scena emozionante, ti capita due volte. Ti capita una volta, e poi due volte. La seconda volta, se sbagli, la colpa è tua, non di lui, e lui se ne va, quindi è meglio che non sbagli”.
A quel punto la telecamera parte, Ryan Reynolds è circondato da diversi “stuntman morti”, mentre Denzel Washington ammetteva i peccati del suo personaggio con le lacrime che scorrevano lungo il viso. “E all'improvviso senti – e questa è la seconda ripresa, tra l'altro, perché nella prima c'è stato un problema tecnico – sentiamo [Frank Sinatra che canta] 'Come fly with me, let's fly, let's fly away’. C’era un cretino seduto sul proprio telefono. E il cretino di questa storia sono io. Tutti si guardano intorno pensando a cosa diavolo sta succedendo. Denzel aveva una lacrima negli occhi. Anche il regista è esploso chiedendo: ‘Chi c***o ha il telefono?'. Anche Denzel Washington è uscito dal personaggio chiedendo la stessa cosa. Mi sono alzato in piedi, ho guardato tutti gli stuntman intorno a me e ho pensato la stessa cosa. Imperdonabile!”. A quel punto il direttore della fotografia gli ha fatto segno, spiegandogli che il telefono in questione era proprio il suo, ma gli ha fatto cenno di continuare a fingere che non fosse così. Hanno dovuto effettuare una terza ripresa e, pur sapendo che fosse colpa sua, ha fatto finta di niente dicendo: “Dovremo rifarlo per colpa degli stuntman”.
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