lunedì 9 ottobre 2023

Pacific Rim 2, Guillermo del Toro svela perché non ha diretto il secondo capitolo della saga

Nel 2013 Guillermo del Toro diresse il primo film della saga di Pacific Rim, incentrata sulla lotta dell'umanità contro mostri giganti, usando dei robots. Dopo l'enorme successo derivato dall'uscita della pellicola, lo studio dietro la produzione del blockbuster aveva già avviato le trattative per un sequel. Nel 2018, arrivò al cinema Pacific Rim 2 - La rivolta, ma alla regia, questa volta, non c'era più del Toro, ma Steven S. DeKnight. A distanza di 10 anni dal primo film, il regista messicano ha finalmente svelato il motivo per il quale non ha più diretto il secondo film.

Pacific Rim 2, Guillermo del Toro svela perché non ha diretto il secondo film della saga

In occasione del decimo anniversario di Pacific Rim, celebrato con una proiezione in IMAX 3D, Guillermo del Toro è stato intervistato da The Collider e ha svelato perché non ha diretto Pacific Rim 2.

Il sequel è ambientato dieci anni dopo gli eventi del primo capitolo: gli attacchi dei Kaiju hanno devastato molte città e non tutte sono state in grado di rialzarsi. A Los Angeles vive Jake Pentecost (John Boyega) che rubacchia pezzi di rottami di Jaeger per rivenderli sul mercato nero. Per un fortuito caso del destino, Jake si ritroverà come ranger istruttore nei Pan Pacific Defense Corps, mentre una minaccia interna vuole sfruttare la tecnologia dei Jaeger e integrarla con la biologia dei Kaiju, creando una minaccia che potrebbe rivelarsi fatale per la Terra. 

Dietro la mancate presenza di del Toro in Pacific Rim 2, in realtà, si nasconderebbero un accavallamento di impegni, dato che nello stesso anno il regista era impegnato con La forma dell'acqua (Vincitore del Premio Oscar come Miglior Film), ma anche un mancato pagamento! A The Collider, infatti, del Toro ha raccontato che l'acconto per le location a Toronto in cui avrebbero dovuto girare...non è mai stato inviato, così, la produzione ha pensato bene di spostare le riprese in Cina, ma il film-maker aveva già le idee ben chiare sul suo prossimo progetto:

"Ci stavamo preparando a farlo, era molto diverso dal primo film, ma volevo che fosse una continuazione di molte delle cose che stavo cercando di fare. Poi quello che è successo è stato semplicemente che - voglio dire, per questo la vita è pazzesca, no? - dovevano inviare un acconto per le location entro le 17.00, altrimenti avremmo perso gli studios in cui girare a Toronto per diversi mesi. Quindi ho detto: 'Non dimentichiamoci che senza l'acconto perderemo le location' e così le 17 sono arrivate e noi abbiamo perso le location. Hanno detto: 'Bene, possiamo girarlo in Cina'. Ma io ho risposto, ridendo, "Cosa intendi per noi? Io devo girare La Forma dell'acqua"


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