Edge of Tomorrow - Senza domani con Tom Cruise ed Emily Blunt si è guadagnato negli anni una buona fama, anche se all'uscita ha stentato al boxoffice: fino al 2019 si parlava ancora di un possibile sequel, il processo va a rilento (di certo non aiutato dalla pandemia), però nel frattempo il regista Doug Liman ha chiacchierato con Collider di quello che spera per la potenziale saga, oltre a fornire il suo parere sul risultato freddo al botteghino nel 2014.
Ricordiamo che il film di fantascienza raccontava la bizzarra storia del pavido maggiore William Cage (incredibilmente interpretato da Cruise!), costretto a rivivere in un loop temporale una pesante sconfitta della resistenza terrestre contro invasori alieni: nel ripetere l'assalto giorno dopo giorno, diventava sempre più bravo, alleandosi con l'ottima soldatessa Rita Vrataski (Blunt) che finiva per credere alll'assurda situazione. Leggi anche Il sequel di Edge of Tomorrow ha trovato un nuovo sceneggiatore
Edge of Tomorrow, le modalità di un possibile sequel e le ragioni del semiflop
Nell'intervista con Collider, Doug Liman, regista di Edge of Tomorrow, spiega di avere un'idea chiara non tanto della storia di un possibile seguito di Edge of Tomorrow, quanto delle modalità con cui dovrebbe essere proposto, per poter esistere.
Mi ha sempre interessato l'idea di un sequel più focalizzato sui personaggi rispetto al primo, perché normalmente non si procede così. [...] Capisco che il sequel deve avere più potenza di fuoco e più esplosioni, ma nessun effetto visivo sarà all'altezza di una grande scena interpretata da Tom Cruise ed Emily Blunt. È uno di quei casi in cui, se Tom, Emily e io dicessimo: "Siamo pronti a partire con questo copione", con Tom Cruise ed Emily Blunt, il film verrebbe fatto. In pratica Hollywood funziona così: la star è guardia di porta. Se convinci Tom Cruise ed Emily Blunt a dedicarsi al film, allora prende vita.
L'idea di un film meno chiassone e più concentrato sui personaggi, quindi più economico, potrebbe anche essere stata suggerita a Doug Liman dagli incassi, che non premiarono l'investimento Warner Bros di 178 milioni di dollari: Edge of Tomorrow - Senza domani ne incassò nel mondo appena 370, sfiorando quindi il flop e non rendendo un sequel proprio impellente, eufemisticamente parlando. Liman ha una sua idea sulle ragioni dietro alla tiepida risposta degli spettatori.
Odiavo il titolo Edge of Tomorrow [letteralmente "Sul ciglio del domani", ndr]. Mi sono scontrato con la Warner Bros e loro hanno insistito. Penso che sia il titolo sbagliato per il film e spero ancora che il film riceva un nuovo titolo ufficiale, perché questi film possono vivere per sempre all'interno dei cataloghi.
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