sabato 29 agosto 2020

Tenet, Christopher Nolan e la fede nella pellicola: un sogno tra 70mm e IMAX

Se siete già andati a vedere Tenet di Christopher Nolan, o se state pensando di farlo, dovreste forse sapere già che il rapporto del regista con la magia della sala e del cinema si estende a un elemento fondamentale: il fedelissimo uso della pellicola per le riprese dei suoi film e la ricerca di un ampio respiro spettacolare per le sue inquadrature. Approfondiamo la questione, poi cerchiamo di capire come potreste dare giustizia a queste sue convinzioni.

Tenet, la pellicola e Christopher Nolan contro la ripresa in digitale

La transizione di Hollywood alla ripresa in digitale, che ha mandato nella gran maggioranza dei casi in pensione le classiche cineprese funzionanti con pellicola 35mm, è avvenuta grossomodo intorno ai primi anni Dieci del nuovo millennio. Christopher Nolan, insieme a "complici" come Steven Spielberg, Quentin Tarantino e Paul Thomas Anderson, cerca tuttora stoicamente per principio di resistere alla conversione digitale dell'industria, sostenendo apertamente la Kodak e il processo chimico-analogico.
Rimanendo concentrati su Christopher, sapendo quanto abbiamo scritto, è normale quindi che tutti i suoi film fino ad almeno Inception (2010) siano stati girati in pellicola, meno normale, poetico e romantico è invece che da Il cavaliere oscuro - Il ritorno (2012) il regista abbia rifiutato di piegarsi al nuovo standard.

Christopher Nolan e le sue amate riprese in IMAX

Nolan ha rafforzato la sua posizione pro-pellicola compensandola con un uso crescente della ripresa in 70mm e/o IMAX (affiancata alla "normale" in 35mm) per diverse sequenze dei suoi lungometraggi, già a partire in realtà da Il cavaliere oscuro del 2008. In funzione di una proiezione nelle sale IMAX con schermo gigante, naturalmente Tenet incluso. Attenzione a non confondere 70mm e IMAX, perché non sono la stessa cosa: in primis con "70mm" s'intende genericamente la ripresa con un negativo da 65mm poi eventualmente stampato in 70mm per una proiezione anche in pellicola. Le cineprese "65" e l'IMAX usano lo stesso tipo di pellicola da 65mm, ma con uno scorrimento e un formato del negativo differenti: nel primo caso la pellicola scorre verticalmente, nel secondo scorre orizzontalmente e il fotogramma è largo il doppio.
Christopher Nolan ha miscelato 35mm con sequenze speciali in IMAX per Il cavaliere oscuro, Inception, Il cavaliere oscuro - Il ritorno e Interstellar: addirittura, per gli ultimi tre ha anche girato alcune inquadrature in VistaVision, un vecchio sistema tenuto a battesimo nella seconda metà degli anni Cinquanta (vedasi Intrigo internazionale di Hitchcock), che in sostanza usa la normale pellicola 35mm però a scorrimento orizzontale, con ciascun fotogramma largo il doppio del normale. Christopher ha avuto facilmente accesso a questa antica tecnologia, semplicemente perché l'Industrial Light & Magic l'ha tenuta in vita per i fotomontaggi degli effetti visivi analogici fino ai primi anni Novanta.

Tenet, Dunkirk e l'esperienza IMAX completa in Italia

Sia per Dunkirk sia per l'ultimo Tenet, Nolan ha dismesso del tutto l'uso della pellicola 35mm, puntando solo sul 70mm, girando direttamente in IMAX il più possibile e per il resto in 65mm a scorrimento verticale. Per regista e direttore della fotografia (in entrambi i casi Hoyte Van Hoytema) è una sfida compositiva piuttosto complessa: lo stesso film deve avere inquadrature compatibili con diversi formati di proiezione, in pellicola dal 2.39:1 all'1.43:1 IMAX, in digitale dal 2.20:1 all'1.90:1 IMAX. Un vero mal di testa, perché si tratta di valorizzare l'immagine più alta e mastodontica IMAX quando l'emozione della scena lo richiede, ma anche di non rendere il film meno efficace per la proiezione rettangolare panoramica tipica che restringerà il campo.
A questo punto non ci rimane che capire dove possiamo vedere Tenet in IMAX in Italia. Le sale IMAX nostrane che ci risulta stiano proiettando il film sono gli UCI Cinemas di Porta di Roma, Orio al Serio e Campi Bisenzo, nonché il Notorious Cinema di Sesto San Giovanni e l'Happy Maxicinema di Afragola. In tutti i casi parliamo di proiezioni digitali.



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