Curioso e sperimentatore, sempre pronto a raccogliere nuove sfide per migliorarsi, Diego Righini festeggia il grande successo di Tulipani di Seta Nera, il Festival Internazionale dei Cortometraggi a tema sociale giunto alla 13esima edizione, che lo vede in veste di Presidente.
Lo abbiamo incontrato per farci raccontare i suoi nuovi progetti: primo fra tutti, la sua partecipazione come Presidente di giuria al prossimo Festival Corti sul Mare.
Diego, ci regali qualche anticipazione sulla tua partecipazione al Festival Corti sul Mare?
La cosa che mi ha stupito di più è stato riceve centinaia di foto da amici che fotografavano locandine nei ristoranti, bar e alberghi di Ponza con il mio volto. Il settore turismo che ha sofferto la crisi più di tutti, dopo quello dell'assistenza ospedaliera, potrà avere un altro momento di protagonismo e gioia nell'ultimo fine settimana di settembre grazie al Festival del quale presiedo la Giuria.
Da spettatore, generalmente, quali sono i tuoi gusti cinematografici?
Quando i registi sanno raccontare le atrocità del male e il bene che le sconfigge con tanto impegno vivo emozioni forti che mi incoraggiano ad emularli nella vita reale. Adoro i film degli eroi di tutti i giorni, dai mestieri della legge e sicurezza a quelli delle mamme eroine che danno tutto per i loro figli, o i padri che si spezzano la schiena per dare tutte le possibilità alle loro famiglie. Si può raccontare nella commedia, come nell'avventura, nei film d'azione e nella rappresentazione dei super eroi dei fumetti. Mi piacciono i film positivi che hanno la voglia di scontrarsi contro le piaghe morali e sociali della vita.
Considerata la crisi, quali consigli daresti ai più giovani che si affacciano a questo settore?
Gli autori, gli sceneggiatori e i registi, nella creazione delle loro opere cinematografiche, devono stupire per originalità e devono farti provare emozioni forti e contrastanti, per tenerti emotivamente incollato allo schermo, grande e piccolo. Le piattaforme web stanno avendo un successo non prevedibile grazie al Covid-19, per esempio RaiPlay con gli amici Elena Capparelli e Maurizio Imbriale stanno decuplicando i numeri di pubblico, ma spero che i cinema tornino a riempirsi il prima possibile. Tutti gli spazi di cultura e condivisione di esperienze ed emozioni vanno tutelati e anche chiunque ci lavora, la fine dello scambio culturale è la fine di un popolo.
E' previsto un gemellaggio tra il Festival Corti sul Mare e Tulipani di seta nera?
Siamo gemellati nello scopo e nei fatti. Ovidio Martucci è un grande attore, un ottimo regista e un bravissimo organizzatore. Il suo entusiasmo è una medicina essenziale in questo periodo di sofferenza e indeterminatezza sul futuro.
Ultimamente ti abbiamo apprezzato anche nelle vesti di conduttore: alla guida di quale programma, in televisione, ti vedresti bene?
Forse sbaglio nel pensarlo ma vorrei occuparmi di risvegliare l'anima delle persone importanti, quelle che per la loro ricchezza o potere possono cambiare il mondo in meglio. Sono convinto che nei politici, magistrati, professori, professionisti e imprenditori ci siano qualità che a volte sono sopite oppure ci si rinuncia per il consenso, o per la paura di restare soli nella battaglia per il bene. Lo Stato a volte non solidarizza con gli eroi di ogni giorno, perde troppo tempo a parlarsi addosso. Oggi la comunicazione della televisione e dei telegiornali tende a valorizzare l'esteriorità e non cerca di dare il proprio contributo a migliorare la qualità della vita delle persone, non cerca di superare le ingiustizie, facendo uscire il supereroe che è in ognuno di noi. Si punta solo alla denuncia e allo scandalo che lasciano la condizione delle vittime sempre in sofferenza; in televisione e nei Tg si vuole battere la violenza e la corruzione con altro odio e violenza. In Rai grazie ai Tg di Carboni, Sangiuliano, Paterniti, Di Bella e Fontana siamo riusciti a fare cultura lottando contro le ingiustizie grazie a Tulipani di seta nera e al premio Sorriso diverso. Io vorrei creare e condurre una trasmissione di riflessione che faccia uscire le qualità e i talenti di ognuno dei potenti dell'Italia, dell'Europa e del mondo, avere il meglio di Donald Trump e di Joe Biden, come di Matteo Salvini e Nicola Zingaretti, tirarglieli fuori con fatica per gioire tutti dei risultati delle loro opere. Vediamo se riesco a convincere qualcuno tra Stefano Coletta, Ludovico Di Meo o Franco Di Mare. Per ora grazie al mio amico editore Franco Lattanzi faccio “Scienza e lavoro” dove da dodici anni valorizzo la genialità e la creatività delle persone, dimostrando i risultati reali dell'innovazione e della tecnologia in termini di benessere e ricchezza culturale.
In futuro quali altri traguardi ti piacerebbe raggiungere?
Personalmente nel 2020 finirò i miei progetti professionali per dare, come manager, il mio contributo all'ecologia. Con la Geosintesi abbiamo eliminato il Glifosate dalla manutenzione delle infrastrutture ferroviarie e stradali. Devo molto all'Amministratore delegato delle Ferrovie Italiane Gianfranco Battisti per la sua sensibilità ai temi dello sviluppo sostenibile; anche nella produzione di energia abbiamo trasformato il settore della geotermia con Geotermia Italia, da fattore di emissioni, vecchio modello ENEL, ad un nuovo modello senza emissioni, il lavoro con Legambiente e Green Italia è stato fondamentale perché solo facendo squadra l'ecologia può battere l'inquinamento. Io a differenza di altri, che fanno futile polemica, apprezzo Greta Thunberg, la ragazzina è un simbolo positivo dello spirito responsabile dell'ecologia, io sono dalla sua parte. Per il cinema ora saremo alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia per valorizzare l'interesse sociale dei film partecipanti con “Sorriso diverso Venezia Award” dove oltre l'integrazione della diversità e la protezione della fragilità, quest'anno con l'ENIT (Ente Nazionale del turismo) premieremo il film con la migliore fotografia dell'Italia nell'intento di promuovere il Turismo italiano nel mondo attraverso la bellezza e l'unicità di alcuni luoghi italiani, che spesso si riescono a vedere solo nei film.
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