Di solito si è sempre molto guardinghi, se non arrabbiati, quando vengono recuperati marchi entrati nel mito, ma allo stesso tempo la curiosità di vederli proseguire serpeggia: Bob Gale, coautore di Ritorno al futuro con Robert Zemeckis, si vede infatti sempre proporre domande su un eventuale Ritorno al futuro 4, più e più volte smentito da loro stessi. Ospite delle Universal Fan Fest Nights venerdì scorso, Gale è tornato sulla questione, escludendo ancora la possibilità e scherzando sul tormentone. Leggi anche Ritorno al Futuro, sequel o reboot? Robert Zemeckis: "La Universal me lo chiede ogni sei mesi!"
Ritorno al futuro 4, Bob Gale: "Forse pensano che se continuano a chiedercelo alla fine cediamo?"
No, Ritorno al futuro 4 non s'ha da fare. Ricordiamo che anni fa furono proprio Robert Zemeckis e Bob Gale a dichiarare che per loro realizzare un quarto capitolo senza Michael J. Fox (per forza di cose, date le sue condizioni di salute), sarebbe stato come "organizzare un barbecue e dimenticarsi la carne". Certo, la versione musical del primo Ritorno al futuro, che ha debuttato nel 2020 con Olly Dobson come Marty e Roger Bart come Doc, ha riscosso un enorme successo, e Gale ne è consapevole: "Lo replicano ancora a Londra, è in tour per gli Stati Uniti, l'abbiamo appena presentato in giapponese a Tokyo e ne vanno matti lì come altrove. Sono onorato e stupito per la longevità di quello che io e Bob inventammo". Forse non a caso Zemeckis aveva aperto alla Universal solo la possibilità di trasporre il musical al cinema, come omaggio, ma non più di quello. Gale dice la sua.
Io non so perché continuino a parlarne! Cioè, pensano che se lo chiedono un numero sufficiente di volte, alla fine lo facciamo sul serio? Praticamente in ogni intervista mi chiedono: "Bob, ci sarà mai un Ritorno al futuro 4?" Mai. "Quando farete il prequel?" Mai. "Potreste fare uno spin-off?" Mai. Sta bene come sta. Non è perfetto, ma come Bob Zemeckis era solito dire: "È abbastanza perfetto." Giusto nel caso in cui una gigantesca corporation americana o deliri corporativi internazionali dovesso dirci: "Se non siete d'accordo, vi ammazziamo i figli" allora beh, non vogliamo che ci ammazzino i figli! Ma anche Steven Spielberg dovrebbe accettare. E così come Steven non ha mai concesso un altro E.T., rispetta in pieno il fatto che noi non vogliamo un altro Ritorno al futuro. Lo capisce benissimo e ci ha sempre coperto le spalle. Grazie, Steven. [...]
La cosa bellissima è vedere la nuova generazione di figli e figlie che viene toccata dalla storia e dice: "Cavolo, i miei genitori sono stati una volta ragazzini!" È per questo che secondo me funziona ancora, perché a un certo punto realizzi questa cosa, e noi ci facemmo un film. Adoro l'idea che ci sia qualcuno che lo scopre per la prima volta.
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