Perché il casting per un giovane Haymitch in Hunger Games: L’alba sulla mietitura ha impiegato così tanto tempo? Una domanda più che logica che i fan hanno posto anche sul web e rivolti persino al regista, che avrebbe ricevuto in anteprima la copia del romanzo di Suzanne Collins, avendo modo quindi di immergersi con netto anticipo nelle nuove avventure di un giovane Haymitch. Perché, allora, il processo di casting è stato così lungo?
Hunger Games: L’alba sulla mietitura, perché il casting ha impiegato così tanto tempo: la spiegazione del regista
Quando Hunger Games tornerà sul grande schermo, lo farà per raccontare un’altra storia prequel concentrandosi sulla Seconda Edizione della Memoria, vinta da Haymitch, un sedicenne del Distretto 12 destinato a diventare più avanti il mentore di Katniss e Peeta. In Hunger Games: L’alba sulla mietitura, il protagonista è un adolescente che spera soltanto di superare un altro giorno di mietitura che capita ogni anno nel giorno del suo compleanno. Il regalo ricevuto, però, va ben oltre la sua immaginazione. Haymitch diventa uno dei quattro tributi di quella spaventosa edizione e per un crudele gioco del destino. Non avrebbe dovuto essere tra i sorteggiati e invece eccolo lì, a lottare per la sua vita. Con una data d’uscita fissata da tempo per novembre 2026, Hunger Games: L’alba sulla mietitura rappresenta il secondo prequel della saga ambientata a Panem. Ad interpretare la versione adulta di Haymitch è stato Woody Harrelson, mentre toccherà a Joseph Zada interpretare la versione più giovane. Una delle domande che i fan si pongono è: perché tanta difficoltà nell’annunciare il prossimo protagonista? In occasione del CinemaCon 2025, al regista Francis Lawrence è stata posta proprio questa domanda, avendo ricevuto il romanzo in anteprima circa un anno fa:
Onestamente, ho letto il manoscritto originariamente circa un anno fa e quando l'ho letto me ne sono innamorato e penso che sia uno dei miei libri preferiti, se non il mio preferito, della serie e quindi penso che tornare a una famiglia che abbiamo costruito e a un mondo che abbiamo creato e ad alcuni personaggi e alcuni membri della troupe e alla mia produttrice Nina e lavorare con Suzanne è tutto fantastico, ma penso che tornare indietro e raccontare quella che penso sia una delle sue migliori storie all'interno del franchise sia davvero emozionante.
Ma perché temporeggiare così tanto? A detta del regista, la mancata pubblicazione del romanzo ha comportato una serie di limitazioni nella realizzazione del film: "Eravamo un po' bloccati perché il libro non era ancora uscito ed eravamo come bloccati con segreti e cose del genere, ma ora che il libro è uscito abbiamo piena libertà, quindi il cast è a buon punto”.
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