venerdì 11 aprile 2025

Ci ha lasciato Stefano Amadio: un giornalista fuori dagli schemi

È scomparso oggi un caro amico del cinema e di molti di noi: Stefano Amadio. Uomo buono, autoironico e di rara intelligenza, è stato un giornalista autorevole e capace di analizzare - con lucidità e con quella schiettezza che è propria di chi scrive per informare e non per compiacere - un film, la performance di un attore, lo stile di un regista, i dati di mercato. Stefano sapeva tutto sul cinema italiano, e non a caso aveva fondato cinemaitaliano.info, importante testata web di riferimento per addetti ai lavori e non.

La passione di Stefano erano le opere prime. Sapeva vederne la freschezza, che preferiva di gran lunga al mestiere. Nemico della retorica, apprezzava l'umorismo ed era attentissimo alla sceneggiatura di un film. Nelle sue recensioni - rigorosamente stringate perché Stefano non amava parlarsi addosso - ogni giudizio era motivato.

Stefano Amadio era una persona empatica e metteva sempre a proprio agio anche l'attore o il regista più burbero o più timido. Stefano scherzava e rideva con Marco Giallini, Giorgio Colangeli, Gianni Di Gregorio e Phaim Bhuiyan, per fare soltanto alcuni nomi. Da ex giornalista tv, aveva il dono della sintesi, un'ottima dizione e i cosiddetti tempi televisivi, oltre alla bella abitudine di indossare spesso una giacca per distinguersi dal popolo delle t-shirt con le frasi dei film. Con lui mi è capitato (mi si perdoni il passaggio alla prima persona) di condurre un'edizione Festival di Ortigia e mi ha sorpreso la sua spontaneità. Non è facile stare su un palco, ma Stefano era perfettamente a suo agio, come quando abbiamo dovuto improvvisare la moderazione di un incontro sul cinema europeo in un torrido pomeriggio di luglio sempre a Ortigia. Anche in occasione di una delle recenti edizioni del Taormina Film Festival, Stefano è stato un presentatore impeccabile.

Stefano amava i giovani, e infatti, nel 2019, insieme a Silvia Saitta, aveva ideato il premio Meno di Trenta, che aveva reso un riconoscimento realmente attento ai talenti in erba ma mai convenzionale, senza troppe regole e interferenze esterne. Nell’arco di quattro gloriose edizioni, Stefano era riuscito a creare una rete fra i giovani artisti, alcuni dei quali ricordano ancora con affetto quei momenti di condivisione.

La cosa che forse appassionava di più Stefano era un progetto legato a Il vento del Nord, una rassegna ideata da Massimo Ciavarro nel 2008 con la consulenza del Professor Giovanni Spagnoletti e il coordinamento di Laura Delli Colli. Il vento del Nord ha portato il cinema a Lampedusa e Stefano si era dedicato con entusiasmo e generosità a un laboratorio di cinema a cui partecipavano studenti di liceo dell’isola, che con il suo aiuto hanno realizzato dei cortometraggi. 

Stefano Amadio mancherà moltissimo al cinema italiano e a tutti noi. Siamo vicini e ci stringiamo alla sua famiglia.



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