La notizia della scomparsa di Pippo Baudo ci fa ripiombare in un mare di ricordi, quando la televisione era a tutti gli effetti un membro della famiglia a cui si voleva bene ed entrava con gentilezza nelle case degli italiani, grazie a figure autorevoli, garbate e acculturate come lui. La sua carrierà di presentatore iniziò nei primi anni 60, decollando nel 1966 con la trasmissione musicale della Rai intitolata Settevoci. Alla fine di quel decennio, i Fantastici 4 della TV italiana, che sarebbero andati avanti ancora per molti anni, erano loro: Mike Bongiorno, Corrado Mantoni, Enzo Tortora e Pippo Baudo.
Sono tantissimi i programmi che ha condotto, tra cui il Festival di Sanremo per tredici volte, e nel corso dei decenni ha saputo accompagnare gli spettatori attraverso le trasformazioni della società che si rispecchiavano nel piccolo schermo, generazione dopo generazione. L'ex presentatore si è spento il 16 agosto 2025 al Campus Bio-Medico di Roma all'età di 89 anni.
Ogni testata giornalistica sta rendendo omaggio a Pippo Baudo, celebrandone l'immensa statura, colonna portante della TV italiana. Noi vogliamo ricordare quelle volte che ha detto sì al grande schermo, con piccole ma significative apparizioni cinematografiche in cui, nella maggior parte dei casi, interpretava se stesso.
Pippo Baudo al cinema: i film in cui è apparso il presentatore
A metà degli anni 60, Pippo Baudo inizia dunque a diventare molto popolare grazie al successo del programma Settevoci, un talent show musicale che lo traghetta naturalmente verso alcuni film dell'epoca, i cosiddetti musicarelli. Il conduttore interpreta se stesso, in un contesto identico a quello della trasmissione, nei film con protagonista Little Tony, Zum Zum Zum - La canzone che mi passa per la testa (1968) di Bruno Corbucci e Zum Zum Zum nº 2 (1969) sempre di Corbucci. Nei successivi recita a tutti gli effetti in un ruolo per due volte in carriera, quello del Duca Pippo in Il suo nome è Donna Rosa (1969) di Ettore Maria Fizzarotti con Al Bano e Romina Power protagonisti, e quello del Colonnello Bertoluzzi in W le donne (1970) di Aldo Grimaldi, ancora con Little Tony nel ruolo principale.
Nella commedia demenziale L'esercito più pazzo del mondo (1981) di Marino Girolami ha un cameo nei panni di se stesso, così come accade anche due anni più tardi nella commedia surreale FF.SS. - Cioè: ...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene? (1983) di Renzo Arbore. Baudo è poi invitato a partecipare ad una scena più ampia intervistando Alberto Sordi, alias Roberto Razzi, in Sono un fenomeno paranormale (1985) di Sergio Corbucci (1985). Altri due camei arrivano con i film Anni 90 - Parte II (1993) di Enrico Oldoini e Tutti al mare (2010) di Matteo Cerami. Per completezza, i seguenti titoli sono documentari nei quali l'ex conduttore è intervenuto come una delle persone intervistate: Come inguaiammo il cinema italiano - La vera storia di Franco e Ciccio (2004), L'ultimo gattopardo - Ritratto di Goffredo Lombardo (2010), Alberto il grande (2013), Liberi tutti (2015) e Il mio amico Massimo (2022). Infine, nonostante non si tratti di un film, non si può non citare la partecipazione al memorabile sceneggiato comico del trio Marchesini-Lopez-Soleghi su I Promessi Sposi, in cui Baudo ricopre brevemente il ruolo del padre di Lucia, detto Pennellone.
Qui sotto la scena tratta da Sono un fenomeno paranormale.
from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/Vp7SC2Y
via DiCinema - Qui si parla Di Cinema sul web
Nessun commento:
Posta un commento