martedì 31 ottobre 2023
Jason Statham protagonista di un film scritto da Sylvester Stallone
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Dogman, 120 cani e la sofferenza di un uomo: video intervista con Luc Besson
Un set con 120 cani non può che essere complicato, ma senz'altro pieno di dinamismo e allegria, nonostante la drammaticità della vita del protagonista di Dogman, il ritorno alla regia di Luc Besson, in sala per Lucky Red, dove si sta facendo valere con un incasso che ha superato 1,1 milioni di euro. Anche per questo il regista ha fatto un giro d'Italia in pochi giorni per salutare il pubblico presente in sala per vedere il suo film.
Dogman è la storia di un uomo maltrattato dai genitori e dalla vita, l'ottimo Caleb Landry Jones, che trova sollievo nei suoi cani e nelle performance con cui intrattiene il pubblico di un piccolo locale. Del resto, lo dice una didascalia con cui si apre il film, "Ovunque ci sia un infelice, Dio invia un cane". Parole del poeta e scrittore Lamartine.
Con l'occasione del suo passaggio a Roma abbiamo incontrato Luc Besson, in questa video intervista.
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Now You See Me 3 - Jesse Eisenberg, Woody Harrelson e Morgan Freeman torneranno nel threequel
Now You See Me 3 ha ottenuto il via libera. Nei giorni scorsi, Lionsgate ha confermato lo sviluppo del terzo capitolo della saga sul gruppo di illusionisti sempre alla ricerca del colpo del secolo. Nel cast, torneranno i due storici protagonisti, Woody Harrelson e Jesse Eisenberg, affiancati da un altro volto noto del franchise, Morgan Freeman.
Now You See Me 3 - I primi dettagli del threequel
Il terzo capitolo del prolifico franchise verrà presentato all'American Film Market - che si terrà dal 31 ottobre al 05 novembre - mentre non è al momento chiaro quando potranno cominciare le riprese, a causa dello sciopero SAG-AFTRA attualmente in corso. Lionsgate, però, vorrebbe dare inizio ai lavori entro i primi mesi del 2024. La regia è stata affidata a Ruben Fleischer - già regista di Gangster Squad, Venom ed Uncharted - che si riunirà alla coppia Woody Harrelson \ Jesse Eisenberg, diretta nel cult Benvenuti a Zombieland e nel sequel, Zombieland - Doppio Colpo. La sceneggiatura è invece a cura di Michael Lesslie, di recente autore di Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente, atteso nelle sale italiane dal 15 novembre. A commentare per primo la notizia del threequel è stato proprio Ruben Fleischer, che non vede l'ora di tornare a collaborare con Harrelson ed Eisenberg:
Ci sono tre cose al mondo che amo davvero... Jesse Eisenberg, Woody Harrelson e la magia. Avere la possibilità di collaborare di nuovo con questi due attori così talentuosi e con il resto del team è un sogno che diventa realtà.
Now You See Me, arrivato nelle sale nel 2013, racconta di un un gruppo di maghi ed illusionisti che portano a termine delle stupefacenti rapine durante i propri spettacoli. Nello straordinario cast, oltre a Woody Harrelson, Jesse Eisenberg e Morgan Freeman, troviamo anche Isla Fisher, Mark Ruffalo, Mélanie Laurent, Michael Caine e Dave Franco. Nel sequel, Lizzy Caplan prende poi il posto di Isla Fisher, mentre il cast si arricchisce con la presenza di Daniel Raddcliffe, indimenticato protagonista della saga Harry Potter. Diretto da Louis Letterier - divenuto poi famoso come regista di Fast X -, Now You See Me ha incassato circa 351 milioni di dollari in tutto il mondo, mentre il sequel si è fermato a quota 334 milioni. Eisenberg, apparso di recente nella serie Fleishman a pezzi, è atteso nel thriller Manodrome con Adrien Brody, mentre Woody Harrelson ha preso parte, nel 2023, allo sport movie Campioni. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti, nella speranza che Now You See Me 3 riesca a raggiungere le sale al più presto.
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A trent'anni dalla scomparsa rendiamo omaggio a Federico Fellini con i suoi grandi film in streaming
A trent’anni esatti dalla scomparsa, Federico Fellini ha lasciato un vuoto ancora incolmato nella nostra cinematografia. E molto probabilmente mai lo sarà, perché se non stiamo parlando del piû grande cineasta che abbiamo mai avuto - e lasciamo aperto il dibattito soltanto perché è l'approccio piú salutare…- di certo è stato quello capace di esprimere con maggiore pienezza una poetica personale e insieme capace di parlare al grande pubblico in maniera compiuta. Tra le molte nomination all’Oscar ricevute dal cineasta riminese ve ne sono addirittura quattro come miglior regista. Mancano purtroppo all’appello delle piattaforme italiane capolavori come La strada (1954), Satyricon (1970) o Il Casanova (1976), con uno straordinario Donald Sutherland. I cinque film in streaming disponibili per rendergli omaggio restituiscono comunque la versatilità di una visione unica, insieme poderosa e poetica. Buona lettura.
Cinque film in streaming diretti da Federico Fellini
- Lo sceicco bianco
- La dolce vita
- 8 ½
- Giulietta degli spiriti
- Amarcord
Lo sceicco bianco (1952)
Già l'esordio dietro la macchina da presa lascia intravedere quello che sarà il grande cinema di Federico Fellini. Un Alberto Sordi sctenato - con cui il regista girerà anche un altro grande film quale I vitelloni - conduce Lo sceicco bianco dentro il terreno poetico della commedia dolceamara, creando un film che possiede enormi spunti di riflessione e supera già la stagione del Neorealismo degli anni ‘40. Titolo fondamentale per la nostra cinematografia. Fellini si esprimerà pienamente nei lungometraggi a venire, ma questo esordio ne conferma tutte le potenzialità future. Disponibile su Infinity +, Amazon Prime Video.
La dolce vita (1959)
Palma d’Oro a Cannes, nomination all’Oscar per la regia e la sceneggiatura per il primo capolavoro indimenticabile di Fellini, quello in cui racconta con dolente e soave profondità le vicissitudini di una Roma lassista, elegante, patetica e indimenticabile. Marcello Mastroianni e uan Anita Ekberg da leggenda fanno de La dolce vita un film di rottura, un qualcosa che determina un prima e un dopo. Momenti di cinema decadenti e irripetibili come la sequenza del bagno nella fontana. Che grande film è questo, che espressione di cinema emozionante! Disponibile su Infinity +, Amazon Prime Video.
8 ½ (1963)
Il capolavoro indiscusso e indiscutibile di Fellini, uno sguardo alla propria professione, alla propria arte e le sue zone oscure che va oltre il cinema stesso epr diventare costume, studio dell’anima umana, rapporto tra vita e finzione mostrato senza filtri. 8 ½ vede ancora Marcello Mastroianni grande mattatore, affiancato da Sandra Milo e Claudia Cardinale magnifiche ed eteree. Altra nomination all’Oscar per regia e sceneggiatura, arriva la statuetta per il miglior film straniero, una delle quattro vinte da Fellini. Forse il film italiano più importante e riuscito della nostra intera storia. Un classico senza tempo e senza barriere geografiche, appartiene al XX Secolo in toto. Disponibile su Infinity +, Amazon Prime Video.
Giulietta degli spiriti (1965)
L’omaggio più esplicito e sentito alla sua “Musa” e moglie Giulietta Masina arriva grazie a un film che esprime al massimo le contraddizioni psicologiche ed estetiche degli anni ‘60. Giulietta degli spiriti infatti si dipana come un viaggio quasi psichedelico dentro un tripudio di colori e scenografie meravigliosi, condotto da un’attrice unica e preziosa. Non coeso come altri, ma comunque interamente da incorniciare. Disponibile su Infinity +, Amazon Prime Video.
Amarcord (1973)
Il capolavoro maggiormente malinconico di Federico Fellini ci riporta alla sua amata riviera romagnola, fatta di bambini pestiferi e turbamenti sessuali, di piazze nebbiose e paesani dal cuore grande e ferito. La bellezza di Amarcord sta nell’essere cartolina vivissima e veritiera di un tempo passato ma ancora palpabile, fatto di fascinazioni ed echi poetici. Un film di fantasmi e fate incantatrici, che regala al cineasta la quarta nomination all’oscar per la regia e la quarta statuetta per il film straniero. Una delle vette di una filmografia altissima, ispirata, fragorosa. Grazie di tutto Federico. Disponibile su NOW.
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lunedì 30 ottobre 2023
C'è ancora domani primo al boxoffice italiano del weekend, successo per Paola Cortellesi alla regia
Ottime notizie per C'è ancora domani, apprezzatissimo esordio di Paola Cortellesi alla regia, da lei anche interpretato con Valerio Mastandrea, Emanuela Fanelli e Giorgio Colangeli: in cima al boxoffice italiano del weekend, la storia di una donna nel secondo dopoguerra conquista il pubblico con 1.656.700 euro all'uscita, con 3.350 euro di media per sala, su 491 copie in circolazione (fonte Cinetel). Il film, premio del pubblico e premio speciale della giuria alla Festa del Cinema appena conclusa, è quindi partito molto bene.
L'horror Saw X, inserito nella cronologia della saga tra il primo e il secondo atto, vede di nuovo in azione il Jigsaw di Tobin Bell: non è mancato al botteghino un certo calore per l'inquietante rimpatriata, con un secondo posto e una partenza da 1.130.200 in cinque giorni (1.306.200 contando le anteprime). Il lungometraggio di Kevin Greutert, costato appena 13 milioni di dollari (fonte Variety), ne ha già registrati 83.240.000 nel mondo (fonte Boxofficemojo). Un successo che si ripete.
Slitta dalla seconda alla terza posizione il ritorno di Martin Scorsese con Killers of the Flower Moon, dove recluta ancora una volta i sodali Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, per raccontare le stragi dei nativi della contea Osage, in nome dell'oro nero: questa settimana registra 1.040.500 euro, che confluiscono nei 3.267.100. Nel mondo si parla di un incasso da 84.680.000 dollari, poco rispetto al budget di 200 milioni (fonte Indiewire), ma è pur sempre un film Apple: è un investimento a lungo termine.
Casca dal primo al quarto posto il quinto appuntamento cinematografico con gli YouTuber Luì e Sofì, protagonisti di Me Contro Te: Il film - Vacanze in Transilvania: bambini e bambine affrontano con loro il Conte Dracula in persona! L'incasso totale è al momento di 3.194.800 euro (860.400 nel weekend).
Debutto direttamente in quinta posizione per il giallo psicologico Anatomia di una caduta, con 219.000 euro, dove il marito di una scrittrice muore misteriosamente nella neve, e qualcosa non torna... Dirige Justine Triet, interpreta Sandra Hüller. Il film, Palma d'Oro all'ultimo Festival di Cannes, è passato in anteprima anche dalla recente Festa del Cinema di Roma.
Il box office completo del weekend
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Sicario 3 - Confermato il ritorno di Emily Blunt, Josh Brolin e Benicio Del Toro
Sicario 3 - come confermato da alcuni membri del team produttivo - è ufficialmente in fase di sviluppo. A circa otto anni dal rilascio del secondo capitolo - Soldado (Sicario: Day of the Soldado) è stato distribuito nel 2015 per la regia di Stefano Sollima - la saga cominciata con il cult di Denis Villeneuve tornerà quindi sul grande schermo. Dopo la conferma del coinvolgimento di Benicio Del Toro, altri due produttori, Molly Smith e Trent Luckinbill, hanno annunciato il ritorno di Josh Brolin ed Emily Blunt, non presente invece in Soldado.
Sicario - Emily Blunt, Benicio Del Toro e Josh Brolin sono pronti a tornare nel threequel
Molly Smith e Trent Luckinbill hanno quindi rivelato, ai microfoni di Collider, che i tre protagonisti principali di Sicario torneranno nel terzo capitolo. Attualmente Benicio Del Toro è quello maggiormente coinvolto, dal momento che ha collaborato con i due produttori per lo sviluppo di Reptille - thriller Netflix in cui appaiono anche Alicia Silverstone e Justin Timberlake - ma anche Josh Brolin ed Emily Blunt sono stati informati dell'arrivo di un terzo capitolo e non vedono l'ora di poter tornare per dare una conclusione a questa intensa saga:
La nostra idea è quella di riunire Benicio [Del Toro], Emily [Blunt] e Josh [Brolin]. Benicio, dato che ha lavorato con noi di recente, è probabilmente il più coinvolto, al momento. Ma stiamo tenendo tutti informati, sono rimasti vicini al progetto. Lo sciopero ci ha rallentato un po' su quest'ultima bozza, ma penso che siamo tutti molto emozionati. Sono tutti d'accordo (...)
La bozza di sceneggiatura, dopo la pausa forzata dovuta allo sciopero del WGA, sarebbe dunque finalmente pronta. La produttrice esecutiva Erica Lee aveva del resto già rivelato che l'idea alla base del terzo capitolo è assolutamente coinvolgente e che getterà le basi per un finale assolutamente all'altezza delle aspettative dei fan. Il problema, quindi, sarà quello di riuscire a far coincidere gli impegni dei tre protagonisti dopo lo sciopero del sindacato attori, attualmente ancora in corso - Josh Brolin è infatti impegnato con la serie Apple TV+ Outer Range, mentre Emily Blunt potrebbe essere una delle protagoniste della prossima Award Season, per il suo ruolo in Oppenheimer. Per quanto riguarda la regia, non è inoltre attualmente chiaro se Stefano Sollima sarebbe disposto a tornare per il threequel. Denis Villenuve è infatti attualmente impegnato con la saga Dune, di cui dovrebbe realizzare un terzo capitolo. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti.
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I migllori film in streaming sulle invasioni aliene
Il 30 ottobre 1938 Orson Welles trasmise in radio una registrazione de La guerra dei Mondi di H.G. Wells che diventó un vero e proprio fenomeno mediatico, scatennado il panico presso la popolazione americana. In onore di questo evento storico per l’entertainment a stelle e strisce vi proponiamo cinque film in streaming che hanno come tema l’invasione aliena, declinata secondo diverse forme, toni, sottotesti e produzioni spettacolari. Buona lettura.
I migliori film in streaming sulle invasioni aliene
L'invasione degli ultracorpi
Terrore dallo spazio profondo
La cosa
La guerra dei mondi
Annientamento
L'invasione degli ultracorpi (1956)
Il primo adattamento del famoso romanzo di Jack Finney impone definitivamente Don Siegel come uno dei grandi autori di genere contemporanei. Il suo L'invasione degli ultracorpi si rivela uno straordinario concentrato di tensione narrativa e di racconto metaforico di un’America assediata psicologicamente dal terrore rosso. Magnifico momento di fantascienza, davvero uno dei film maggiormente riusciti di quel decennio così contradditorio e ambiguo. Bellissimo. Disponibile su Amazon Prime Video.
Terrore dallo spazio profondo (1978)
Puó un remake essere migliore dell’originale. Il film di Philip kaufman lo conferma assolutamente. Il suo Terrore dallo spazio profondo diventa immediatamente uno degli sci-fi piú terrificanti e angosciosi mai realizzati. Donald Sutherland superlativo guida un gruppo di attori magnifici che contiene anche Leonard Nimoy, Jeff Goldblum e Veronica Cartwright. Capolavoro di suspense con effetti speciali minimi ma orribili, nel senso migliore del termine. Uno schiaffo all’America consumista e omologatrice. Davvero incredibile nella sua potenza espressiva ed emotiva. Disponibile su Amazon Prime Video.
La cosa (1982)
John Carpenter come sempre lavora con il senso di oppressione e paranoia come nessun altro. ma stavolta ci aggiunge anche effetti speciali all’avanguardia che si fanno magnifici per quanto raccapriccianti. Kurt Russell conduce La cosa dentro un labirinto di terrore mai sperimentato in precedenza, con momenti di cinema di genere davvero spropositati nella loro efficacia. Scene da incubi, atmosfere soffocanti, il meglio di un cineasta senza uguali. Da inchino. Ancora oggi distrugge la concorrenza in merito. Disponibile su Rakuten TV, Amazon Prime Video.
La guerra dei mondi (2005)
Se David Koepp avesse consegnato a Steven Spielberg una sceneggiatura intera, staremmo a scrivere di un capolavoro assoluto, mentre invece La guerra dei mondi è “semplicemente” un film con una prima parte straordinaria e una seconda soltanto accettabile. Tom Cruise come padre distratto funziona davvero bene, gli effetti speciali e la messa in scena a tratti si fanno addirittura clamorosi. Steven Spielberg non perde un colpo e sciorina una visione straordinaria. Peccano che narrativamente il film si blocchi, ma lo spettacolo è assicurato. E il successo di pubblico anche…Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes.
Annientamento (2018)
Il film di fantascienza piû ammaliante e conturbante degli ultimi dieci anni. Alex Garland dirige una Natalie Portman perfetta nell’impersonare la finitezza dell’essere umano di fronte alla poesia terrificante del potere sconosciuto. Annientamento si muove con una soave fluidità che conduce lo spettatore dentro un labirinto visivo e sensoriale splendido quanto terrificante. Jennifer Jason Leigh e Tessa Thompson a supporto sono ottime, come al comparsa di Oscar Isaac. Film portentoso, davvero una perla di fantascienza concettuale e angosciante. Ottimo. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Netflix, Amazon Prime Video.
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domenica 29 ottobre 2023
Twilight, per il ruolo di Edward Cullen era stato preso in considerazione un altro attore: ecco di chi si tratta!
Twilight senza Robert Pattinson nel ruolo di Edward Cullen? Per un brevissimo istante, provate a immaginare questa eventualità: impossibile, giusto? L'attore inglese ha raggiunto la fama mondiale grazie alla parte del centenario vampiro vegetariano innamorato di Bella Swan, protagonista della saga young adult Twilight. Ma, non era l'unico in lista per interpretare Edward, come svelato da Variety.
Twilight, un ex star della serie di Nickelodeon avrebbe potuto avere il ruolo di Edward Cullen
Uno degli attori presi in considerazione per interpretare Edward Cullen in Twilight è stato Josh Peck, protagonista della serie Nickelodeon Drake & Josh con Drake Bell. All'epoca del debutto al cinema dell'adattamento del primo film della saga di Stephanie Meyer, Peck aveva già recitato in ER e diverse altre serie. A Variety, nell'ultimo episodio del suo podcast Good Guys, che vedeva come guest star Taylor Lautner, l'inteprete del licantropo Jacob, rivale di Edward per il cuore di Bella, Peck ha svelato di essere stato preso in considerazione per interpretare il vampiro.
Dopo aver sostenuto l'audizione per il ruolo di Edward, Peck seppe che la lista di possibili attori era ridotta a lui e ad altri 3 colleghi, tra cui appunto Robert Pattinson. Una prospettiva che l'attore di Drake & Josh trovava esilarante e impossibile:
"Ricordo che doveva essere il 2006? 2007? Loro mi dicono 'c'è l'audizione per questo film, Twilight, è basato su un libro e sarà un successo'. Così ho mandato il video di prova, per Edward. Un mese dopo, sono con il mio managere e lui mi dice: 'Devono scegliere tra te e altri 3 ragazzi, sei vicino!". Io sono tipo 'davvero? Non ho ancora avuto la mia addominoplastica. Non esiste proprio'. Lui doveva stare senza maglietta, non accadrà. Allerta Spoiler - non l'ho ottenuta. Ma, ricordo di aver visto Robert pattinson interpretare Edward e ho pensato: 'Ma in che c**** di mondo vivevano, ok, ecco cosa pensiamo: Chris Hemsworth o Stanley Tucci? Ma che c***? Impossibile. Impossibile, però abbiamo quasi lavorato insieme"
Sicuramente il ruolo di Edward Cullen avrebbe dato una svolta totalmente diversa alla carriera di Josh Peck: dopo la fine della serie comedy Drake & Josh, infatti, l'attore ha ottenuto piccoli ruoli secondari, come nel film horror ATM o nel remake del 2012 di Red Dawn. Il ritorno a ruoli da protagonista è invece arrivato nel 2015, con la sitcom Grandfathered, insieme a John Stamos, per poi recitare in diversi progetti targati Hulu e Disney+ come il reboot How I Met Your Father e, più recentemente, Peck ha ottenuto un ruolo nel cast di Oppenheimer, l'ultimo successo di Christopher Nolan.
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Hocus Pocus, una delle scene più iconiche del film è frutto di improvvisazione
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La Sirenetta - Sofia Coppola rivela perché non ha diretto il live action Universal: "Non ero nel mio elemento"
Sofia Coppola, durante un'intervista per Rolling Stones, è tornata a parlare di alcuni progetti che non ha più realizzato, fra cui una versione live action de La Sirenetta che avrebbe dovuto rispecchiare maggiormente la fiaba originale, molto più dark dell'adattamento Disney. A distanza di nove anni, scopriamo dunque i motivi dell'abbandono da parte della regista.
La Sirenetta - Sofia Coppola rivela i motivi dietro l'abbandono del progetto
Circa dieci anni fa, Universal e Working Title avevano messo in cantiere una versione dark de La Sirenetta, che avrebbe rispecchiato quasi in maniera integrale la fiaba di Hans Christian Andersen, compreso il finale piuttosto infelice. Il progetto è stato poi accantonato a causa di problemi di budget, ma Sofia Coppola ha confessato di aver deciso già molto prima della cancellazione che non avrebbe diretto quell'adattamento:
C'è stato un punto di rottura. Ero in una sala riunioni e un addetto allo sviluppo del progetto ha chiesto: "Cosa attirerà un uomo di 35 anni a far parte del pubblico?" Non sapevo davvero cosa rispondere. Non ero semplicemente nel mio elemento. Mi sono sentita ingenua, e mi sono immedesimata nella protagonista della fiaba, come se stessi cercando di fare qualcosa fuori dal mio elemento, è ed è stato un parallelo divertente, almeno per me.Leggi anche Twilight: Breaking Dawn, Sofia Coppola ha quasi diretto il film
Oltre alle divergenze di visione, l'allontanamento di Sofia Coppola è stato causato dalla sua richiesta di girare alcune sequenze sott'acqua - come poi accaduto per Avatar: La via dell'acqua di James Cameron. Un approccio ritenuto molto costoso e poco pratico, che ha portato Working Title a provare far ripartire il progetto con il coinvolgimento di un altro regista, Joe Wright, già dietro la macchina da presa di Pan - Viaggio sull'isola che non c'è. Di questa seconda versione avrebbe dovuto essere protagonista Elle Fanning, la quale ha confidato in passato di aver superato le audizioni anche grazie alle sue doti canore. La giovane star ha poi legato il suo nome a quello della principessa Aurora in Maleficient e sequel, mentre il remake live action Disney de La Sirenetta ha visto la luce quest'anno, con Halle Bailey nei panni di Ariel. Sofia Coppola, dal canto suo, è tornata a progetti più intimisti e dal respiro più contenuto dirigendo, fra gli altri, il remake de La notte brava del soldato Jonathan - dal titolo L'inganno - ed On the Rocks, in cui si è riunita con Bill Murray. Dal 03 novembre sarà poi nelle sale americane il biopic Priscilla, in cui la vita di Elvis Presley è raccontata dal punto di vista di sua moglie. Il film, però, non ha attualmente una data d'uscita italiana. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti.
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sabato 28 ottobre 2023
Dune 2, Austin Butler rivela perché era nervoso all'idea di interpretare Feyd-Rautha Harkonnen
Quando Dune tornerà al cinema con il secondo, atteso capitolo mostrerà al pubblico anche un nuovo personaggio interpretato da Austin Butler. Dopo il successo raggiunto con il biopic dedicato ad Elvis, l’attore interpreterà un personaggio oscuro: il suo nome è Feyd-Rautha Harkonnen e darà del filo da torcere a Paul Atreides interpretato da Timothée Chalamet. A causa dello sciopero degli attori ancora in corso in quel di Hollywood, Dune 2 ha rinviato la sua data d’uscita al cinema in principio prevista per novembre 2023 e poi slittata verso la primavera 2024. Nel frattempo, per combattere l’attesa, Austin Butler ha ammesso di aver affrontato con un certo nervosismo il suo nuovo ruolo cinematografico.
Austin Butler ammette di essere stato terrorizzato dal ruolo in Dune 2
Timothée Chalamet ha raccontato che Austin Butler è stata una grande fonte d’ispirazione sul set di Dune 2, perché l’ha spronato a lavorare meglio. Dal suo canto, però, Austin Bulter non ha potuto fare a meno di confessare il suo stato d’animo e ammettere il nervosismo scaturito dal ruolo nel film di fantascienza. Intervistato da Interview Magazine, l’attore candidato agli Oscar per la performance da protagonista in Elvis ha raccontato che in genere avverte grande nervosismo quando si approccia ad un nuovo personaggio e, nel caso specifico di Dune, era davvero spaventato per via della grande sfida che rappresentava Feyd-Rautha Harkonnen.
Sono sempre nervoso. Sento sempre una pressione incredibile. L’ho avvertita anche a 12 anni. Anche se il materiale non lo richiede, sento che devo fare il meglio che posso. E poi ho sempre paura che mi sfugga qualcosa. Con Dune è stato interessante perché ho incontrato Denis Villeneuve e siamo andati molto d’accordo. Abbiamo iniziato a parlare del personaggio e a quel punto non avevamo nemmeno una sceneggiatura, quando poi abbiamo iniziato a parlare di Feyd la mia immaginazione ha iniziato a correre e ho avvertito il terrore della sfida. Questo è ciò che mi guida ora: cosa mi spaventa davvero?
Anche lavorare al biopic su Elvis è stata una grande avventura per Austin Butler, che in precedenza aveva già avuto modo di dimostrare il suo talento, ma non interpretando una leggenda musicale. In merito ad Elvis, ha aggiunto:
Elvis è stato terrificante. C’era così tanta pressione e mi chiedevo costantemente se fossi all’altezza. Posso farcela? In questo modo mi concentro e lavoro duro. La cosa meravigliosa dell’accoglienza di quel film è stato rendersi conto che, anche se avevo quel terrore e mettevo in dubbio le mie capacità, se mi fossi impegnato mi sarei preparato per, si spera, influenzare altre persone. Significa che ora sono in grado di vedere quel terrore come una cosa separata e non lasciare che mi influenzi. Riesco a percepirlo, ma non mi lascio paralizzare, diventa come carburante che mi fa svegliare alle quattro del mattino con il cuore che mi batte forte e pensi: ‘Ok, mettiamoci al lavoro. Iniziamo a lavorare sulla voce, sul corpo, sul testo’.
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Black Phone - Il sequel si farà! Universal annuncia la data d'uscita
Il sequel di Black Phone - horror campione d'incassi tratto da un racconto di Joe Hill - si farà. In un periodo di forte incertezza dell'industria cinematografica hollywoodiana - minata dall'interno dagli scioperi del WGA e del SAG-AFTRA, attualmente ancora in corso - Universal ha infatti confermato ufficialmente lo sviluppo di Black Phone 2, fissando anche con largo anticipo la data d'uscita al 27 giugno 2025.
Black Phone - Il sequel si farà, ma nessun dettaglio è stato ancora rivelato
Black Phone ha debuttato nelle sale di tutto il mondo nell'estate del 2022, incassando circa 160 milioni di dollari - di cui 90 solo nel mercato statunitense. Prevedibile, quindi, l'arrivo di un sequel, nonostante il finale del primo capitolo non lasci intendere in che direzione potrebbe svilupparsi la storia. Universal, dal canto suo, non ha rivelato nessun dettaglio della trama e non ha ancora individuato chi si occuperà della sceneggiatura. Incerto, inoltre, il ritorno di Scott Derrickson alla regia. Il filmmaker aveva infatti, in una recente intervista, affrontato la questione di un probabile sequel dell'horror, rivelando le sue condizioni per la realizzazione, che includono il ritorno di Ethan Hawke:
È possibile. Non è ancora una cosa definita ma se lo diventasse sarei il primo a saperlo. Posso però dirti questo: non farei mai un sequel di Black Phone senza Ethan Hawke. Non credo avrebbe senso farlo.
Senza fare spoiler, il modo in cui si conclude l'arco narrativo del personaggio di Hawke, il sadico serial killer The Grabber, rende però abbastanza improbabile un suo ritorno e, di conseguenza, quello di Derrickson. Il giovane interprete del protagonista, Mason Thames, è stato inoltre scritturato per il remake live action di Dragon Trainer e potrebbe quindi non riuscire a partecipare alle riprese. Tratto da un racconto di Joe Hill - figlio di Stephen King - Black Phone è infatti ambientato in un tranquillo sobborgo di Denver, minacciato dalla presenza di The Grabber, assassino che rapisce ed uccide i ragazzi del quartiere. Il killer decide di prendere di mira Finney, giovane ragazzino timido ma perspicace, figlio di un padre alcolizzato ed amico solamente di sua sorella, Gwen, la quale ha visioni e sogni premonitori proprio su The Grabber. Ritrovatosi in un seminterrato insonorizzato, Finney si renderà conto che il telefono nero appeso alla parete può metterlo in contatto con le precedenti vittime di Grabber, disposte a tutto pur di salvare Finney dal suo tragico destino. Una trama piuttosto autoconclusiva, dunque, che aumenta ancora di più la curiosità sul sequel appena annunciato. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti.
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Disney - Elio posticipato al 2025, Magazine Dreams con Jonathan Majors rimosso dal listino
Terremoto in casa Disney. Lo Studios prova a correre ai ripari, cercando di ridefinire il proprio listino alla luce di ritardi causati dallo sciopero SAG-AFTRA - che hanno messo in moto un'irrefrenabile reazione a catena - e dei problemi legali di Jonathan Majors, protagonista non solo del MCU - nei panni del villain Kang il conquistatore e delle sue varianti - ma anche di un film distribuito da Searchlight Pictures, Magazine Dreams.
I principali cambiamenti nel listino Disney
Sono due i titoli di maggior spicco ad essere slittati al 2025. Il primo, come riportato in questo articolo - è il remake live action Disney di Biancaneve - posticipato al 21 marzo 2025 - il secondo è invece la nuova fatica animata targata Disney\Pixar, Elio, la cui data d'uscita è passata dal 01 marzo 2024 al 13 giugno 2025. La pellicola racconterà di un'epica avventura ambientata nello Spazio, di cui sarà protagonista un ragazzino scambiato per il leader della Terra - equivoco che darà vita ad una storia divertente e commovente. Elio è infatti introverso e timido, ma possiede una fervida immaginazione. Deciso a non lasciarsi quindi sfuggire l'occasione di esplorare nuove galassie e conoscere diverse specie aliene, deciderà di stare al gioco, cercando di sopravvivere ad una lunga serie di sfide e scoprendo, in fondo, chi è destinato ad essere.
Oltre a Biancaneve ed Elio, Disney ha poi deciso di posticipare anche un terzo progetto - attualmente però non ancora individuato - dal 14 febbraio 2024 al 05 aprile 2024, in modo da non perdere uno slot per la distribuzione. Come accennato, non è stato però solo lo sciopero SAG-AFTRA a causare alcuni cambiamenti nel listino. Lo Studios, infatti, ha preso la prima decisione formale in merito alle accuse di violenza domestica rivolte a Jonathan Majors - arrestato lo scorso marzo per un'aggressione ai danni della sua ex fidanzata -, rimuovendo dal proprio calendario Magazine Dreams, inizialmente previsto in sala per l'8 dicembre, data troppo a ridosso dell'inizio del processo contro l'attore - la prima udienza è fissata al 29 novembre. Accolto positivamente al Sundance Film Festival, il lungometraggio racconta la storia dell'aspirante bodybuilder Killian Maddox, deciso a diventare una star in quell'ambiente, anche a costo di compromettere la sua salute in modo permanente. Al momento Disney non ha comunicato nessun nuovo piano per la distribuzione del drama e non ha ancora affrontato la questione del coinvolgimento di Majors nel MCU, dove veste i panni della principale minaccia delle Fasi 5 e 6. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti.
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venerdì 27 ottobre 2023
Biancaneve - Prima foto e nuova data d'uscita del remake live action Disney
Lo sciopero SAG-AFTRA continua a causare ritardi e slittamenti in casa Disney. Dopo la quasi totale ridefinizione del listino Marvel, Star Wars e del franchise Avatar - causata, in realtà, dal precedente sciopero del sindacato sceneggiatori - un altro titolo particolarmente atteso viene posticipato di quasi un anno, il remake live action di Biancaneve. Precedentemente atteso per il 22 marzo 2024 il lungometraggio debutterà infatti nelle sale il 21 marzo 2025. Nell'annunciare la nuova data d'uscita, Disney ha condiviso anche la prima immagine del live action, che ritrae la principessa circondata dai sette nani.
Biancaneve - I primi dettagli del remake live action Disney
Nei mesi scorsi, aveva fatto il giro del web una foto che ritraeva sette creature magiche - diverse per etnia, sesso ed altezza -, che avrebbero dovuto sostituire gli iconici sette nani. Disney, però, pare aver smentito definitivamente questo rumor, rilasciando la prima foto ufficiale del remake - che trovate come foto di copertina di questo articolo. Al centro dello scatto, campeggia poi Rachel Zegler, nei panni di Biancaneve.
Leggi anche Biancaneve, Gal Gadot anticipa come sarà la sua "deliziosa" Regina CattivaIl remake live action, come confermato anche dalla stessa Zegler, non racconterà una storia fedele al classico d'animazione ma una versione diversa e più contemporanea, incentrata non sulla storia d'amore con il principe ma sul percorso di crescita di Biancaneve, che proverà a diventare la leader che avrebbe voluto suo padre. Non a caso, il personaggio del principe non sarà presente nel live action, ma sarà sostituito da un nuovo protagonista, il misterioso Jonathan, interpretato da Andrew Burnap, al suo primo ruolo in una grande produzione. Un cambiamento che, insieme alla scelta di Zegler come interprete di Biancaneve, ha già scatenato non poche polemiche sul web, riportando alla ribalta l'annosa questione delle necessità dei remake live action di classici Disney. A vestire i panni della Regina cattiva sarà poi Gal Gadot - Wonder Woman nell'ex DCEU - mentre Ansu Kabia presterà corpo e voce al Cacciatore. Rachel Zegler, nonostante le critiche, sembra essere la scelta perfetta per interpretare una principessa Disney, dal momento che ha già dato prova delle sue straordinarie doti canore in West Side Story di Steven Spielberg e in Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente, atteso nelle sale italiane per il 15 novembre. Alla regia del live action troviamo poi Marc Webb, già regista del cult (500) giorni insieme e dei due capitoli della saga di Spider-Man con Andrew Garfield, prossimamente dietro la macchina da presa di un misterioso progetto incentrato sul triangolo delle Bermuda. La sceneggiatura è invece a cura di Greta Gerwig - reduce dal successo di Barbie - ed Erin Cressida Jones. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti.
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Pain Hustlers - Il business del dolore arriva su Netflix
Emily Blunt e Chris Evans dividono equamente la scena in Pain Hustlers - Il business del dolore, nuovo film drammatico originale Netflix disponibile in piattaforma dal 27 ottobre 2023. Diretto da David Yates (regista di svariati Harry Potter), la storia esamina il modo in cui un’azienda farmaceutica ha potuto arricchire le proprie tasche ed ingigantire il proprio nome seguendo una strada sbagliata.
Pain Hustlers - Il business del dolore, il film drammatico arriva su Netflix
Ispiratosi ad una storia vera, Pain Hustlers - Il business del dolore si basa sul volume di Evan Hughes intitolato The Hard Sell - Pain Hustlers. I protagonisti, interpretati da Chris Evans ed Emily Blunt, sono due rappresentanti farmaceutici che finiranno per essere immischiati in una cospirazione criminale. Ma facciamo un passo indietro e partiamo da Liza Drake, madre single che per dare un tetto sulla testa a sua figlia lavora come ballerina in un locale. Un giorno incontra Peter Brenner, informatore medico scientifico che lavora per una startup farmaceutica in difficoltà. La bancarotta si avvicina e Peter propone a Liza di lavorare con lui per vendere una nuova tipologia di oppioide. Peter è convinto che Liza possa fare la differenza e le spiega che il nuovo prodotto aiuterebbe i malati di cancro. Liza accetta, pensando prima di tutto a sua figlia, ma i primi passi da fare sono ardui. Il suo modo di fare, però, convince rapidamente il settore e Liza diventa indispensabile agli occhi dell’azienda, tanto da formare un proprio team. Quando però la donna si renderà conto della verità dietro le proprie azioni sarà troppo tardi. In più dovrà anche gestire la relazione complicata con Peter che ha iniziato a sviluppare dei sentimenti nei suoi confronti vedendola come più di una semplice collega.
Il cast di Pain Hustlers - Il business del dolore include anche Catherine O’Hara, Chloe Coleman, Andy Garcia, Brian d’Arcy James e Jay Duplass. In merito al suo ultimo traguardo cinematografico, David Yates ha raccontato in una nota stampa:
Abbiamo avvertito la responsabilità di portare questa storia sullo schermo. Sin dall’inizio dal primo minuto di conversazione con Emily sapevo che avevamo trovato la nostra Liza Drake. Emily è ispirata dal personaggio e dal mondo circostante e insieme a Chris abbiamo condiviso la nostra visione per realizzare un film che fosse divertente ma con aspetti seri da trattare.
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Wicked Little Letters - Il trailer red band della commedia con Olivia Colman e Jessie Buckley
Olivia Colman e Jessie Buckley - dopo il successo de La figlia oscura - tornano a recitare insieme. L'occasione è la commedia, ispirata ad una storia vera, Wicked Little Letters, di cui in queste ore è stato condiviso l'irrivente trailer red band. Il lungometraggio sarà nelle sale del Regno Unito a partire dal 23 febbraio 2024, distribuito da StudioCanal, mentre non è stata ancora definita una finestra d'uscita internazionale.
Wicked Little Letters - Olivia Colman e Jessie Buckley in una sconcertante storia vera
Ambientato negli anni '20, Wicked Little Letters racconta una sconcertante storia vera, concentrandosi soprattutto sul rapporto fra le vicine di casa Edith Swan e Rose Gooding. La vita tranquilla e monotona della cittadina di Littlehampton viene sconvolta dall'arrivo di numerose lettere scandalose ed oscene, indirizzate agli abitanti della piccola comunità. Ben presto inizia a circolare la voce che il mittente possa essere l'intraprendente e single Rose, che rischia però di perdere la custodia della figlia a causa di tali accuse. Mentre le lettere continuano ad arrivare con sempre maggiore frequenza, l'agente di polizia Glady Moss inizia ad indagare sull'accaduto, con l'aiuto di un gruppo di donne decise a scagionare Rose e a trovare il vero colpevole.
A vestire i panni di Rose troviamo Jessie Buckley, che torna a dividere il set con Olivia Colman dopo La figlia oscura, debutto alla regia di Maggie Gyllenhaal ed adattamento dell'omonimo romanzo di Elena Ferrante - per i loro intensi ruoli entrambe le attrici sono state candidate al premio Oscar. Conosciuta al grande pubblico per Sto pensando di finirla qui di Charlie Kaufman e la serie Fargo, Buckley è apparsa di recente nell'horror Men e in Women Talking - Il diritto di scegliere ed è attesa anche in Fingernails - Una diagnosi d'amore, presentato in anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma e dal 03 novembre in streaming su Apple TV+. Olivia Colman torna invece a recitare in un lungometraggio dopo la parentesi televisiva della serie Marvel Secret Invasion. La star sarà poi al cinema, dal 14 dicembre, in Wonka - al fianco di Timothée Chalamet -, mentre tra i suoi prossimi progetti figurano Paddington in Perù, Girl From the North Country - adattamento del musical di Brodway con alcune canzoni di Bob Dylan - e Wicker, atipica storia d'amore con Dev Patel. Completano poi il cast di Wicked Little Letters Anjana Vasan (Glady Moss), Malachi Kirby, Eileen Atkins, Timothy Spall, Gemma Jones, Alisha Weir - giovane star di Matilda the Musical di Netflix - e Hugh Skinner. Alla regia troviamo invece Thea Sharrock, mentre la sceneggiatura è a cura di Jonny Sweet. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti sulla data d'uscita italiana.
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giovedì 26 ottobre 2023
Tributo al grande Ugo Tognazzi nell'anniversario della scomparsa: ecco alcuni dei suoi migliori film in streaming
Nel corso di una carriera encomiabile ed estremamente versatile, Ugo Tognazzi si è molto spesso spinto oltre quei confini del grottesco che altri colleghi hanno superato con maggiore cautela. La lunga e straordinaria collaborazione con un cineasta visionario quale Marco Ferreri ha certamente contribuito a sviluppare in Tognazzi una visione particolare e coraggiosa del proprio mestiere di attore, in cui l’uomo ha messo se stesso di fronte a uno specchio deformante confessando con sincerità la propria finitezza. Per questo ammiriamo Ugo Tognazzi come pochi altri interpreti del nostro cinema, e nell'anniversario della sua scomparsa gli rendiamo omaggio con cinque dei suoi film in streaming. Buona lettura.
Cinque film in streaming interpretati da Ugo Tognazzi
- La grande abbuffata
- Romanzo popolare
- Amici miei
- Il vizietto
- La terrazza
La grande abbuffata (1973)
Il film definitivo sulla disillusione di una generazione di intellettuali che ormai non hanno più alcuna capacità di definire il presente sociale, politico, culturale dell’Italia. Meglio rinchiudersi dentro una villa in caduta libera e ammazzarsi di cibo. Marco Ferreri porta alle estreme conseguenze il suo discorso filmico e rende La grande abbuffata un capolavoro di verità macabra, incontenibile. Oltre a un grande Tognazzi troviamo anche Marcello Mastroianni, Michel Piccoli e Philippe Noiret. Bellissimo e struggente. Disponibile su Amazon Prime Video.
Romanzo popolare (1974)
Il triangolo no, almeno non in maniera talmente spudorata e classista. Mario Monicelli gioca con i pregiudizi e le convenzioni di un’Italia lavoratrice, casalinga, squattrinata e viscerale. Insieme a un Tognazzi in grande forma troviamo Michele Placido alle prime interpretazioni e una Ornella Muti già “musa” silenziosa. Romanzo popolare è una commedia drammatica di indubbia efficacia, che mostra il lato umano ma anche quello meschino di personaggi veri, in chiaroscuro. Uno spasso. Disponibile su Amazon Prime Video.
Amici miei (1975)
Il film per cui Tognazzi verrà ricordato in eterno, uno studio dissacrante e malinconico dell’uomo moderno, ormai incapace di rappresentare un pilastro della comunità, il simbolo della saldezza del tessuto sociale. Insieme ad Adolfo Celi, ancora Noiret e tutti gli altri, Tognazzi lascia esplodere il suo istrionismo e regala ad Amici miei un’anima tanto spassosa quanto funebre. Monicelli e Pietro Germi fanno di questo film una pietra miliare della nostra commedia. E con pieno diritto. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes.
Il vizietto (1978)
Edouard Molinaro compie un piccolo prodigio di commedia che mescola pochade alla francese con un gusto del lazzo all’italiana portato da un Tognazzi a dir poco funambolico. Accanto a un sublime Michel Serrault formano una coppia leggendaria, che fa de Il vizietto un film di culto generazionale, capace di rompere barriere e pregiudizi con la forza della risata. Anche il remake americano di Mike Nichols con Robin Williams e Gene Hackman decisamente non scherza, ma questo rimane l’originale…Grande Ugo…Disponibile su Amazon Prime Video.
La terrazza (1980)
Ancora uno sguardo amaro e pessimista sull’Italia che si parla addosso, che gira a vuoto invece di agire, di cambiare. Ettore Scola, il maestro delle chiacchiere applicate ai veri inetti, dirige Tognazzi, Mastroianni, Vittorio Gassman e molti altri in un film quasi tutto in interni, metaforico e ruggente, pieno di spunti di riflessione come sempre nel cinema di questo maestro-artigiano. La terrazza vince a Cannes per la miglior sceneggiatura, e conferma come Tognazzi sapeva essere grande solista ma anche menestrello al servizio di colleghi e storia. Indimenticabile. Disponibile su Google Play.
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Anatomia di una caduta, un thriller da palma d'oro: video intervista con Justine Triet
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Comandante: una clip in anteprima esclusiva del film con Pierfrancesco Favino
Quando, in seguito a uno slittamento della sua data d'uscita (a sua volta dovuto agli scioperi che hanno incendiato Hollywood nel corso di questi ultimi mesi) Challengers, il nuovo film di Luca Guadagnino, è stato ritirato dalla Mostra del Cinema, per sostituirlo come film d'apertura Alberto Barbera e i suoi sono andati a colpo sicuro: ad aprire l'80esima edizione del Festival è stato Comandante di Edoardo De Angelis, il film - presentato anche in concorso - che vede Pierfrancesco Favino nei panni di Salvatore Todaro, comandante di un sommergibile della Regia Marina Italiana che, durante la II Guerra Mondiale, salvò la vita a 26 marinai belgi che erano a bordo di una nave che lui stesso aveva affondato, nel rispetto di quella sacrosanta legge del mare di cui ancora oggi, e per motivi non dissimili, tra porti chiusi e respingimenti, molto spesso si parla.
Scritto da De Angelis assieme allo scrittore due volte premio Strega Sandro Veronesi, Comandante è un film complesso e ambizioso, elegante e ruvido, capace di suscitare forti reazioni e aprire dibattiti di grande importanza. Al cinema lo vedremo dal 31 ottobre, grazie a 01 Distribution, e questa è una sua clip che Comingsoon.it vi presenta in anteprima esclusiva:
Nel cast di Comandante, oltre al protagonista Favino, ci sono anche Massimiliano Rossi, Silvia D'Amico, Giorgio Cantarini, Johan Heldenbergh, Giuseppe Brunetti, Lucas Tavernier, Arianna Di Claudio, Luca Chikovani, Giuseppe Lo Piccolo e molti altri.
Questi di seguito sono la trama e il trailer ufficiali del film, di cui potete anche leggere la nostra recensione firmata da Mauro Donzelli.
All’inizio della Seconda guerra mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga e carico di materiale bellico inglese, che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l'equipaggio italiano. Scoppia una breve ma violenta battaglia nella quale Todaro affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge
del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini. Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, Salvatore Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Perché noi siamo italiani”.
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C'è ancora domani: il folgorante esordio di Paola Cortellesi che fra commedia e dramma celebra le donne dimenticate
C'è ancora domani è il primo film diretto da Paola Cortellesi, un'attrice che il pubblico italiano ama moltissimo e che, grazie a Come un gatto in tangenziale e Come un gatto in tangenziale: Ritorno a Coccia di Morto si è fatta portavoce di una commedia di costume e perfino sociale, nel suo confrontare il centro di Roma con la periferia.
La Cortellesi ha esordito nella regia dopo oltre 20 anni di carriera davanti alla macchina da presa, tempo nel quale ha osservato i trucchi del mestiere e abbracciato la visione di Carlo Mazzacurati, Enzo Monteleone, Cristina Comencini, Carlo Verdone e molti altri. Se ha preso coraggio proprio adesso, lavorando con attori straordinari e vedendo venir fuori la sua "creatura" in sala di montaggio, è perché aveva una storia importante da narrare.
Lo ha fatto scegliendo, d'accordo con il direttore della fotografia Luca Bigazzi, il bianco e il nero, che da un lato accosta C'è ancora domani alla grande commedia all'italiana, al tardo neorealismo e a Bellissima di Luchino Visconti, mentre dall'altro rende una realtà a volte dura da mostrare un po’ più astratta, favolistica e soprattutto buffa, perché Paola Cortellesi, allo stesso modo dei colleghi Furio Andreotti e Giulia Calenda, ama parlare il linguaggio della commedia, e infatti le scene di litigi familiari vengono stemperate, per esempio, dai duetti comici fra Paola Cortellesi ed Emanuela Fanelli. E poi c'è Giorgio Colangeli, sempre fenomenale quando è alle prese con personaggi iracondi e qui capace di passare da una misoginia quasi luciferina a un'indolenza, comunque divertente, da grande personaggio del teatro di Molière.
C’è ancora domani fa pensare inoltre al buon vecchio Orazio, che con le sue satire si prefiggeva di corrigere ridendo mores, che significa tentare di correggere le cattive abitudini attraverso la risata. In fondo è ciò che fanno le commedie intelligenti e profonde, di cui il film di debutto della Cortellesi è un fulgido esempio, anche perché, più che dare una lezioncina morale, racconta una storia: di ingiustizie e tempi difficili, ma nello stesso tempo di amore e di conquista della modernità.
C'è ancora domani: la trama e il cast
C’è ancora domani segue le vicende di Delia e della sua famiglia, composta dal marito Ivano, dal suocero Sor Ottorino, dalla figlia in età da matrimonio Marcella e da due figli maschi più piccoli che litigano in continuazione dicendo parolacce. Delia si arrangia come può per portare un po’ di soldi a casa e, segretamente, mette da parte qualche spicciolo per il futuro di Marcella o forse per sé stessa. Delia viene picchiata da Ivano, che torna a casa stanco la sera e che giustifica la propria rabbia dicendo che ha combattuto due guerre. Sor Ottorino, invece, si limita a farsi servire e riverire. Delia potrebbe fuggire con il meccanico dal cuore d’oro Nino, ma l’arrivo di una misteriosa lettera sembra dare nuovo significato alla sua vita, insieme alla speranza di un'epoca nuova in cui trovare la giusta collocazione.
Non stupisce che Paola Cortellesi abbia affidato il ruolo di Ivano al grande amico Valerio Mastandrea, che però nella vita è un uomo mite e autoironico.
Emanuela Fanelli, bisogna riconoscere che nel film ha tempi comici favolosi e la sua parlata un po' "strascicata" rende il suo personaggio unico e inconfondibile ma contemporaneamente l'archetipo di una donna "del popolo" del secondo dopoguerra, ovviamente romana. Poi c'è, nei panni della figlia Marcella, Romana Maggiora Vergano, che dà vita a una ragazza che sogna il matrimonio con un ragazzo di buona famiglia che per Ottorino (Giorgio Colangeli) e Ivano è "un burino arricchito" e che è interpretato da Francesco Centorame, che abbiamo visto ne Il Colibrì e in Skam Italia. Infine Vinicio Marchioni è il meccanico Nino, da sempre innamorato di Delia e sul punto di partire per "il Settentrione", dove la gente è meno povera e si trova lavoro.
Se l’intero cast è sempre a fuoco, il merito è di Paola Cortellesi, che, dovendo filmare anche se stessa, ha voluto leggere la sceneggiatura insieme agli attori, ascoltando i loro suggerimenti e dissipando i loro dubbi. In C’è ancora domani nessun personaggio è lasciato al caso e i cosiddetti piccoli ruoli sono tali perché hanno poche battute o appaion una o due volte soltanto e non perché non hanno la giusta profondità. Particolarmente riuscito è il soldato americano che regala a Delia della cioccolata per poi aiutarla in una missione familiare importante e segretissima. Infine, Paola Tiziana Cruciani, che è un’attrice che ci piace particolarmente, fa la parte della proprietaria di una merceria per cui Delia fa dei lavoretti. È una donna che la sa lunga e che capisce Delia meglio di tante altre persone.
Le donne e le nonne, e la sorellanza
"C’è ancora domani nasce dalla voglia di raccontare la vita di quelle donne che nessuno ha mai celebrato, donne che hanno costruito il tessuto sociale del nostro paese". Già in questa frase, o meglio in questa dichiarazione di intenti, si avverte il desiderio di Paola Cortellesi di riflettere su cosa significava essere donne in una società patriarcale come quella del secolo scorso. Delia, in fondo, e lo dice la Cortellesi, somiglia molto alle nostre nonne e bisnonne, che sono rimaste a badare alla casa e ai figli mentre i loro mariti erano al fronte. Queste madri e mogli non sono le donne che hanno scritto la nostra carta costituzionale, ma persone comuni e non certo meno straordinarie abituate a contare poco e a non chiedere niente, Eppure Delia pian piano acquista coscienza di sé e dei propri diritti, e diventa coraggiosa e solidale con le vicine di casa e la figlia, e perfino intraprendente.
Anche se Ivano dà uno schiaffo a Delia ogni mattina, e a Delia sembra normale, la violenza domestica non è mai grafica né splatter. in C’è ancora domani, con un'intuizione felice, regista la trasforma in un balletto di cui Delia e Ivano conoscono i passi a memoria, e quindi si muovono con grande perizia, mentre il dramma e la commedia si mescolano in un unicum alternativamente triste e allegro come la vita stessa, che in fondo è un’altalena
Nel suo lavoro di sceneggiatrice e di artista, la Cortellesi ha sempre voluto parlare in diverse occasioni della donna e della mancata uguaglianza totale fra i sessi, individuando nella sorellanza non una soluzione, ma un'arma, che lei stessa ha sfoderato in un bellissimo monologo recitato durante i David di Donatello 2008. Ciò che narra l'attrice nel suo primo film - attenzione! - non è però una guerra fra uomini e donne ma uno status quo ancora adesso "duro a morire". A suggerire un forte legame fra ieri e oggi ci pensa la colonna sonora, che accoglie brani contemporanei invece delle canzonette d’epoca.
Delia è un personaggio bellissimo, e Paola Cortellesi lo ama profondamente. Il bianco e nero e il periodo in cui è ambientata la sua vicenda lo avvicinano a tante donne interpretate da Anna Magnani, che per la neoregista è sempre stata un pilastro, un modello a cui guardare per l’infinità di sfumature che riusciva a rendere: "era così che mio padre mi ha sempre descritto mia nonna e la mia bisnonna” - ha spiegato una volta la Cortellesi - "donne pratiche ed esempi di un'umanità straordinaria".
C'è ancora domani: il trailer
C’è ancora domani è nelle nostre sale da oggi, giovedì 26 ottobre, distribuito da Vision Distribution, che lo ha prodotto insieme a Wildside.
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mercoledì 25 ottobre 2023
Jonathan Majors - Il processo per violenza domestica non è stato archiviato
Il processo contro Jonathan Majors, accusato di violenza domestica nei confronti dell'ex fidanzata Grace Jabbari, non è stato archiviato. La star del MCU dovrà dunque presentarsi in aula il 29 novembre, giorno in cui il giudice di New York Michael Gaffey ha fissato la prima udienza.
Jonathan Majors - Il processo per violenza domestica non è stato archiviato
Il processo contro Jonathan Majors andrà dunque avanti. I suoi avvocati hanno però chiesto che alcune informazioni rimangano riservate, dal momento che la loro divulgazione potrebbe impedire un giudizio equo. Giornalisti e reporter possono comunque fare appello entro il 06 novembre, andando contro la richiesta dei legali dell'attore. Durante il processo preliminare Majors non era però presente in tribunale ed ha partecipato tramite una videochiamata. Per provare ad ipotizzare l'esito è dunque ancora presto, anche se i suoi avvocati continuano a sostenere la sua innocenza.
A propendere verso la non archiviazione del processo sarebbero stati alcuni documenti presentati dal procuratore distrettuale, che avrebbero fatto emergere un altro incidente avvenuto a Londra a settembre 2022, dimostrando di fatto la natura violenta di Jonathan Majors - l'attore era nel Regno Unito per girare la seconda stagione di Loki. Majors è stato arrestato lo scorso 25 marzo per un episodio di violenza domestica nei confronti di una donna, identificata poi come Grace Jabbari. Il 12 settembre Priya Chaudhry, legale di Majors, ha presentato un'istanza di archiviazione per omissione di prove ed interferenza nelle indagini della polizia di New York, respinta poi mercoledì scorso. Al momento, dunque, la vita e la carriera di Majors rimangono in bilico, almeno fino al 29 novembre. Sin dai giorni successivi all'arresto, l'attore ha però perso importanti ingaggi, sia nel mondo dello spettacolo che della moda e dello sport. Stando a quanto rivelato da Deadline già ad aprile, Jonathan Majors sarebbe infatti stato escluso da The Man in My Basement, adattamento del romanzo di Walter Mosley in sviluppo presso la Protagonist Pictures - la casa di produzione è già alla ricerca di un nuovo protagonista. La star è stata poi allontanata anche da un progetto non entrato ancora in sviluppo, il biopic sul cantante Otis Redding - privo di un titolo ufficiale - per il quale era il primo nome nella lista della produzione, la quale forse lo aveva addirittura già scritturato. Per quanto riguarda invece il suo coinvolgimento nel MCU non sono state ancora rivelate comunicazioni ufficiali e Majors è apparso nella seconda stagione di Loki, attualmente in streaming su Disney+. Non resta quindi che attendere ulteriori aggiornamenti.
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"Ci sono tanti film che durano troppo!", parola del regista Alexander Payne
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Shaft, addio all'interprete originale Richard Roundtree, la reazione di Samuel L. Jackson
Forse non è un mito particolarmente popolare in Italia, ma il suo personaggio di Shaft è entrato nell'immaginario collettivo americano, quindi la morte a 81 anni dell'attore Richard Roundtree, a causa di un cancro al pancreas, ha colpito il mondo dello spettacolo e soprattutto la comunità black. Ci sono state reazioni di cordoglio sui social da parte di Samuel L. Jackson e Gabrielle Union, tra gli altri.
Richard Roundtree, muore il leggendario originale detective Shaft
Richard Roundtree ha avuto una carriera molto prolifica, anche se il suo nome non accende il radar dei meno cinefili. Modello dal 1963, attore dal 1967 nella Negro Ensemble Company, debuttò al cinema nel 1971... e fu un debutto storico: il personaggio di Shaft il detective (1971) è considerato il primo eroe d'azione nero della storia del cinema americano, apripista di un sottogenere, la blaxploitation. Tornò a vestirne i panni nei sequel, Shaft colpisce ancora (1972) e Shaft e i mercanti di schiavi (1973). Da allora è stato richiestissimo come caratterista tra cinema e tv, comparendo nei decenni in film come Se7evn (1995) di David Fincher o George re della giungla (1997) insieme a Brendan Fraser. Aveva avuto in tv un ruolo nella miniserie Radici (1977) e nella soap Generations (1989-1991), sempre continuando a recitare in teatro.
Samuel L. Jackson non poteva fare a meno di ricordarlo, perché dopotutto lui stesso ha riportato sullo schermo l'iconico personaggio in Shaft (2000) e nel sequel omonimo del 2019, dove Roundtree compariva appunto come uno Shaft anziano che passava il testimone. Su Instagram ha scritto: "Richard Roundtree, il Prototipo, il Migliore che l'abbia mai fatto! SHAFT, così come lo conosciamo, sarà sempre una SUA creazione! La sua morte lascia una voragine profonda non solo nel mio cuore, ma di certo in quelli di molti di voi. Ti amo fratello, ti vedo discendere per la Main Street in Paradiso, mentre Isaac [Hayes, autore del celebre tema di Shaft] conduce la tua theme song e il soprabito vola nel vento."
Gabrielle Union era stata nel cast della serie Being Mary Jane (2013-2019) e lo ricorda così: "Lavorare con Richard Roundtree era un sogno. Passare del tempo con lui e con la nostra famiglia sul set era sempre uno spasso, con i suoi ricordi e le risate. Era SEMPRE tra i presenti il più figo, con le vibe MIGLIORI, la gente letteralmente veniva a vederlo di corsa. Era proprio il migliore, gli volevamo tutti bene."
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Gotham Awards 2023 - L'elenco completo delle nomination per il cinema
La stagione dei premi - seppur fortemente influenzata dallo sciopero del sindacato attori ancora in corso - si prepara ad entrare nel vivo. Dopo il passaggio nei maggiori Festival autunnali, i lungometraggi che aspirano a concorrere per qualche Oscar devono passare al vaglio dei premi assegnati dai critici e dai vari sindacati di categoria. Si parte dunque con la 33ª edizione dei Gotham Awards, presentati dall'associazione Independent Filmmaker Project e solitamente dedicati a progetti indipendenti. Quest'anno, però, il limite di budget di 35 milioni di dollari è stato eliminato e ciò ha permesso a un film come Barbie di partecipare alla selezione, ottenendo una nomination per la performance di Ryan Gosling. Altri Studios hanno invece preferito non iscrivere i propri titoli e quindi mancano all'appello film destinati a sbancare gli Oscar, come Killers of the Flower Moon, Napoleon, Oppenheimer ed Il colore viola. I Gotham Awards, dunque, continuano ad essere lo specchio dell'industria indipendente e, non a caso, a dominare l'edizione di quest'anno è Estranei (All of Us Strangers), con quattro nomination. Il lungometraggio - con protagonisti Paul Mescal ed Andrew Scott - sarà il film di chiusura ad Alice nella Città, nell'ambito della Festa del Cinema di Roma. I film candidati ai Gotham solo selezionati da alcuni comitati di critici e votati da lavoratori del mondo del cinema. La cerimonia di premiazione si terrà il 27 novembre, al centro eventi Cipriani Wall Street di New York. Ecco dunque l'elenco completo delle nomination per il cinema - ricordiamo che le categorie attoriali sono uniche.
Gotham Awards 2023 - L'elenco completo delle nomination per il cinema
Miglior Film
- Passages di Ira Sachs
- Past Lives di Celine Song
- Reality di Tina Satter
- Showing Up di Kelly Reichardt
- A Thousand and One di A.V. Rockwell
Miglior film internazionale
- Estranei di Andrew Haigh
- Anatomia di una caduta di Justine Triet
- Povere creature di Yorgos Lanthimos
- Tótem di Lila Avilés
- La zona di interesse di Jonathan Glazer
Miglior documentario
- 20 Days in Mariupol di Mstyslav Chernov
- Against the Tide di Sarvnik Kaur
- Apolonia, Apolonia di Lea Glob
- Four Daughters di Kaouther Ben Hania
- Our Body di Claire Simon
Miglior regista emergente
- Raven Jackson - All Dirt Roads Taste of Salt
- Georgia Oakley - Blue Jean
- Michelle Garza Cervera - Huesera
- Celine Song - Past Lives
- A.V. Rockwell - A Thousand and One
Migliore interpretazione da protagonista
- Aunjanue Ellis-Taylor (Origin)
- Lily Gladstone (The Unknown Country)
- Greta Lee (Past Lives)
- Franz Rogowski (Passages)
- Babetida Sadjo (Our Father, The Devil)
- Andrew Scott (Estranei)
- Cailee Spaeny (Priscilla)
- Teyana Taylor (A Thousand and One)
- Michelle Williams (Showing Up)
- Jeffrey Wright (American Fiction)
Migliore interpretazione non da protagonista
- Juliette Binoche (La Passion de Dodin Bouffant)
- Penélope Cruz (Ferrari)
- Jamie Foxx (Hanno clonato Tyrone)
- Claire Foy (Estranei)
- Ryan Gosling (Barbie)
- Glenn Howerton (BlackBerry)
- Sandra Hüller (La zona d'interesse)
- Rachel McAdams (Are You There God? It’s Me, Margaret)
- Charles Melton (May December)
- Da’Vine Joy Randolph (The Holdovers - Lezioni di vita)
Miglior sceneggiatura
- Estranei - Andrew Haigh
- Anatomia di una caduta - Justine Triet, Arthur Harari
- May December - Samy Burch
- Animali selvatici - Cristian Mungiu
- La zona d'interesse - Jonathan Glazer
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martedì 24 ottobre 2023
Aspettando Saw X ecco i film in streaming che hanno affermato la moda del torture-horror
In occasione dell’uscita nelle sale italiane del nuovo capitolo della saga di Saw X abbiamo deciso di proporvi cinque film in streaming che a nostro avviso rappresentano il meglio (o il peggio, scegliete voi a seconda del vostro gusto personale…) del torture-horror contemporaneo. Buona lettura.
Cinque film in streaming che rappresentano il meglio del torture-horror contemporaneo
- Videodrome
- Hellraiser
- Saw - L’enigmista
- Hostel
- Martyrs
Videodrome (1983)
Il primo a teorizzare la tortura come estensione del senso del piacere in una società sempre piû corrotta dalla cultura e dal commercio dell’imagine non poteva che essere il canadese David Cronenberg. Il suo Videodrome è un viaggio personale e angoscioso dentro un universo metacinematografico di grande fattura visiva ma soprattutto psicofisica. James Woods superbo e una Debbie Harry iconica sono protagonisti di un capolavoro del cinema metaforico degli anni ‘80. Titolo imprescindibile se si vuole pensare attraverso il genere. Disponibile su Google Play.
Hellraiser (1987)
Dalla mente un un genio dell’horror letterario quale era Clive Barker un film che spinge ai limiti lo splatter degli anni ‘80 in una rappresentazione di dimensioni alterne terrificante e ipnotica. Non ci si puó staccare una volta che si comincia a vedere Hellraiser, si tratta seriamente di una discesa agli inferi della carne e dell’anima costruita con una voglia di mettere in discussione lo status mentale e morale dello spettatore. Titolo di confine. Disponibile su Google Play, Amazon Prime Video.
Saw - L’enigmista (2004)
James Wan inizia la piû famosa saga di torture-horror contemporanea con un film che adopera il congegno a orologeria della trama con una visione molto precisa di cosa vuole rappresentare. Leigh Whannell, Tobin Bell e Cary Elwes fanno del primo Saw - L’enigmista un film che crea una moda terribile e sanguinaria, ma lo fa con un gusto dell’orrido che non si puô non riconoscere. Noi amiamo il Wan successivo, questo ci lascia perplessi nell’intento, ma va comunque visto e compreso per il tempo in cui è stato realizzato. Disponibile su Google Play.
Hostel (2005)
Arriva da Eli Roth un torture-horror che si fa ancora piû estremo e gratuito di Saw - L’enigmista. Hostel, così come il suo cruentissimo sequel, si fa rappresentazione e la torura gratuita e perversa, un susseguirsi di scene gore e splatter senza praticamente soluzione di continuità. Se si ama il genere questo è il meglio del meglio. Certo, davvero meglio non pensare a quello che si sta vedendo, altrimenti si dovrebbe iniziare a teorizzare su cosa è diventato l’horror di oggi. Per fortuna tale moda sembra essersi placata. Forse…Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google play, Amazon Prime Video.
Martyrs (2008)
Il film definitivo sulla torutra come ricerca di trascendenza. Il francese Pascal Laugier si spinge ben oltre i limiti del visto in precedenza per mettere in scena il martirio premeditato e terrificante di due vittime. Martyrs supera i limiti, ma dietro di essi si intravede una teorizzazione che lo rende affascinante, soffocante, malato. Non si dimentica di certo questo film. Ma non si tratta di violenza completamente gratuita, il che lo rende forse anche piû folle e oppressivo. Disponibile su CHILI.
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