Si è conclusa il 25 luglio la terza edizione di Andaras Traveling Film Festival, la manifestazione dedicata al cinema corto di viaggio che si tiene in Sardegna nella magnifica cornice della Costa delle Miniere, tra i comuni di Fluminimaggiore e Buggerru, una sei giorni di degustazioni (grazie alla collaborazione con Slow Food Italia, con l'Associazione Rimettiamo Radici e produttori locali) e proiezioni in riva al mare e anche al Tempio di Antas, il sito archeologico punico-romano dove il pubblico ha assistito agli eventi in religioso silenzio.
L'edizione 2021 del festival è stata dedicata a un personaggio storico che ha contribuito a cambiare l’idea del viaggio, ovvero l’aviatrice statunitense Amelia Earhart che per prima sorvolò nel 1928 l'Oceano Atlantico entrando così nella leggenda.
Oltre ai film e al cibo, hanno arricchito il cartellone dell’Andaras gli incontri pubblici con artisti, attori, fotografi, film-maker, reporter, in uno scambio continuo di esperienze con chi ha messo al centro del proprio percorso artistico il tema del viaggio: la pluripremiata fotografa Shobha, l’attrice sarda Enrica Pintore; la Fondazione Pangea onlus, il regista Matteo Incollu e l’attore Felice Montervino. Gradito l’intervento del regista iraniano Mahan Khomamipour presente ad Andaras con il suo film ‘Simulation of Mr. Yellow’, interamente girato ad Aleppo durante l’occupazione dell’ISIS.
Unanime la soddisfazione espressa dagli organizzatori a partire dall’ideatore di Andaras nonché sindaco di Fluminimaggiore, Marco Corrias. ‘Il successo della terza edizione di Andaras - dice - è la conferma che il nostro territorio è un luogo d’elezione per eventi culturali di respiro internazionale. La selezione dei film in concorso, che ha visto opere da tutto il mondo, tra cui alcuni titoli proveniente dai più prestigiosi festival di Cinema, ha convinto il pubblico che si è lasciato deliziare dalle iniziative Slow Food. Una collaborazione che è solo l’inizio di un percorso che poterà Fluminimaggiore ad essere una delle tappe del nuovo progetto SlowFood Travel”.
‘Questa terza edizione - aggiunge il direttore artistico Joe Juanne Piras - è andata anche oltre le aspettative. Gli ospiti, i giurati, i registi che sono venuti a trovarci hanno partecipato assieme al pubblico non solo alle proiezioni ma anche a tutte le Andaras Experience, ovvero attività extra di location scouting, degustazioni, yoga in spiaggia e workshop di fotografia. Questa è la prova che il ‘Cinema’ è un’esperienza che va oltre la narrazione sullo schermo e che coinvolge pubblico e territorio’.
Bilancio positivo anche per Maria Paola Pisanu, Presidente Associazione Culturale Andaras che conclude: ‘Attraverso l’offerta cinematografica siamo riusciti ancora una volta a valorizzare il nostro territorio con le bellezze naturali, paesaggistiche, archeologiche e con il buon cibo. Non vediamo l’ora di metterci al lavoro per preparare la prossima edizione’.
I vincitori dell'Andaras Traveling Film Festival 2021
La giuria ufficiale, composta da Francesca Mannocchi, Saverio Pasapane, Lorenzo Richelmy, Francesca Schianchi e Silvestro Serra, ha decretato i vincitori delle seguenti categorie.
1.“Super Shorts” - cortometraggi fiction e documentaristici durata massima 180 secondi:
“LEO” di Moein Rooholamini, per la capacità di condensare in sessanta secondi esatti, talento, intelligenza, sensibilità, interpretazione pathos, e colpo di scena finale, insomma di cinema.
2. “Docu-Shorts” - cortometraggi non di fiction della durata massima di 30 minuti:
“NOBODY DIES HERE” di Simon Panay. Un film asciutto, pensato. Un’opera che non infiocchetta la realtà e racconta la miniera d'oro di Perma, in Benin conservando il senso dell'umanità che abita quella realtà e ne illumina i luoghi, attraverso angolazioni insolite.
3. “Narrative Shorts” cortometraggi di fiction della durata massima di 20 minuti:
“SO WHAT IF THE GOATS DIE” di Sofia Alaoui - racconto di un evento planetario, osservato dal punto di vista degli abitanti di un luogo remoto e lontano dall'immaginario cinematografico legato alla fantascienza classica, sullo sfondo del rapporto padre-figlio che diventa il confronto tra due generazioni distantissime tra loro.
4. “Gazes from the World” cortometraggi sperimentali, di finzione e documentaristici durata massima 15 minuti:
“ONE HOUR TO BANAUE” di Mario Oliva Gomez - per la capacità di raccontare un viaggio rendendolo un’esperienza sensoriale attraverso il sapiente uso del suono, della fotografia del montaggio, in grado di rendere lo spettatore partecipe della storia in prima persona in un susseguirsi di emozioni e scenari.
5. “Animation” cortometraggi di animazione della durata massima di 15 minuti:
“SONG SPARROW” di Farzaneh Omidvarnia - per la cura e l’attenzione al dettaglio con cui la regista ha scelto di raccontare il viaggio più drammatico: quello di un gruppo di migranti, che parte carico di aspettative e speranze, tra balli e canti, e finisce in tragedia. Il fatto che gli interpreti siano bambole non toglie drammaticità e pathos alla narrazione
6. “Andaras Noas” storie di finzione di massimo 25 minuti che raccontano il momento prima dell'inizio di un nuovo viaggio:
“THE VAN” di Erenik Beqiri - per la capacità di raccontare in modo elegante, ma mai edulcorato, la ricerca di libertà di un cittadino della periferia del mondo. Un giovane uomo che sacrifica per il viaggio, e per la promessa intrinseca dello stesso, la sua pelle, le sue ossa, i suoi nervi e infine anche il suo affetto più caro.
SPECIAL SLOW FOOD CATEGORIES:
La giuria speciale Slow Food, composta da Paola Manfredi di Vanity Fair, Elisabetta Pagani di Ilgusto.it e Giacomo Miola, vice presidente Slow Food Italia, ha decretato i seguenti vincitori:
“Narrative Short Food” cortometraggi di fiction della durata massima di 20 minuti a tema “food”:
“CRU” di David Oesch - per la capacità di immergere e far vivere allo spettatore la tensione che quotidianamente vive una brigata di un ristorante di alta cucina nel momento del servizio.
“Docu-Short Food” cortometraggi non di fiction della durata massima di 30 minuti a tema “food”:
“THROUGH THE LENS” di Costanza La Bruna - per essere riuscita a raccontare che i contadini sono i veri custodi della biodiversità di cui quotidianamente perdiamo un pezzo.
PREMI SPECIALI E MENZIONI
Premio Speciale Andaras 2021:
“UNO” di Javier Marco Rico - Un’opera in cui si ritrova tutta la complessità della tragedia greca, trattata però con la semplicità del racconto moderno. Il film riesce a permeare l’immaginario dello spettatore, rendendo giustizia a una tragedia mai come oggi attuale come quella dell’immigrazione.
Premio Speciale della Giuria 2021:
“LE SYNDROME D’ARCHIBALD” di Daniel Perez - Un film di visioni e visione, che guarda alla forza della comunità, ancorché formata da due soli individui che si riconoscono e che - nel riconoscersi, diversi ma simili - potenziano un difetto rendendolo virtù. L'amarezza del protagonista dotato di bislacchi superpoteri che gli procurano più imbarazzi che vantaggi, è la nostra quando ci specchiamo nella non accettazione delle nostre mancanze.
Menzione Speciale a “SIMULATION OF Mr. YELLOW” di Mahan Khomamipour: Per aver raccontato una storia intima, di resistenza e coraggio, che diventa una finestra attraverso la quale partecipare di un racconto universale. Per la capacità di ricercare la bellezza anche laddove la guerra ha distrutto ogni cosa e per averci regalato una storia di grande resistenza.
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