A pensarci ora sembra meno notevole di quel che è, dopo che la Warner Bros ha giocato la carta del Joker con Joaquin Phoenix, ma Christopher Nolan, negli anni tra il 2005 e il 2012, rifiutò di collocare le sue storie in un DC Universe allargato di più lungometraggi, come pure a quanto pare gli era stato chiesto. Lo ha raccontato lo sceneggiatore David S. Goyer, cosoggettista della trilogia nolaniana composta da Batman Begins, Il cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro - Il ritorno. Discutendone con Hollywood Reporter, Goyer (a sua volta regista di Blade: Trinity), ha raccontato quanto segue:
Chris voleva sempre che i film del Cavaliere Oscuro fossero un'entità separata, mentre lo studio comprensibilmente voleva trascinarlo nell'universo espanso DC. Chris naturalmente risulta come producer di L'uomo d'acciaio, quindi c'è la tentazione di pensare che siano legati, ma non lo sono mai stati. Magari uno potrebbe pure legarli, ma retroattivamente!
In casa Warner Bros in effetti al momento non c'è una direzione chiara sull'uso del DC Extended Universe. Con la pubblicazione in digitale di Zack Snyder's Justice League quella versione del DC Universe è stata archiviata, anche se film come Wonder Woman 1984 e il futuro Aquaman 2 hanno quelle radici. Allo stesso tempo, non si anticipano particolari legami del The Batman di Matt Reeves con un Black Adam interpretato da Dwayne Johnson, e d'altronde già il citato Joker sembra aver seguito una strada più sperimentale. Il futuro è davvero solo negli Universe in stile Marvel? O gli autori hanno maggior libertà con questa strategia più lassa? Leggi anche Il Batman di Ben Affleck ha un futuro, a prescindere da Robert Pattinson?
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