mercoledì 28 aprile 2021

Non mi uccidere, la storia di un amore che voleva essere eterno

Un incontro fatale, quello fra Mirta e Robin in Non mi uccidere, diretto da Andrea De Sica per Warner Bros, scritto dal regista insieme a Gianni Romoli e i Grams, disponibile per l'acquisto e il noleggio sulle principali piattaforme digitali.. L’incontro fra due gruppi di amici, ma Mirta e Robin si trovano da subito, a prima vista. Un amore assoluto, come solo fra adolescenti, addirittura pronto a superare la morte, per diventare eterno. La voglia di trasgredire è sempre viva, per loro, specie se in maniera condivisa, per solidificare ancora di più il loro rapporto. In una cava abbandonata il gesto diventa assoluto, costa la vita e entrambi, solo per risvegliarsi come Robin aveva promesso.

Liberamente adattato da un romanzo del 2005 per young adult di Chiara Palazzolo, a suo modo precursore del genere. Un horror con spunti da melodramma, una storia di formazione che non conosce limiti e prevede un prezzo molto alto per “diventare grandi”.

Mirta (Alice Pagani) è bella, intelligente e viene da una famiglia normale, mentre Robin è tanto affascinante quanto misterioso, non troppo distante dall’Edward Cullen (Robert Pattinson) di Twilight. La promessa di ritrovarsi dopo la morte viene mantenuta da Mirta, che però non trova Robin (Rocco Fasano) e continua a cercarlo, disperata, in un mondo che quello dei vivi, ma in cui scopre una schiera di sopramorti, di cui ormai fa parte, senza pace.

Mirta è cambiata, per sopravvivere ha bisogno di mangiare carne umana, per riprendere le forze ha la necessità di nutrirsi di sangue e carne viva. Una fame che non accenna a saziare, anzi. A braccarla, un gruppo violento di uomini minacciosi, mentre lei continua a cercare Robin, sulle note di una colonna sonora elettronica molto cadenzata, che rievoca i classici del genere nostrani dell’epoca d’oro. Uno score composto da Andrea Farri e lo stesso De Sica, autori anche di un brano originale, Non mi uccidere, interpretato da Chiara Rodriguez. Nel singolo prodotto da Big Fish c’è anche la partecipazione della protagonista, Alice Pagani.

Non mi uccidere è il secondo lungometraggio di Andrea De Sica, fra i registi anche di Baby, serie televisiva Netflix Original. Arriva dopo l’opera prima I figli della notte, per cui ha vinto nel 2017 il Nastro d’argento per il miglior regista esordiente. “È un nuovo capitolo del mio percorso sull’adolescenza rivolto agli adolescenti stessi”, così lo definisce De Sica, sottolineando la cura particolare messa, anche in questo film, sulla credibilità di storie e personaggi, con l’intento di non farli sembrare paracadutati dall’alto, ma scritti con bene in mente le complesse dinamiche degli adolescenti e dei giovanissimi.

È un thriller romantico con una forte componente soprannaturale”, prosegue l’autore, “non un film realistico e nemmeno un fantasy. Qui il tema dell’amarsi fino a morirne gioca un ruolo metaforico, per raccontare un momento cruciale di ogni esistenza: il passaggio all’età adulta e il suo carico di rabbia e di disillusione.”

Mirta diventa Luna, da creatura del giorno, con la luce della giovane età e la bellezza, diventa anima notturna, superato il crepuscolo che divide i vivi e i morti, verso una resurrezione e una nuova consapevolezza di sé, imparando a nutrirsi, scoprendosi donna e predatrice, non più preda dalle mille paure, come in passato. La sua ‘diversità’ non è più fonte di insicurezze ed esclusioni, ma la cavalca con l’orgoglio di chi rivendica la propria unicità, che mal si concilia con l’amore per un’altra persona, senza timore del conflitto, finendo per divorare gli uomini, in una parabola femminile e femminista inconsueta nel nostro cinema.



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