L'ultima volta che ci è capitato di incontrare Gigi Proietti è stata in occasione della presentazione alla stampa di Pinocchio, il film di Matteo Garrone nel quale l'immenso mattatore era stato chiamato a interpretare uno dei personaggi più temibili del romanzo di Carlo Collodi. Parliamo di Mangiafuoco, burattinaio dallo starnuto facile al quale l’attore aveva dato profonda umanità e un che di spiritoso. In quell'occasione, Proietti era seduto acanto al regista e al piccolo Federico Ielapi, e quindi il nostro ricordo più caro e prezioso è una breve intervista realizzata sul red carpet, anzi sul blu carpet dei Nastri D’Argento, i Premi del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. Correva l’anno 2018, era la fine di maggio e a Gigi Proietti era stato destinato un Nastro alla Carriera. Nel caos che regnava sulla passerella fu difficile farlo avvicinare alle nostre telecamere e ai nostri microfoni, ma come lasciarsi sfuggire l’occasione di parlare con l’uomo che meglio di ogni altro sapeva raccontare le barzellette ma non solo? Così, pensando alla determinazione del Cavariere Nero, chiamammo il suo nome a squarcia gola e lui, sorridente, ci venne incontro. Ecco un frammento della nostra brevissima chiacchierata, che ha come argomento, ça va sans dire, la comicità e i suoi segreti.
Leggi anche Gigi Proietti doppiatore: da Sylvester Stallone al Genio
from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3oRcRVN
via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web
Nessun commento:
Posta un commento