Dopo essere stato presentato al Festival di Berlino, al Biografilm Festival e al Sundance Film Festival, debutta su Sky Arte (canali 120 e 400) venerdì 27 novembre alle 21.15, Letizia Battaglia. Shooting the Mafia, un docufilm di Kim Longinotto dedicato a Letizia Battaglia, la fotoreporter che con i suoi scatti ha raccontato le violenze della Mafia in Italia.
Letizia Battaglia, che ha iniziato a fotografare all'età di 40 anni, si racconta con sincerità nel documentario. Parla del suo matrimonio da giovanissima e dell'esperienza lavorativa per il quotidiano palermitano L'Ora, dove è diventata la prima fotoreporter donna d'Italia. A metà degli anni '70 comincia a narrare, attraverso le sue foto, gli anni di piombo e il dominio del clan dei Corleonesi. Sua è la celeberrima fotografia che ritrae Giulio Andreotti insieme al mafioso Nino Salvo, ma anche scatti, rigorosamente in bianco e nero, che raccontano la quotidianità della sua città. Il 6 gennaio 1980, Letizia Battaglia è la prima fotoreporter ad accorrere sul luogo in cui viene ucciso Piersanti Mattarella. Di lì a poco la sua foto "bambina con il pallone" nel quartiere palermitano della Cala fa il giro del mondo. Dopo l'assassinio del giudice Giovanni Falcone, il 23 maggio del 1992, la Battaglia lascia la sua attività, viaggia, vince premi. Al suo lavoro di fotografa, Letizia Battaglia ha sempre affiancato l'impegno politico.
Nel documentario Letizia Battaglia. Shooting the Mafia, Kim Longinotto ha mescolato foto e testimonianze d'archivio a interviste a persone molto vicine alla Battaglia: la sua assistente Mariachiara Di Trapani, il suo ex compagno Santi Caleca, la giornalista de L'Ora Eduardo Rebulla.
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