Se siete cresciuti con la saga di Harry Potter al cinema e in tv, siete cresciuti con Harry, Hermione e Ron, cioè Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint. Se i primi due tuttavia sono riusciti a rimanere nello star sytem, lo stesso non si può dire di Rupert Grint, ora trentaduenne, che non ha mai smesso di lavorare ma non è proprio riuscito a "sfondare". Curiosiamo dietro le quinte della sua vita privata e dei suoi impegni sul fronte della recitazione, che proseguono tuttora.
All'anagrafe Rupert Alexander Lloyd Grint, il futuro Ron Weasley della saga di Harry Potter, nasce nel 1988 a Harlow, nell'Essex. Figlio di un rivenditore di gadget automobilistici, ha una famiglia prolifica come quella dei Weasley: è infatti il più vecchio di ben cinque fratelli. La sua non è una storia di figlio d'arte, ma inizia ad appassionarsi alla recitazione sin dalle medie, proseguendo a calcare i palcoscenici scolastici anche alle superiori, quando nel frattempo il suo nome (immaginiamo) avrà portato un certo lustro alle recite di fine anno. E' il 2000 infatti quando, da fan dei libri di Harry Potter di J. K. Rowling da poco esplosi, si propone con un video per i casting aperti di Harry Potter e la pietra filosofale: ha appena letto che la Warner Bros vuole puntare su un cast davvero inglese e spedisce un suo rap improvvisato.
Rupert Grint non è una star, è un ragazzino col pallino della recitazione e diventerà un uomo medio col pallino della recitazione, lontano dal glamour dei suoi colleghi: d'altronde, nel primo film non harrypotteriano in cui venga coinvolto, Pantaloncini a tutto gas (2002), è un bambino prodigio che non può sentire odori e diventa amico di un altro ragazzino afflitto da flatulenze incontrollabili. Non parliamo di hit (anche se il regista Peter Hewitt non è l'ultimo arrivato).
Rupert Grint, la sua fama durante la saga di Harry Potter
Nel periodo che va dal 2004 al 2009, in cui diventa adolescente e smette peraltro di studiare a 16 anni ("Non mi piaceva tanto la scuola", si limiterà a dichiarare), oltre ai film della saga di Harry Potter nei quali migliora via via come attore, si mette alla prova in opere minori, commedie indipendenti: In viaggio con Evie (2006), Cherrybomb (2009, roba forte vietata ai minori) ed è poi nel corale Wild Target (2010) di un veterano come Jonathan Lynn. Si tratta però in quest'ultimo caso di una partecipazione da comprimario, in una pellicola peraltro nemmeno troppo nota in giro per il mondo.
Dal 2011, anno in cui il suo Ron Weasley saluta il pubblico dopo Harry Potter e i doni della morte - Parte 2, comincia a frequentare l'attrice inglese Georgia Groome (classe 1992), dalla quale avrà anche una figlia nel 2020. Una vita sentimentale molto stabile, alla quale Rupert farà scorrere parallele nuove incursioni cinematografiche, tutte però nelle retrovie, senza avvicinarsi a Hollywood.
Rupert Grint dopo Harry Potter: cosa sta interpretando?
Dopo la chiusura della saga di Harry Potter, Rupert Grint compare nel bellico Prigionieri del ghiaccio (2012), un film sui piloti della II Guerra Mondiale, poi CBGB (2013, sulla nascita del punk rock a New York) e nell'indipendente Charlie Countryman (2013) con Shia LaBeouf, dove è un amico del protagonista e in una scena ingoia una dose elefantiaca di Viagra (sul serio). Mentre nel frattempo ha cominciato a recitare in teatro, nel 2015 è nell'ancora più bizzarro Moonwalkers, a oggi suo ultimo impegno cinematografico, dove veste i panni di uno scalcinato agente musicale che dovrebbe aiutare alla fine degli anni Sessanta un agente della CIA a contattare Stanley Kubrick. Lo scopo? Fargli girare il falso allunaggio. Bizzarrie per Rupert Grint sullo schermo, quindi, e non ci stupiremmo se la maggior parte di voi non vi si fosse mai imbattuta.
Il discorso cambia tuttavia per la militanza televisiva: non sono serie di tendenza come uno Stranger Things, ma dal 2017 a oggi Grint ha avuto ruoli fissi nel black humour di Sick Note, nella versione tv dello Snatch di Guy Ritchie, in Agatha Christie - La serie infernale (spalla di John Malkovich-Poirot) e ultimamente nell'horror Servant, coideato da M. Night Shyamalan.
Rupert Grint ripensa al passato come Ron Weasley
Attivo senza lo stress della fama, ormai papà, pronto a investire la sua fama in campagne alimentari e/o favore della salute, Rupert Grint nel 2018 ha discusso con The Independent la sua filosofia di vita e di carriera. Chiudiamo con le sue parole:
Non sono la persona più ambiziosa del mondo. Da quel punto di vista sono parecchio rilassato. Do molto valore anche al tempo per me stesso, sono piuttosto contento di come mi vanno le cose. [...] Non è che miri a scioccare le persone per far dimenticare del tutto Ron. Non penso che sia possibile. Quei film erano una cosa a sè. Sarà difficile far sì che la gente li dimentichi del tutto. Devi semplicemente abbracciarli.
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