Su questo pianeta, il richiamo sessuale è una prerogativa del mondo animale, a cui noi umani apparteniamo. Oltre a questo istinto, però, a noi è stato concesso anche il privilegio (se così lo vogliamo chiamare) della ragione. Possiamo parlare di sesso, analizzarlo, scrivere trattati o romanzi piccanti, ostentare la nostra carica sessuale o viverlo in intimità, da soli o accompagnati. Nella sfera sessuale, mente e corpo sono molto più in connessione di quanto crediamo da adolescenti, quando arrivano le prime pulsioni. E si sa che molti destini ruotano intorno al desiderio, appagato o meno che sia, di fronte al quale siamo pressoché tutti uguali. Senza fare troppi sofismi, il filone della commedia sexi all'italiana che ha conosciuto tempi d'oro negli anni 70, univa la commedia grossolana all'esposizione di corpi femminili.
Niente a che vedere con Mastroianni e la Loren di Ieri, oggi e domani. Qui si tentava l'operazione commerciale a basso costo per massimizzare i ricavi, mettendo in scena storielle in cui gli attori dovevano rappresentare l'uomo medio che perdeva la ragione, sconfitta dall'istinto, mettendosi in ridicolo. I personaggi femminili non erano oggetti, piuttosto delle dee da venerare. Raramente mancava la classica scena della doccia con una donna nuda e un guardone che era riuscito a trovare uno spiraglio per sbirciare. Il massimo della divinazione. All'epoca chi voleva vedere sesso sullo schermo doveva essere maggiorenne e entrare in un cinema a luci rosse, specializzato ovviamente in film pornografici. La commedia sexy, con il pretesto della risata, era l'alternativa per offrire al pubblico qualcosa di eccitante con malizia e relativo candore, facendo scendere il divieto ai minori di 14 anni. Il genere sfiorì negli anni 80 con l'avvento delle tv private e dei programmi in cui le donne svestite erano sì trattate come manichini in esposizione.
La liceale: il film cult della commedia sexy compie 45 anni
Uno dei film più citati ancora oggi, più che altro per la creatività dei titolisti, è Giovannona coscialunga disonorata con onore del 1973 con Pippo Franco e Edwige Fenech. Nel 1975, precisamente il 30 ottobre, usciva al cinema La liceale che finì la stagione cinematografica al 63° posto, in un anno in cui i primi due film più visti in Italia erano Amici miei e Lo squalo, ma silenziosamente guadagnò un pubblico di solidi estimatori che apprezzarono la candida bellezza di Gloria Guida, il cui corpo si distanziava dalle forme più generose e dall'aspetto più mediterraneo di Lilli Carati, Laura Antonelli, Michela Miti e della stessa Fenech. In contrapposizione a quest'ultima che aveva interpretato ruoli da supplente o insegnate sexy, la Guida andava a occupare un vuoto con il ruolo della studentessa sexy che da quel film in poi si vide spesso anche in molte imitazioni estere. La liceale, infatti, ebbe un buon seguito fuori dall'Italia uscendo sui mercati francese, tedesco, turco, spagnolo e inglese. Il film è conosciuto anche in Sudamerica e, sebbene Gloria Guida avesse recitato in precedenza in altri cinque titoli del 1975 e due del 1974, è per la La liceale e Avere vent'anni del 1978 che viene spesso ricordata, cosiderati ormai film di culto.
La liceale: il cast e i seguiti del film con Gloria Guida
Gianfranco D'Angelo, Alvaro Vitali, Franco Diogene, Mario Carotenuto, Enzo Cannavale e Rodolfo Bigotti erano gli uomini sedotti da questa liceale di nome Loredana che scopre di avere un grande potenziale con gli uomini e non esita mettere scompiglio, facendo un fascio di tutta la compagine maschile composta da studenti e professori. Il pubblico apprezzò molto l'idea di inserire nel cast anche Ilona Staller, in arte Cicciolina, il cui personaggio di Monica non è certo immune al potere seduttivo di Loredana. Cercando sul web alcuni commenti, si trovano spesso spettatori stranieri confessano di aver perso la concetrazione sui sottotitoli in molte occasioni. Il film ebbe ben tre seguiti, La liceale nella classe dei ripetenti (1978), La liceale seduce i professori (1979) e La liceale, il diavolo e l'acquasanta (1979) che non erano prosecuzioni della storia del primo film, ma raccontavano ulteriori situazioni animate più o meno sempre dagli stessi attori, ai quali si aggiunse Lino Banfi.
Fino a poco tempo fa La liceale era disponibile gratuitamente su Youtube sul canale Film&Clips, ora non lo è più ma continua ad esserci la versione del film in russo. Se la voce del narratore che sintetizza i dialoghi italiani, pur sempre udibili, non vi disturba, allora potete assecondare il richiamo della vostra curiosità e mandare in play il video qui sotto per vedere La liceale.
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