Wonder Woman 1984 è stato collocato nelle sale americane il 2 ottobre 2020: in attesa di verificare la data d'uscita italiana, molto probabilmente attigua, Gal Gadot e Kristen Wiig, interprete nel film di Barbara Minerva / Cheetah, hanno chiacchierato del tono di questo sequel con Total Film. Ma è corretto usare la parola "sequel"? Secondo Gal potrebbe influenzare troppo la visione.
GADOT: Non riprendiamo la storia da dove l'avevamo lasciata, perché sono trascorsi 66 anni. Ha vissuto per conto suo per oltre sei decenni, nel mondo degli uomini, servendo l'umanità e facendo del bene. Questa è una storia a sè stante. L'unica cosa che hanno in comune le due storie forse è il fatto di avere Diana Prince e Steve Trevor. Ma a parte quello, siamo in un mondo tutto nuovo, è un'epoca diversa, Diana è diversa, la storia è nuova.
WIIG: Insomma, basta solo guardare lo stile. Un sacco di volte con un sequel vuoi mostrare il maggior numero di legami col primo capitolo, e invece qui...
GADOT: E' una cosa a sè, già. E secondo me nel primo film avevamo giocato tanto con l'ingenuità di Diana. Ora non è più ingenua. Ha fatto esperienza, è più saggia, più matura. Qui incontriamo un personaggio parecchio evoluto.
In effetti Wonder Woman 1984 parte già con una carica autoriale più pronunciata, perché Patty Jenkins, tornata alla regia, questa volta ha anche scritto la sceneggiatura con Geoff Johns, mentre nel primo caso era stata semplicemente assunta come regista del film e non ne aveva seguito lo sviluppo del progetto dalle sue origini.
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