Uscito nel 2008 quando la Fase 1 del Marvel Cinematic Universe era da poco iniziata col primo Iron Man, L'incredibile Hulk si rivelò un fiasco al botteghino e non fu particolarmente amato nè dal pubblico nè della critica. Ora che i Marvel Studios sono sinonimo di incassi tra l'alto e lo stratosferico a ogni uscita, sembra un inciampo lontano, ma non di meno rimangono interessanti la curiosa genesi di questo progetto e i suoi esiti.
L'incredibile Hulk, la caduta di Bruce Banner al boxoffice
Cominciamo con i puri numeri. Premettiamo che, quando usiamo il termine "flop", ci riferiamo alla perfomance al boxoffice di un film: tecnicamente, è un flop il film che non recupera al botteghino quanto è costato (anche se ultimamente la parola viene associata anche all'idea di un prodotto "deludente", ma sarebbe un uso improprio). La lavorazione di L'incredibile Hulk costò 150 milioni di dollari: un budget molto alto, anche se non paragonabile agli oltre 250 milioni di produzioni più corali come Avengers. L'incasso in tutto il mondo del film di Louis Leterrier ammontò a 264.800.000 dollari. Per convenzione si considera un film in pari quando porta a casa il doppio di quanto sia costato (oltre la metà del biglietto va infatti all'esercente e alla distribuzione). Non solo: spesso il budget dichiarato non copre i costi del marketing. In altre parole, dati alla mano, L'incredibile Hulk fu un discreto disastro. Ironia della sorte, era stato concepito come rilancio del personaggio dopo il flop dell'Hulk di Ang Lee, ma il film precedente non aveva incassato molto di meno: 245 milioni!
L'incredibile Hulk, quando la Disney ancora non aveva voce in capitolo
Qualcuno forse non lo ricorda, ma nel 2008 la Disney non aveva ancora acquistato la Marvel. All'inizio dei Duemila la Casa delle Idee aveva concesso licenze alle principali major per la creazione di lungometraggi basati sui loro personaggi (la Sony ancora tiene ben stretta la sua per Spider-Man!). Quando i Marvel Studios presero le redini della situazione e iniziarono a impostare un Cinematic Universe coerente, i film della Fase 1 rimasero ancora parzialmente legati agli studi esterni: Iron Man e Iron Man 2, Captain America: Il primo vendicatore e il primo Thor uscirono infatti con marchio Paramount Pictures, mentre fu The Avengers del 2012 l'apripista della gestione Disney. L'incredibile Hulk fu un'ulteriore particolare eccezione: era invece ancora legato alla Universal, che cinque anni prima, nel 2003, aveva realizzato appunto l'Hulk di Lee con Eric Bana, il quale peraltro aveva rinunciato a proseguire la sua militanza nei cinecomic.
L'incredibile Hulk, il film dai molti autori
Si potrebbe dire che L'incredibile Hulk ebbe ben quattro autori: i Marvel Studios, la Universal, il regista Louis Leterrier e... Edward Norton. Inizialmente titubante sulla sua partecipazione, Norton era fortemente voluto dalla Marvel, a scapito del suo diretto concorrente ai provini, cioè Mark Ruffalo (qui starete sorridendo, forse). Edward riscrisse praticamente ogni scena del film in cui era coinvolto, com'era sua prassi, arrivando persino a sostituire Leterrier alla regia delle scene nel campus, mentre Louis era impegnato con un'altra unità su più complesse riprese. Le cose si fecero più complesse al montaggio, quando i produttori ebbero la meglio sul tenere il film sotto le due ore di durata, mentre la versione preferita da Leterrier e Norton viaggiava sulle 2h 15m. Alcuni di questi screzi vennero a galla, adducendo la pignoleria di Norton come causa della disputa, ma l'interessato sminuì la cosa piuttosto seccato, sottolineando come questo tipo di dinamica fosse normale. Di certo ben 70 minuti di girato, in gran parte dedicati all'origin story del personaggio, non sono stati mai utilizzati: per integrarli, ci vorrebbe l'equivalente di uno Snyder Cut?
Difficile imputare ciò che non si gradisce a una di queste "mani", però sarebbe ingiusto scaricare su Norton tutta la responsabilità: personalmente non abbiamo mai apprezzato la scelta di Tim Roth come "supercattivo" (per quanto l'attore sia straordinario). Pare però che fu Leterrier a insistere su di lui, mentre la Marvel e Norton erano perplessi.
L'incredibile Hulk, il recasting estremo
L'insuccesso del film ha forse contribuito a un altro primato dell'Incredibile Hulk: il recasting di un personaggio di primo rilievo all'interno del Marvel Cinematic Universe. Certo, i più attenti ci faranno notare il passaggio di War Machine da Terrence Howard a Don Cheadle tra il primo e il secondo Iron Man, ma converrete che non è la stessa cosa. Al momento di coinvolgere Hulk in The Avengers, Norton non riuscì a mettersi d'accordo con i Marvel Studios della nuova gestione Disney: con un film non molto apprezzato alle spalle, chiudere i rapporti con lui fu piuttosto semplice. A quel punto, era inutile eseguire nuovi provini: tra Edward Norton e Mark Ruffalo c'era stato un fotofinish, ergo non rimaneva che ripiegare sulla "seconda scelta". Non che Ruffalo si sia mai sentito sminuito dalla cosa, anzi ha dichiarato che per lui ereditare un personaggio interpretato da Norton è stato un onore.
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